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[Ufficiale] Alleanza Fiat - Chrysler


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Altro passettino nel farraginoso (ma indubbiamente rapido) cammino tra i tribunali che porterà all'acquisizione di Chrysler da parte di Fiat e del governo Usa.

Dopo l'OK della corte di alcuni giorni fa, eravamo passati al primo appello. Ora risulta superato anche quello e rimane ancora un possibile appello per settimana prossima.

LA NOTIZIA DIFFUSA DAL SITO DEL WALL STREET JOURNAL

Corte d'appello dà il via libera

alla vendita della Chrysler alla Fiat

I creditori che lo desiderano hanno la possibilità di presentare un nuovo ricorso entro lunedì

NEW YORK - La Corte di Appello di New York ha dato il via libera, in serata, alla vendita della Chrysler alla Fiat, ma i creditori che lo desiderano hanno la possibilità di presentare un nuovo ricorso entro lunedì. Lo scrive il Wall Street Journal online. Se la corte d'appello rigetterà in via definitiva il loro ricorso contro la vendita degli asset di Chrysler a Fiat, i creditori della casa automobilistica americana sono pronti a portare il caso alla Corte suprema degli Stati Uniti.

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Guest EC2277

Sbaglio od hanno il dente un tantinello avvelenato con quanti si erano opposti all'acquisizione di FIAT e volevano avviare una procedura fallimentare vera e propria?

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Certo, ma non è che un governo può venire, fregarsene di tutto e di tutti e fare il cavolo che vuole "solo" perché cerca di salvare un industria. Nella democrazia il fine non giustifica i mezzi. Ci sarebbe sempre una legge da rispettare, che vale anche (e sopratutto) per il governo.

Se andranno davanti al supreme court, e questo non si fa imbecillire dalla pressione politica, secondo me, il governo americano rischia une bella mazzata.

Al limite riaprono Guantanamo e ci mandano questi creditori scomodi... ;-)

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Certo, ma non è che un governo può venire, fregarsene di tutto e di tutti e fare il cavolo che vuole "solo" perché cerca di salvare un industria. Nella democrazia il fine non giustifica i mezzi. Ci sarebbe sempre una legge da rispettare, che vale anche (e sopratutto) per il governo.

Se andranno davanti al supreme court, e questo non si fa imbecillire dalla pressione politica, secondo me, il governo americano rischia une bella mazzata.

Al limite riaprono Guantanamo e ci mandano questi creditori scomodi... ;-)

Stando a giudici, corti e controllori vari, non stanno affatto fregandosene di tutto e di tutti.

Da un lato c'è una normale e regolare trafila di bancarotta controllata, che sta avendo tempi persino più rapidi del previsto, proprio perchè i giudici non vedono alcuna soluzione migliore o anche solo alternativa, rispetto a quella tracciata dal governo Usa.

Dall'altro lato c'è un gruppo di investitori medio-piccoli, per la maggior parte fondi di investimento, che si trovano davanti ad una azienda, su cui avevano fatto investimenti o operazioni finanziarie, che è in bancarotta.

Ma vogliono lo stesso cercare di recuperare tutti i loro soldi, nonostante le perdite, nonostante il rischio intrinseco dei loro investimenti.

Non è questione di Fiat o non Fiat, di Chrysler da salvare o non salvare.

Ci sono dei fondi di investimento che non si rassegnano ad aver investito i loro soldi in qualcosa che è andato male.

E questo, pur essendo comprensibile, non è comunque ammissibile e accettabile, ne dalle leggi ne dalla finanza stessa.

Si leggono giudizi molto severi, sulle testate finanziarie americane, verso questi "oppositori" al salvataggio Chrysler. Viene sottolineato come chiedano qualcosa (ovvero lo smembramento e il fallimento di Chrysler, per poterne ricavare 4 soldi e spartirseli tra investitori) che è di per se dannoso per loro stessi e che non gli ridarebbe comunque i loro soldi.

Per non parlare delle parole di Obama stesso, che non si è fatto problemi a definire questi oppositori degli speculatori che cercano di spillare (di nuovo) soldi federali.

Qui è solo questione di quanti giorni in più ci vorranno per chiudere il chapter 11, non di quanto rischio ci sia che le cose vadano male.

