Fiat 127 900/c

[Roy De Rome]

@ MAZINGA:500-600-850,noi in famiglia le abbiamo avute tutte e tre,proprio in quell'ordine ed io concordo con te che fossero utilitarie "proletarie",almeno con noi lo sono state;prese sempre usate di 2a o 3a mano,principalmente per ragioni lavorative&poi per il tempo libero. Io credo che siano nate&progettate per ragioni di motorizzazione di massa. Non sbaglia chi dice che vanno viste in quel contesto di dopoguerra in cui il Sig. Rossi non aveva molto denaro in tasca e probabilmente il proletario si poteva permettere si&no uno scooter,mentre le piccole Fiat potevano già esser la 2a macchina di una certa borghesia che per 1a aveva la 1100( o pure qualcosa di più ) o la 1a macchina di chi stava già benino e con sudatissime cambiali se la conquistava giorno per giorno. Tuttavia col passar degli anni chi stava bene si concedeva altro,mentre le tre succitate sono poco a poco "scivolate" un gradino più giù (essendo ancora in produzione ) verso la condizione di "auto proletaria", o perlomeno di auto di gente tranquilla,modesta,che non aveva alcunchè da ostentare. Io mi ricordo all'inizio degli anni 60 la mia famiglia appena arrivata in Italia,con la 500 seminuova;gli unici della mia palazzina ad avere la macchina,mentre 10anni dopo,noi con ancora 600&850 eravamo ormai attorniati da Dyane6,Mini Minor,Renault8. Mi ricordo anche ai tempi della 127,che pure era una buona utilitaria (e che noi non abbiamo mai avuto:() i discorsi di chi già la considerava un'auto "da popolino",potendosi permettere,che so,la R5,l'A112,la Peugeot 104,che probabilmente non avevano nulla di superiore,ma facevano più da persona distinta,appunto "meno proletaria".

[duetto80]

Il discorso è chiarissimo.

Diciamo però che ogni modello deve essere contestualizzato nel periodo del debutto.

600-500 anni 50

850 anni 60

127 anni 70

UNO anni 80

Punto anni 90 ecc. ecc.

è ovvio che dopo pochi anni scivolano inesorabilmante verso il basso. Io i mondiali del '82 li ho festeggiati a S. Cesarea Terme ;) su una 600 distrutta, ma non si può dire che 600 fosse nata per fare i pirloni in giro :pz

E comunque con queste auto FIAT ha saputo ben interpretare (nei seg. A e B è sempre stata maestra) la storia Italiana (solo R4- R5 e 2cv in Francia hanno saputo fare altrettanto).

Anni 50 un paese da motorizzare una vettura per i colletti bianchi (600) una seconda vettura per l'alta borghesia da usare in città in alternativa a Alfa 1900 o a Lancia Flaminia o FIAT 1400/1900 e 500 lo fece (inizalmante non bene)

Anni 60 continuare a dare una vettura popolare più vettura più da famiglia a chi non voleva spendere molto, e con la stessa meccanica lo spiderino per la signora ricca che passava l'estate a Santa (S. Margherita Ligure) e la sportivetta per il giovanotto che finiti gli esami di luglio raggiungeva gli amici al Forte (Forte dei Marmi). Famiglia 850 fece tutto questo, solo la berlina non benissimo, estetica certo, ma anche mutate esigenze dei colletti bianchi e non molto gradita alle tute blu (che nel frattempo si stavano motorizzando)

Anni 70: Rivoluzione!!, in tutti i sensi. Meccanicamente di sicuro, poche auto lo furono come 127 (850 vs 127 fu la più grossa rivoluzione degli ultimi 40 anni).

Ma i colletti bianchi compravano altro, si doveva badare alla praticità al non alto costo (no elite, no Abarth). Doveva essere l'auto che portava l'operaio Siciliano al paese ad Agosto, partendo da To ed arrivando a PA.........questa volta senza prendere il treno, con LAUTO (tutto attaccato)

Per le seconde auto c'era A112 e lo faceva bene.

Anni 80: UNO e Thema ne sono il simbolo, ma questa è roba di ieri mattina.

