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petizione pro-idrogeno


Albizzie

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Guest frallog

E' una cosa sensa alcun senso perche' l'idrogeno non e' una fonte di energia dato che in natura ne esiste pochissimo allo stato libero. Per avere l'idrogeno bisogna fabbricarlo e per fabricarlo serve tanta ma tanta energia. Cosi' vedi che il discorso e' a monte. Io ho calcolato che in Italia servirebbero 280 centrali nucleari per far muovere il parco macchine interamente ad idrogeno. L'idrogeno non e' una fonte, e' solo un buon "vettore di trasferimento" dell'energia.

Regards,

Francesco 8)))

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ci sono delle novità da parte della bmw sul rendimento dei propulsori.La strda è lunga ma la bmw sembra allungare sulla concorrenza, ma sopratutto pare crederci e non è la sola in quanto parte dei finanziamenti sono d'origine UE

L'uso dell'idrogeno da parte della BMW è puramente a scopo propagandistico......non è ricerca tecnologica utile!

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest EC2277
Di idrogeno ce ne può essere di due tipi, quello senza senso che si ottiene bruciando o trasformando altri combustibili fossili e quello buono che si produce sfruttando l'energia solare, il vento e le onde.

L'idrogeno è un vettore. Serve per accumulare l'energia solare.

L'idrogeno può accumulare qualsiasi tipo di energia e l'ecologicità dell'utilizzo di tale vettore è proporzionale al suo rendimento come vettore energetico ed all'ecologicità della fonte energetica utilizzata.

Molto più efficiente delle pesanti batterie. Lo produci d'estate e lo consumi d'inverno, lo produci a Caltanisetta e lo consumi a Palermo o a Torino. Questo è l'idrogeno, nient'altro. Una cosa semplice. Geniale come lo sono le cose semplici.

In prospettiva sicuramente sì ma, allo stato attuale delle cose, l'energia elettrica è un vettore più economico e con un maggior rendimento.

Chi voleva sfruttare l'energia solare in Italia era un premio Nobel che ha ricevuto un sonoro calcio nel culo dagli italiani. E nessuno si è messo a piangere.La strada del futuro è obbligata. Se non è fra dieci anni è fra cinquanta. Se non è fra cinquanta è fra cento, se non è fra cento è fra dueceno anni. Non oltre. Chi prima parte prima arriva a depositare i brevetti delle tecnologie e delle innovazioni. E' un campo che presenta potenzialità di sviluppo enormi.

Perfettamente d'accordo con te.

Il problema di queste petizioni è che non possono cambiare la realtà dei fatti: oggi siamo ancora alla preistoria della tecnologia dell'idrogeno e ci vorranno ancora svariati anni prima che diventi economicamente ed ecologicamente (sempre per il discorso del rendimento) vantaggiosa rispetto all'energia elettrica.

Non ho citato i calcolatori elettronici a caso: sono stati inventati dalla Olivetti nel 1.965 ma ci sono voluti trent'anni prima che diventassero una realtà tecnologica consolidata ed altri dieci prima che entrassero in (quasi) ogni casa.

Occorre saper aspettare poiché il processo verso l'utilizzo di fonti energetiche più ecologiche si è già messo in moto ma ancora non esistono le tecnologie per renderle competitive rispetto ai combustibili fossili.

Tali petizioni rischiano di essere delle pure e semplici trovate demagogiche come il mirabolante olio di colza nel gasolio.

Sarà inevitabile: prima o poi, se non vorremo vedere congelarsi le nostre palle, dovremo passare al rinnovabile. E, a meno di nuove grandi scoperte sul modo di accumulare energia in piccoli volumi e in piccoli pesi, non potrai far circolare auto e camion con le batterie. Serve un vettore migliore: l'idrogeno. L'idrogeno si produce elettrolizzando l'acuqa per produrre idrogeno come prodotto primario ed ossigeno come prodotto di scarto. Per elettrolizzare l'acqua non serve il petrolio o il metano. Tanto varrebbe usare direttamente il petrolio ed il metano direttamente sui veicoli e nei motori come già facciamo oggi. Per idrolizzare l'acqua serve l'energia solare, il vento e le onde.

Ridicolo immaginare che si possa produrre idrogeno col pannello fotovoltaico installato sul tetto di casa. Questa è un'altra storia.

