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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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sempre più ufficializzate le jeep a Mirafiori comunque :pen: ne parla come fosse un qualcosa di già deciso

...e tre !

si è deciso al puntoi che hanno già ufficialmente dato il via agli investimenti per riattrezzare le linee di produzione di Mirafiori.

n.b. sono pronto a scriverlo una quarta e poi una quinta .....;)

Riporto questo pezzo:

A proposito degli altri stabilimenti, Punto e Bravo stanno andando male: avete intenzione di accelerare il rinnovo?

"Prima di criticare l'andamento della Punto guardate al segmento B in Europa. Il fatto di rinnovare il prodotto non aiuterebbe la domanda, i numeri sono quelli che sono. Stiamo lavorando sulla nuova Punto per avere un prodotto competitivo, ancora non c'è una data precisa di lancio, stiamo lavorando soprattutto sui costi. Dobbiamo trovare una soluzione per avere un prodotto competitivo rispetto ai concorrenti: questo è il segmento più importante come misure, ma come margini è ridotto brutalmente. Le perdite dei nostri concorrenti sono dovute a questi segmenti, persino per la Volkswagen. La situazione è delicata: dobbiamo lavorare per ottenere un prodotto competitivo anche dal punto di visto del costo, per rimanere a galla".

Traduzione:

Mi copro gli occhi: tutte le segm.B sono In TopTen Europa, Punto NO, e ce ne freghiamo, anche perché non sappiamo ancora come mi....a fare la prossima, né come linea, né come pianale, né quando ! E chissenefrega se VW ci guadagna anche in questo segmento !!

nell'altro topic http://www.autopareri.com/forum/mercato-finanza-e-societ/53821-marchionne-alleanze-con-suzuki-e-mazda-opportunit-da-esaminare-9.html#post27840698i

(mho bisognerebbe razionalizzare le discussioni)

viene riportata un'altra "traduzione" fornita dallo stesso Sergio;)

“A certi prezzi di produzione, in Europa si perdono soldi, e noi non lo vogliamo fare”.

e il modo per rimanere in europa a produrre (cosa che a me suona bene)

senza perderci secondo Maglionne

è appunto quello di trovare altrii partner con cui condividere ulteriormente

per ABBASSARE ancora di più i costi ...........in un modo diverso dal solito tagliare stipendi e dipendenti:muto:

funzionerà ? :pen:

io però ci proverei comunque perchè altre alternative non ne vedo :mirror:

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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...e tre !

si è deciso al puntoi che hanno già ufficialmente dato il via agli investimenti per riattrezzare le linee di produzione di Mirafiori.

n.b. sono pronto a scriverlo una quarta e poi una quinta .....;)

parlavo delle Jeep ;) non dell'investimento in se, quello lo davo per scontato :mrgreen:

prima miagolavamo nel buio circa cosa ci avrebbero prodotto... SUV Alfa, SUV FIAT, Jeep, Mito 5p...

ora invece lo ha (quasi) confermato

Oh, ma mi spiegate il recondito motivo per cui da tanto fastidio che la FIAT abbia la sede in un paese che non è lo zimbello del mondo?

Coda di paglia?

per lo stesso motivo per cui c'è stata la levata di scudi da parte di politici e parti sociali con annesse accuse di "Canadesità" :lol: quando l'anno scorso aveva osato dire che l'Italia non è un paese economicamente competitivo... quando disse che cosi come il mercato del lavoro è composto in Italia non si può lavorare... quando disse che ci sono troppe tasse e lacci burocratici che ostacolano la libera impresa... gli dissero "Tu non parli da Italiano!" :disp2:

e fu cosi che la parola "italiano" assunse quasi la connotazione di insulto...

Modificato da JackSEWing

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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se attrezzano le linee di produzione vuol dire che i modelli li hanno già decisi,

perchè se s i potessero usare linee "general purpose" non avrebbero bisogno di attrezzarle.

al limite PER NOI rimane da capire quali modelli, ma non vedo molte opzioni alternative

(al limite cumulative , sempre nell'ottica della condivisione) e nemmeno perchè dovrebbe dire cose non corrispondenti alla realtà:pen:

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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...

per lo stesso motivo per cui c'è stata la levata di scudi da parte di politici e parti sociali con annesse accuse di "Canadesità" :lol: quando l'anno scorso aveva osato dire che l'Italia non è un paese economicamente competitivo... quando disse che cosi come il mercato del lavoro è composto in Italia non si può lavorare... quando disse che ci sono troppe tasse e lacci burocratici che ostacolano la libera impresa... gli dissero "Tu non parli da Italiano!" :disp2:

e fu cosi che la parola "italiano" assunse quasi la connotazione di insulto...

Ehm, non mi hai risposto...:mrgreen:

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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ed hanno ragione , non ho mai visto cosi tanto odio nei confronti di un azienda e ci si dimentica sempre di ricordarre che

a) qualunque macchina straniera è fatta ALL ESTERO

B) i tanto osannati operai volkwagen e peugeot , o vengono licenziati a botte di 1000 o si riducono lo stipendio o non possono scioperare se non con il consenso di almeno il 60% dei loro colleghi ed infatti non scioperano etc etc, regole minime di civilta

c) quando tutto questo sarà finito , andremo tutti a lavorare a casa di telese , landini , airaudo , camusso...

