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Mono-Tracer


Marko80

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Cosa ne pensate di questo?

Un po? moto, un po? auto, ma Mono-Tracer, non è né l?una, né l?altra | Alla Guida

Non è, a dispetto delle apparenze, né una moto né un’auto, pur avendo elementi in comune con questi due veicoli, si chiama MonoTracer, la fabbricano in Svizzera e rappresenta il veicolo del domani, con elementi intrinseci sicuramente futuristici che fanno sembrare il particolare mezzo di locomozione, una comoda due ruote, quando le esigenze di traffico sono tali e tanti che solo un simile mezzo potrebbe risolvere, o una comoda auto, quando richiediamo a Mono Tracer prestazioni da supercar, ma un abitacolo rinforzato, sicuro e protetto dalle intemperie come accadrebbe ad una confortevole vettura.

C’è di più, pur avendo prestazioni da vera supercar, i consumi sono da city car e inoltre, a bassissima velocità, quando questa si approssima a zero, dal telaio fuoriescono delle rotelline che sorreggono il veicolo facendolo stare in equilibrio.

A guardarla bene, non si possono non trovare elementi del design che l’ascrivono all’Audi R8, mentre i propulsore, “preso in prestito” dai potenti propulsori BMW, ha una cilindrata, nientemeno che di 1.200 cc. con 130 cavalli di potenza e se consideriamo che Mono Tracer pesa meno di mezza tonnellata, da qui si capisce bene come fa il particolarissimo veicolo ad accelerare, da 0 a 100 orari, in soli 5 secondi e mezzo e raggiungere una velocità massima di ben 250 orari, pur percorrendo, con 1 litro di benzina, ben 20 chilometri.

Ma i pregi di Mono Tracer non finiscono qua, 2 posti comodi e confortevoli la rendono quanto mai comoda e versatile e, il grosso limite delle moto è superato con un bagagliaio, in fatto di dimensioni, sovrapponibile a quello della Fiat Panda, 200 litri e poi, pelle nei sedili da dove si riscontra lo stile noto di Recaro, fari allo Xeno, Roll bar di sicurezza, ABS, clima automatico, potente impianto radio/CD/MP3, cruise control e navigatore satellitare, entrano nella dotazione di serie di questo stupefacente mezzo di locomozione, cui si aggiunge la possenza dei freni a disco in carboceramica di ben 320 mm e un sofisticato computer che regola, in base alla velocità e all’angolo di curvatura di Mono Tracer, la fuoriuscita delle rotelle stabilizzatrici.

Interessante anche l’adozione delle portiere che si dispiegano ad ali di gabbiano, soluzione questa già vista su Mercedes 300SL e, all’interno non troviamo un volante, ma un manubrio proprio come sulle moto, dopodicchè, pedale del freno e acceleratore sono di tipo automobilistico, mentre quello della frizione è un misto fra i due mezzi, il cambio invece è sequenziale.

Nata come logica prosecuzione del prototipo Ecomobile, con una grande esperienza da stradista, prima di divenire Mono-Tracer, il veicolo parrebbe perfetto in tutto, come visto, con un piccolo, grande neo, il costo, forse esagerato, ma con tanta tecnologia su due ruote, probabilmente, o per lo meno fino adesso, non si poteva fare di meglio, perché, Mono-Tracer, costa ben 52.000 euro…..

Io ci sto facendo un pensierino...:b1

Modificato da sarge
Vediamo di riportare anche qualcosa e non solo link,grazie
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Farà la fine del BMW C1 o del Benelli Adiva: una decina di pezzi venduti in un intero anno :D

Questi ibridi non sono stati apprezzati già 10 anni fa in cui c'era meno fighettismo e più ricerca di sostanza,figuriamoci oggi dove lamentele a parte si comprano i SUV per andare in edicola :D

 

花は桜木人は武士

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Inviato (modificato)

Penso che il vantaggio sta nel fatto di avere un veicolo coperto ma a 2 ruote perchè fin che viaggi ha le carateristiche di una moto, in oltre è molto più comodo e sopratutto più sicuro rispetto ad uno scooter normale, secondo me è la giusta alternativa all'auto per girare in città.

Modificato da Marko80
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Ripeto...niente di nuovo:

BMW_C1_FF_200_(frontale).jpg

15122006adiva.jpg

...e il mercato li ha bocciati entrambi senza appello.