Qui mi dai il Là per analizzare la questione da un alto punto di vista: non si può produrre idrogeno installando un pannello fotovoltaico sul tetto della propria casa però è possibile, installando pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica e pannelli termosolari per produrre acqua calda su tutte le case, gli uffici, le fabbriche, facendo ricorso ad una migliore coibentazione degli edifici, utilizzando lampadine ed elettrodomestici a basso consumo ed evitando gli sprechi di energia si puo ridurre il fabbisogno energetico italiano del 30% (ne parlava una puntata di Quark qualche tempo fa).

Non è più utile per l'ambiente cominciare già ora ad agire con questi piccoli gesti piuttosto che aspettare un domani che non sappiamo se arriverà tra dieci o cento anni?

Per produrre idrogeno dal rinnovabile occorrono grandi centrali. Un prototipo di quel tipo di centrali è stato fatto in Sicilia dal Nobel Carlo Rubbia prima che noi lo scaraventassimo fuori dall'Italia.

Esatto era un prototipo e per rendere tali centrali vantaggiose rispetto a quelle termiche ci vorrà ancora qualche tempo.

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copco, però mi sembra che abbia più conoscenze di te un fisico nucleare. ;-)

Comunque riporto qui la ricerca:

L'economia dell'idrogeno può creare subito in Italia oltre 100.000 nuovi posti di lavoro

24 ottobre - ore 10.00

Sala convegni CNR - P.le Aldo Moro 7 - Roma

Le attività legate alla produzione di idrogeno pulito sono un'opportunità da non perdere per passare dall'attuale fase di de-industrializzazione a quella di una "re-industrializzazione ambientale" del nostro Paese.

In prospettiva, i posti di lavoro con il potenziale di risorse esistenti possono arrivare fino a 600.000 - 1.000.000 di unità.

CNR, ENEA, Università di Roma "La Sapienza" e ISES Italia, in collaborazione con BMW Group Italia, indicano la possibilità di costituire in Italia un vero e proprio Sistema Paese per avere un ruolo da protagonisti in Europa nella futura economia dell'idrogeno.

BMW AG -uno dei più avanzati costruttori di auto del mondo - conferma di credere nelle prospettive concrete di diffusione dell'idrogeno come combustibile per auto ed è presente in partnership internazionali anche per la creazione di un competitivo sistema di produzione e di infrastrutture di distribuzione.

L'idrogeno è indicato come il combustibile più pulito proprio facendo riferimento alla sua produzione da fonti rinnovabili.

Le potenzialità dell'idrogeno in Italia.

Primi risultati di una ricerca specifica presentati per la prima volta dal Gruppo di Ricerca Energia e Ambiente del CIRPS - Università di Roma "La Sapienza", con il supporto di BMW Group Italia.

L'Italia ha grandi risorse in termini di energie rinnovabili (irraggiamento solare, flusso delle acque, vento, biomasse); il potenziale globale è stimabile in quasi 550.000 GWh/anno di energia elettrica producibile (basti pensare che attualmente il consumo totale italiano di elettricità è complessivamente di 305.400 GWh/anno), con una potenza installabile di poco più di 200.000 MW (attualmente la potenza installata in Italia è inferiore ai 170.000 MW).

Grazie a questo enorme potenziale di fonti rinnovabili è possibile produrre idrogeno in modo totalmente eco-compatibile, passando attraverso la generazione di energia elettrica ed il processo di elettrolisi (scissione dell'acqua in idrogeno e ossigeno grazie all'elettricità), oppure attraverso i processi di termolisi (scissione diretta dell'acqua in idrogeno e ossigeno nelle giuste condizioni di temperatura e pressione) o bio/termochimici per l'estrazione dell'idrogeno dalle biomasse.

Il potenziale di produzione di idrogeno da fonti rinnovabili in Italia è stimabile in 7.100.000 t/anno, così suddivise per singola fonte: 3.000.000 t/anno da irraggiamento solare; 280.000 t/anno da impianti mini e micro-idraulici a bassissimo impatto ambientale; 460.000 t/anno da energia eolica; 3.360.000 t/anno da biomasse (agricole, forestali, rifiuti).

