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[Motomondiale] Gp di Catalunya 2009: Montmelò


Navarre75

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Quest'anno la Ducati non mi sembra molto in palla, ma sempre un po' in affanno, prima gara a parte.

Lo scorso anno con le novità portate al Mugello fecero un netto salto in avanti, quest'anno invece mi sembrano plafonati.

Forse servirebbe davvero un pilota di esperienza a portare avanti lo sviluppo in una direzione ben precisa.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Quest'anno la Ducati non mi sembra molto in palla, ma sempre un po' in affanno, prima gara a parte.

Lo scorso anno con le novità portate al Mugello fecero un netto salto in avanti, quest'anno invece mi sembrano plafonati.

Forse servirebbe davvero un pilota di esperienza a portare avanti lo sviluppo in una direzione ben precisa.

La mia teoria (tutta da verificare ovviamente) è che Stoner è allo stesso tempo salvezza & disgrazia della Ducati.

Salvezza, perchè è l'unico che riesce a guidarla... e a portare a casa risultati.

Disgrazia perchè probabilmente il suo stile di guida va assecondato con una moto che gli altri piloti non riusciranno mai a guidare.

Esagerando... si potrebbe quasi affermare che lo sviluppo della Moto da un paio di anni a questa parte è "ostaggio" di Stoner. Cosa intendo dire? dico che ovviamente la Ducati asseconda le necessità di Stoner per farlo andare forte e vincere (scelta giustissima), ma allo stesso tempo queste scelte si ripercuotono sulle prestazioni degli altri piloti.

Sia ben chiaro.. non è una critica: anch'io fossi in Ducati punterei sul cavallo che fino ad oggi si è dimostrato vincente... :)

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Ti quoto, e inoltre il guaio è che Stoner guida sopra i problemi, quindi la moto rimane più o meno quella, con i suoi problemi di sempre.

Quest'anno poi imho è ancora peggio, perchè mi sembra instabile anche davanti, non più solo dietro, e a livello di motore/elettronica ormai il gap è stato se non colmato, quantomeno fortemente ridotto.

Secondo me col senno di poi è stato un grosso errore rinunciare a Capirossi.

Modificato da Dodicicilindri

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una moto condizionata dalle scelte tecniche estreme e controcorrente(obbligate dall'heritage). motore portante e telaietto in carbonio...anche la scelta del forcellone mi è parsa un' azzardo.

fossero ancora 1000 di cilindrata andrebbe anche peggio IMHO.

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io penso che dovremmo aspettare la gara...e pure lo scorso anno non fece miracoli(stoner 3° mi sembra)...non mi sembra che la ducati 800 sia mai stata mattatrice di questa pista...io aspetto di vedere le piste dove lo scorso anno viaggiava fortissimo per fare confronti con quest'anno...c'è da dire che la prima parte del calendario calendario di quest'anno è composta da gare tradizionalmente non favorevoli alla rossa o stoner(salvo la prima)

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Ferito dentro

di Guido Meda

E’ caduto' date=' ancora, sul femore rotto. Intirizzito dal sudore, sfatto, a terra. Eppure si rialza, si rialza sempre e tira avanti. Scrollato da una forza dentro che è un chissachè, da forze fuori che chissà cosa sono. E’ un toprider di sicuro, ma di quelli coi fiocchi. Di una pasta delicata, sfortunatamente troppo delicata per vincere questo e quello. Per buttarsi dentro in quei piccoli grandi duelli verbal-motociclistici che stanno lanciando la rivalità [b']Rossi-Lorenzo a livelli da prima pagina. Dani Pedrosa continua a essere un mistero della natura. Se è vero che a suo tempo sostenemmo che quel fisico gracile che si porta in giro sarebbe stato troppo poco per la MotoGP, ora ci viene il dubbio che il sospetto fosse fondato, ma che ci sia anche dell’altro.

Quanto ci meraviglieremmo se un giorno, entro i trent’anni, Pedrosa dicesse basta? Basta con le moto, con le illazioni, con le fratture, le imposizioni (è proprio necessario correre qui?), gli sponsor, i costruttori, basta. Per raggiunti limiti di sopportazione. Per via che la gioventù di un ragazzo che fa il mestiere più bello del mondo è passata via come una vecchiaia coi suoi acciacchi e le sue preoccupazioni.

Ci pentiamo di aver scherzato, in passato, sulla durezza del Puig manager che “se non fa quello che dice lui gli spacca un braccino”. Ma sì, perchè in fin dei conti a guardare il Pedrosa degli ultimi due anni lo spaccato è anche peggiore dell’ironia. E a questo punto non c’è una persona del paddock che possa dire di non voler bene a Pedrosa. Gli si vuole bene, eccome, perchè è educato, corretto, carino e soprattutto prigioniero di qualcosa.

Chi sia o come sia Puig nell’intimità del vincolo stretto con il suo giovane assistito non riusciamo a capirlo. Non lo sa nessuno. Che ci siano di mezzo gratitudine e fiducia non si discute nemmeno. Soldi, idem. Ma di spensieratezza in giro neanche l’ombra. L’impressione è, piuttosto, che si prenda tutto terribilmente sul serio, con un’assenza di leggerezza che non è compatibile con l’età del pilota, con il divertimento della prestazione motociclistica. Uno scambio reciproco di sofferenze.

