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Marchionne: Fabbrica Italia una dichiarazione d'intenti


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Non mi pare che la Germania abbia attratto investimenti esteri grazie a contratti di lavoro depauperati, segno che si può essere competitivi anche con salari tedeschi e ammortizzatori sociali.

Modificato da Matteo B.
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però lo hanno fatto Spagna e Inghilterra, con molti più occupati a fabbricare auto che noi in Italia. e comunque l'accordo VW di qualche anno fa era dello stesso genere di Mirafiori, più ore di lavoro e più soldi in tasca

qui in Italia si vuole sempre welfare svedese, produttività nipponica, tasse irlandesi e orario di lavoro e pensionamento greco. ci metto dentro sia sindacati che imprese.

Infatti i lavoratori di mirafiori e della bertone hanno votato in massa SI.....anche perchè (Checche-:) ne dica la fiom) fuori fiat quelle condizioni e stipendi se le sognano in Italia....ma adesso non sono loro han non rispettare i patti mi pare..., se fiat adotta la politica fatta con bertone salta automaticamente anche mirafiori visto che li anche la fiom interna (e non solo quella nazionale) è per il NO.

Alla fine mia personalissima idea il NO che non c'è stato avrebbe fatto comodissimo (ovviamente per interessi opposti) sia a Fiom che a Fiat.....e per la direzione che stanno prendendo le le cose mi sa che quel SI alla fine ha lo stesso valore del NO:oops::oops:

Modificato da Stefano73

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Ecco, il massimo M che rischia è prendersi del quaquaraqua o insulti un po' peggiori. Fine. Di sicuro non rischia di dover pagare gli stipendi di chi ha votato Sì: chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Forse per la legge è regolare questo "accordo" dal quale M può sfilarsi senza pagare penali mentre i dipendenti devono accettarlo o dimettersi, così come è regolare (o quantomeno legalizzato dal famoso Art. 8 della manovra economica) imporre un contratto di lavoro che ignora platealmente il contratto nazionale: il vero scandalo è questo, non il contenuto in sè del contratto Mirafiori. I lavoratori dipendenti se ne accorgeranno al rinnovo contrattuale :(r.

NO: fino a poco tempo fa' il problema ERA IL CONTRATTO: e i post precedenti in questo ed altri TOPIC lo dimostrano:

anzi basta solo aver pazioenza e proseguire nella lettura:

L'Italia ha scelto da tempo una strada diversa: "cinesizzazione" graduale del mercato del lavoro e competitività che fa schifo lo stesso. Poi arriva un AD a capo di un'azienda che ha mangiato soldi pubblici per decenni, ne mangia in misura minore per 5 anni assieme ai concorrenti (ecoincentivi), poi dichiara che il Paese non è competitivo per via dei contratti di lavoro e impone i suoi in cambio del mantenimento dell'occupazione: in un caso mantiene la parola e rispetta i tempi (Panda III a Pomigliano), nel secondo caso bluffa, nei successivi forse, ma intanto i suoi stabilimenti marciano molto spesso a regimi ridotti causa crisi e diversi prodotti obsoleti. L'italia difetta in competitività, ma pure la sua azienda non scherza.

.

il punto e' che la germania non ha bisogno di investori , altri paesi come il nostro si e il problema e' che quest investitori, pronti a cacciare 500 milioni di euro senza fiatare non se ne vedono:pen:

il motivo ? :

Ecco, io non riesco a cogliere la differenza tra un imprenditore che trasferisce uno stabilimento all'estero e uno che promette di mantenere uno stabilimento e poi si rimangia la parola. Anzi, una differenza la colgo: il primo NON ha tentato di scardinare quel poco che resta di decente del mercato del lavoro italiano.

perche' molti non colgono la banale differenza fra "essere obbligati ad investire a causa di losche manovre politiche " e decidere di investire dove conviene: perhce'

rende di piu': perche' gli americani non sono rincoglioniti come noi sul premium

piu' velocemente, perche' la crisi e' stata piu' acuta negli USA e li giusto o sbagliato hanno ristrutturato veramente , qui invece mi sono gia' espresso a favore del preservare il posto di lavoro, ma per il resto "calci in culo e pedalare" su qualsiasi "nuova strada" ti venga indicata, altro che stare li a cazzeggiare.

piu' sicuramente perche' nei prossimi anni il problema sara' la sovvracapacita' produttiva, altro che lanciare nuovi modelli in un anno di crisi.

