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[SERIE A] ...dove eravamo rimasti? #2


Sonata_Arctica

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...dove eravamo rimasti? #2

Catania 26, Lazio 25, Sampdoria 23, Udinese 23, Empoli 22, Livorno 22, Torino 22, Atalanta 21, Milan 20, Siena 20

Tra questo ricco novero di nomi, dicono gli espertoni senza in realtà prendere questi madornali rischi, dovrebbe emergere la squadra quarta classificata a fine campionato. C'è chi dice che il Milan risalirà sicuramente la china, chi pronto a scommettere su Delio Rossi ed i suoi biancocelesti, chi invece crede che possa essere finalmente l'anno della "sorpresa", della Cenerentola invitata al ballo delle grandi (la Champion's League). L'unica cosa certa, dopo tutto il girone di andata che avendo visto tutte le formazioni sfidarsi l'un l'altra costituisce un'indicazione attendibile, è che da anni non si vedeva un torneo così livellato, equilibrato, con una così stretta forbice tra piccole e grandi. Tutte queste squadre che si contendono un posto in coppa racchiuse in soli sei punti, non si vedono esattamente ogni 9 gennaio.

Catania ed Empoli costituiscono a mio avviso le sorprese più eclatanti. Le due compagini, nonostante la scarsissima esperienza nella massima serie, nuotano con perfetta tranquillità in mezzo al mare delle grandi, e, a meno di clamorose dèbacle condite da grandi infortuni e malocchio fantozziano, dovrebbero condurre in porto il loro piccolo scudetto (salvezza in zona tranquilla di classifica) con relativa facilità; ma che nessuno si azzardi a sperare in qualcosa di più succoso, naturalmente.

Tra Lazio, Sampdoria ed Udinese invece una seria candidata potrebbe benissimo spuntare.

I blucerchiati dopo un inizio stentato hanno preso a navigare a gonfie vele, spinti dal loro sistema di gioco collaudato, e del piccolo attaccante del momento, quel Fabio Quagliarella, che tra giocate capolavoro e gol pesanti come macigni, sta riuscendo a scrollarsi di dosso l'etichetta di oggetto misterioso (vedasi l'anno passato ad Ascoli, 33 presenze e 3 gol) nonchè le ironie derivanti dal suo buffo cognome. Anche Giovanni Galeone coi suoi ragazzi sta svolgendo un lavoro egregio. Abbandonando forse parte di quei dogmi da "santone zonista" che ne aveveno costruito la fama sinora, l'allenatore napoletano ha dato un buon gioco alla squadra, valorizzato giovani interessanti (Zapata, Coda, Felipe, Muntari), costruito un impianto solido che potrà perdurare nei prossimi anni. Con un po' più di continuità e un po' meno svagatezza (vedasi il 5-0 subito a Roma) l'Udinese potrebbe diventare la "squadra media" perfetta.

La Lazio è probabilmente la più forte di queste tre. Anche Delio Rossi col tempo si è trasformato da "zemaniano ortodosso" a "moderato liberal-progressista", e le sue squadre ne hanno via via beneficiato: le aquile di quest'anno sono probabilmente la compagine più matura mai schierata dal tecnico, la più quadrata, rimanendo anche sufficientemente bella da vedersi. Gli uomini di qualità non mancano: davanti Rocchi è sempre affidabile, Stefano Mauri e Ledesma conferiscono solidità e qualità ad un centrocampo ulteriormente arricchito dal talento di Behrami, al rientro; Oddo sulla fascia destra è un califfo. Angelo Peruzzi, semplicemente il miglior portiere della Serie A. La Lazio è forte, matura, tosta e sufficientemente tecnica: arriverà lontano.

Il duo Torino-Livorno si piazza subito sotto il trittico appena menzionato.

Comincio col dire che non è che stia proprio incantando Zaccheroni. La posizione di classifica, tantopiù trattandosi di una neopromossa, è buona, ma questo Torino molto spesso si è visto stentare, arrancare, portare a casa punti non esattamente meritati fino in fondo. Nonostante la delusione di Fiore (una volta fortissimo, ora un caso umano) la rosa è valida e trova nei Rosina, nei Lazetic, nei Barone fino al sempreverde Muzzi delle ottime singole individualità.

