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In un anno 50% dei morti in meno grazie al Tutor


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La velocità è la prima causa della mortalità su strada. Lo dimostra la Polizia Stradale

che ha appena reso pubblici i dati sull'uso del sistema di rilevazione automatica della velocità

Un anno di Tutor, che successo

scende del 50% la mortalità

di VINCENZO BORGOMEO

Crolla un tabù: la velocità è la prima causa della mortalità su strada. Lo dimostra in modo inequivocabile la Polizia Stradale che ha appena reso pubblici i dati sull'uso del Tutor, il sistema di rilevazione automatica della velocità media in autostrada. I risultati sono clamorosi e una cosa del genere - va detto - non si era mai vista nella storia della sicurezza stradale: da un anno all'altro su alcuni tratti autostradali il tasso di mortalità diminuito del 50% e quello relativo ai feriti del 34%.

Il Tutor insomma funziona: dove è montato - 1.120 km di carreggiate che diventeranno 1.700 entro la fine del 2008 - il tasso di mortalità è letteralmente crollato. Soprattutto considerando che nella rimanente rete autostradale la diminuzione è stata appena del 6,71% e, per quanto riguarda i feriti, solo dell'11,44%.

Dove c'è il Tutor infatti si rispettano in pratica i fatidici 130 orari: le velocità medie sono diminuite di 16 km/h e quelle di punta addirittura di 23 km/h.

Insomma, che la velocità fosse un pericolo, al di là dei tanti luoghi comuni e delle tante dichiarazioni (una per tutte, quella celebre dell'ex ministro dei Trasporti Lunardi "E' più sicura una Mercedes a 160 che una Panda a 100") lo dimostrò tempo fa anche un'inchiesta della rivista Quattroruote che provò in modo inequivocabile come proprio sui tratti autostradali migliori, quelli a tre corsie, senza curve e con l'asfalto perfetto c'erano più incidenti mortali: lì le auto presumibilmente corrono di più. Ma si trattava di supposizioni (non c'erano prove che le macchine andassero davvero forte sulle tre corsie), oggi invece le statistiche non lasciano spazio a interpretazioni.

Certo, si potrà ancora discutere a lungo se la velocità sia la prima causa dell'incidentalità, ma la dimostrazione che sia la prima causa della mortalità (sia pure intendendola solo come causa di aggravamento delle conseguenze degli impatti) è già un primo passo importante. Che non sarà privo di conseguenze: il Tutor si espanderà a macchia d'olio, in un primo tempo sui tratti autostradali dove ci sono più morti (entro l'anno sulla A1 Milano - Bologna; sulla A4 Bergamo - Brescia; sull'estensione A14

e sulla A7 Serravalle - Genova) e poi, in pratica, su tutta la rete autostradale.

E si andrà anche oltre, con la sua applicazione in città e sulle statali: a Torino il sistema è già operativo su Corso Regina Margherita, a Roma sta per essere montato su 4 sezioni sulla Via del Mare e a Genova su tre parti della sopraelevata.

Al Tutor infatti non si sfugge: funziona anche con la pioggia e con la nebbia, con visibilità ridotta fino a 30 m, cioè quasi nulla. In più fa finalmente giustizia: è in grado di capire che mezzo sta passando, ossia un camion, un furgone o un'auto, e quindi controllare la relativa velocità massima consentita: con il Tutor i Tir che viaggiano a più di 100 all'ora non la passano più liscia come avveniva con l'Autovelox o con i sistemi radar.

Le multe arrivano in automatico a casa dei trasgressori ma, la cosa più clamorosa, consiste nel fatto che sul Tutor sono tutti d'accordo, anche le associazioni di consumatori che hanno addirittura collaborato con la Polizia Stradale e la Società autostrade per metterlo a punto. E non è un caso che fra i tifosi più accaniti di questo sistema ci sia anche l'Asaps, associazione amici polizia stradale impegnata come poche altre sul fronte della sicurezza stradale: "Il Tutor ha compiuto un anno - ci ha raccontato il presidente Giordano Biserni - gli facciamo i migliori auguri e siamo orgogliosi dei suoi primi 12 mesi di vita. Il 'bambinò è cresciuto davvero bene...".

http://download.repubblica.it/pdf/motori/12mesitutor.pdf

da la Repubblica.it

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Però devo confermare che con il tutor (ormai esteso da Milano a Brescia sull'A4), la vita in autostrada cambia decisamente in meglio: ci sono molti meno missili che ti sorpassano ovunque, si viaggia tranquillamente a 130 in 2^ corsia e in 3^ rimane tutto lo spazio per sorpassi "intelligenti", cioè fatti superando il limite per pochi secondi se hai davanti uno che va a 125 km/h, per poi tornare in media subito dopo.