[stev66]

Sono contento che tuo padre alla fine della naja poteva già permettersi la 600 D! Per quanto so e ricordo, all'epoca la maggior parte dei giovani di quell'età erano felici se si potevano permettere la Vespa o la Lambretta. L'auto se la potevano permettere solo i colletti bianchi (gli impiegati).

Mancava una premessa: mio padre il militare l'ha fatto come ufficiale di complemento, quindi con uno stipendio vero. Inoltre prima di partire lavorava gia' come impiegato ( aveva trovato lavoro subito dopo il diploma ) e la compro' ritonato dal militare ( onestamente non so quanti mesi dopo ) anche perche' come figlio unico in casa i miei nonni gli permenttevano di non dar niente.

Ammetto che era una situazione non comune all'epoca.

[Lanciaboxer]

Già anche mio padre racconta che quando venne trasferito da VE a MI (più o meno nel 60) si comprò la 600.

Un lusso per il tempo, cambiali a più non posso... e il venerdi sera ritorno a VE per trovare la fidanzata e Domenica ritorno a MI.

Il tutto per strade statali (il tratto auostradale della a4 era molto ridotto ai tempi).

Si sentiva ricco in mezzo a Vespa e Lambretta.

Dopo poco si regalò la Jm3 e prima del mio arrivo (inizio 66) il sogno: GIULIA !!!!

nel giro di 5 anni un salto paragonabile oggi da GPunto a Jaguar.

Fantastici gli anni del boom

Fantastici davvero in tutti gli aspetti, ho la fortuna tra l'altro di poter gestire per lavoro vecchie foto di autostrade e servizi sulle autostrade negli anni 60 e starei ore a guardarle.

Cmq confermo quanto dicevi, mio nonno Rappresentante de L'Oreal in Puglia nel dopoguerra, all'inizio faceva il suo lavoro in una sorta di porta a porta (i primi parrucchieri, barbieri, botteghe ecc proponendo la valigetta con questi prodotti "sconosciuti" come lo shampoo o la schiuma da barba... ) in Lambretta, poi in pochissimi attimi si ritrovo' agente di Puglia, Basilicata e Calabria... e li si compro'... la Isetta!!

Con la Isetta in meridione negli anni 50 mi raccontava di sentirsi "un riccone" assoluto (e con questa si faceva per strade statali le 3 regioni, naturalmente ci metteva giorni durante ogni settima... alla faccia degli agenti di commercio di oggi!!) poi le cose andarono cosi bene che si compro' la 500 e con questa quando gli proposero di gestire prima le zone a Brescia e poi a Modena... ci fu il trasferimento di tutta la famiglia (mio padre e i miei 2 zii allora appena bambini, si ricordano benissimo il viaggio dalla Puglia in 5 con le valigie sulle gambe di tutti in auto e caricate sul tetto.. )) e arrivato al nord, col lavoro che c'era da ste parti pochi anni dopo si pote' permettere le super-macchine che davvero erano da "stra-ricco"

prima la IM3 !

Innocenti Morris IM3 S 1966 Annunci Auto d'epoca, storiche e moderne: Annunci gratuiti con foto

e poi.... ma eravamo gia nel 1970, la Citroen DS!! Assolutamente qualcosa che non è classificabile oggi e come il sogno assoluto di qualsiasi "viaggiatore" dell'epoca.

Modificato 26 Novembre 2009 da Lanciaboxer

[stev66]

Anni 70: Rivoluzione!!, in tutti i sensi. Meccanicamente di sicuro, poche auto lo furono come 127 (850 vs 127 fu la più grossa rivoluzione degli ultimi 40 anni).

Vero ma la rivoluzione vera ( visto anche gli anni ) era stata il cambio epocale 1100 R -> 128.

Sempre mio papa' ( scuserete le note personali , ma nel 1969 avevo 3 anni e pochissima voce in capitolo nelle scelte automobilistiche : ) ) la compro' nel 1969 sostituendo la 1300 che consumava come un Cayenne, proprio perche' all'epoca sembrava un salto quantico rispetto a tutta la produzione precedente ed alla concorrenza.

[duetto80]

Vero ma la rivoluzione vera ( visto anche gli anni ) era stata il cambio epocale 1100 R -> 128.