La vera dimensione del Livorno probabilmente è più simile a quella di adesso, ovvero onesta squadra di metà classifica, che a quella che sembrava avere ad inizio stagione. Raro caso di squadra che si poggia sulla bravura e sul carisma, in campo e fuori, di un giocatore simbolo (il capitano Lucarelli), la compagine toscana grazie al suo spirito di gruppo riesce a rendere... inoffensivo il presidente Spinelli; dispone di un parco giocatori un po' ristretto ma piuttosto buono, tra giovani interessanti sul punto di sbocciare (Amelia e Vigiani: trovo assurdo che questi non giochi tutte le partite), ex potenziali campioni mai confermatisi (Pasquale, che all'Inter speravano novello Roberto Carlos; Bakayoko, che al Marsiglia sembrava un fenomeno), vecchie glorie mai state campioni ma sempre affidabili (Galante, Antonio Filippini, lo stesso capitano); è guidata da un bravo tecnico emergente, che nonostante abbia il fiuto di un segugio nel saper trovare presidenti pazzoidi (l'anno scorso con Cellino...) ha dimostrato di saperla lunga in materia calcistica.

Un gradino sotto ancora vedo Atalanta e Siena. Gli orobici, pur con qualche incognita (Ventola se ne andrà? Vieri è ancora un giocatore di calcio?), hanno dimostrato sufficiente solidità e si sono resi protagonisti di diversi antipatici "scherzi" a squadre più grosse (che paura si è presa l'Inter!); gli appenninici invece pagano il salatissimo dazio ad una rosa troppo scarna (adesso chi sostituirà Bogdani?) per far emergere completamente le potenzialità di quello che io considero un piccolo mago della panchina, quel Mario Beretta da Via Padova (dietro casa mia per giunta) venuto dal nulla e impostosi sulle grandi ribalte per nulla più che la sua abilità. Ah, se Chiesa fosse ancora quello di cinque anni fa!

Tengo per ultimo volutamente in questa disamina il Milan, per dedicargli un paragrafetto a sè stante.

Il Milan. Probabilmente la delusione più cocente su scala mondiale dell'anno sportivo in corso (al pari del rendimento di Ronaldo agli occhi dei suoi fan... a proposito, ma esistono ancora fan di Ronaldo?). A sentire i figli della curva sud, nonostante la penalizzazione si sarebbe rientrati presto in corsa per lo scudetto, addirittura i punti di svantaggio si sarebbero dovuti contare come fossero solo due dati "i sei punti matematici che verranno dai due derby"; a sentire Galliani in ottobre, testualmente, "entro dicembre avremo raggiunto l'Inter".

In realtà viene da chiedersi che sostanze psicotrope possano mai avere assunto persone capaci di spiccicare tali parole. Viene da chiedersi come si possa essere così accecati dal tifo da non accorgersi delle lacune della squadra, di un intero reparto - quello arretrato - dall'età simile a quella pensionabile, di quanto avrebbe pesato il buco lasciato da un campione come Shevchenko, del probabile declino di uno degli uomini gol più ingombranti degli ultimi dieci anni, quel Pippo Inzaghi che oramai conta trentatrè primavere e che giocoforza non può più avere quello scatto breve e quei riflessi dei quali si nutre un rapinatore d'area del suo lignaggio. E ancora della scarsa affidabilità dei due portieri (Dida, con i suoi errori assolutamente gratuiti, avrà cagionato una perdita di almeno 5 punti nello scorso campionato - stendiamo un pietoso velo su Kalac), del carattere fallimentare di quella campagna acquisti capace solo di portarsi in dote un attaccante di medio livello, un terzino anziano ed un giovane che equivale a una scommessa grande come una casa (non tutte le ciambelle - Kakà - vengono col buco). Se a questo si aggiunge la preparazione atletica per forza di cose raffazzonata cui la squadra è stata obbligata nel precampionato ed il fatto che al gioco di Ancelotti oramai tutti sappiano prendere, e nemmeno da poco tempo, le contromisure... il quadro già a settembre non sembrava, a nessuno DOVEVA SEMBRARE roseo.

Questo Milan ha toccato il fondo. E come sempre quando sei arrivato sul fondo puoi solo risalire. L'intenso lavoro atletico degli ultimi giorni sotto il sole maltese sembra già aver sortito qualche effetto, magari quanto basta per concludere la stagione con dignità, ma è ovvio che il grosso del lavoro dovrà essere svolto l'estate prossima in sede di calciomercato. Diversi giocatori si ritireranno, altri pur continuando a giocare saranno da sostituire per sopraggiunti limiti di età, i buchi nella rosa saranno da colmare e non sono pochi. Serve una seconda punta di movimento e che sappia segnare (non sono così rare come vogliono farci credere: Giuly, Chevanton, Van Persie, Saviola, Aimar, Podolski... quanti nomi da vagliare prima di comprare Oliveira), un terzino, un difensore centrale, una riserva per Pirlo quantomeno decorosa (Vogel non lo era) ed un bravo portiere.