FIAT: OPERAI POMIGLIANO, BASTA PARLAR MALE DELL'AZIENDA SE GENTE ODIA FIAT NON COMPRA AUTO. LETTERA A MONTI E GIORNALISTI (ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 7 MAR -

«Per noi Marchionne non è un amico, ma la controparte con cui stipulare un accordo per lavorare. Ma vogliamo ricordare

che parlare male della Fiat significa far odiare il prodotto, e se l'opinione pubblica odia la Fiat non compra auto prodotte in Italia, e ciò comporterà la reale chiusura di fabbriche e di conseguenza la reale possibilità di perdita di posti di lavoro». È quanto scrivono operai della newco Fabbrica Italia Pomigliano, e cassaintegrati del gruppo Fiat dello stabilimento Vico, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri, al presidente della Rai,

ed al presidente dell'Ordine dei giornalisti, chiedendo una maggiore «imparzialità da parte di molti rappresentanti

della stampa e dei media».

«La vicenda Pomigliano è strumentalizzata in ogni dove, creando divisioni nell'intera classe operaia», spiegano. Nella lettera, che sta circolando in rete e nello stabilimento per una raccolta firme (tra l'altro già arrivata a circa un centinaio), gli operai sostengono che alcune trasmissioni e giornali, nel descrivere l'accordo sottoposto a

referendum il 22 giugno del 2010, lo definiscono come un'intesa che «straccia la Costituzione, toglie i diritti, e che ci vede passare come uomini e donne privi di ogni dignità e coraggio». «Ma vorremmo precisare che la malattia ci è consentita - spiega Gerardo Giannone, uno dei test driver al Vico, e promotore della lettera - la mensa è sempre aperta, i 10 minuti di sosta in meno vengono pagati, i 18 turni esistevano anche nel vecchio

contratto nazionale del lavoro, e possiamo scioperare quando vogliamo». «Noi non critichiamo l'atteggiamento di

chi non ha firmato l'accordo a Pomigliano - conclude Giannone - ma vorremmo capire come mai in due fabbriche

molto vicine, la Lear di Caivano e l'Alenia di Nola, gli stessi hanno firmato accordi molto peggiori o molto simili al

nostro, ma a Pomigliano si continua con il muro contro muro». «Vorremmo che tutti i giornalisti fossero imparziali

nel fornire le notizie, e di sentire entrambe le versioni, non solo una parte - conclude - perchè la vicenda di

Pomigliano viene costantemente strumentalizzata in tutte le fabbriche Italiane di ogni genere, e questo diviene

elemento di divisione della Classe Operaia tutta». (ANSA).

Se questa iniziativa è reale e concreta ha del grandioso!

[sIGPIC][/sIGPIC]

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Ehm, non mi hai risposto...:mrgreen:

ho riletto adesso quello che ho scritto e in effetti definirlo criptico è a dir poco :lol:

niente, semplicemente era un modo per dire che gli italiani quando vengono messi di fronte all'evidenza (in questo caso, le grosse pecche del loro sistema economico) anzichè fare un'autocritica costruttiva fanno quadrato intorno al sistema... in questo caso dando addirittura dell'anti italiano a chi si oppone e tenta di portare un cambiamento in chiave più "Occidentale"

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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... anzichè fare un'autocritica costruttiva fanno quadrato intorno al sistema... in questo caso dando addirittura dell'anti italiano a chi si oppone e tenta di portare un cambiamento in chiave più "Occidentale"

Forse avevo capito pure prima, ma già che specifichi meglio, provo a proporre anche un'altra lettura: magari potrebbe essere proprio la chiave più occidentale a non convincere molti, in quanto segnale di un incaponimento ideologico poco sereno e quasi isterico. Perché è facile usare la negatività dell'ideologia contro gli oppositori. Più raro e difficile, invece, rendersi conto, quando il frutto dell'ideologia prevalente degli ultimi decenni sta mostrando tutti i limiti, che i limiti sono difficili da forzare. E che magari non si tratta di una grande strategia.

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Se questa iniziativa è reale e concreta ha del grandioso!

tanto per capire,

ma non sono +/- gli stessi operai che con il loro lavoro hanno contribuito a dare una brutta fama alle auto prodotte in quello stesso stabilimento? difficile adesso rifarsi una buona reputazione.

e la colpa è di chi parla male di FIAT?

trovassero loro una classifica qualità o affidabilità dove le FIAT non si trovano molto al di sotto della media e poi si potrà cambiare opinione.

ah, certo, certo... le classifiche son tutte di parte, prezzolate...

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Forse avevo capito pure prima, ma già che specifichi meglio, provo a proporre anche un'altra lettura: magari potrebbe essere proprio la chiave più occidentale a non convincere molti, in quanto segnale di un incaponimento ideologico poco sereno e quasi isterico. Perché è facile usare la negatività dell'ideologia contro gli oppositori. Più raro e difficile, invece, rendersi conto, quando il frutto dell'ideologia prevalente degli ultimi decenni sta mostrando tutti i limiti, che i limiti sono difficili da forzare. E che magari non si tratta di una grande strategia.

bè, se analizziamo le due crisi che abbiamo vissuto (quella finanziaria del 2008/2009) e quella dei debiti sovrani (2010/2011) si evince che i modelli che sono "falliti" sono, rispettivamente:

-la specuilazione finanzaiaria selvaggia

-l'indebitamento selvaggio delle pubbliche amministrazioni

in entrambi i casi non è stato il modello produttivo occidentale ad entrare in crisi... anzi, semmai è stata proprio la nostra capacità di produrre ricchezza "reale" a tenere in piedi tutta la baracca

P.S

comunque la tua chiave di lettura secondo me è giusta e presenta spunti interessanti

Modificato da JackSEWing

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