Sempre mio papa' ( scuserete le note personali , ma nel 1969 avevo 3 anni e pochissima voce in capitolo nelle scelte automobilistiche : ) ) la compro' nel 1969 sostituendo la 1300 che consumava come un Cayenne, proprio perche' all'epoca sembrava un salto quantico rispetto a tutta la produzione precedente ed alla concorrenza.

1100 vs 128, fu rivoluzione senz'altro, passaggio alla TA, prima TA FIAT ecc ecc

Ma 850 vs 127 fu anche passaggio dal MP (relegato a seg. a con 126) a MA.

Missà che fu più rivoluzione questa.

[stev66]

Vero, ma 127 sembrava veramente la "128 dei pover" per capirci.

Cioe' l'utilitaria derivata dall'esperienza 128 per rendere disponibile la novita' e le qualita' delle novita' a fasce piu' larghe della popolazione.

Ed infatti con 127 il cosiddetto seg B diventa baricentrico in Italia , e lo e' ancora oggi.

In questo senso direi che hai ragione.

[duetto80]

Vero, ma 127 sembrava veramente la "128 dei pover" per capirci.

Cioe' l'utilitaria derivata dall'esperienza 128 per rendere disponibile la novita' e le qualita' delle novita' a fasce piu' larghe della popolazione.

Ed infatti con 127 il cosiddetto seg B diventa baricentrico in Italia , e lo e' ancora oggi.

In questo senso direi che hai ragione.

a beh questo è sicuro.

Sulla base dell'esperienza (fortunata) di 128, pensarono una 2V più piccola.

...e nacque 127....e la vollero esclusivamente 2p, ma di questo si è già parlato.

[duetto80]

Eh... i toni. Anche qui non se ne vedono più, o quasi.

.

Quando ho 2 minuti liberi (mai) e sono a MI, indosso la tuta blu e vado a fare qualche lavoretto nei box (se è di carrozza o lavaggio indosso quella bianca )

Pulire le candele, filtri, regolare i carburatori...insomma tutte quelle cose che nei ferrivecchi ti capita ogni tot km.

Poi per provarle percorro un paio di volte viale de Gasperi e dopo vado a fare benza alla Shell di Bonola (zona appunto di edilizia popolare fatta da cooperative alfa/dipendenti negli anni 50-60).

Per chi non conosce MI Viale de Gasperi è il vialone che va dal Portello a quasi il Cimitero Maggiore, li le Alfa ci nescevano e venivano vendute pochi km più in la da Minetti (quello che era il primo conce Alfa dal 1911 ), una vialone veloce che ti permette di capire se il motore gira bene.

Sapete quante volte al semaforo o dal benza vengo fermato o perchè convinti che sia un collaudatore di Alfa storiche, o perchè mi raccontano episodi dei tempi andati, tempi in cui le Alfa uscivano dal Portello e li venivano testate.

Beh, ci son momenti in cui sei felice di essere "toni" con e dite voi.

Un giorno che stavo provando Aquilotto mi è stato chiesto di mettermi in posa per una foto davanti all'ultimo pezzo di muo dello stabilimento rimasto, la porta della Ferrovia all'incrocio con viale Serra...........erano 2 signori tedeschi a bordi di un Giulia Spider venuti a vedere cosa era rimasto del Portello.

.......un portone in ferro, pochi metri di muro (ancora per poco) e un tipo strano (un Toni) che gira in tuta su uno strano mezzo (speriamo ancora per molto)

http://www.youtube.com/watch?v=r79V9lGiw1Q

Modificato 26 Novembre 2009 da duetto80

[duetto80]

........

prima la IM3 !

Innocenti Morris IM3 S 1966 Annunci Auto d'epoca, storiche e moderne: Annunci gratuiti con foto

e poi.... ma eravamo gia nel 1970, la Citroen DS!! Assolutamente qualcosa che non è classificabile oggi e come il sogno assoluto di qualsiasi "viaggiatore" dell'epoca.

Il passaggio di mio Padre da 600 ad im3 fu un qualcosa di incredibile, racconta ancora il salotto che gli sembrava con interni di velluto rosso.

All'uscita del conce di Mestre aveva paura di non passare dal portone tanto gli sembrava grande.

Peccato che poi fu una delusione quanto affidabilità, impianto elettrico e raffreddamento (radiatori bucati a iosa) gli fecero rimpiangere la piccola FIAT.

Ma adesso torniamo a parlare di 127