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Guest EC2277

Riporto qui l'ultima parte dell'articolo Per Magna un conto da 11 miliardi - LASTAMPA.it poiché riguarda la Chrysler.

...

I creditori di Chrysler che hanno fatto ricorso contro la vendita a Fiat sono pronti a rivolgersi alla Corte Suprema statunitense se, come appare probabile, la Corte d’Appello darà il via libera all’operazione. «L’alternativa all’approvazione della vendita - ha detto oggi il giudice Amalya Kearse durante l’udienza in Corte d’Appello - è la liquidazione». Una presa di posizione che - assieme alla considerazione che non c’erano alternative alla luce verde da parte della corte fallimentare - sembra preludere ad un via libera anche da parte dei giudici d’appello alla cessione a Fiat dei marchi Chrysler, Dodge e Jeep, i gioielli di famiglia del gruppo. Ma i creditori che si oppongono - la gran parte de quali è rappresentata da un gruppo di fondi pensione dell’Indiana - è sul piede di guerra. Glenn Kurtz, l’avvocato che li rappresenta, ha detto che sono pronti a rivolgersi alla Corte Suprema.

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Stando a giudici, corti e controllori vari, non stanno affatto fregandosene di tutto e di tutti.

Da un lato c'è una normale e regolare trafila di bancarotta controllata, che sta avendo tempi persino più rapidi del previsto, proprio perchè i giudici non vedono alcuna soluzione migliore o anche solo alternativa, rispetto a quella tracciata dal governo Usa.

Dall'altro lato c'è un gruppo di investitori medio-piccoli, per la maggior parte fondi di investimento, che si trovano davanti ad una azienda, su cui avevano fatto investimenti o operazioni finanziarie, che è in bancarotta.

Ma vogliono lo stesso cercare di recuperare tutti i loro soldi, nonostante le perdite, nonostante il rischio intrinseco dei loro investimenti.

Non è questione di Fiat o non Fiat, di Chrysler da salvare o non salvare.

Ci sono dei fondi di investimento che non si rassegnano ad aver investito i loro soldi in qualcosa che è andato male.

E questo, pur essendo comprensibile, non è comunque ammissibile e accettabile, ne dalle leggi ne dalla finanza stessa.

Si leggono giudizi molto severi, sulle testate finanziarie americane, verso questi "oppositori" al salvataggio Chrysler. Viene sottolineato come chiedano qualcosa (ovvero lo smembramento e il fallimento di Chrysler, per poterne ricavare 4 soldi e spartirseli tra investitori) che è di per se dannoso per loro stessi e che non gli ridarebbe comunque i loro soldi.

Per non parlare delle parole di Obama stesso, che non si è fatto problemi a definire questi oppositori degli speculatori che cercano di spillare (di nuovo) soldi federali.

Qui è solo questione di quanti giorni in più ci vorranno per chiudere il chapter 11, non di quanto rischio ci sia che le cose vadano male.

Quando riesci a metterti d'accordo con i creditori e gli investori, fai le newco e i Chapter 11 pilotati. Ma quando non ti sei messo d'accordo con tutti, queste cose non puoi farle. Vabbeh, che salvi un industria, ma la legge è fatta anche per tutelare gli investitori che ci hanno messo soldi e adesso vedono svanire il tutto, mentre i migliori assets dell'azienda passano a un'altra azienda.

E già il fatto che il presidente abbia detto che questi "sciacalli" non dovranno avere un soldo è grave. Non puoi mica costringere le gente a fare gli accordi con te. Qundi in sostanza Chrysler non ha convinto tutti gli interessati a mettersi d'accordo con la tramutazione in una NewCo, e allora sta cosa non si fa. Mi sarebbe nuovo il fatto che in un fallimento, l'azienda fallimentare vada a dettare condizioni a chi deve dei soldi.

Detto questo, però me ne rendo conto che è solo un aggrapparsi alle formalità. Perché con tutti i debiti che ha la Chrysler, mi meraviglierebbe seriamente se rimanesse qualcosa per liquidare gli azionisti (che sono l'ultimo rango a ricevere soldi nel caso di una liquidazione). Questi fondi pensione probabilmente hanno sparato al vento millioni di dollari e adesso cercano di fare di tutto pur di non essere linciati dalla gente che perde la sua pensione. Pure se avessero accettato l'offerta del governo, avrebberò comunque perso un quantitativo di soldi troppo alto per loro. Questi adesso cercano di fare un "o la va, o la spacca" sperando che magari ci si può accordare fuori corte con il governo.

