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Autopareri - Finanza e Economia


TonyH

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concordo coi due signori qui sopra.

i miei e mia sprella 15 anni fa hanno speso cifre importanti per espandere e suddividere la casa dei miei, pensando a "un terzo alloggio" che - secondo i miei - dovrebbe essere per me in una data non specificata, senza chiedere a me se fossi daccordo. :)

ora sono in affitto da 4 anni, abito a 80km da lavoro (ma mia moglie spesso usa la bici invece), tra qualche mese lei finisce la specialità e probabilmente dovremmo lasciare questo appartamento, dato che il mercato degli ortopedici sembra essere migliore in Veneto.

se avessi accesso un mutuo 4 anni fa adesso sarei incasinato, e non è detto che il prossimo alloggio sarà definitivo per quanto già detto sopra sulla mobilità dei lavoratori d'oggi, e inizio a pensare che forse non sarò mai proprietario di una casa ma che pagherò "un canone abitativo" in base alle esigenze di spazio e localizzazione.

l'unica casa di cui mi troverò proprietario temo sarà quella dei miei, quando non ci saranno più, speriamo il più tardi possibile.

che poi... preferisco spendere i miei €€€ in viaggi o auto soddisfacenti che in marmi, piastrelle o altro pregiati, per goderne solo dalle 20 alle 23 e forse ai weekend, con tutto la rottura di coglioni di manutenzione aggiuntiva etc...

"post fata resurgam." (cit.)

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Il comprarsi una casa aveva il suo senso in un'epoca in cui era la normalità restare inchiodati ad un luogo per tutta la vita: era una certezza di base senza grandi vincoli alle proprie scelte. Affitto o acquisto, sempre lì si stava. Mille volte da bambino sentivo il discorso "una rata di mutuo costa come l'affitto, tanto vale comprarmela, almeno è mia".

Per molti è ancora così.

a mia mamma non è raro che rinfaccino il fatto che io viva e lavori ancora a Torino....mentre i loro figli sono andati via, magari all'estero.

Che poi spesso non gli stessi del "ma come mai un ingegnere è finito a fare quel lavoro lì..."

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Per molti è ancora così.

a mia mamma non è raro che rinfaccino il fatto che io viva e lavori ancora a Torino....mentre i loro figli sono andati via, magari all'estero.

Che poi spesso non gli stessi del "ma come mai un ingegnere è finito a fare quel lavoro lì..."

Che poi a me il lavoro da ingegnere me lo devono spiegare ancora qual è, dico a parte quello del libero professionista nell'ingegneria civile. Perché per la mia esperienza si riduce nelle realtà produttive ad essere pieno di responsabilità e, se tutto va bene, guadagnare come un operaio ( pronto a dimostrazione con buste paga). Quindi per me hai fatto benissimo Tony e se questo ti permette pure di vivere nel posto che ami, beh ancora meglio...

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Che poi a me il lavoro da ingegnere me lo devono spiegare ancora qual è, dico a parte quello del libero professionista nell'ingegneria civile. Perché per la mia esperienza si riduce nelle realtà produttive ad essere pieno di responsabilità e, se tutto va bene, guadagnare come un operaio ( pronto a dimostrazione con buste paga). Quindi per me hai fatto benissimo Tony e se questo ti permette pure di vivere nel posto che ami, beh ancora meglio...

E' che oramai gli ingegneri (parlo nel ramo meccanico, dove lavoro) sono tanti nelle aziende, visto che ne escono tanti dalle università e, conti alla mano, costano poco più di un perito meccanico ma hanno una formazione ed una conoscenza superiore.

Il problema è che c'è una concorrenza spietata per occupare posti di rilievo da parte degli ingegneri con un pò di esperienza, complice il fatto che il mercato del lavoro attualmente stagnante non permette a chi si sente sottoutilizzato di cercare alternative più appaganti, spesso si trovano con stipendi poco superiori alla media e con poca possibilità di emergere.

"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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e con poca possibilità di emergere.

