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Coronavirus, come ha cambiato le abitudini dell'Autoparerista


Damynavy
Messaggio aggiunto da J-Gian


 

Discussione da compagnia

⬇️⬇️⬇️

NO POLEMICHE

 qui dentro... grazie!  ;-)

 

 

Messaggi Raccomandati:

6 minuti fa, jameson scrive:

Eppure le regole da seguire, che sono giustissime e sono sempre state quelle da seguire, le ripetono in continuazione: distanza, mascherine quando si è in prossimità, e igiene specialmente delle mani. Invece, schizofrenicamente, si passa dall'inseguire i runner solitari coi droni o multare chi va in auto da solo al permettere assembramenti senza controlli.

Quella fu una scena assurda.

Ed ancora ricordo l'odio per i runner che si era generato in quel periodo. :wall:

E non ti dico il terrore per chi veniva dalla Lombardia. :pz

  • Grazie! 1

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

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8 minuti fa, Ario_ scrive:

Quella fu una scena assurda.

Ed ancora ricordo l'odio per i runner che si era generato in quel periodo. :wall:

E non ti dico il terrore per chi veniva dalla Lombardia. :pz

Perché invece i post su Facebook delle file in auto fatti dai detective da tastiera, con gli automobilisti che venivano additati come untori.

Una volta addirittura una ha postato una fila dicendo "Ma il sindaco che fa?", mentre la fila si era creata perché i vigili stavano facendo controlli a tappeto sugli automobilisti.

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è una situazione complessa in cui si cerca di mettere quante più toppe possibili sulle falle, sapendo che l'unico modo per frenare il contagio senza vaccino è il lockdown, che non è più fattibile per molte ragioni. Le toppe per definizione non sono né infallibili né precise. A cominciare dal concetto di distanza di sicurezza, che è stabilito un tanto al kilo (se uno parla animatamente o tossisce a due metri da me eccome se mi arriva il suo fiato). Continuando con la situazione di chi rientra dall'estero, per cui hanno stabilito delle norme anche logiche ma, se uno proprio volesse, con mille modi di aggirarle. Il problema che non c'è modo perfetto di controllare decine di migliaia di persone con movimenti molto diversi, per cui si cerca almeno di controllare aerei e (forse) treni.

Poi ci sono norme bislacche (che all'estero per esempio non esistono, tipo quella delle 18:00), e norme sensatissime, come quella delle discoteche. Non perfetta, certo, ma necessaria. Idem quella del fumo anche all'aperto.

 

Quanto ai dati, ho la sensazione che senza un sistema di tracciabilità (umana e analogica, e/o digitale), saranno sempre parziali, il che non vuol dire necessariamente inservibili.

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Perdonami ma, fuori dall'ironia dei messaggi precedenti, la decisione di chiudere le discoteche mi sembra tutt'altro che sensata, anzi...

Semplicemente NON PUOI chiudere un'attività economica senza:
1. dati che lo giustifichino (quanti nuovi contagiati in discoteca?)

2. rimborsi

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Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

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1 ora fa, Ario_ scrive:

Purtroppo tanto gli utenti, quanto buona parte degli uffici pubblici, la prenotazione dello sportello e l'informatizzazione neanche sanno dove sta di casa. :20:

 

Quanto alle chiusure, rimane il problema che dopo 8 mesi di virus, ancora non si abbiano statistiche decenti.

Ad esempio mi aspetterei di vedere delle statistiche del tipo:

- tot tamponi positivi, tot malati, tot malati gravi, tot morti per arresto cardiocircolatorio causato dal covid.

- tot positivi avevano un età tra -- e --, la maggior parte dei malati aveva queste caratteristiche, (magari) queste patologie pregresse, la maggior parte dei morti queste altre

- tot % di malati ha contratto la malattia sul lavoro / in famiglia / per strada / non definito

- tot % dei malati ha contratto la malattia da un portatore sano / da un malato / da un asintomatico

- a seguito delle riaperture si è manifestato questo cambiamento nelle statistiche

- la maggior parte dei casi positivi ha contratto la malattia: all'estero / in viaggio in Italia / in città / in famiglia

 

Senza numeri come questi qualsiasi provvedimento è del tutto inutile e l'opinione pubblica si divide tra chi ha il terrore di tutto (ho incontrato persone a cui sono venuti VERAMENTE problemi psicologici) e chi se ne frega altamente, passando attraverso i complottisti.

 

Gran parte dei dati che chiedi sono disponibili qua

 

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza-dati

 

1 ora fa, Ario_ scrive:

 

Quello che osservo è che:

- le persone si ammalano e muoiono per lo più nelle case di riposo, ma abbiamo chiuso le discoteche.

 

Perchè  le RSA sono GIÀ chiuse.

Hanno imparato la lezione e almeno qua sono blindate. Nessun contatto diretto e visita solo parenti stretti e solo su appuntamento.

 

Le discoteche non avrebbero mai dovuto aprire. Sono luoghi ingestibili, come concerti e eventi sportivi.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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33 minuti fa, v13 scrive:

è una situazione complessa in cui si cerca di mettere quante più toppe possibili sulle falle, sapendo che l'unico modo per frenare il contagio senza vaccino è il lockdown

Non è vero. Le precauzioni necessarie ma anche sufficienti per frenare il contagio sono distanza, mascherine e igiene, e ovviamente istituzioni che le facciano rispettare. Meno di questo diffonde il virus, più di questo crea danni inutili.

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4 minuti fa, TonyH scrive:

Gran parte dei dati che chiedi sono disponibili qua

 

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza-dati.