Modificato da Mario
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Guest EC2277

Io, non conoscendo la giurisprudenza statunitense, ritengo di non essere in grado di dare giudizi sul modo con il quale la magistratura statunitense sta gestendo il Chapter 11 della Chrysler; anche se dubito molto seriamente che agisca fregandosene delle leggi che deve far rispettare.

Mi sono limitato fare solo una considerazione basata su ciò che ho letto: secondo me l'opinione pubblica statunitense vede quanti si oppongono all'acquisizione della Chrysler come degli sciacalli che, per avidità, sono disposti a far perdere il lavoro alle miliaia di dipendenti della Chrysler (e dell'indotto).

Modificato da EC2277
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Quando riesci a metterti d'accordo con i creditori e gli investori, fai le newco e i Chapter 11 pilotati. Ma quando non ti sei messo d'accordo con tutti, queste cose non puoi farle. Vabbeh, che salvi un industria, ma la legge è fatta anche per tutelare gli investitori che ci hanno messo soldi e adesso vedono svanire il tutto, mentre i migliori assets dell'azienda passano a un'altra azienda.

E già il fatto che il presidente abbia detto che questi "sciacalli" non dovranno avere un soldo è grave. Non puoi mica costringere le gente a fare gli accordi con te. Qundi in sostanza Chrysler non ha convinto tutti gli interessati a mettersi d'accordo con la tramutazione in una NewCo, e allora sta cosa non si fa. Mi sarebbe nuovo il fatto che in un fallimento, l'azienda fallimentare vada a dettare condizioni a chi deve dei soldi.

Detto questo, però me ne rendo conto che è solo un aggrapparsi alle formalità. Perché con tutti i debiti che ha la Chrysler, mi meraviglierebbe seriamente se rimanesse qualcosa per liquidare gli azionisti (che sono l'ultimo rango a ricevere soldi nel caso di una liquidazione). Questi fondi pensione probabilmente hanno sparato al vento millioni di dollari e adesso cercano di fare di tutto pur di non essere linciati dalla gente che perde la sua pensione. Pure se avessero accettato l'offerta del governo, avrebberò comunque perso un quantitativo di soldi troppo alto per loro. Questi adesso cercano di fare un "o la va, o la spacca" sperando che magari ci si può accordare fuori corte con il governo.

Chiunque avesse messo soldi in Chrysler ci ha rimesso una grossa fetta (o quasi tutto) di quei soldi. Tutti.

C'è Cerberus, che perde la sua proprietà e suppongo quasi tutti i suoi investimenti. In realtà smette di metterci dentro altri soldi che non rivedrà.

C'è Daimler, che ha perso il 19% dell'azienda e ha promesso diverse centinaia di milioni di $ in pagamenti pensionistici futuri. Anche loro, in realtà, finiscono con lo smettere di buttarci dentro soldi "a perdere".

C'è il sindacato, che ha rinunciato a un infinità di crediti già accumulati in termini di fondi pensione per i propri iscritti. In cambio ha avuto il 55 % delle azioni e le rivenderà presto per recuperare una parte dei soldi.

Ci sono i dipendenti che hanno messo a rischio le loro pensioni, che hanno accettato di dare un colpo di macete ai propri stipendi futuri, che in gran parte perderanno letteralmente il loro lavoro.

C'è il governo americano che ha messo miliardi di dollai negli ultimi mesi. E con la certezza che non ritorneranno mai indietro tutti, si è accontentata di prendersi una fetta azionaria e di imporre il Chapter 11 e la linea da seguire nella ristrutturazione.

Ci sono "altri" fondi di investimento e altre banche, che si sono acccordate per dei risarcimenti parziali dei loro crediti.

E infine.. ci sono gli sciacalli: un gruppetto di investitori, una minoranza degli stessi, una infinitesimale fetta di chi in Chrysler ci ha messo e perso soldi.

Qesti, a differenza di tutti gli altri, non ci stannno ad aver investito i loro soldi in una attività a rischio e quindi di non recuperare il capitale.

