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quanto ti piace la Toyota Auris 2013?  

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  1. 1. quanto ti piace la Toyota Auris 2013?

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Ho visionato i vari video live che avete messo.

Devo dire che l'estetica esterna inizio a trovarla leggermente più accettabile,bruttina rimane ma,considerando che non bado tantissimo all'estetica potrebbe anche andare bene.

Probabilmente la sw migliorerà la percezione estetica.

Purtroppo continuo a vedere che gli interni sono veramente carenti,c'è poco da fare. La linea della plancia è "disordinata" come minimo.Il cassetto portaoggetti mi sembra non rivestito e dubito sia refrigerato,mancano le bocchette posteriori,i pannelli porta mi sembrano di plastica veramente sottile in basso.

Il navi che si vede sembra appoggiato after-market.

Gli altri vani non mi sembrano rivestiti ma magari mi sbaglio.

Anche la percezione degli spazi posteriori non mi sembra un granchè.

Sono comunque curioso di vederla LIVE,probabilmente mi ricrederò sui materiali (spero per la toyota almeno) non certo sul design interno.

A parte le versioni ibride,il resto della gamma non propone motori di livello rispetto alla concorrenza europea.

Meglio comunque della vecchia Auris che trovavo ancora pù orribile.

p.s. la linea della parte superiore della plancia ricorda vagamente quella della MB 190 inizio anni '80, o almeno è una mia impressione:mrgreen:

Modificato da Programma101
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Test drive di Autoblog:

http://www.autoblog.it/post/101767/toyota-auris-my-2013-ibrido-per-tutti-il-test-su-strada

Toyota Auris MY 2013, ibrido per tutti: il test su strada

Toyota sfida la crisi e nonostante il calo di immatricolato mostra tutta la forza di un gigante industriale e primo costruttore al mondo per volumi prodotti. Così la Casa giapponese, archiviati i disagi legati al terremoto del 2011, guarda dritta al suo futuro e fa esattamente ciò che deve fare, cioè investire e nel suo prodotto, anche se questo appare un pò in contrasto con quel clima sottotono e un pò dimesso vissuto dal settore auto negli ultimi periodi.Toyota invece punta a far crescere i propri volumi anche in Europa, e per questo rinnova totalmente la sua proposta nel segmento C, sfidando adesso ad armi pare anche la più forte e meglio accreditata concorrenza. Sulla nuova Auris così troviamo immutati i punti di forzadella precedente versione come solidità e qualità costruttiva, ma realizza al contempo un prodotto ben più moderno ed efficace sia dal punto di vista estetico che dinamico, migliorandone sensibilmente il piacere di guida. Più leggera, più bassa, più precisa, molto ben bilanciata e con una vasta gamma di motorizzazioni tra cui scegliere.Ma se i propulsori a benzina e quelli diesel hanno subito numerosi affinamenti, mostrandosi ora più concorrenziali ed efficienti rispetto al passato, e’ chiaramente rappresenta dall’ibrido il suo vero asso nella manica. Quest’ultimo infatti si dimostra più parco e globalmente più efficiente, affidabile e longevo rispetto ai nuovi turbo diesel di pari potenza.

Non scordiamo infine che i modelli ibridi beneficiano di incentivi di governi e comuni, hanno un valore sociale e ambientale non trascurabile, ma soprattutto si sono garantiti in questi anni l’apprezzamento incondizionato di tutti quegli automobilisti che hanno avuto il piacere di provarli (in particolare dei più esperti ed esigenti come la categoria dei tassisti). La grande novità è che il motore ibrido viene proposto oggi da Toyota ad un prezzo finalmente e magicamente allineato (almeno nei primi mesi del 2013) con quello della diretta concorrenza a benzina e sensibilmente più basso di qualsiasi diesel, il tutto condito da allestimenti completi.Il prezzo promozionale della versione Active Hybrid sarà fino al marzo congelato a quota17.900€ difficile aspettarsi di più, anche perchè senza l’effetto sconto congiunto messo in piedi dalla rete Toyota e dagli incentivi statali tale prezzo per la versione Active Hybrid lieviterebbe a circa 22.600€ un valore ancora che però si mantiene ancora concorrenziale rispetto alle dirette concorrenti diesel con cilindrata da 2.000cc a 1.600cc.

