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FPT - 1.9 MultiJet TST (Biturbo)


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Come ho scritto giorni fa, le foto sono dello stesso propulsore (lo stesso fotografato 2 volte): che sia un errore o che sia semplicemente dovuto al fatto che le differenze tra i motori saranno poi di dettaglio e nascoste all'interno, difficile dirlo.

ma ci sarà un motivo per il nome

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riporto da "la stampa"

TORINO

Sulla pista di prova del Centro Sicurezza Fiat, a Orbassano, fila un’Alfa Romeo 159 un po’ speciale: è, in realtà, una vettura-test che adotta un nuovo motore sviluppato dalla Fiat Powertrain Technologies (FPT) e prodotto nell’impianto di Pratola Serra. E’ un altro brillante figlio di quella famiglia di turbodiesel a iniezione diretta Common Rail che costituisce, giustamente, l’orgoglio del Gruppo italiano, il primo a creare e adottare negli Anni ‘90 questo sistema che ha rivoluzionato il Diesel. Un figlio muscoloso che si chiama JTD Twin Stage e che deriva dal noto 4 cilindri di 1.9 litri. Ma qui potenza e coppia sono particolarmente elevate e, soprattutto, l’adozione di un doppio turbo, uno piccolo e uno grande, che funzionano, come dire?, in serie, permette una piacevolissima fluidità di guida dai bassi regimi (a poco più di mille giri, in sesta, abbiamo ripreso dolcemente, senza incertezze) e, col crescere degli stessi, un progressivo scatenamento delle prestazioni.

Alfredo Altavilla, Ad di FPT, spiega: «E’ un motore progettato per aggiungere alla gamma dei nostri Diesel un prodotto con elevate potenze e coppia specifiche. Un propulsore che rappresenta il primo di una lunga serie di prodotti che stiamo sviluppando con la filosofia Twin Stage nel segno di una innovazione tecnologica spinta. Questo succede sia nell’ambito dei motori per vetture che in quello delle applicazioni industriali e marine». Il nuovo JTD, che ha una potenza specifica super (100 Cv/litro), mantiene l’affidabilità e la qualità tipiche della «famiglia». Dice Massimo Siracusa, responsabile dello sviluppo: «E’ come disporre di un propulsore di ben maggiore cilindrata ma con consumi contenuti o, se volete, di due propulsori in uno». Il progetto ha «rivisitato» il motore di base con una serie di interventi il cui cuore è rappresentato dal sistema Twin Stage: il turbo più piccolo entra in azione ai bassi regimi (fino a 1500 giri), poi si aggiunge l’altro (da 1500 a 3000) e, infine, opera soltanto quest’ultimo.

I passaggi non sono avvertibili, si ha semplicemente la sensazione di una continua inarrestabile crescita di potenza. I valori sono due: una versione offre 180 Cv e l’altra 190 con una coppia di 400 Nm a 2000 giri (300 Nm disponibili da appena 1250 giri). Per quanto riguarda i livelli di emissione, la prima è un Euro 4, la seconda un Euro 5. La FPT, che propone questo motore per tutti i costruttori, riserva il 1.9 JTD TS più potente ai marchi di Fiat Automobiles Group. Mentre quello da 180 Cv debutterà subito con la nuova Saab 9-3, secondo gli accordi presi a suo tempo con General Motors, il fratello maggiore salirà nel prossimo anno sulla Lancia Delta HPE in attesa di arricchire altri modelli del Gruppo.

«Un motore molto adatto alla filosofia delle nostre auto» commenta Francois Olivier, n. 1 della Lancia, ospite d’onore alla presentazione. «E’ l’ideale per sottolineare, anche nel campo del Diesel, la morbidezza e le prestazioni dolci di un prodotto elegante e signorile come sarà la Delta HPE».

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riporto da "la stampa"

TORINO

Sulla pista di prova del Centro Sicurezza Fiat, a Orbassano, fila un’Alfa Romeo 159 un po’ speciale: è, in realtà, una vettura-test che adotta un nuovo motore sviluppato dalla Fiat Powertrain Technologies (FPT) e prodotto nell’impianto di Pratola Serra. E’ un altro brillante figlio di quella famiglia di turbodiesel a iniezione diretta Common Rail che costituisce, giustamente, l’orgoglio del Gruppo italiano, il primo a creare e adottare negli Anni ‘90 questo sistema che ha rivoluzionato il Diesel. Un figlio muscoloso che si chiama JTD Twin Stage e che deriva dal noto 4 cilindri di 1.9 litri. Ma qui potenza e coppia sono particolarmente elevate e, soprattutto, l’adozione di un doppio turbo, uno piccolo e uno grande, che funzionano, come dire?, in serie, permette una piacevolissima fluidità di guida dai bassi regimi (a poco più di mille giri, in sesta, abbiamo ripreso dolcemente, senza incertezze) e, col crescere degli stessi, un progressivo scatenamento delle prestazioni.

