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Episodio sconvolgente [contiene notizia in grado di far intristire l'intera giornata]


Motron

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ti do ragione, questi ragionamenti li ho sempre fatti e, almeno in linea di principio, continuo tuttora a farli.

Se però ti toccano direttamente qualche dubbio si insinua nelle tue convinzioni e le cose diventano più sfumate. Tutto qui..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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I più attivi nella discussione

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I più attivi nella discussione

Purtroppo a distanza di anni non sono ancora riuscito ad inquadrare la cosa e a dare una risposta ragionevole ad esperienze che ho vissuto, seppur (per fortuna) non direttamente.

A me, che ero nello stesso giro di amici, non è mai nemmeno venuta per l'anticamera del cervello di provare. Un ragazzo che conoscevo, che aveva già una discreta dose di problemi per conto suo, si è fatto tirare e ci è rimasto (anche se a me, a distanza di quasi 15 anni, nessuno toglie dalla testa che si sia suicidato consapevolmente). Era un debole? Sicuramente,quello che so è che era un cazzone allegro e fondamentalmente un pezzo di pane del quale qualcuno, troppo furbo e in malafede, se ne è approfittato.

Ma avendolo conosciuto prima e dopo non posso nemmeno accostarlo alla classica figura del tossico che mi fa venir rabbia solo a vederlo..

Per questo sostengo che non si può in questo caso fare di tutta l'erba un fascio. Giustificare mai però: si diventa complici.

Di solito sono proprio questi quelli che ci cascano....comunque i tossici sono padroni del proprio destino, bisogna concedergli almeno questo onore...d'altra parte l'uso di droghe è un fenomeno pompato mediaticamente, si mitizzano personaggi notoriamente cocainomani, eroinomani,etc...fa comodo mantenere la lucrosissima economia del narcotraffico, una delle voci principali dell'economia mondiale...

Modificato da wilderness
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Tommitel non bisogna avere pietà dei drogati che poi siano

vigliacchi codardi tutto quello che vuoi, però forse quando iniziano

molti sono solo stupidi e con questo non voglio assolutamente

assolverli, visto che comunque si autocondannano ad una vita

negativissima unita spesso ad una morte prematura.

Quello che bisogna fare è fare di tutto A) perchè non inizino

e B) se iniziano tirandoli fuori al più presto da quella situazione.

E' vero che chi inizia a drogarsi è un c----e, ma ti assicuro che

c'è tanto mondo che su questi ci mangia sopra. Quindi se non

hai pietà dei drogati non dovresti averla neanche per tutti quelli

che ci mangiano sopra, forse peggiori dei drogati stessi.

Poi se come mi auguro tu sei così forte da non avere nessuna dipendenza, perchè non aiuti chi non ha avuto la fortuna di essere

forte come te ? O tutta la tua forza si esaurisce solo nel dire io non sono una merda come quelli la? Non ce l'ho con te ce l'ho con un

certo modo di essere dove finchè va tutto bene bene sei accettato, amico, simpatico etc, poi appena qualcosa ti va' storto vieni prima un po' compatito, poi ti danno qualche colpa per giustificare quello che ti è successo e poi ti eliminano. La cosa bella è che ho visto spesso questo atteggiamento da gente che si ritiene gran brava e gran buona, quelli che gli piace farsi vedere che vanno a messa e vanno a l'oratorio, ma se vedono uno che sta morendo per strada si girano dall'altra parte e sotto sotto si dicono che se lo merita, magari dicendo che dio li ha castigati.

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Tommi scusa, non capisco il tuo discorso: se uno è "un debole" allora non merità pietà...? Non meritano aiuto? Ragionamenti come questi possono dimostrarsi pericolosi se estremizzati e hanno portato storicamente ad eventi aberranti... ovviamente lungi da me associarti a quel concetto.

Scusa ma non mi sento di condividere. Posto che non giustifico chi fa uso di droghe, penso che queste persone, proprio in quanto deboli, non in grado di affrontare la propria vita, vadano AIUTATE prima che rovinino irreparabilmente la vita propria e degli altri. E per aiutare, la pietà è condizione necessaria (ma non sufficiente).

Si può discutere sulla forma di aiuto, ma grazie a dio l'Italia è ancora un Paese che ha a cuore il destino dei più deboli, deboli per qualunque motivo: per motivi di salute, economici, politici, ecc..

In tutto ciò non vi è alcuna giustificazione, e rimane ferma la dura condanna per le azioni compiute, ma non può esserci un processo alle intenzioni (la droga può essere solo un'aggravante). Non puoi mandare uno in galera perché è drogato, lo mandi a disintossicarsi, ma non in galera. Lo mandi in galera se ruba, spaccia, ammazza, ecc.. ma questo a prescindere dalla droga.