Gli obbiettivi di vendita parlano dell’ambizioso traguardo delle 100.000 unità vendute l’anno possibili con un incremento del 15% delle vendite a privati e di ben il 45% di incremento verso le flotte.

Nata nel 2007 in sostituzione della gloriosa Totyota Corolla (una delle auto più vendute al mondo con ben 39 milioni di vetture prodotte suddivise nelle 10 versioni in cui è stata realizzata), la nuova Auris racchiude in se le novità stilistiche sia interne che esterne applicate alla nuova gamma Auris.Toyota ha posto fin da subito questo nuovo modello come punta di diamante della gamma, donandogli uno stile unico e molto curato sia all’esterno, con dettagli che mirano a migliorarne l’aerodinamica e la linea, sia all’interno, arricchito con novità esclusive quali la tappezzeria, i controlli e la strumentazione.Soffermandoci sulla parte esterna della Auris , notiamo come alcune rifiniture donano a quest’auto un look ancora più curato e moderno. Ad esempio, la griglia e il diffusore inferiore del paraurti posteriore sono stati rivestiti con una vernice metallizzata color grafite, mentre gli stemmi Toyota sul cofano e sul portellone sono rifiniti in Blue Hybrid, accompagnati dai badge Hybrid posti sui parafango anteriori e sul portellone.Sia i fari posteriori che quelli anteriori (dotati del sistema di Marcia Diurna DRL e posti più in alto rispetto al piano ruota) dispongono della tecnologia d’illuminazione a LED. Ai cerchi in lega da 17”, caratterizzati da un disegno “a turbina”, è stata applicata la vernice color grafite, per risaltarne le linee esclusive.Tanto spazio all’interno per gli occupanti e un cruscotto assemblato con materiali molto solidi e piacevoli al tatto. Gli occupanti hanno a disposizione tanto spazio, con una seduta più confortevole grazie al “punto dell’anca” più basso, mentre il bagagliaio della nuova Auris Hybrid è tra i più capienti della categoria (ben 360 litri).Una vernice silver satinata riveste i dettagli interni dell’auto, come la parte centrale della plancia, il rivestimento del tunnel del cambio, i controlli audio e del climatizzatore e le maniglie, mentre le bocchette di ventilazione, il pannello del sistema audio, il tunnel, il volante e la leva del cambio sono rifiniti con una vernice color argento.

Nel mercato attuale dell’auto esistono svariate tipologie di vetture ibride ed è molto importante dividerle per categoria in quanto tra i vari modelli vi sono sostanziali differenze. La nuova Toyota Auris Hybrid presenta un sistema di propulsione ibrida tra i più completi, che consente sia di viaggiare in modalità elettrica, sia utilizzando il propulsore termico. Su altre vetture infatti il motore a benzina è utilizzato come fonte propulsiva principale mentre il motore elettrico, solitamente sistemato nella scatola cambio, è usato come aiuto nelle ripartenze ed in alcune occazioni.

La Toyota Auris Hybrid consente così di unire i vantaggi di una vettura a benzina, come la facilità di rifornimento e l’elevata autonomia, con le infinite possibilità di una vettura elettrica che può marciare per qualche chilometro in modalità EV. La Toyota Auris 1.8 HSD utilizza la stessa tecnologia presente sulla Toyota Prius: i propulsori, elettrico e termico, sono gli stessi, così come le batterie del sistema elettrico. Rispetto alle normali Toyota Auris, la variante ibrida non presenta, sistema propulsivo a parte, particolari modifiche meccaniche, fatta eccezione per i freni maggiorati visto il peso maggiore dell’auto.

