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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Non sapevo che Caprie fosse in terra cinese. :pen:

Sapevo che la "Cina è vicina", ma non immaginavo fosse già arrivata in Val Susa :shock:

Meglio così, almeno tempo 3 mesi avremo la TAV :mrgreen:

No, la Betone è a Capire, però adesso ha aperto in Cina un Athelier stilistico ed è lì che adesso sta lavorando forte coi costruttori cinesi...

Tornando a noi sono contento che abbiano votato in massa SI a Grugliasco.. tanto sennò maglionne non aveva che scegliere quale fabbrica riaprire in Usa con benedizione di Obama..

La Bertone recentemente ha subito un ristrutturamento come azienda di servizi a ciclo completo nel settore dell'automotive, del transportation e dell'engineering; la sede è a Caprie in Valle di Susa. Inoltre si occupa ancora oggi della produzione di autovetture fuoriserie in esemplari unici allestiti artigianalmente. Una recente prototipo è stata la Bertone Alfa Romeo Pandion realizzata per il centenario Alfa Romeo ed esposta al Salone di Ginevra edizione 2010. Sempre nel 2010 la Bertone ha aperto la prima sede in Cina esponendo la concept car Pandion al salone di Hong Kong[9]. La Bertone China è stata realizzata per proporre direttamente autovetture fuoriserie sul principale mercato mondiale automobilistico.

Scopo di un forum...

-se io do una cosa a te e tu dai una cosa a me alla fine avremo una cosa per uno...

-se invece io dò un'informazione utile a te e tu ne dai una utile a me alla fine tutti e due avremo due informazioni....

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No, la Betone è a Capire, però adesso ha aperto in Cina un Athelier stilistico ed è lì che adesso sta lavorando forte coi costruttori cinesi...

Sempre nel 2010 la Bertone ha aperto la prima sede in Cina esponendo la concept car Pandion al salone di Hong Kong[9]. La Bertone China è stata realizzata per proporre direttamente autovetture fuoriserie sul principale mercato mondiale automobilistico.

Non ho capito dove starebbe scritto che quello cinese è un atelier stilistico.

Leggendo la cartella stampa ufficiale quello che si legge descritto sembra essere solo una sede staccata a Pechino di tipo commerciale/marketing, per interfacciarsi con clienti e fornitori locali.

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Ok aspettiamo il comunicato stampa della Fiat... con l'89% di 'SI' dovrebbero essere più che contenti....

Intanto la FIOM chiede un tavolo per Termini Imerese.. dal Messaggero 04/05/2011

TORINO - La Fiat ha convocato i sindacati e le rsu della ex Bertone alle 17 all'Unione Industriale di Torino per la firma del contratto di Pomigliano e Mirafiori. L'incontro era stato chiesto dalle Rsu Fim, Uilm e Fismic e dalle segreterie torinesi delle stesse organizzazioni. La Fiat ha convocato anche la Fiom.

«Se nei prossimi giorni non si attiva un nuovo tavolo su Termini Imerese abbiamo intenzione di ridare una dimensione nazionale al problema». Così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, nel corso di una conferenza stampa. «Vorrei porre l'attenzione su Termini Imerese - ha detto - perchè, come è noto, il famoso piano industriale Fabbrica Italia di Fiat, oltre ai tanti miliardi di investimenti di cui a oggi si conosce sì e no il 10%, prevede che alla fine di quest'anno lo stabilimento siciliano chiuda. Siccome le tante soluzioni alternative non sono ancora state trovate, ci sono sì delle offerte ma non è stata avviata alcuna trattativa, e siamo già a maggio, il messaggio che vogliamo mandare è che non siamo più disponibili ad aspettare e a perdere ulteriore tempo. Quindi, o si trovano delle soluzioni certe, con investimenti e imprenditori che garantiscano l'occupazione dei 2.200 lavoratori, o se no non accettiamo l'idea che si possa tranquillamente chiudere lo stabilimento. Il Governo e la Fiat, come assunzione di responsabilità sociale, devono trovare delle soluzioni».

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prima tra cgil e fiom, ora anche all'interno del sindacato dei metalmeccanici la spaccatura diventa sempre più netta:

FIOM, LA LETTERA DEI «RIBELLI» -L'accordo sull'organizzazione del lavoro allo stabilimento Fiat di Melfi è «trasparente» e «poteva e doveva essere firmato»: in una lettera inviata al segretario generale della Fiom, Maurizio Landini e al numero uno della Cgil, Susanna Camusso, 11 delegati «ribelli» della Fiom di Melfi (su un totale di 18 ) hanno chiesto di convocare una riunione per chiarire la posizione da tenere nello stabilimento . «Intendiamo evidenziare - si legge - l'atteggiamento contraddittorio tenuto sulla vicenda dal gruppo dirigente locale e nazionale della Fiom. Atteggiamento che ha messo in forte difficoltà la Rsu al cospetto dei lavoratori. Si tratta di un accordo trasparente, perfettibile certo, ma è un accordo che poteva e doveva essere firmato e che la Rsu ha deciso responsabilmente di firmare anche perchè legittimata a farlo, salvo poi subire la ritirata tattica imposto dal gruppo dirigente Fiom che non si capisce bene a chi risponda. Spiace ammettere che ancora una volta ha vinto la logica del no a prescindere dal merito delle questioni e, fatto ancora più grave, la dirigenza della Fiom ha di fatto esautorato la sua Rsu, violando il principio democratico della rappresentanza. Questa è la famosa democrazia sindacale di cui parla Landini? È il caso di ricordare al compagno Landini che la Rsu alla Sata si elegge e non si nomina e che i delegati rispondono soprattutto ai lavoratori-elettori». Infine i delegati hanno ribadito la richiesta di firmare l'accordo. «Landini e la Fiom - è scritto - non hanno sempre sostenuto che è la base quella che decide? È bene ricordare che ben 11 Rsu su 18 hanno dato indicazione contrarie a quello che è stato sostenuto nelle assemblee. Se è questa la democrazia che oggi viene indicata rifletteremo sul nostro futuro».
Ex Bertone, via libera al l'accordoper la Fiom firmano le Rsu - Corriere della Sera
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come da accordi sono stati confermati i 550 milioni di investimento per Grugliasco:

La ex Bertone punta sulla «Baby» la berlina che sfida i marchi tedeschi

TORINO - Il «rilancio» delle officine ex Bertone parte con la sfida ai marchi tedeschi. Lo stabilimento che oggi si chiama Officine Automobilistiche Grugliasco sfornerà entro il 2012 due auto: una nuova Quattroporte, soprannominata «Baby», che sfiorerà i 5 metri di lunghezza e un' altra berlina di segmento E, di poco più grande, circa 5,20 metri, entrambe da distribuire in tutti i mercati del mondo. Nessun suv o crossover all' orizzonte. L' amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha lanciato il guanto di sfida alla Germania, da sempre padrona di questa fascia di mercato. Del resto il piano industriale per il quadriennio che va dal 2010 al 2014 del Lingotto delineava per il marchio Maserati una crescita di quota dal 3 all' 8% ma, per aumentare la base della potenziale clientela, considerava indispensabile allargarne la gamma. Così, chiuse le urne del referendum, da cui è uscito il 90% di «sì» al nuovo contratto Fiat, alle officine ex Bertone è l' ora della produzione. Il Lingotto ha messo sul tavolo, come aveva promesso, 550 milioni di investimenti. La baby Quattroporte, per scontrarsi con la Mercedes Classe E, con la BMW serie 5 e con l' Audi A6, giocherà molto su quello stile italiano che fa parte del Dna della sua storia: un design aggressivo, a partire dal frontale, ma elegante e sofisticato in ogni linea e sarà quasi sicuramente dotata del motore a benzina 6 cilindri biturbo, di 3.6 di cilindrata, che eroga 400 cavalli, realizzato in alluminio, della famiglia Pentastar. Non si esclude che venga utilizzato anche il propulsore diesel, il V6 biturbo sviluppato dalla VM, oggi al 50% proprietà di Fiat. Il prezzo dell' auto potrà essere compreso tra i 55 mila e i 70 mila euro. L' altra, l' ammiraglia, la Quattroporte classica, l' auto che in codice è stat battezzata la M156, dovrebbe già essere esposta al prossimo salone di Francoforte, a settembre. Per lei è stato scelto uno stile fedele ai modelli di famiglia Gran Turismo e Gran Cabrio, si troverà a combattere contro la Mercedes Classe S, l' Audi A8 e la Bmw serie 7. Verrà montato un 8 cilindri di origine Ferrari, con livelli di potenza compresi tra 450 e 520 cavalli. Entrambe le auto saranno basate su un pianale studiato in America, predisposto alla trazione posteriore o integrale, già collaudato e verificato per essere adattato a nuove sospensioni elettroniche, di inedita architettura, con ammortizzatori sportivi. Tutti i test sono già stati effettuati sugli anelli di alta velocità e sulla piste dinamiche dei circuiti Fiat di Balocco e di Nardò. Questa piattaforma verrà condivisa anche dalla futura Alfa Romeo Giulia, subendo una personalizzazione nella fase finale dello sviluppo del progetto. L' obbiettivo finale è quello di arrivare, a una produzione di 35 mila pezzi (a regime 50 mila) di cui 20 mila dovrebbero essere «Baby».

Bianca Carretto

info.gif8 maggio 2011 - Corriere della Sera

http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/08/Bertone_punta_sulla_Baby_berlina_co_8_110508041.shtml

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Ottima notizia! :)

"le auto saranno basate su un pianale studiato in America..."

Ahia, questo è molto meno ottimo. Se inizia il processo di fiatizzazione anche in Maserati, è la fine del marchio.

Si tratta del pianale LX (quello della nuova 300 e Thema) che è un'evoluzione del gemello della vecchia Mercedes classe S quindi direi che la base è più che buona... considera poi che verrà ulteriormente rimaneggiato dai tecnici Maserati.

niente da dichiarare...

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Ottima notizia! :)

"le auto saranno basate su un pianale studiato in America..."

Ahia, questo è molto meno ottimo. Se inizia il processo di fiatizzazione anche in Maserati, è la fine del marchio.

si sapeva da un botto di tempo che la berlinetta maserati sarebbe stata su pianale LX pesantemente rivisto ;)

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Ottima notizia! :)

"le auto saranno basate su un pianale studiato in America..."

Ahia, questo è molto meno ottimo. Se inizia il processo di fiatizzazione anche in Maserati, è la fine del marchio.

Polemica inutile e priva di senso. L'ennesima. :roll:

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