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Motogp 2008, test invernali


Dodicicilindri

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Secondo me quest' anno non ci sarà proprio lotta...

Il vincitore è uno solo e già si sa da un bel pezzo.

Mi ha meravigliato Melandri: quando si sveglierà dal letargo???

nostradamus de noantri docet.....8-)

:lol::lol::lol::lol:

non capisco perchè tutti gli altri non si ritirino.....:lol:

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Non sapevo se aprire un post ad hoc, ma ecco quello che si trove sul sito della Gazzetta.

Secondo i francesi de L'Equipe l'ex ferrarista si starebbe preparando su una sua Ducati per disputare almeno la prova del GP d'Italia con una wild card. Ma gli organizzatori della Dorna non ne sanno nulla

Michael Schumacher nel recente test su una Ducati. Lapresse

MILANO, 17 febbraio 2008 - Michael Schumacher, sette volte campione del mondo di F.1 ma grande amante anche delle moto, potrebbe partecipare a un GP della classe MotoGP dell'ormai imminente Mondiale, in sella a una Ducati. Lo scrive, riportando la notizia anche nell'edizione online, il quotidiano sportivo francese L'Equipe, precisando che da mesi Schumi svolge regolarmente sedute di prove sul circuito francese di Bresse, dove arriva in elicottero proveniente dalla sua residenza svizzera per girare con una Ducati da lui acquistata.

NIENTE BRUTTE FIGURE - Perfezionista come sempre, Schumi intenderebbe prepararsi a dovere perché non vuole fare brutte figure. Il tedesco aveva provato il 5 novembre scorso a Valencia utilizzando la Ducati con cui Stoner ha vinto il titolo iridato e ottenendo tempi superiori di circa cinque secondi a quello con cui era stata aggiudicata la pole position nel GP svoltosi sullo stesso circuito nel 2007.

SPONSOR - Ora, secondo l'Equipe, non rimane che vedere se la Dorna, che al momento ha comunicato di non saperne nulla, abbia intenzione di concedere a Schumacher una wild card per correre almeno un GP che il quotidiano sportivo francese individua in quel del Mugello. Oltretutto, ricorda il giornale, Ferrari e Ducati hanno lo stesso sponsor, la Philip Morris, e lo stesso fornitore di pneumatici, la Bridgestone.

Dai Schumi, mostra a sti ragazzotti come si fa :b26 :lol::lol::lol:

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Non sapevo se aprire un post ad hoc, ma ecco quello che si trove sul sito della Gazzetta.

Dai Schumi, mostra a sti ragazzotti come si fa :b26 :lol::lol::lol:

La notizia è stata smentita.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Melandri ha affermato che Stoner è un mago con l'elettronica,e da questo punto di vista lui nn riesce a stare al suo livello

In una discussione di qualche tempo fa avevo affermato che in epoca di elettronica spinta è un merito essere in grado di sfruttare questi aiuti meglio degli altri.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Secondo me le case jap e quelli che sono anti-stoner avrano questo campionato un "wake up call" mooolto brutto :D

Non bisogna essere pro-Stoner o anti-Stoner.

Solo per la Ducati: è un'industria italiana, tecnologia tricolore.

I piloti vanno e vengono.

Le scuderie restano

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  • 2 settimane fa...

[www.gpone.com] Test notturni in Qatar: Stoner lascia tutti al buio. Rossi sesto

Issatosi come suo solito subito al comando, Casey Stoner dopo pochi giri notturni ha riassunto in una battuta cosa significa correre sotto la luce dei riflettori anziché sotto quella del sole: “E’ come un videogame – ha detto l’australiano – Si vede, ma bisogna affidarsi maggiormente all’istinto”. Tradotto, le distanze si percepiscono, ma in un modo differente, a cui ci si deve abituare, proprio come quando si prende in mano un joystick e si prova a guidare un’auto su una pista raffigurata in uno schermo piatto.

Pane per i denti di Stoner, noto per dare sempre il massimo in qualsiasi condizione sin dal primo giro. Così, mentre i suoi colleghi iniziavano in punta di piedi a prendere le misure alle curve illuminate dai fari disseminati lungo la pista, Casey ha subito stampato un tempone: 1’55”368, a poco più di tre decimi dalla pole position dell’edizione 2007 del GP, ottenuta da Rossi con un bel sole splendente, ma soprattutto di oltre un secondo inferiore al record sul giro in gara del 2007, siglato dallo stesso Stoner un anno fa in 1’56”528.

L’australiano della Ducati, insomma, ha fissato l’asticella molto in alto, e agli altri non resta al momento che provare, invano a superarla. Nei box vicini a quello della Ducati si è già sparso il panico, tanto che il tecnico di un’altra squadra ha affermato che loro, il tempo di Stoner, forse non riusciranno a farlo neanche montando le gomme da qualifica…

Il colpo, anche psicologico, inferto da Stoner, è di quelli tosti, anche se effettivamente c’è da dire che il campione del mondo partiva con un vantaggio, seppur leggerissimo. L’australiano ieri infatti aveva già potuto compiere qualche giro sulla sua GP8 per girare un filmato, senza andare neanche troppo piano, dato che si è spinto fino all’1’58”5, ma era pur sempre di giorno...