Con il restyling del modello, Toyota ha introdotto nuovi particolari che, oltre a migliorare la guidabilità dell’auto, diminuiscono il dispendio energetico garantendo una maggiore efficienza. Il cambio è lo stesso della Prius, un CVT a variazione continua gestito dall’elettronica che, in automatico, sceglie quale propulsore utilizzare analizzando le condizioni di guida e la percentuale di utilizzo del pedale del gas.

Il quattro cilindri da 1.8 litri della Auris HSD utilizza il sistema VVT-i di variazione e, grazie al sistema Start&Stop ed alle altre tecnologie atte a migliorare l’efficienza dell’auto, emette solo 87 grammi di CO2 ogni chilometro. Questo propulsore può funzionare sia in maniera indipendente che in combinazione con quello elettrico da 60 kW del sistema Hybrid Synergy Drive®. I due motori generano quindi una potenza massima di 136 CV, regalando alla Auris Hybrid un’accelerazione 0-100 km/h in 10,9 secondi e una velocità massima di 180 km/h.

I consumi sono ridottissimi, così come le emissioni, e la guida è sempre fluida e confortevole. Il motore elettrico è un sincrono trifase con magneti permanenti, è situato in posizione anteriore trasversale e presenta una potenza massima di 82 cavalli che spingono molto bene la vettura durante la marcia in modalità elettrica.

Una volta al volante della nuova Auris il dato più evidente nei primi metri percorsi su strada è senza dubbio l’impostazione di guida più sportiva, composta di una seduta più in basso, uno sterzo più diretto e preciso e sospensioni che trasmettono un grande feeling con l’asfalto. Questi miglioramenti passano attraverso la nuova geometria degli schemi dell’avantreno, unpeso ridotto, un nuovo assetto e una redistribuzione dei pesi dell’auto ora bilanciati tra anteriore e posteriore con il vantaggio di avere un baricentro posto più in basso.

I propulsori diesel e benzina hanno subito piccoli miglioramenti nella gestione elettronica e nel funzionamento di alcuni componenti come la turbina nel caso del turbodiesel, ma è il propulsore ibrido ancora una volta a catalizzare la nostra attenzione. L’assenza di vibrazioni durante il funzionamento associata alla silenziosità di marcia e soprattutto ai tratti a bassa velocità percorsi con il motore termico spento e in totale silenzio nelle lunghe percorrenze ha un grande fascino.

Nel traffico la sensazione è simile a quella che si prova stando dentro casa sulla propria poltrona nella totale assenza di rumori e vibrazioni interne all’auto. Inoltre la rigenerazione di elettricità in frenata ci permette, nel traffico metropolitano di Lisbona, di non utilizzare quasi mai il motore termico nelle piccole distanze da semaforo a semaforo. La frenata è moltorapida ed incisiva, e il pedale non troppo morbido ci consente di arrestare il mezzo dolcemente e allo stesso tempo di fermarci rapidamente in tutta sicurezza in caso di ostacolo imprevisto o emergenza.

(NDR: prima volta che si citano consumi in prova dei 2 diesel)

Tornando a parlare dei motori, abbiamo trovato il 2.0 diesel molto potente e ricco di coppia, rotondo nel suo funzionamento e piacevole nella apertura del gas. Il 1.4 si trova a proprio agio nell’uso cittadino, dove la potenza non è indispensabile e interessano più i consumi. A tal proposito, il propulsore diesel da 1,4 litri ha segnato consumi che vanno da 17 ai 21 km/l nell’uso cittadino, a differenza del “fratello maggiore” da 2 litri che sul display ha segnato consumi dai 15 ai 18 km/l, il record invece spetta al propulsore ibrido che nel misto lento arriva fino a 26 al litro, in città può sfiorare i 22 al litro e in autostrada scende inevitabilmente fino a circa 19 km al litro.

Dal punto di vista dinamico la versione ibrida si discosta pochissimo dalla rispettiva a gasolio poiché il nuovo ibrido presenta una gestione degli ingombri e dei pesi più oculata, con la batteria più leggera e posta sotto la seduta dei passeggeri in modo da non penalizzare ne il bagagliaio ne la distribuzione delle masse.

