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Autopareri - Finanza e Economia


TonyH

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27 minuti fa, Walker dice:
27 minuti fa, Walker dice:

 

Mi ritrovo anche sulla questione burocrazia; la differenza principale con la nostra imho è, a grandi linee, che mentre la nostra è macchinosa soprattutto perché si impappina nei meandri dei processi intermedi, la loro è sì lenta ma soprattutto pone tanti vincoli procedurali all'inizio. Io la lentezza posso benissimo accettarla, basta che conduca al risultato finale. :) 

 

Comunque sì, in molti uffici si ha un po' l'impressione che si stupiscano che qualcuno non francese possa avere la malsana idea di stabilirsi per un tempo più o meno lungo nel loro Paese... 

Io, nel piccolo della mia esperienza, ho visto che al risultato finale si arriva, se si fa meticolosamente quello che ti chiedono. Devo aggiungere che i Francesi, quando capiscono che hai intenzione di stabilirti definitivamente nel Paese e lavorare seriamente, ti trattano meno da alieno e anzi, ti aiutano pure.

Per rispondere a Sandro (purtroppo non sono capace a fare la doppia citazione col nuovo forum): a differenza dell' italica burocrazia, ho la netta impressione che qui non si possa ingrassare nulla,funziona così e basta. Sicuramente ad alti livelli avranno anche loro certe porcate, eh...

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O è un mondo che cambia che si cerca di valutare con gli occhi del passato? 

 

Esempio terra terra.

Adesso per l'alimentare si batte molto per il km0.

 

Prendendo piede massicciamente la cosa, la consequenziale diminuzione del trasporto merci sarebbe un segnale negativo o logica conseguenza?

 

Ultimamente molte aziende stanno facendo reshoring dopo un decennio di corsa alla delocalizzazione.

Ma se produco in patria....spedisco di meno...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Ma l'indice che riportava 1happydream riguarda ferro, carbone, fertilizzanti e materie in generale, che non possono essere prodotte in casa se non ne disponi (ragione che ti costringe ad importarle, quindi a farle viaggiare).

C'entra, secondo me, più il rallentamento dell'economia globale: l'Europa abbastanza in stallo, la Cina che rallenta, gli emergenti che affondano etc...

Che poi ci sia un ritorno al Made in Domo Sua da parte di un po' tutti i Paesi principali produttori, specie nell'agroalimentare, è vero ma se cala lo scambio di materie prime è proprio la produzione globale che rallenta (o comunque diminuisce la fiducia nel futuro del settore).

E' ironico, comunque, che proprio ora che il riscaldamento globale mette a disposizione nuove rotte artiche più brevi o ne prolunga la disponibilità nell'arco dell'anno, che farebbero diminuire tempi e costi dei trasporti via nave, non ce ne sia più tanto la necessità.

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Ma è anche vero che negli anni delle materie prime care molti hanno investito per cercare delle alternative.

 

Bisogna prendere un po' atto che non posso crescere sempre tutti i settori.

Se cresce qualcuno, qualcun'altro ne può patire.

 

Negli ultimi anni in Europa si è spinto molto su energie rinnovabili e riciclo.

Ma se produco con il fotovoltaico...consumo meno petrolio/carbone per le centrali.

Se uso l'alluminio per la riciclabilità....ho bisogno di meno ferro.

Se incentivo l'uso di lotte ai parassiti naturali....uso meno fertilizzanti.

 

Anche nella stessa Cina, grande spauracchio attuale.

Non è che sta andando giù.

Si sta trasformando.

E anche al suo interno ci sono settori che vanno male, e settori che vanno benissimo.

Modificato da TonyH
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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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C'è anche l'indotto peró, e il trasporto navale ne ha uno sicuramente consistente, tra cantieri di produzione, manutenzione, costruzione e manutenzione di porti e moli, combustibile, per non parlare delle tasse, dei dazi etc...

PS: nota agraria: I fertilizzanti non servono per la lotta ai parassiti, quelli sono gli antiparassitari ;)

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Non discuto che possa andare male il settore del trasporto navale.

Ma che quando si prende una decisione a livello "strategico" di una direzione di sviluppo...questa porterà invariabilmente un altro settore a soffrire.

E che non è detto che la sofferenza di oggi di un settore florido ieri sia automaticamente segnale di sofferenza generale.

 

Esempio stupido, il petrolio.

Se io passo da un'auto da 10km/l a una da 15km/l, consumerò 1/3 di carburante in meno.

Ma non è mica vero che la uso per forza di meno perché ho meno soldi.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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2 minuti fa, TonyH dice:

Non discuto che possa andare male il settore del trasporto navale.

Ma che quando si prende una decisione a livello "strategico" di una direzione di sviluppo...questa porterà invariabilmente un altro settore a soffrire.

E che non è detto che la sofferenza di oggi di un settore florido ieri sia automaticamente segnale di sofferenza generale.

 

Esempio stupido, il petrolio.

Se io passo da un'auto da 10km/l a una da 15km/l, consumerò 1/3 di carburante in meno.

Ma non è mica vero che la uso per forza di meno perché ho meno soldi.

 

Consumi di meno a parità di km fatti, quindi il tuo distributore di carburante, su di te, vedrà una diminuzione del 33% del fatturato. Se moltiplichi la tua situazione per n-mila automobilisti, entra in crisi la distribuzione italiana di carburanti.

Il problema, ovviamente, è il transitorio nell'adeguamento alla nuova situazione di minore carburante erogato: ovvio che dopo un po', si suppone (si spera) che chi prima, in un modo o nell'altro, fosse impegnato nella rete di distribuzione carburanti trovi un altro settore lavorativo che nel frattempo si starà espandendo o si sarà "aperto".

Potrebbe darsi, però, che non ci sia la stessa rapidità di apertura e di passaggio ai nuovi settori in crescita rispetto alla contrazione di quelli vecchi: lo vediamo proprio nel campo della distribuzione carburanti. E questo crea la crisi occupazionale (e magari, anche il calo del PIL).

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il dry baltic è un indice relativo al costo delle navi  da trasporto,

quindi riguarda non solo materie prime ma anche prodotti made in china.

 

se avrete la pazienza di documentarvi scoprirete che sta iniziando ad

accadere ciò che  stà già succendendo per il petorlio:

le superpetroliere sono alla fonda in giro per il mondo, ed in particolare

nel golfo del texas, perchè è più conveniente usarle come deposito temporaneo 

che scaricare il greggio.

 

ora sta iniziando anche con le altre merci

 

 

Modificato da owluca
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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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