Io ho vissuto molto da vicino l'esperienza di una persona che, grazie a tutto l'aiuto che gli abbiamo dato, è riuscito ad uscire dal tunnel.

Ti assicuro che pur con tutta l'informazione del mondo, a volte il sentimento di autodistruzione prende il sopravvento (per qualsiasi motivo, non solo stupidità, né cattiveria ecc..), magari per una debolezza momentanea, un improvviso dolore troppo grande da sopportare, che però rischia di trasformarsi in tragedia se la persona non viene aiutata ad uscirne. L'approdo alla droga non è giustificabile, ma questo non mi impedisce di comprendere che esistono motivazioni profonde, che nulla nella vita è bianco o nero, grazie al cielo le sfumature esistono.

È inutile professarsi forti e senza debolezze, siamo umani, siamo tutti nati deboli e lo resteremo per tutta la vita, è inutile nasconderlo. Il fatto che tu giudichi qualcuno "codardo" o "debole", ciò non significa che non vada aiutato, è dovere della società (è nata per questo!!!) aiutare chi è in difficoltà.

p.s.: troppo facile parlare di "gente" che non merita pietà, ma è molto più difficile ricordare che quella "gente" è fatta di persone.

Modificato da jeby

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Quello che mi infastidisce molto è che spesso l'atteggiamento che si tiene davanti alla droga tende all'indulgenza, ovvero si tende da parte delle istituzioni a considerare il drogato come un disgraziato, graziandolo di tutto e di fatto abbandonarlo a se stesso, questa indulgenza è un aiuto?

Questo atteggiamento porta invece all'inaspirsi di questi fenomeni, se ti beccano a 16 anni con una canna (essendo per ora illegale) devi finire nei guai molto seriamente, solo cosi puoi evitare degli errori, se non hai un testa da ascoltare, capirai almeno le bastonate che ti prendi. Se non la farai per te lo farai almeno per la paura. Invece le canette sono tollerate da tutti (e per diventare tossici da qui si passa sicuro), il bullismo a scuola è tollerato e la fanno tutti franca (e per diventare malvivente da qui ci passi), le molestie di piccola entita alla fine sono tollerate anch'esse (e se violenti una ragazza figurati se non ne hai molestate prima chissa quante).. tutti indulgenti, ma alla fine tutti menefreghisti. Se si prendessero per tempo e con durezza queste persone probabilmente non degenererebbero in questo modo tragico.

Sono del parere che chi ha fumato, si sia ubriacato poche volte ecc non debba diventare per forza drogato o alcolizzato (siamo stati tutti ragazzi) ma chi lo diventa da qualche cosa comincia.

Certo non mi aspetto ragionamenti simili da un parlamento in cui si fà largo uso di cocaina e che censura il servizio TV delle iene per non essere coperto di vergogna.. anzi che la situazione droga in Italia sia gravissima e sconosciuta ai piu non mi stuopisce affatto purtroppo :(

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Indulgenza e pietà sono cose ben diverse.

Dal De Mauro

PIETA': sentimento di compassione, partecipazione e solidarietà per la sofferenza o l’infelicità altrui: avere p. di qcn.; una persona piena di p.; provare, sentire p. per qcn.; destare, provocare, suscitare p.; chiedere, invocare p.; muovere qcn. a p.; avere p. di se stesso, autocommiserarsi | opera di p., azione caritatevole per alleviare le sofferenze altrui | per p.!, per invocare la compassione di qcn. | estens., cosa, situazione che muove a compassione: che p. quel quartiere! | aspetto di una persona che desta compassione: che p. quel bambino!

INDULGENZA: l’essere indulgente, il perdonare o lo scusare con facilità: giudicare con i., avere, mostrare i. per qcn.

non facciamo confusione e non facciamo generalizzazioni, in questi casi non funzionano mai.

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Inviato (modificato)

Mai usato il termine pietà nel mio discorso nè mi sembra di aver fatto confusione o generalizzato un bel niente.

Ho usato il termine "indulgenza" proprio perche perdonare e scusare con facilità condanna questa gente a rimanere nella loro merda.

Modificato da Motron

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Mai usato il termine pietà nel mio discorso nè mi sembra di aver fatto confusione o generalizzato un bel niente.

Ho usato il termine "indulgenza" proprio perche perdonare e scusare con facilità condanna questa gente a rimanere nella loro merda.

d'accordo. Quello che dico è che la "linea dura" da sola non basta, bisogna riconoscer il problema ed aiutare in tempo queste persone anche con strumenti alternativi, psichiatria e quant'altro. Di certo la sola reclusione non è una soluzione.

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Queste, ahimè, sono le discussioni che non mi piacciono.