Buona anche l’abitabilità interna sia per i sedili anteriori che per i posteriori, con una ottima ergonomia per il guidatore nella disposizione dei comandi sia sul cruscotto che sul tunnel centrale. Senza ombra di dubbio, abbiamo apprezzato tantissimo la capienza del bagagliaio, adatto alle famiglie che si spostano continuamente e che hanno necessità di portare con se tutto il necessario senza rinunciare alla comodità in viaggio.

La risposta all’acceleratore del motore ibrido è stata modificata rispetto alla precedente versione di Auris ibrida e anche rispetto alla Prius il motore sembra girare a un regime più basso in partenza sfruttando maggiormente la potenza dell’elettrico, questo probabilmente va a favore dei consumi sia nelle ripartenze che in fase di accelerazione. Così se prima il motore termico iniziava a salire di giri con deciisone già con una apertura del 50% di acceleratore ora è necessario insistere di più e avvicinarsi al fondo corsa del pedale perchè il 1.800 inizi a raggiungere regimi più elevati.

Questa nuova logica di miscelazione dei due propulsori è chiaramente gestita diversamente anche dalla elettronica che lavora in simbiosi con il solito giunto centrale Toyota, quello che ha fatto la fortuna motorizzazione ibrida e che ha permesso da subito una sua rapida industrializzazione.

Piacevole e non affatto sottodimensionato il motore 1.4 diesel che mostra i suoi limiti solo in autostrada e alle alte velocità, in salita o nei sorpassi a velocità al limite del codice stradale infatti costringe a “tirare” un pò le marce in fase di sorpasso. Ben altra risposta invece è quella del 2.0 diesel, in questa versione particolarmente a punto e capace di lavorare piacevolmente e in modo fluido anche oltre i 4.000 giri.

MA le differenze maggiori rispetto alla precedente Auris e ancor più rispetto alla Prius vengono in luce nella guida su percorsi guidati e extraurbani quì si beneficia di un avantreno molto più solido e più preciso, in particolare nella versione ibrida (in passato penalizzata dal peso delle batterie poste sulla parte posteriore). Infatti il nuovo bilanciamento dell’ibrido oltre ad abbassare il baricentro ha permesso di spostare un peso maggiore sull’assale anteriore, ora scevro da quei comportamenti sottosterzanti notati sulla Prius e in modo minore anche sulla precedente versione di Auris.

Negli ultimi anni, proprio grazie a Toyota, abbiamo imparato a conoscere i motori ibridi e apprezzarne pregi e caratteristiche. I vantaggi di questo tipo di motorizzazioni non sono si limitano agli aspetti ambientali, di emissioni inquinanti e rispetto per l’ambiente, ma si traduco anche in vantaggi funzionali, dal comfort di marcia, all’assenza quasi totale di vibrazioni, allivello minimo di rumore, fino al risparmio di combustibile.

Non è un caso, infatti, che una categoria di automobilisti particolarmente attenti ed esigenti come quella dei tassisti abbia sancito inequivocabilmente il grande valore di questa vettura esprimendo a più riprese apprezzamenti importanti verso questo tipo di vetture, in particolare la Prius. L’unico aspetto controproducente rimaneva però legato al costo della vettura, ancora elevato rispetto a quello di altri modelli dall’architettura tecnica più semplice ma di dimensioni simili.

Già con il lancio della Yaris Hybrid, qualche mese fa, questo tabù è stato sfatato posizionandola allo stesso prezzo del diesel, ed oggi viene confermato grazie al nuovo posizionamento di prezzo della nuovissima Auris associato alla interessantissima campagna di lancio che Toyota ha riservato a questo modello. Il prezzo di lancio della Auris ibrida, prezzo che sarà mantenuto fino al 31 marzo, è infatti fissato a 17.900€ per la versione Active invece che 22.600€ come da listino, con un risparmio quindi che si attesta a ben 4.700€ al di sotto del prezzo di listino.

