Vai al contenuto

Rinuncereste a un contratto di lavoro a tempo indeterminato?


Ranger

Messaggi Raccomandati:

Ciao a tutti.

Domani è venerdì e scade il termine.

Alla fine ho deciso di accettare la proposta di rinnovo. L’opportunità è indiscutibilmente ghiotta e in fin dei conti sarei uno stupido a lasciar cadere l’occasione, anche per rispetto nei confronti di una persona che ho scoperto essersi battuta per la mia riconferma.

Di certo come ho detto qualche post fa non posso assolutamente dirmi soddisfatto dell’attuale lavoro e dell’attuale ambiente di lavoro e infatti l’intenzione è quella di cercare altro. La mia permanenza in questa azienda è passeggera e per non rischiare di rimanermene invischiato mi sono dato come termine sei mesi per trovare una nuova opportunità. D’altronde se vedrò che il fatto di essere occupato mi pone in una situazione di svantaggio rispetto a chi è “libero” sul mercato posso sempre dare le dimissioni.

Passo per un mercenario che sfrutta solamente l’azienda attuale?

Ci ho pensato. Credo di no.

Come ho detto credo di star tenendo un comportamento professionalmente corretto (vedasi colloquio sostenuto di sabato o straordinarie “di volontariato” senza lamentele). Come ho detto non sono qui a lavorare solamente per la busta paga. E poi credo che in caso di difficoltà l’azienda non avrebbe di certo esitato a lasciarmi a casa, quindi qui quello cinico e approfittatore credo di non essere di certo io.

Vediamo come va. Tra poco ci sono le ferie e l’autunno è quello in cui si tira un po’ il fiato dopo aver corso per tutta la prima parte dell’anno, quindi almeno sulla carta il periodo che viene è migliore anche dal punto di vista dello stress lavorativo.

L’unica cosa che mi spaventa, come ho detto più volte, è il fatto che dopo due anni che sono nel mondo del lavoro ho accumulato un’esperienza modestissima e per di più in un settore totalmente diverso rispetto a quello per cui ho interesse e nel quale ho intenzione di dedicarmi.

Ho meno competenza in materia di un neolaureato (che è ancora comunque fresco di studi per quanto possa avere solo una vaga idea della vita in azienda) ma due anni di esperienza e un contratto a tempo indeterminato che potrebbero essere un freno a chi mi vorrà assumere da un’altra parte.

Grazie a tutti per il sostegno e i consigli che mi avete dato.

Ciao

Ranger.

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 54
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Hai fatto bene ad accettare. Continua con il tuo lavoro attuale e nel frattempo cerca di meglio.

Fai tutti i colloqui, cerca contatti con gli headhunters e mantieni i contatti, che se anche ti offrono qualcosa che non si concretizza, se ti presenti bene e bene te li curi si ricordano e tornano, magari a distanza di diversi mesi. Io sono molto d'accordo con quello che dicevano Stev66 e Owluca, e onestamente ti inviterei a ricrederti per quel che riguarda la maggior appetibilità dell'inoccupato. Anzi. La forza contrattuale di un occupato è SEMPRE maggiore, sotto tutti i punti di vista.

Solo per condividere un'esperienza personale, io ho adottato una strategia di cambio "biennale", licenziandomi da contratti indeterminati, ed ora alla 4° azienda posso dire che ho trovato una dimensione che è ottima sotto tutti i punti di vista. Ma nel frattempo però mi sono occupato di ambiti "poco interessanti", ma che mi hanno permesso di imparare molto e farmi le ossa in situazioni difficili. Questo solo per rafforzare un concetto: datti degli obiettivi, non "sederti" mai, ambisci sempre al meglio. E va bene anche avere qualche scrupolo in meno :)

Link al commento
Condividi su altri Social

Ne dubito fortemente. Un manager di 45 anni con 10 anni di direzione di un'unica azienda di 100 persone si presenta MOLTO bene ed è molto appetibile nel suo settore, anche se ha un curriculum di 2 pagine. Un manager di 45 anni con un curriculum di 25 pagine con sbocconcellamenti di 1-2 anni qua è la o fa management consulting esterno, o la probabilità di essere un sola è dietro l'angolo.

In realtà mi riferivo semplicemente alla necessità di provare cose diverse per trovare la propria dimensione, un lavoro stimolante e non solo uno stipendio per pagarsi gli hobby (come ha fatto Coaster qui su).

Ciò detto, riguardo la questione tirata in ballo "meglio cambiare ogni 3-4 anni o stare tutta la vita nella stessa azienda", qualche mese fa lessi un interessante articolo sul Sole24Ore (o l'Espresso? :pen:): riportava come la stragrande maggioranza dei manager di alto livello in Italia ed in Europa sono professionisti estremamente "mobili", mentre i top top manager tendono ad aver trascorso tutta la vita nella stessa azienda.

Chiaramente dipende da dove si inizia: un conto è farsi una vita in Pirelli o in Bosch.

Un conto è rimanere parcheggiato 10 anni in una azienda di 50 dipendenti.

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.