Conosco già la pagina e sono una minima parte (diciamo anche nessuno) dei dati che chiedo perché non specifica come avviene il contagio. E sorvoliamo sul raggruppamento per età 19 - 50!

Roba che il mio prof di statistica si metterebbe le mani nei capelli. 

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Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

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Qualcuno ha comprato una di queste due mascherine riutilizzabili con filtro? Stavo cercando qualcosa di questo tipo, e questi sono i due modelli che più mi hanno convinto, ma ho ancora qualche dubbio:

 

U-Mask (sono quelle che stanno usando quasi tutti i team di F1):

 

U Mask, le mascherine più amate dalle celeb | GQ Italia

 

Sono composte da uno strato esterno in stoffa e un filtro interno sostituibile, con durata di circa 150/200 ore secondo i produttori, contenente uno strato al centro in materiale sanificante, che dovrebbe distruggere i batteri, mi pare però di capire che non ci siano certezze per quanto riguarda l'efficacia di questo strato nel distruggere i virus, inoltre l'aderenza al viso non mi pare proprio perfetta, fra le recensioni molti lamentano dei grossi spazi fra maschera e viso;

https://it.u-mask.eu/

 

Narvalo Urban Mask:

 

Ecco Narvalo Urban Mask: la mascherina FFP3 tutta italiana che si connette  allo smartphone

 

Prodotte da una start-up del PoliMi, hanno un filtro interno certificato FFP3 prodotto da BLS, azienda lombarda che produce DPi e mascherine e che resiste un mese agli agenti inquinanti, dopodiché va sostituito (non ho trovato dati relativi a ogni quanto andrebbe cambiato per stare tranquilli relativamente ai virus invece); la fattura sembra decisamente migliore rispetto all'altra, aderisce meglio al viso e ha il ferretto regolabile al naso, ma il costo è più elevato

https://narvalo.design/

 

 

Il mio dubbio principale è relativo alla gestione della mascherina quando torni a casa: dando per buone le tempistiche di sostituzione dei filtri, una volta rientrati come si procede? La mascherina si conserva da qualche parte e si lascia lì? Va smontata e sanificata? Non ho trovato tante informazioni in merito.

 

10 minuti fa, Ario_ scrive:

Conosco già la pagina e sono una minima parte (diciamo anche nessuno) dei dati che chiedo perché non specifica come avviene il contagio. E sorvoliamo sul raggruppamento per età 19 - 50!

Roba che il mio prof di statistica si metterebbe le mani nei capelli. 

 

Non è che stai chiedendo però dati che al momento non ha nessuno (almeno non con questa precisione) e che è anche difficile ottenere? Faccio un esempio preso dal tuo post precedente, dati certi sui contagiati morti per complicanze cardiocircolatorie li potresti avere solo tramite autopsie, siamo sicuri fosse possibile farle a tutti i 35.000 morti, o quantomeno ad una percentuale statisticamente rilevante? Io non lo so onestamente.

Teniamo sempre presente che siamo in una situazione emergenziale con pochi precedenti nella storia recente dell'umanità, dati statistici che normalmente si raccolgono in anni di studio qui non sono disponibili, nè si può aspettare di averli prima di prendere una decisione.

 

44 minuti fa, Ario_ scrive:

Perdonami ma, fuori dall'ironia dei messaggi precedenti, la decisione di chiudere le discoteche mi sembra tutt'altro che sensata, anzi...

Semplicemente NON PUOI chiudere un'attività economica senza:
1. dati che lo giustifichino (quanti nuovi contagiati in discoteca?)

2. rimborsi

 Anche qui, a mio avviso i dati ci sono, i focolai nati dalle discoteche ci sono, non credo si possa aspettare di vedere che danni provocano, diventerebbe troppo tardi; oltretutto parliamo di attività economiche nelle quali è impossibile mantenere un distanziamento e farlo rispettare, a differenza di ristoranti e simili. E' un po' lo stesso principio degli stadi, sono stati chiusi perchè c'era una ragionevole certezza che sarebbe stato impossibile evitare gli assembramenti e che avrebbero dato vita a focolai, mica li hanno riaperti e poi hanno aspettato di vedere i dati, anzi, mi pare che sulle discoteche siano stati anche più permissivi rispetto a quanto fatto con altri settori.

Quanto al discorso sui rimborsi, quello è sicuro, qualche misura andrà presa, soprattutto per i dipendenti delle strutture.

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36 minutes ago, jameson said:

Non è vero. Le precauzioni necessarie ma anche sufficienti per frenare il contagio sono distanza, mascherine e igiene, e ovviamente istituzioni che le facciano rispettare. Meno di questo diffonde il virus, più di questo crea danni inutili.

 

stiamo dicendo praticamente la stessa cosa. distanza, mascherine e igiene in contesti come una discoteca sono impossibili o da mantenere o da far rispettare. in spiaggia o in una scuola è praticamente impossibile rispettare alla lettera le regole sanitarie, e allora ci vuole qualcosa di più di una norma o della polizia. e passo al secondo punto, le istituzioni.

 

quanto alle "istituzioni", sono d'accordo che in Italia c'è un certo lassismo (o viceversa in altri casi un'isteria e una burocratizzazione ingiustificata), ma aspettare sempre tutto dalle "istituzioni" è impossibile in un caso come questo. preferisco che l'"istituzione" sia anche la gente che prende coscienza del problema e si prende cura di quello che la circonda. il che ovviamente non vuol dire trasformarsi in giudici e poliziotti dei comportamenti degli altri come nei casi patetici che abbiamo visto tutti.

Modificato da v13
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