Questo sconto è possibile grazie ad uno sforzo importante dell’azienda e si compone di tre parti, una assorbita direttamente dalla casa, una dal concessionario e una dallo stato grazie al nuovo contributo statale stanziato per i veicoli ibridi dal primo gennaio e presente nella nuova finanziaria. A tal proposito è bene sottolineare che questo tipo di sconto che è stato fissato e resterà in vigore fino al 31 Marzo indipendentemente dalla disponibilità del contributo statale.

Se infatti per motivi di volumi il budget stanziato dallo stato italiano come incentivo per i veicoli ibridi dovesse terminare ad esempio il 20 di febbraio, Toyota Italia manterrà inalterato il prezzo fino al 31 Marzo. Una politica questa del gigante nipponico, che dimostra serietà e trasparenza e che non cerca solo dei pretesti per facili proclami ma investe in prima persona sula tecnologia e sulle politiche ambientali.

Tornando ai dettagli sul listino ricordiamo che lo sconto per i primi mesi sarà applicato a tutta la gamma Auris ibrida, così la versione Active passerà da 22.600€ a 17.900€, la Active Plus da 23.400€ a 18.700 € ed infine la versione Lounge, quella più esclusiva e accessoriata della gamma che da un prezzo di partenza di 24.800€ sarà disponibile a 20.100 €.

Dal punto di vista del costo di gestione. ricordiamo quì che il motore ibrido offre oggi in città consumi anche più bassi di quelli di un propulsore diesel di potenza inferiore, il tutto senza le complicazioni legate a componenti più delicati come: iniettori, pompe alta pressione gasolio, turbine e frizioni. Se osserviamo la lista dei potenziali concorrenti, scegliendo come tali le vetture del segmento C con motori diesel da 1.6 litri, scopriamo che i loro prezzi fluttuano all’interno di una forbice che va dai 22.000 ai 26.000€, con Volkswagen Golf che con il suo 1.6 da 101Cv proposto a circa 24.000€ rappresenta i più forte esempio di questa categoria, insieme alla più economica Ford Focus. oltre i 26.000€troviamo invece i due modelli premium come Mercedes classe A e Audi A3.

Piace

Qualità costruttiva globale

Tecnologia e efficienza motore ibrido

rinnovamento estetico

Dinamica di guida sportiva e piacevole

Non Piace

Colorazione arancione fari posteriori :D

scelte cromatiche per gli interni molto sobrie

Dimensioni

Lunghezza (mm) 4.275

Larghezza (mm) 1.760

Altezza (mm) 1.460

Passo (mm) 2.600

Carreggiata anteriore (mm) 1.535

Carreggiata posteriore (mm) 1.525

Coefficiente aerodinamico (Cx) 0,28

Capacità bagagliaio (l) 360

Capacità serbatoio (l) 45

Massa a vuoto (kg) 1.370-1.425

Massa complessiva (kg) 1.815

Motore termico

N. cilindri/disposizione 4 / in linea

Meccanismo valvole DOHC 16 valvole con VVT-i

Cilindrata (cm3) 1.798

Alesaggio x corsa (mm) 80,5 x 88,3

Rapporto di compressione (:1) 13

Potenza max. KW (CV) / rpm 73 (99) /5.200

Coppia max. (Nm / rpm) 142 / 4.000

Emissioni CO2 - Combinato (g / km) 87-91*

Motore elettrico

Tipo Sincrono a magneti permanenti

Tensione di alimentazione (V) 650

Potenza max kW (CV) 60 (82)

Coppia max (Nm) 207

Hybrid Synergy Drive

Potenza max. KW (CV) 100 (136)

Batterie HV

Tipo Nichel-Metallo idruro

Tensione nominale (V) 202

Capacità (Ah) 6,5

Sterzo

Diametro di sterzata tra marciapiedi (m) 10,4-10,8*

Servosterzo Elettrico

Trasmissione

Trazione Anteriore

Cambio E-CVT

Modificato da Maxwell61
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Che dire, più realizzo su quest'auto e più la apprezzo ... :pz

ed ancora non la ho neanche vista dal vero (ma chi lo ha fatto - fra l'altro neanche un "toyotista" - riferisce di un'auto che si rivaluta molto e qst anche grazie ad un'aspetto piuttosto "aqquattato" e dinamico ...) :§