In più questi che ho postato erano molto più sensati di "sto coso" da 1.200cc...se non altro BMW e Benelli fecero la furbata di utilizzare cilindrate più cittadine e più sensate che consentivano di lanciarsi fuori città senza troppo impaccio

Altro problema sono le economie di scala,è un mezzo talmente particolare che a BMW doveva vendere il C1 quasi in perdita, visto che la cella di sicurezza non era utilizzabile su nessun altro mezzo.

Già meglio aveva fatto la Benelli che aveva preso un Velvet e gli aveva costruito intorno un tetto di plasica,ma a differenza del C1 era obbligatorio l'uso del casco.

Il C1 è durato 2 anni e mezzo di commercializzazione in cilindrata 125 e 200, secondo le stime più ottimistiche ne furono prodotti 30.000 ma nel 2003/2004 gli appassionati di moto ricorderanno quanti ne erano ancora presenti nei parcheggi deiconcessionari invenduti :roll:

 

花は桜木人は武士

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Si non metto in dubbio quello che dici (infatti non ne ho mai visto uno dei C1) ma il mio ragionamento era teorico sull'utilità e la sicurezza del mezzo.

Poi il mercato è tutto un altro discorso, infatti sono d'accordo con te che la gente è stupida e si compra il Suv per andare in edicola.

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ma il mio ragionamento era teorico sull'utilità e la sicurezza del mezzo.

Diciamo che sono sempre stato molto combattuto su qeusti cosi.

Ai tempi avevvo 14/15 anni ed avevo solo i ntesta l'elaborazione del 50ino :D ed era bello dargli la gaa ai semafori nonostante fossero dei "prestanti" 125cc però oggi,col senno di poi e col senno di anni di patente e traffico sulle spalle non li butterei via, offrivano unab ella protezione e in caso di pioggia una bella giacca impermeabile (non per forza da moto,anche una normale) ti permettevano di tornare a casa evitando magari delle belle code.

IMHO gli errori del passato furono che il C1 aveva un ottimo marchio alle spalle ma era dannatamente caro nonostante offrisse,va detto, più del Benelli Adiva...di fatti il BMW era costrutio a mò di cella di sicurezza e non serviva il casco, mentre il Benelli era un'ottima idea anche se buttata un po li allo sbaraglio e sopratutto Benelli non aveva (e non ha) una rete di vendita adatta ad un mezzo del genere.

Io ho avuto 5 anni uno scooter benelli e my god :roll: l'unico concessionario per piacenza e lodi era il mio concessionario sotto casa che era pure riparatore di bici,Kymco,Sym e velocipedi :roll: aveva un casino pauroso in officina e non esisteva lo show room, come era possibile vendere un mezzo così "difficile" come l'Adiva?

L'Adiva aveva un vantaggio rispetto al C1: il tetto era richiudibile e diventava praticamente uno scooterone col parabrezza,mica male perchè con poche migliaia di €€€ si aveva un unico mezzo adatto a tutti i 365gg

 

花は桜木人は武士

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Sto "coso " è vecchio come il cucco.

O meglio è la versione ristilizzata di un mezzo che l'inventore sta cercando di piazzarte da almeno 15 anni, se non addirittura 20.

L'ho visto proporre più volte, in più giornali e in più saloni, già all'inizio degli anni '90. come soluzione geniale che ha sia i vantaggi dell'auto che quelli della moto.

Ma credo sia quasi sempre stato ignorato dal mercato reale.

P.s.

Ecco alcune delle sue passate incarnazioni.

monotracer.jpg

1596023471_a57e4212ee.jpg

medium_2413744582_46c02b8b98_o.jpg

Modificato da Regazzoni
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Guest EC2277

Infatti tali ibridi tra le auto e le moto nascono dall'esigienza di realizzare un mezzo agile quanto una moto (od uno scooter) ma fruibile in condizioni di maltempo come un'auto. Ovviamente le due cose sono pressoché inconciliabili poiché, se doti uno scooter od una moto, di un parabrezza e di un tetto non risolvi completamente il problema della protezione dalle intemperie dal momento che manca una protezione laterale. Ci sarebbe anche da dotare tale mezzo di portiere ma, così facendo, subentrano altri due gravi problemi: la stabilità a bassa velocità e l'impossibilità di parcheggiare il mezzo tra due auto causata dall'esigienza di aprire le portiere. Forse il primo problema (quello della stabilità) è risolvibile adottando un avantreno simile a quello dell'MP3 ma per il secondo...

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