Ad Anthony West è andato l’onore del primo capitombolo sotto i riflettori, mentre per tutti gli altri finora è filato più o meno tutto liscio. Gli organizzatori stanno “intervistando” nel dettaglio tutti i piloti per verificare la bontà dell’illuminazione, e non ci sembrano essere per ora lamentele particolari, a parte qualche faretto truffaldino, come quello alla curva 7 che punta troppo sugli occhi dei piloti, abbagliandoli un poco. Del resto, questi test servono anche a questa messa a punto…

Il lavoro dei team nel box è comunque inconsueto, perché deve far fronte a cambiamenti di temperatura graduali: la temperatura si sta infatti abbassando di un grado a ogni ora, per cui dai 22 gradi delle 18, quando i test sono iniziati, si arriverà presumibilmente a 15-16 gradi tra mezzanotte e l’una di notte, quando si chiuderà la prima giornata di test. Ciò significa che bisogna sempre cambiare mescole e di conseguenza assetto: inizialmente si è andati sul morbido, essendo la pista sporca, poi pian piano si stanno utilizzando mescole più dure, ma considerato il calo di temperatura, si tornerà a montare pneumatici morbidi.

Dopo quattro ore di prove, alle 22 locali (le 20 in Italia) Stoner ha ulteriormente limato il suo tempo monstre, passando da 1’55”368 a 1’55”330, mentre alle sue spalle Andrea Dovizioso, fino a quel momento splendido secondo, si è visto superare da James Toseland: l’inglese campione in carica della Superbike sta impressionando, tenendo testa alle altre tre Yamaha, quelle di Edwards, Rossi e Lorenzo, in sequenza quinto, sesto e settimo. Bene Alex De Angelis, ottavo davanti alla Kawasaki di John Hopkins, indietro invece Melandri, soltanto quindicesimo al momento.

Continuano invece a… brancolare nel buio le due Honda ufficiali del team HRC: Hayden è sedicesimo, Pedrosa diciassettesimo. Dietro di loro c’è soltanto Toni Elias.

I tempi alle 22 locali (le 20 in Italia)

1. Casey Stoner (Ducati Marlboro) – 1.55.330 al 41° (giri 42)

2. James Toseland (Yamaha Tech3) – 1.56.251 al 49° (51)

3. Andrea Dovizioso (Honda JiR Scot) – 1.56.442 al 33° (45)

4. Randy De Puniet (Honda LCR) – 1.56.591 al 52° (53)

5. Colin Edwards (Yamaha Tech3) – 1.56.860 al 41° (43)

6. Valentino Rossi (Fiat Yamaha) – 1.57.038 al 44° (62)

7. Jorge Lorenzo (Fiat Yamaha) – 1.57.100 al 32° (43)

8. Alex De Angelis (Honda San Carlo) – 1.57.210 al 34° (42)

9. John Hopkins (Kawasaki Monster) – 1.57.220 al 31° (32)

10. Loris Capirossi (Rizla Suzuki) – 1.57.551 al 42° (48 )

11. Chris Vermeulen (Rizla Suzuki) – 1.57.630 al 43° (43)

12. Sylvain Guintoli (Alice Ducati) – 1.57.644 al 44° (44)

13. Anthony West (Kawasaki Monster) – 1.57.787 al 34° (34)

14. Shinya Nakano (Honda San Carlo) – 1.57.835 al 46° (46)

15. Marco Melandri (Ducati Marlboro) – 1.58.089 al 41° (45)

16. Nicky Hayden (Repsol Honda) – 1.58.208 al 38° (39)

17. Dani Pedrosa (Repsol Honda) – 1.58.256 al 39° (40)

18. Toni Elias (Alice Ducati) – 1.58.591 al 43° (43)

I tempi alle 21 locali (le 19 in Italia)

1. Casey Stoner (Ducati Marlboro) – 1.55.368 al 14° (giri 40)

2. Andrea Dovizioso (Honda JiR Scot) – 1.56.442 al 33° (33)

3. Randy De Puniet (Honda LCR) – 1.56.649 al 35° (46)

4.Colin Edwards (Yamaha Tech3) – 1.56.870 al 41° (43)

5. James Toseland (Yamaha Tech3) – 1.57.691 al 18° (27)

6. Valentino Rossi (Fiat Yamaha) – 1.57.038 al 44° (47)

7. Jorge Lorenzo (Fiat Yamaha) – 1.57.100 al 32° (36)

8. Alex De Angelis (Honda San Carlo) – 1.57.210 al 34° (38 )

9. Shinya Nakano (Honda San Carlo) – 1.57.837 al 40° (40)

10. Chris Vermeulen (Rizla Suzuki) – 1.57.872 al 31° (37)

11. John Hopkins (Kawasaki Monster) – 1.57.900 al 18° (23)

12. Nicky Hayden (Repsol Honda) – 1.58.208 al 38° (39)

13. Anthony West (Kawasaki Monster) – 1.58.226 al 18° (31)

14. Loris Capirossi (Rizla Suzuki) – 1.58.318 al 36° (36)

15. Marco Melandri (Ducati Marlboro) – 1.58.530 al 31° (33)

16. Dani Pedrosa (Repsol Honda) – 1.58.570 al 32° (32)

17. Toni Elias (Alice Ducati) – 1.58.629 al 34° (40)

18. Sylvain Guintoli (Alice Ducati) – 1.58.847 al 38° (39)

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"Ai consideres des fleg of de Iunaite Steiz nos onli a fleg of e cantri, bus is a iuniversal messagg of fridom e democrassi"

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