..e dove gli operai in fabbrica ti applaudono;):

e non parlo dei soli forumisti: settima scorsa di e' visto che confindustria e i sindacati vanno d'amore e d'accordo e fanno i saccenti solo fin tanto che pensano di ricevere aiuti dallo stato, quando si elimina l'assistenzialismo non hanno piu' nulla da proporre.:muto:

gli investimenti invece non si danno per scontati e si ottengono in un altro modo: CORTEGGIANDO l'investitore per cercare di convincerlo che e' un buon affare,anzi entusiasmandolo, non portandolo in tribunale.

ora, dopo 2/3 anni, grazie alla incompresa competitivita' italiana, il coltello dalla parte del manico c'e' l'ha ancora piu' saldamente Lui, e lo adopera con perizia :roll:

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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rende di piu': perche' gli americani non sono rincoglioniti come noi sul premium

piu' sicuramente perche' nei prossimi anni il problema sara' la sovvracapacita' produttiva, altro che lanciare nuovi modelli in un anno di crisi.

:roll:

Certo sovraccapacità e poi vai a fare dal nulla una fabbrica in Serbia.....

Ma come gli americani non sono rincoglioniti come noi sul premium?....L'avevo detto qui 2 settimane fa e forumisti di forza-canada (Non di certo tu) mi hanno deriso.... adesso rido io:lol::lol:

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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però lo hanno fatto Spagna e Inghilterra, con molti più occupati a fabbricare auto che noi in Italia. e comunque l'accordo VW di qualche anno fa era dello stesso genere di Mirafiori, più ore di lavoro e più soldi in tasca

qui in Italia si vuole sempre welfare svedese, produttività nipponica, tasse irlandesi e orario di lavoro e pensionamento greco. ci metto dentro sia sindacati che imprese.

mi sono gia' espresso negli altri topic a favore del modello tedesco :

naturalmente in termini utopici, perche' in germania l'RSU dei verdi (gente che considera Vendola il solito macho latino dalle tendenze imperialiste:lol:)

interogato dagli itaGLIci colleghi sugli ammortizzatori sociali, di fronte a me e a loro si e' espresso in questo modo:

"il mio vicino di casa non lo sopporto: lavora qualche mese, poi si fa' licenziare e rimane per 1/2 anni con il sussidio: e ' una vergogna intollerabile"

.. i colleghi itaGLIci hanno lasciato cadere qualsiasi ulteriore "provocazione":lol::§

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Questo intervento è da censurare chiedo a un moderatore di eliminarlo grazie

Come si fa a ridere sul futuro dei lavoratori di mirafiori e grugliasco che hanno tra l'altro votato in massa SI.....

Modificato da maxtor

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Io vedo la quasi totalità della classe politica lisciare il pelo a M, seguita a ruota dagli itaGliani: ma se i contratti di Marchionne e le prospettive di lavoro in Fiat sono così rosei perchè non vi fate assumere da Lui? Così potreste finalmente CORTEGGIARLO come merita in prima persona mentre Lui decide quali investimenti NON fare in Italia :si:.

Lui, sentendovi parlare, vi assumerebbe di sicuro... :§

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Deming Cup

La Columbia University premia Marchionne

366051_1601_ico_Sergio_Marchionne7.jpgSergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat e presidente della Chrysler.

Per il numero uno di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, arriva un importante riconoscimento internazionale. La Columbia University, infatti, ha premiato il manager italo-canadese con la Deming Cup, titolo che una volta l'anno viene assegnato dal prestigioso ateneo statunitense a coloro che hanno dato un contributo determinante nelle loro aree di attività e che hanno instaurato una cultura di miglioramento continuo nelle loro organizzazioni.

Le motivazioni. In particolare, l'ad della Fiat e presidente della Chrysler è stato premiato per avere dimostrato - si legge nelle motivazioni della Columbia Univerity - come migliorando i processi, riducendo gli sprechi e andando incontro alle esigenze dei consumatori si possono costruire aziende forti e competitive sui mercati internazionali.

Valori forti. "Sergio Marchionne è il tipo di leader che ha navigato un'economia in difficoltà - ha commentato l'amministratore delegato di Ibm, Samuel Palmisano - costruendo un'attività basata su valori forti e su una visione di lungo termine". R.Bar.

Modificato da maxtor

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