Quanto è tenero Pedrosa quando sorride? Molto, moltissimo anzi. Ti apre il cuore, ti spinge dentro la voglia di fargli una carezza. Ma dura un istante. Non è tenuto per contratto ad essere sorridente con gli amici, conciliante e caciarone coi giornalisti. Ma nemmeno a credere che ci sia una fregatura dietro ad ogni angolo. Non c’è. Ce ne sono alcune che con un pizzico di furbizia passano fugaci senza lasciar traccia.

Le introversioni, le gastriti e le ulcere, i musi lunghi dell’entourage sono un grande classico e peggiorano ovviamente di caduta in caduta. Ma quello che si fa male è sempre e solo Dani. Che si rialza, sempre, con più voglia di correre e meno voglia di sorridere. Quando a 24 anni dovrebbe, forse vorrebbe, solo considerarsi un ragazzo più fortunato degli altri.

13 giugno 2009

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Moto 125' date=' a Iannone vittoria-regalo[/size']

Simon festeggia un giro prima, poi è 4°

Incredibile epilogo della classe 125 al GP di Catalogna. Julian Simon ha esultato quando mancava ancora un giro alla fine, regalando la vittoria ad Andrea Iannone. Lo spagnolo si è accorto troppo tardi dell'errore anche se è poi riuscito a rimediare con un quarto posto, che gli regala la testa della classifica. Così l'abruzzese ha tagliato per primo il traguardo indisturbato. Sul podio tutto Aprilia sono saliti Nico Terol e Sergio Gadea.

Un errore imperdonabile è costato la vittoria a Simon, che aveva messo tra sé e l'italiano quei metri sufficienti per poter ambire al trionfo davanti ai propri tifosi. Invece, come successo a Pierfrancesco Chili nel GP di Spagna della classe 250 nel 1992, il pupillo di Aspar Martinez ha agiato il pungo con un giro di anticipo.

Iannone si è così visto restituire quanto la sfortuna gli aveva tolto al Mugello, quando era stato appiedato dalla rottura della catena. L'unica consolazione per Simon, buttato giù dal podio (dopo il fotofinish) per un solo millesimo, è l'aver preso la vetta della graduatoria iridata, approfittando della giornata opaca di Smith, solo ottavo.

Rientra prepotentemente nei giochi anche lo stesso Iannone, terzo a una manciata di punti dalla vetta. Poco gloria, invece, per gli altri italiani, nessuno dei quali è andato a punti: solo 16° Corsi, caduto Savadori, più indietro gli altri.

Con la vittoria di Barcellona, poi, l'Aprilia ha portato a otto la striscia di successi consecutivi nella 125.

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14 giugno 2009

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Moto 250' date=' Bautista domina e fugge[/size']

Simoncelli out, a podio Aoyama-Barbera

Doppio colpo per Alvaro Bautista, che ha vinto il GP di Catalogna della classe 250, prendendo il largo in classifica. Lo spagnolo del team Aspar ha dominato fin dall'inizio, tagliando il traguardo indisturbato e approfittando del ritiro di Marco Simoncelli. Il campione della Gilera, infatti, è scivolato dopo una manciata di giri. La Honda di Hiro Aoyama, secondo, si è inserita tra le Aprilia, precedendo Hector Barbera. Quarto Mattia Pasini.

Per Bautista si tratta della prima vittoria nella sua Spagna da quando corre nella quarto di litro. Ora il suo vantaggio in classifica proprio su Aoyama è salito a 12 punti, mentre Simoncelli è stato risucchiato nel gruppo.

Il grande protagonista di Barcellona, comunque, è stato il giapponese del team Scot, che ha dato vita a una grande rimonta dopo che la sua moto si era spenta lungo il rettilineo principale. Hiro ha superato Barbera all'ultimo giro con un ingresso di forza all'interno del poleman.

Era con loro anche Pasini, ma il romagnolo ha ceduto nel finale per un problema fisico, dovendosi accontentare di un posto ai piedi del podio.

Domenica da dimenticare, invece, per l'amico Simoncelli, che al danno dello zero (il terzo su sei gare, davvero troppo) ha dovuto aggiungere la beffa degli sberleffi e dei fischi del pubblico catalano, arrabbiato con lui dopo il contatto con Bautista al Mugello. La pessima giornata della Gilera è stata completata da Locatelli, caduto mentre lottava con Luthi, sesto dietro a Debon, e stava recuperando sui primi.

A punti Raffaele De Rosa, buon nono, e Alex Baldolini, 13°.

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14 giugno 2009

da www.sportmediaset.it

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Mamma mia che gara! Grandissimo Lorenzo, ma quello che ha fatto Rossi...

"That's the problem with drinking, I thought, as I poured myself a drink. If something bad happens you drink in an attempt to forget; if something good happens you drink in order to celebrate; and if nothing happens you drink to make something happen."

Charles Bukowski (Women)

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