Alfredo Altavilla, Ad di FPT, spiega: «E’ un motore progettato per aggiungere alla gamma dei nostri Diesel un prodotto con elevate potenze e coppia specifiche. Un propulsore che rappresenta il primo di una lunga serie di prodotti che stiamo sviluppando con la filosofia Twin Stage nel segno di una innovazione tecnologica spinta. Questo succede sia nell’ambito dei motori per vetture che in quello delle applicazioni industriali e marine». Il nuovo JTD, che ha una potenza specifica super (100 Cv/litro), mantiene l’affidabilità e la qualità tipiche della «famiglia». Dice Massimo Siracusa, responsabile dello sviluppo: «E’ come disporre di un propulsore di ben maggiore cilindrata ma con consumi contenuti o, se volete, di due propulsori in uno». Il progetto ha «rivisitato» il motore di base con una serie di interventi il cui cuore è rappresentato dal sistema Twin Stage: il turbo più piccolo entra in azione ai bassi regimi (fino a 1500 giri), poi si aggiunge l’altro (da 1500 a 3000) e, infine, opera soltanto quest’ultimo.

I passaggi non sono avvertibili, si ha semplicemente la sensazione di una continua inarrestabile crescita di potenza. I valori sono due: una versione offre 180 Cv e l’altra 190 con una coppia di 400 Nm a 2000 giri (300 Nm disponibili da appena 1250 giri). Per quanto riguarda i livelli di emissione, la prima è un Euro 4, la seconda un Euro 5. La FPT, che propone questo motore per tutti i costruttori, riserva il 1.9 JTD TS più potente ai marchi di Fiat Automobiles Group. Mentre quello da 180 Cv debutterà subito con la nuova Saab 9-3, secondo gli accordi presi a suo tempo con General Motors, il fratello maggiore salirà nel prossimo anno sulla Lancia Delta HPE in attesa di arricchire altri modelli del Gruppo.

«Un motore molto adatto alla filosofia delle nostre auto» commenta Francois Olivier, n. 1 della Lancia, ospite d’onore alla presentazione. «E’ l’ideale per sottolineare, anche nel campo del Diesel, la morbidezza e le prestazioni dolci di un prodotto elegante e signorile come sarà la Delta HPE».

Che cavolata non fare anche il 180 cv euro 5, sicuramente aspetterò il 190 cv ma di tempo ne deve passare ancora.Non capisco perchè non forziono i tempi per vederlo su alfa MY2008 in versione da 190.Abbiamo aspettato anche troppo!!!

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Che cavolata non fare anche il 180 cv euro 5,

Perchè fornire (regalare) un motore più avanzato e risparmioso del necessario alla concorrenza?

Probabilmente il 180 CV diventerà euro 5 quando sarà necessario, ma non prima, per non avvantaggiare inutilmente la concorrenza che lo monterà.

Mentre il 190 CV garantirà da subito (appena disponibile) un maggiore valore e appeal (oltre ad una maggiore potenza) alle auto del gruppo.

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riporto da "la stampa"

«E’ l’ideale per sottolineare, anche nel campo del Diesel, la morbidezza e le prestazioni dolci di un prodotto elegante e signorile come sarà la Delta HPE».

mi preoccupano assai codeste parole!

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Crederanno nella Lancia solo se la Delta HPE venderà molto bene.

Mi pare una cazzata se aspettano i risultati di Delta vuol dire aspettare altri 10mesi dopo giugno 2008 per mettere in cantiere un altro progetto....... TROPPO!

Pensate che Fiat si sarebbe ripresa se ci fosse stata solo la Punto? è stato una gamma che fa rifare un marchio!

Bisogna guidare straniero per capire il "PIACERE DI GUIDA ITALIANO"

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Guest EC2277

Forse mi sono espresso male: non ho detto che non hanno intenzione di mettere altri veicoli in cantiere prima del 2010 ma che crederanno veramente nelle potenzialità del marchio Lancia solo se la Delta HPE (ed anche la futura Ypsilon s'intende) daranno prova di essere ben apprezzate dal mercato.

Infatti il piano dei prodotti presentato qualche tempo fa era, per la Lancia, molto risicato.

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Forse mi sono espresso male: non ho detto che non hanno intenzione di mettere altri veicoli in cantiere prima del 2010 ma che crederanno veramente nelle potenzialità del marchio Lancia solo se la Delta HPE (ed anche la futura Ypsilon s'intende) daranno prova di essere ben apprezzate dal mercato.

Infatti il piano dei prodotti presentato qualche tempo fa era, per la Lancia, molto risicato.

IO parlavo appunt odi questo........ Delta-Ypsilon-Musa........ si dovranno inventare qualcos'altro da affiancargli....... perchè la rete la devono ricostruire e la rete accetta mandati solo se prometti futuri ROSEI!

Bisogna guidare straniero per capire il "PIACERE DI GUIDA ITALIANO"

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