Questo potenziale è stato messo in relazione con il possibile futuro mercato europeo di combustibile-idrogeno nel settore autotrasporti, valutando i seguenti scenari:

- Scenario A: 20% dei veicoli europei sostituiti da veicoli a idrogeno;

- Scenario B: 50% dei veicoli europei sostituiti da veicoli a idrogeno;

- Scenario C: 100% dei veicoli europei sostituiti da veicoli a idrogeno.

Nella scenario A, l'Italia può arrivare a fornire il 93% del mercato europeo con la propria produzione di idrogeno da rinnovabili (100% del mercato italiano).

Nella scenario B, l'Italia può arrivare a fornire il 40% del mercato europeo con la propria produzione di idrogeno da rinnovabili (100% del mercato italiano).

Nella scenario C, l'Italia può arrivare a fornire il 20% del mercato europeo con la propria produzione di idrogeno da rinnovabili (100% del mercato interno).

La possibilità di creare nuovi posti di lavoro, soprattutto nel sud Italia.

Dalla de-industrializzazione alla re-industrializzazione ambientale: questa è l'opportunità offerta dal futuro mercato dell'idrogeno, legato a tecnologie ormai "dimostrate", praticamente mature ma che richiedono un completamente dell'attività di sviluppo e l'avvio della fase di industrializzazione per l'intero sistema. La possibilità non è soltanto quella di creare nuovi posti di lavoro, quindi, ma di creare posti di lavoro da attività industriale, che pongono le base per solide premesse di sviluppo. Per giunta, si tratta di attività industriale ambientale, perfettamente in linea con la nuova richiesta sociale di Sviluppo Sostenibile.

Le sole attività di ricerca e sviluppo e di produzione dell'idrogeno da fonti rinnovabili (irraggiamento solare, flusso delle acque, vento, biomasse) con le tecnologie immediatamente applicabili possono creare in Italia oltre 70.000 nuovi posti di lavoro così suddivisi: 70% nel Mezzogiorno (isole maggiori comprese), 30% nel nord Italia.

Lo sviluppo delle infrastrutture e dei sistemi di stoccaggio, trasporto e distribuzione può creare ulteriori 30.000 posti di lavoro che allo stato attuale di diffusione delle imprese e delle conoscenze sarebbero così suddivisi: 60% al nord, 40% al sud e isole maggiori.

Le attività legate alla ricerca e sviluppo ed all'avvio della produzione, dello stoccaggio e della distribuzione dell'idrogeno da fonti rinnovabili offrono quindi lo scenario a breve termine (nel periodo di tre anni) di oltre 100.000 nuovi posti di lavoro, calcolati utilizzando gli stessi parametri occupazionali presenti nel Libro Bianco dell'Unione Europea, con un'interessantissima prevalenza al sud. Il livello di specializzazione richiesto, il contenuto tecnologico e le necessità di formazione continua caratterizzano l'elevata "qualità" di questo potenziale.

In prospettiva, i posti di lavoro - con il potenziale di risorse esistenti - possono arrivare fino a 600.000 - 1.000.000 di unità, in funzione del livello tecnologico e delle attività manifatturiere che si riescono a sviluppare, calcolati di nuovo utilizzando gli stessi parametri occupazionali presenti nel Libro Bianco dell'Unione Europea e così suddivisi:

- 400.000 - 550.000 per produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da irraggiamento solare;

- 50.000 - 100.000 per produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da impianti mini e micro idroelettrici a bassissimo impatto ambientale;

- 50.000 -150.000 per produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da energia eolica;

- 100.000 - 200.000 per produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da biomasse.

A queste proiezioni sono da aggiungere i posti di lavoro e la ricchezza economica producibili dalla realizzazione di sistemi di utilizzo dell'idrogeno, quali le pile a combustibile, i motori a combustione interna, i generatori di elettricità per uso stazionario, le automobili.

Il Sistema Paese può essere protagonista in Europa e nel mondo.

CNR, ENEA e Università hanno oggi conoscenze scientifiche e capacità tecnologiche di vertice a livello europeo e mondiale. Esiste quindi l'opportunità per l'Italia di poter avere un ruolo da protagonista nella fase di preparazione e crescita della futura economia dell'idrogeno.