Queste, ahimè, sono le discussioni che mi ricordano il motivo per cui sono un fermo sostenitore dell'abolizione dei topic politici & religiosi.

Qui non si parla nè di politica nè di religione, ma il tema è molto profondo e i punti di vista delle persone profondamente diverse. O per lo meno, il mio.

Sono una persona che tendenzialmente si fa prendere la mano quando ci sono argomenti caldi come questo... ed è proprio quello che ora voglio evitare, anche perchè discutere animatamente sul quadrilatero suscita nelle persone emozioni ben diverse da quelle che può suscitare una discussione calda come questa, o come quelle che in genere si affrontavano in politica & religione.

Questo discorso non lo sto facendo a voi, non è una critica nei vostri confronti, ma è una critica che io faccio a me stesso.

Con ciò? con ciò questo è il mio ultimo intervento su questo topic, che rischia solo di farmi il sangue amaro... :) E questo forum mi piace troppo per farmi il sangue amaro... :)

(ho già dato in passato... :lol:)

Io non sono Dio, non sono superman, ho le mie debolezze, ho avuto i mie GROSSISSIMI problemi, e con tanta forza di volontà ne sono uscito da solo, anche quando le persone che non avrei mai creduto... mi hanno voltato le spalle.

Sono assolutamente convinto che la vita è dura, a volte durissima, e che non è facile svegliarsi ogni mattina e affrontare tutti i problemi. Però l'orso polare è un animale "programmato" per sopportare il freddo, l'elefante per sopportare il caldo.... e l'uomo è un animale "programmato" per sopportare lo stress.

Si dice sempre che la vita oggi è durissima, più di una volta. Ma dove sta scritto? forse l'uomo primitivo che viveva nelle caverne non era sottoposto a stress quando doveva difendersi dai propri simili e dagli animali feroci che volevano fargli la festa? forse non era sottoposto a stress quando andava a caccia, sapendo che se andava bene... avrebbero mangiato, se andava così così... non avrebbero mangiato, e se andava male..... non sarebbe tornato a casa??? Ma nell'antica Roma o nel medio-evo la situazione non credo fosse molto rilassante per il 99% delle persone.

Ora noi non abbiamo le tigri dalle zanne aguzze che ci attaccano, e non abbiamo padroni che possono decidere della nostra vita in qualsiasi momento, però abbiamo stress diversi. Peggiori? mah... avremmo dovuto vivere a quel tempo per saperlo.

C'è chi si droga per scappare ad una realtà difficile, c'è chi si ammazza per debiti lasciando la propria famiglia nella merda, c'è chi invece si rimbocca le maniche tutte le mattine e tira avanti.

Se dovessi avere pietà per chi si arrende e scappa... allora cosa dovrei fare per tutti quelli che invece semplicemente riescono a vivere la loro vita??

Io non dico che non si debba cercare di recuperare chi sbaglia... ma PRIMA DI TUTTO pretendo che sia colui che sbaglia a voler essere aiutato. Altrimenti per quanto mi riguarda può anche crepare immediatamente.

E allora dove sta il busillis? sta nel fatto che al giorno d'oggi TUTTI quanti sanno a cosa vanno incontro quando ci si droga. Nessuno può dire "non lo sapevo". Quindi nel momento in cui ti droghi, presumendo che tu sia una persona senziente, sai benissimo cosa stai facendo e a cosa vai incontro. Nessuno (salvo casi clamorosi che ovviamente sono eccezioni più uniche che rare) ti costringe a farlo con la forza.

Non avere pietà per chi si butta giù da un ponte, non vuol dire non aver pietà per chi cade per sbaglio giù da un ponte... ma chi si droga non lo fa per sbaglio. E nel momento stesso in cui lo rifai, perchè non hai la forza di resistere, allora sei recidivo...una.. due.. tre.. quattro volte. Cinque volte giù dal ponte. E non chiedi aiuto.

No grazie. Io non ho pietà per queste persone che si autodistruggono e che purtroppo a volte distruggono la vita di altre persone, o di neonati, solo perchè hanno il cervello in pappa.

Non m'interessa sapere il PERCHE' lo fanno.. perchè non c'è nulla al mondo che possa giustificare il drogarsi.

E con questo, anche se si potrebbe continuare a lungo, ho finito... :)

Auguro, davvero sinceramente, una buona discussione a tutti quanti... :)

Torno a parlare della Mito GTA 1.6JTD... :mrgreen::lol:

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Tommi, so che è il tuo ultimo intervento sul topic (e mi dispiace) spero tu voglia rispondermi in privato.

Se dovessi avere pietà per chi si arrende e scappa... allora cosa dovrei fare per tutti quelli che invece semplicemente riescono a vivere la loro vita??

Modificato da jeby

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