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Europa e aiuti al settore auto


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con aiuti si/aiuti no?

non penso proprio...fiat ha 100k dipendenti in Italia a spanne...con l'indotto sono 200k a spanne..se avete dati diversi postateli

L'indotto ben di più, conta mediamente 5 lavoratori dell'indotto per 1 Fiat ;)

Come già detto in altri 3D, si aiuta principalmente l'automotive (quindi auto, tir, pullman, moto, mezzi industriali) perchè è il settore industriale più esteso, che è trasversale a tutti i settori industriali ed è quello che si blocca blocca tutto.

Però sono assolutamente contrario ad aiuti come rottamazioni e simili. Sono come aspirine a un malato terminale di cancro e sortirebbero pochi effetti (se non compro l'auto nuova non è perchè mi mancano i 1000€ finali....ma i 15-20.000 prima.....).

Darei aiuti indiretti. Come?

Ad esempio realizzando opere pubbliche, tante opere pubbliche......

E concedendo sgravi fiscali (es: esenzione fiscale totale il primo anno, 50% il secondo, 25% il terzo) per ogni lavoratore assunto......

Riguardo il tessile, purtroppo il discorso è diverso. Lì il settore non è in crisi, si è delocalizzato selvaggiamente solo per aumentare i profitti. E anche gli aiuti sarebbero serviti a poco, visto che cosa qua costa dieci in cina costa 1 se non meno :|

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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L'indotto ben di più, conta mediamente 5 lavoratori dell'indotto per 1 Fiat ;)

Come già detto in altri 3D, si aiuta principalmente l'automotive (quindi auto, tir, pullman, moto, mezzi industriali) perchè è il settore industriale più esteso, che è trasversale a tutti i settori industriali ed è quello che si blocca blocca tutto.

Però sono assolutamente contrario ad aiuti come rottamazioni e simili. Sono come aspirine a un malato terminale di cancro e sortirebbero pochi effetti (se non compro l'auto nuova non è perchè mi mancano i 1000€ finali....ma i 15-20.000 prima.....).

Darei aiuti indiretti. Come?

Ad esempio realizzando opere pubbliche, tante opere pubbliche......

E concedendo sgravi fiscali (es: esenzione fiscale totale il primo anno, 50% il secondo, 25% il terzo) per ogni lavoratore assunto......

Riguardo il tessile, purtroppo il discorso è diverso. Lì il settore non è in crisi, si è delocalizzato selvaggiamente solo per aumentare i profitti. E anche gli aiuti sarebbero serviti a poco, visto che cosa qua costa dieci in cina costa 1 se non meno :|

concordo assolutamente. Ricorrere per l'ennesima volta al soliti, inefficaci, aiuti di stato è operazione demagogica e senza risultati a lungo termine, incentivare invece le case ad intraprendere, o stimolarle ad investire maggiori risorse nella ricerca, verso prodotti maggiormente ecologici, a trazione elettrica, ibrida, o comunque indipendenti dal petrolio.

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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patetico pure quello.... l'autarchia del 21° secolo....piuttosto meglio (o meno peggio) i REP USA che lasciano libero il mercato.

Non è un problema di autarchia....è più un "scordati di farti lo stabilimento in Cina coi i soldi statali francesi".

E di per sè non è poi così fuori luogo come concetto, visto che gli aiuti si danno per tutelare l'occupazione e il tenore di vita nel proprio paese.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Non è un problema di autarchia....è più un "scordati di farti lo stabilimento in Cina coi i soldi statali francesi".

E di per sè non è poi così fuori luogo come concetto, visto che gli aiuti si danno per tutelare l'occupazione e il tenore di vita nel proprio paese.

IMHO è sacrosanto, altroché! ;)

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Sì, per carità, l'automobile è un'industria trainante e dà il pane a centinaia di migliaia di famiglie, gli aiuti al settore sono ragionevoli eccetera eccetera...

...però...

io sono un po' stufo di questo capitalismo all'amatrciana, per cui quando va bene gli imprenditori sono tutti tosti, fanno i fenomeni, invocano "laissez faire", capitalismo al 200% e si pongono come gli ottimati della società, quelli che tirano il carro e creano ricchezza.