E anche il traffico sembra più scorrevole perchè, con le velocità più uniformate, ci sono meno frenate brusche dovute a vetture che si avvicinano tra loro troppo velocemente, così come ci sono meno pazzoidi che tagliano le corsie a caso per uscire mentre viaggiavano a 160 km/h o per sorpassare a dx, pur di tenere la velocità paragonabili a quella già citata.

A occhio e guardando i tempi di percorrenza, sembra proprio funzionare.

Secondo me sarebbe un ottima carta da giocare per proporre tratti a velocità massima più elevata dei 130.

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Pure in Germania, sulle autobahn, hanno molti meno morti rispetto a noi... grazie ai tutor ovviamente, vero?

Ehi, guarda che in Germania i tratti senza limite sono solo UNA PARTE..i 130 e pure i 110 li hanno anche loro.....;)

il problema in Italia è il traffico pesante è ben oltre il limite sopportabile dalla rete...

questo comporta che i 160 da noi sono più pericolosi che nella maggior parte degli altri paesi europei...purtroppo è così....

oggi sulle nostre strade BISOGNA (è NECESSARIO) rallentare per cause di forza maggiore....

e lo dice uno che non ha l'aureola sulla testa.....:twisted:

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Ehi, guarda che in Germania i tratti senza limite sono solo UNA PARTE..i 130 e pure i 110 li hanno anche loro.....;)

[...]

Lo so... ;)

Il bello è che quei tratti (proporzionalmente) fanno meno morti delle nostre autostrade 3 corsie e limite 130... i problemi sono altrove, uno è quello che hai detto tu. ;)

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Lo so... ;)

Il bello è che quei tratti (proporzionalmente) fanno meno morti delle nostre autostrade 3 corsie e limite 130... i problemi sono altrove, uno è quello che hai detto tu. ;)

Un altro problema è che per molti i limiti di velocità (e anche quelli della ragionavolezza) non contano un cazzo... almeno finchè non li costringi a forza a rispettarli. ;)

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Secondo me sarebbe un ottima carta da giocare per proporre tratti a velocità massima più elevata dei 130.

E' quello che spero anche io, dove c'è il tutor il traffico è molto più regolare, se esistessero i limiti dinamici in base alla condizione del traffico (che il tutor rileva) sarebbe una bella cosa (se so che l'autostrada è sgombra per chilometri, potrei anche mettere i 150, mentre se so già che esiste una coda a pochi chilometri potrei anche mettere un 110 per non ingolfare ulteriormente il traffico)

MeneS sponsored by L.S.D.M.

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che poi in realtà ancora oggi non ho capito il funzionamento di questo tutor..........cioè vorrei sapere se calcolasolo la velocità di entrata e di uscita e ne fà la media o tiene presente anche il tempo di percorrenza.....esempio: tratto con limite di 100km fatto a 100km/h ci impieghi 1 ora se vai a 150 km/h ci impieghi 3/4 d'ora ma ti becchi la multa per il tempo di percorrenza minore?....spero di essere stato chiaro:D

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chiaro? mica tanto.

fa la media. in un tratto di 130 km ci devi mettere minimi un ora.

non penso tenga conto di mini tratti con velocità limitata, ne di limiti più bassi in caso di pioggia.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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che poi in realtà ancora oggi non ho capito il funzionamento di questo tutor..........cioè vorrei sapere se calcolasolo la velocità di entrata e di uscita e ne fà la media o tiene presente anche il tempo di percorrenza.....esempio: tratto con limite di 100km fatto a 100km/h ci impieghi 1 ora se vai a 150 km/h ci impieghi 3/4 d'ora ma ti becchi la multa per il tempo di percorrenza minore?....spero di essere stato chiaro:D

Registra sia la velocità in ingresso che in uscita (tipo autovelox)

Poi registra l'orario di entrata, quello di uscita........sa la distanza tra i due portali.......e fa beceramente spazio/tempo.

Cmq spero che oltre ai tutor rivedano i limiti di velocità stupidi.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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