Mi permetto una precisazione: pochi potranno e meriteranno di farlo. Per una questione di numeri: ne escono tanti, non tutti possono essere bravi e quindi farsi notare e salire. Tanta gente (specie chi non lavora in materie tecniche) considera l'"ing." in default una figura di riferimento, ma sapete bene che ce ne sono in giro che sono dei caproni totali...

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Alla fine stiamo valutando di vendere, proprio spinti da questa considerazione. Al di là di qualsiasi considerazione di congiuntura, l'inquilino medio dell'edificio ha un piede nella fossa (e alcuni tutti e due) e quindi il rischio di trovarsi una concorrenza atroce è alto. A questo punto pochi, maledetti e subito (che poi ad essere onesti non sono neanche pochissimi, data la condizione della casa e il prezzo favorevole a cui fu rilevato).

Poi, un banale conto: solo per stare lì a generare polvere quella casa costa in un anno il 2,4% del proprio valore attuale. Il prezzo si alzerà mai del 2,4% moltiplicato per ogni anno che passa da adesso a quando accadrà? Altissimamente improbabile: il BEP non lo si raggiungerà mai, ergo prima lo si fa e meno ci si rimette.

Ci foss'anche un'altra bolla -improbabile- la vedrei durissima salire a ritmi del genere...

Sì, anche se in modo indiretto, nel senso che questo non è un appartamento comprato apposta con l'idea esplicita di lucrarci su. E' stato comprato quasi ad occhi chiusi quando i nonni ci vivevano dentro, perché era il tipico immobile popolare anni '50 che a fine '90 è stato offerto a prezzo favorevole (qualcuno potrebbe dire "svenduto") agli affittuari storici.

Credo che il gioco fosse calcolare un prezzo di mercato e sottrarre circa quanto pagato in affitto negli anni precedenti; in pratica un mutuo immobiliare agevolato da parte dello Stato. Non conosco i numeri precisi, non so se l'Ente cedente ci abbia rimesso o no alla fine, però il gioco ha il suo senso.

In tutti i casi, l'occasione fu buona e vabbé; ma in generale è corretta una riflessione sulla fine del mito del mattone come investimento sicuro.

Più che il conto dei ritorni, mi preme fare una considerazione sociale (e con risvolti economici).

Il comprarsi una casa aveva il suo senso in un'epoca in cui era la normalità restare inchiodati ad un luogo per tutta la vita: era una certezza di base senza grandi vincoli alle proprie scelte. Affitto o acquisto, sempre lì si stava. Mille volte da bambino sentivo il discorso "una rata di mutuo costa come l'affitto, tanto vale comprarmela, almeno è mia".

Oggi la società è molto più fluida e mobile e l'associarsi rigidamente ad un luogo rischia di passare tra i "contro", specie dopo il pacco di aver comprato durante una bolla (per chi l'ha fatto).

Dopo decenni in affitti vari, i miei genitori hanno comprato 15 anni fa la casa in cui viviamo, vedendola come un punto d'arrivo al punto da investirci cifre importanti in una ristrutturazione e perfino un importante ampliamento (eseguito vivendoci dentro :lol:). Peraltro i lavori hanno impostato certe soluzioni molto personalizzate, che sicuramente danno un grande plus di benessere per noi oggi ma che rappresenteranno un punto a sfavore in caso di vendita.

Mio padre ha voluto configurarla in modo che "un domani la potete dividere in due appartamenti e siete a posto" [io e mia sorella].

Nel frattempo io e mia sorella ci stiamo approcciando all'indipendenza economica e ci stiamo rendendo conto che non è affatto detto che nel futuro noi resteremo in questo posto, oggi abbiamo un pianeta a disposizione.

Per cui esiste il concreto rischio che la personalizzazione si trasformi in un pacco futuro atto vendita.

Va beh, per ora vivo bene e me ne guardo bene dal lamentarmi :) e mia sorella mi dice che ci si penserà quando sarà ora, e ha pure ragione.