La presenza congiunta di CNR, ENEA e Università di Roma "La Sapienza" nell'indicare in "ROMA 2002 H2" l'opportunità legata allo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'idrogeno in Italia indica anche la strada da percorrere per poter competere realmente in Europa e nel mondo: la costituzione di un vero Sistema Paese.

Questo nuovo Sistema Paese - capitalizzando ed espandendo le elevate competenze di CNR, ENEA e Università - può essere protagonista in Europa e nel mondo e permettere di cogliere pienamente tutte le opportunità economiche, occupazionali e di sviluppo.

La BMW AG al Workshop conferma la presenza dell'interesse internazionale sull'argomento e di un enorme mercato potenziale dell'idrogeno in Europa e nel mondo per i prossimi decenni.

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Alonso, come ha detto Kimi, è il primo top driver che si fa pagare il posto a Maranello.

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copco, però mi sembra che abbia più conoscenze di te un fisico nucleare. ;-)

Comunque riporto qui la ricerca:

Se è un fisico nucleare certamente ne capirà di fisica nucleare.

Un fisico nucleare che però non conosce la chimica di base più elementare e che se gli chiedi di scrivere la semplice equazione dell'idrolisi dell'acqua è capace che la sbaglia.

Se vuoi ti vado a pescare i posts dove gli ho dovuto correggere la stechiometria delle sue equazioni chimiche.

Adieu mon ami.

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Se è un fisico nucleare certamente ne capirà di fisica nucleare.

Un fisico nucleare che però non conosce la chimica di base più elementare e che se gli chiedi di scrivere la semplice equazione dell'idrolisi dell'acqua è capace che la sbaglia.

Se vuoi ti vado a pescare i posts dove gli ho dovuto correggere la stechiometria delle sue equazioni chimiche.

Adieu mon ami.

Ora...non credo che siamo in università o sotto esame.

I conti passati saranno pure sbagliati (tra l'altro è possibile fare conti corretti su un fenomeno cosi di vasta scala? ) ma ciò che + importa è il concetto e non solo frallog lo ammette...anche J-Gian e altri utenti la pensano in questo modo.

Ostinarsi a parlare di solare ed eolico mi fa quasi ridere viste le attuali richieste energetiche e penso che lo capirebbe pure un ragazzo delle medie che di chimica o fisica ne sa meno di 0

 

花は桜木人は武士

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Guest EC2277
Primi risultati di una ricerca specifica presentati per la prima volta dal Gruppo di Ricerca Energia e Ambiente del CIRPS - Università di Roma "La Sapienza", con il supporto di BMW Group Italia.

L'Italia ha grandi risorse in termini di energie rinnovabili (irraggiamento solare, flusso delle acque, vento, biomasse); il potenziale globale è stimabile in quasi 550.000 GWh/anno di energia elettrica producibile (basti pensare che attualmente il consumo totale italiano di elettricità è complessivamente di 305.400 GWh/anno), con una potenza installabile di poco più di 200.000 MW (attualmente la potenza installata in Italia è inferiore ai 170.000 MW).

C'è una cosa che non mi torna: nel link che hai postato si parla di 200.000 GWh/anno di potenza elettrica installabile ma l'Ingegner Trivella ( Presidente della Commissione Distrettuale Acqua ed Energia del Rotary Club Distretto 2070) ed il Professor Martorano (Docente di Energetica Applicata per il corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Energetica della Facoltà di Pisa) sostengono, in una dispensa per l'esame di Macchine a Fluido che hanno scritto congiuntamente (datata 2.003 come l'articolo del link) che non è mai stato fatto uno studio su tutto il territorio italiano per determinare con certezza le aree utilizzabili per erigere delle centrali energetiche eoliche o solari.

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ci sono delle novità da parte della bmw sul rendimento dei propulsori.La strda è lunga ma la bmw sembra allungare sulla concorrenza, ma sopratutto pare crederci e non è la sola in quanto parte dei finanziamenti sono d'origine UE

The hydrogen vehicle is a big delusional hoax. E' tutta fuffa x immagine e x raccogliere consensi. Non sarà MAI realtà...

Se riuscite a trovarlo guardatevi "Who Killed the Electric Vehicle (EV)".

Storia vera che dovrebbe far pensare...

Ho già espresso il mio pensiero nel link che ha messo copco...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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