Insomma, oltre alla solita sostanza ... adesso abbiamo anche un'estetica (tutto il nuovo/futuro corso Toyota) davvero degna di nota ... :clap

PS; Aggiungo che Toyota con questa saggissima operazione lancio della sua tecnologia ibrida stà perseguendo la strategia a lungo termine iniziata nell'oramai lontano 1997 (andando in perdita per ogni Prius venduta) pel poter ammortare ulteriormente i suoi costi di produzione e quindi di conseguenza far in modo da poter anche maggiormente investire nello suo sviluppo in futuro ...

Uno "schiaccia sassi" insomma ... e soprattutto ha le idee molto chiare da 15 anni a qst parte (e mentre gli altri si "sbattevano" per come aumentare la qualità percepita ...)! 8-)

Modificato da Programma101
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PS; Aggiungo che Toyota con questa saggissima operazione lancio della sua tecnologia ibrida stà perseguendo la strategia a lungo termine iniziata nell'oramai lontano 1997 (andando in perdita per ogni Prius venduta) pel poter ammortare ulteriormente i suoi costi di produzione e quindi di conseguenza far in modo da poter anche maggiormente investire nello suo sviluppo in futuro ...

Uno "schiaccia sassi" insomma ... e soprattutto ha le idee molto chiare da 15 anni a qst parte (e mentre gli altri si "sbattevano" per come aumentare la qualità percepita ...)! 8-)

Si mossero critiche all'epoca, ma non so se fosse vero o calunnioso, insinuando che Toyota fece pagare ai contribuenti giapponesi i costi dello sviluppo dell'ibrido attraverso sovvenzioni statali di ricerca. Con conseguente critiche di slealtà da parte degli altri costruttori auto. Se fosse vero, grazie tante ai contribuenti jappi :mrgreen:

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Sai che in tutta sincerità qst è la prima volta che sento(vedo) ? :roll:

PS; Cmq evidentemente tanto contrariati non saranno dal momento in cui la Prius (attualmente la C) e quasi puntualmente in cima alle classifiche nazionali di vendita ... 8-)

Modificato da Programma101
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Si mossero critiche all'epoca, ma non so se fosse vero o calunnioso, insinuando che Toyota fece pagare ai contribuenti giapponesi i costi dello sviluppo dell'ibrido attraverso sovvenzioni statali di ricerca.
Beh, i vari progetti sull'idrogeno che in EU tante case hanno sbandierato (ed ovviamente messo da parte) erano frutto di una situazione analoga... ;)

Almeno l'ibrido a qualcosa serve, adesso sarà da vedere come fare per la questione "terre rare" usate per i motori PMSM, vedremo fino a quando terranno botta i fornitori... :pen:

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Questa plancia che molti definiscono, "disordinata, non sense", etc.. a me aggrada inquanto oltre a trovarla diversa dal solito ... proprio quella sua "asimmetricità" le conferisce una tipologia di aspetto che a me piace molto/è sempre piaciuto, ed il quale non ho da allora mai più riscontrato, ossia una certa similitudine con le imho "ganzissime"(anche il termine è di quei tempi :D )/mitiche Alfa Romeo Alfetta, Giulietta e 75 ... :idol: , mentre per gli spazi basti considerare che la stessa è stata definita ancor più spaziosa (alt a parte) della già spazios(issim)a Auris mk1 (almeno qst pregio glielo vogliamo - volete - "concedere"?) !

Ad es da qst img, soprattutto la 1^, noto ed apprezzo molto l'idea di "ultrapiatto/hi-tech" che conferisce, e con ciò non faccio altro che convincermi ulteriormente verso la stessa, oltre a ritenerla se non'altro molto distintiva pur senza inutili artifizi e/o più o meno improbi arzigogolii che spesso si vedono in giro ...

"Non ti ho tradito, dico sul serio. Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tait, c'era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c'è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavalette, non è stata colpa mia, lo giuro su Dio!!"

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