Da qui però la considerazione macroeconomica, che mi pare fosse stata avanzata già su nFA: vincolare la gente ad un luogo fisso tramite l'acquisto di immobili genera enormi sprechi:

- nei processi di allocazione ottimale della forza lavoro

- nella possibilità di premiare o punire "con i piedi" certe scelte amministrative (Jurisdiction shopping)

- nel mancato surplus di idee e attività date dal variare le contaminazioni dell'ambiente culturale ed economico (come faccio a crescere se vedo sempre le solite tre facce al bar?)

- nella capacità dei singoli di adattarsi a mutate condizioni ambientali

Tutti aspetti che infatti sono molto carenti nello scenario italiano, tipicamente legato all'acquisto.

Insomma, sul lungo termine potrebbe risultare conveniente per il sistema disincentivare l'acquisto di immobili per i singoli...

Mah, io tutta questa figata dell' alta mobilità lavorativa non la vedo, mi spiego meglio:

finchè sei single non c'è nessun problema, il problema è quando vuoi mettere su famiglia, anche solo una coppia senza figli.

Già solo in una coppia di lavoratori può avere difficoltà perchè se a persona1 si presenta l'opportunità di un buon posto ma a grande distanza persona2 deve rinunciare al suo lavoro per seguirlo. Questo non ha ripercussioni solo nel caso in cui pers2 consideri il lavoro solo come attività necessaria per "sfamarsi".

Se pers2 si sposta e non trova più lavoro o ne trova uno che fa schifo incolperà anche solo inconsciamente pers1.

Se pers1 rinuncia al nuovo lavoro potrebbe considerare pers2 una palla al piede.

Se poi nell'arco della vita queste scelte capitano più volte il problema si moltiplica.

Se poi hai figli peggio ancora.

Quindi non considerando i singoli casi, imho ci possono essere effetti negativi sulla società a livello di sistema. A me l'idea di una società tipo StatiUniti in cui il lavoro è l'unica cosa che conta nella vita (estremizzando) piace poco.

Tutto ciò, ribadisco, al netto dei casi singoli, non voglio che pensiate che dia giudizi sulle scelte personali.

Wilhem ha fatto una considerazione macroeconomica, io una "macrosociale".

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). Quindi per me hai fatto benissimo Tony e se questo ti permette pure di vivere nel posto che ami, beh ancora meglio...

Quello è il primo plus.

Il secondo è che da ingegnere col membro che compravo una Giulietta QV a 32 anni (senza finire sotto un ponte).

Oltre all'offerta, c'è un ENORME problema nell'ascesa di carriera e di stipendio.

Che devi prima scalzare qualcuno sopra di te che è entrato in azienda 20-25 anni fa e da allora ha messo radici.

Ci sono tantissimi responsabili/dirigenti/direttori che volontariamente azzoppano i sottoposti, per la paura che poi si scopra che ricoprono una posizione con un mega stipendio che non meritano...,

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Quello è il primo plus.

Il secondo è che da ingegnere col membro che compravo una Giulietta QV a 32 anni (senza finire sotto un ponte).

Oltre all'offerta, c'è un ENORME problema nell'ascesa di carriera e di stipendio.

Che devi prima scalzare qualcuno sopra di te che è entrato in azienda 20-25 anni fa e da allora ha messo radici.

Ci sono tantissimi responsabili/dirigenti/direttori che volontariamente azzoppano i sottoposti, per la paura che poi si scopra che ricoprono una posizione con un mega stipendio che non meritano...,

Ma anche se uno fa una bella carriera comunque non arriva che a ripararsi la spesa dei cinque anni di università. Poi ci sono quelli.che la carriera manco la fanno, amici miei a 36/37anni fermi a 1500/1600 euro al mese... Fate voi

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Non e' che dopo si vada molto piu' avanti:) da me un quadro 40-50 sta tra 2500 max 3000 euro.

un buon stipendio, ma certo non eccezionale. :)

Appunto quello che dico io stev... Manco l'università ti ripaghi se sei andato a studiare fuori

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