Tutto questo, per far tornare il Milan ai livelli dei due anni precedenti. Se poi davvero vogliono effettuare un salto di qualità... Allora auguri...

da http://blog.libero.it/Footblog/

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Non volevo spammare, siccome sul blog si tratta di un post diverso, pensavo che fosse logico aprire un thread diverso.

Se non va bene chiudete pure

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Livorno: Esonerato Arrigoni. Spinelli 'Mai una figura così in 22 anni'. Lucarelli 'Ci saranno novità..'

18:30 del 14 gennaio

Il Livorno ha esonerato il tecnico Claudio Arrigoni.

La decisone e' stata presa dal presidente Spinelli dopo la sconfitta subita quest'oggi da parte degli amaranto contro l'Atalanta a Bergamo per 5-1.

Il direttore sportivo del Livorno, Nelso Ricci, dopo l'improvviso esonero dell'allenatore Arrigoni al termine della partita contro l'Atalanta (persa 5 a 1) ha detto: "In questo momento non c'è ancora il nome del sostituto''. Durissimo Spinelli: "Mai una figura così in 22 anni".

Ai microfoni di Sky Sport, Cristiano Lucarelli interviene duro sull'esonero del tecnico Arrigoni da parte del presidente Spinelli. ''Se la situazione dovesse rimanere questa ci potrebbero essere delle novità...Speriamo che ci possano essere margini di ripensamento".

Lucarelli conclude non la vede nera come Spinelli: "Abbiamo sbagliato la partita ma non ho visto una prestazione cosi disastrosa. Sulla prestazione ha ragione, ma le responsabilità ce le prendiamo tutti noi: abbiamo sbagliato perchè abbiamo preso due gol quando stavamo assestando la difesa. Se posso fare qualcosa per la squadra volentieri, però per un discorso di dignità potrebbero esserci novità"

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TAV-TAV: Lo scudetto a Tavaroli.

Dopo aver vinto lo scudetto a tavolino, gli indossatori di scudetti altrui si apprestano a vincerne uno a tavaroli, cioè in assenza di avversari. Superando, infatti, la formidabile resistenza di squadroni tipo catania ed empoli, e grazie a due calciatori della Juve gentile omaggio di Cobolli, gli indossatori stanno mietendo record dopo record. Uno di questi è quello dei calciatori avversari appiedati. Oggi, per esempio, sono stati ammoniti preventivamente Mutu e Ujfalusi, i quali non potranno giocare la settimana prossima contro... indovinate chi? Con loro due diventano 18, in 19 giornate, i calciatori avversari che non sono potuti scendere in campo contro gli indossatori.

Nel campionato sotto inchiesta, la Juve ne aveva avuti 25, e l'Inter 21, ma nel doppio di partite. Queste, ripeto, sono stupidaggini che interessano solo alla Gazzetta o ai bar dello sport, ma a patto che riguardino la Juve.

Eppure c'è un record che gli indossatori sono riusciti a conquistare con brillantezza e di cui veramente mi congratulo: con lo squadrone che hanno, senza avversari e con due formidabili giocatori della Juve sono riusciti nell'impresa di conquistare un punto in meno dei campioni d'Italia dell'anno scorso.

siete perfetti per lo spot:

" TI PIACE VINCERE FACILE ?! "

abbiate la dignità di tacere perchè se io batto a braccio di ferro un bambino di sette anni (aldo giovanni e giacomo rulez) e una vecchietta con l'artrosi non me ne vanto.

tenetevi e godetevi questo campionato aziendale e la relativa coppa moratti.

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Troppo comodo far cascare ogni osservazione sotto l'etichetta della "rosicata".

Non ogni sconfitta o situazione fa rosicare.

Questa situazione per un tifoso di una squadra rivale come me e' la migliore possibile perche' appioppa alle vostre vittorie un "si ma..." che era aldila' delle piu' rosee previsioni quando immaginavo la fine ineluttabile della vostra strepitosa serie di magre figure che prima o poi sarebbe arrivata.

La serie e' finita, o meglio sta per finire..... "si ma...."

Farete 15-18 vittorie consecutive.... "si ma..."

La stagione sara' ricordata come la stagione dei record.... "si ma..."

E aldila' di tutto, i "ma" ci sono e li hanno ammessi tutti... e a me bastano e avanzano.... solo ogni tanto mi diverto a rispolverarli.... ma solo ogni tanto, il piu' delle volte faccio altro e mi dedico ad attivita' piu' appassionanti..... mai avrei pensato di vivere un campionato con tanto disinteresse

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