E quindi cosa vogliono fare? Cosa chiedono?

Chiedono appunto di far fallire e liquidare Chrysler per cercare di avere qualche dollaro in più.

Cioè chiedono che chiuda tutto, che tutto venga venduto all'asta, che il lavoro di tutti gli altri vada alle ortiche, che i sindacati e i pensionati perdano anche quel poco che avrebbero ricevuto, che i lavoratori non solo non prendano meno, ma vengano addirittura mandati a casa, che il governo americano perda soldi pubblici investiti, lavorto fatto e credibilità.

E loro stessi probabilmente non prederebbero più soldi di quanti ne prenderanno col Chapter 11.

Tutto questo per cosa? Per tentare il bluff e estorcere più soldi governativi???

E poi dici che "è grave" che Obama li abbia definiti sciacalli? :| 8) ;)

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Eccaallà:

(ANSA)- ROMA, 7 GIU -I fondi pensione dell'Indiana hanno chiesto alla Corte suprema degli Stati Uniti di rinviare immediatamente la vendita della Chrysler alla Fiat. Si erano opposti sin dall'inizio alla vendita degli asset buoni della casa automobilistica in bancarotta al Lingotto di Torino. Attraverso i loro legali hanno presentato il ricorso contro l'accordo. La decisione su Chrysler potrebbe porre un precedente anche per GM, che sta adottando una strategia simile di vendita rapida nella sua bancarotta a New York.

"Chi ti dà una serpe quando chiedi un pesce, può darsi abbia solo serpi da dare. La sua, dunque, è generosità."

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Guest EC2277
Chrysler, fondi chiedono a Corte Suprema rinvio vendita a Fiat.

WASHINGTON (Reuters) - I fondi pensione dell'Indiana hanno chiesto oggi alla Corte Suprema degli Stati Uniti il rinvio immediato della vendita di Chrysler, per cui è stata emessa sentenza di fallimento concordato, a Fiat.

La richiesta, che porta la battaglia legale davanti alla corte più alta degli Stati Uniti, è stata depositata dopo che la Corte d'Appello di New York aveva approvato venerdì la cessione di Chrysler al gruppo guidato da Fiat -- un trust che allinea i sindacati e i governi statunitense e canadese.

La sentenza su Chrysler potrebbe costituire un precedente per il gruppo General Motors, che sta utilizzando una strategia di vendita simile nel suo caso di bancarotta a New York.

I fondi pensione, che detengono circa 42 milioni di dollari dei 6,9 miliardi di dollari di prestiti garantiti di Chrysler, sostengono che la vendita premi in modo non previsto dalla legge i creditori non privilegiati come i sindacati a dispetto dei creditori privilegiati e che Chrysler stia portando avanti un piano di riorganizzazione illegale attraverso una vendita fittizia.

Secondo i legali di Chrysler Financial, i fondi pensione dell'Indiana "ostacolano il percorso della rinascita di Chrysler".

Per Fiat nessun altro tipo di accordo potrebbe salvare Chrysler.

Se la Corte Suprema non imporrà uno stop, la vendita si chiuderà domani, secondo quanto hanno riferito i legali dei fondi. Fiat può ritirarsi dalla procedura se la vendita non si chiuderà entro il 15 giugno.

La richiesta di sospendere la cessione è stata inviata al giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg, che è competente per questo genere di questioni urgenti che provengono dalla Corte d'Appello di New York.

Ginsburg potrebbe decidere da sola o riportare la questione all'intera Corte. L'eventuale decisione di sospensione della vendita che arrivasse dall'intera Corte richiederebbe il voto favorevole di cinque dei nove membri della Corte Suprema.

Fonte: Chrysler, fondi chiedono a Corte Suprema rinvio vendita a Fiat | Prima Pagina | Reuters

Ergo i fondi pensione, nella speranza di riavere quello 0,6% dei crediti che possono vantare nei confronti della Chrysler, stanno portando la cosa fino alla Corte Suprema anche a discapito delle migliaia di dipendenti dell'azienda, di quelli dell'indotto, di quanti detengono il restante 99,4% dei debiti e qui si polemizza sul fatto che Obama li ha chiamati sciacalli e sulla rapidità con la quale la giustizia statunitense sta sbrigando la faccenda? :roll:

Modificato da EC2277
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