Poi, quando la partita si fa difficile, piangono ricattando moralmente le nazioni dicendo che non lo fanno per loro, poverini, ma per gli operai che finiscono sul lastrico.

Bene: dove sono tutti questi "buoni" imprenditori quando licenziano migliaia di persone per aumentare la produttività? Allora mi piacerebbe che ci prendessimo un po' meno per le natiche.

Questa storiella di salvare gli operai la Fiat ce la mena dalla fine degli anni Sessanta, quando tra autunni caldi e Brigate Rosse un licenziamento di massa avrebbe potuto innescare la rivoluzione. Ci hanno giocato e ci hanno mangiato.

Sono arrivati a metà anni Ottanta, col vento in poppa come tutto il capitalismo mondiale (perché in quel periodo potevi metterti a vendere sputi e facevi business) e si sono comprati Alfa Romeo: gliel'hanno regalata, perché perdeva, costava soldi ai contribuenti, mentre vuoi mettere i privati, loro sanno fare gli utili e se non va bene ci rimettono di tasca loro, non con i soldi dei contribuenti.

Certo.

E con questa bufala negli anni Novanta hanno regalato tutte le più grandi industrie di Stato ai privati, imprenditori furbacchioni visti come salvatori della patria soltanto perché si compravano a prezzo di saldo aziende gigantesche (da Telecom in poi).

E ora? Ora che la crisi li mette in ginocchio che fanno? Chiedono soldi allo Stato. Allo Stato inefficiente, borbonico, autoritario.

Allora diciamoci una cosa, una volta per tutte: allora non è vero che il mercato funziona come la selezione Darwiniana, allora non è vero che dei soldi pubblici si può fare a meno, allora non è vero che Alfa Romeo, per dire, non sarebbe stata in perdita dopo gli anni Settanta se fosse stata amministrata da privati.

Bene, adesso mi piacerebbe rispondere a Fiat: volete i soldi? Ok, ridateci l'azienda. Chi paga comanda. Se vogliono i soldi dello Stato, lo Stato se la compra, facendo l'operazione inversa di quella del 1987 con Alfa. Si prende la maggioranza del pacchetto, ci mette i suoi manager e la traghetta fuori dalla crisi. Costa ai contribuenti? Certo, ma anche gli aiuti a fondo perduto costano ai contribuenti, e sono immorali, perché dimostrano a qualsiasi cittadino che non conta quanto meriti, ma quano puoi minacciare. Aiutare l'auto a "babbo morto", come si dice a Firenze, cioè a fondo perduto senza una contropartita, è uno sputo in faccia per tutti gli altri lavoratori di industrie che non hanno questo potere di ricatto e/o queste influenze politiche. Non solo i tessili, ma anche altri metalmeccanici, tipo le decine di migliaia che lavoravano nelle acciaierie che sono state smantellate negli anni Ottanta perché "fuori mercato", oppure le decine di migliaia di chimici che sono rimasti a piedi quando negli anni Settanta si è deciso di lasciare affondare il settore della chimica industriale.

Ci si accorge sempre quando tira tramontana che aveva ragione Keynes, che ogni tanto lo Stato deve rimettere a posto i casini combinati dal mercato. Bene, ma stavolta gli ovini un prezzo lo devono pagare. Troppo comodo prendere gli aiuti e restare al timone.

E questo vale per tutti i costruttori europei, intendiamoci. Io non so come pensano di fare altrove, se a fronte di quei soldi vorranno un intervento nella gestione, oppure se si andrà verso aiuti di tipo indiretto a sostegno dei "consumatori", cioè degli acquirenti delle auto, come dice TonyH (che mi sembra molto più giusto).

Se poi il problema è di Fiat, che nel momento di burrasca annaspa più degli altri perché paga due decenni di zero strategico, allora non vedo come uno scandalo farla liquidare con commissario tipo Parmalat, lo Stato rileva tutto e cerca di raddrizzare la baracca per salvare i lavoratori e l'indotto del settore. E gli ovini si levano da tre passi, una volta per tutte.

Non va più bin parej, eh?

Concludo e sottolineo che quanto sopra non è una ricetta seria per un problema economico e sociale ben al di sopra delle mie possibilità di comprensione e gestione.

E' lo sfogo di un cittadino che, come gli altri milioni di "partite iva" di questo Paese, si alza la mattina e va a lavorare senza la minima certezza che continueranno ad arrivare clienti e che potrebbe sempre dover chiudere bottega senza un centesimo di aiuto da parte di nessuno.

Adesso sinceramente di pagare per salvare una baracca che da utili a gente che da cent'anni cazzeggia alle nostre spalla mi innervosisce un bel po'.

Anche perché non mi pare che quando il mercato tirava a mille questi pagassero il doppio dell'aliquota delle imposte sul reddito o avessero pensato di assumere ventimila operai inutili per dividere un po' il pane con chi ne aveva bisogno.

Le misure di agevolazione al settore a costo zero per i contribuenti (perlomeno, senza costi diretti) possono anche andare. Ma se si tratta di finanziarli direttamente cash (anche con sconti di imposta, è la stessa zuppa), allora vorrei che questo comportasse il passaggio di mano del timone.

Chi paga, decide. Almeno questo.

Giulia Nuova Super 1300

75 1.8 carburatori

33 IE Imola

145 1.6 TS 16V

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Sì, per carità, l'automobile è un'industria trainante e dà il pane a centinaia di migliaia di famiglie, gli aiuti al settore sono ragionevoli eccetera eccetera...

...però...

io sono un po' stufo di questo capitalismo all'amatrciana, per cui quando va bene gli imprenditori sono tutti tosti, fanno i fenomeni, invocano "laissez faire", capitalismo al 200% e si pongono come gli ottimati della società, quelli che tirano il carro e creano ricchezza.

Poi, quando la partita si fa difficile, piangono ricattando moralmente le nazioni dicendo che non lo fanno per loro, poverini, ma per gli operai che finiscono sul lastrico.

Bene: dove sono tutti questi "buoni" imprenditori quando licenziano migliaia di persone per aumentare la produttività? Allora mi piacerebbe che ci prendessimo un po' meno per le natiche...[cut]...Chi paga, decide. Almeno questo.

Sostanzialmente d'accordo con il pensiero...sapendo perfettamente cosa intendi, stante il fatto che per il solo fatto di avere avviato un'attività da poco (appena 3 anni)mi ritrovo a non avere la forza economica di resistere alla"crisi che non c'è", e costretto a chiudere. Alla faccia di chi ancora pontifica sui consumi da mantenere...ma con quali soldi?

Vabbeh scusate se ho rischiato l'O.T.

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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CUT

Questo però va sottolineato che vale per TUTTE le imprese, in tutti i settori.

In Fiat non sono certo delle verginelle (anzi, tutt'altro!), però nel tessile, mobili, calzaturiero, farmaceutico, elettronico ecc ecc ecc le cose non è che vadano diversamente.

Cambiano le dimensioni, ma gli andazzi sono gli stessi.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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basta aiuti pubblici a FIAT, abbiamo già dato e la CASSA INTEGRAZIONE che in altri paesi non esiste è giù un gran bel aiuto...

al limite una mega campagna rottamazione come in Germania (2.500 € di bonus)

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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basta aiuti pubblici a FIAT, abbiamo già dato e la CASSA INTEGRAZIONE che in altri paesi non esiste è giù un gran bel aiuto...

La CIG non è pubblica............:roll:

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Sì, per carità, l'automobile è un'industria trainante e dà il pane a centinaia di migliaia di famiglie, gli aiuti al settore sono ragionevoli eccetera eccetera...

...però...

io sono un po' stufo di questo capitalismo all'amatrciana, per cui quando va bene gli imprenditori sono tutti tosti, fanno i fenomeni, invocano "laissez faire", capitalismo al 200% e si pongono come gli ottimati della società, quelli che tirano il carro e creano ricchezza.

Poi, quando la partita si fa difficile, piangono ricattando moralmente le nazioni dicendo che non lo fanno per loro, poverini, ma per gli operai che finiscono sul lastrico.

.

salvo andare a piangere da mamma governo per lesinare aiuti minacciando licenziamenti e casse intregrazione a raffica, e no, basta cosi, per questo ho appoggiato il discorso di calderoli, che vale per Fiat come per qualunque altro marchio al mondo.

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

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