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Guest T a u r u s
Scusa ma quello Fiat e' di graffica molto piu' recente e attuale nonostante sia una reinterpretazione di quello art deco dei primi del '900 rispetto a Merc e Audi....

logo_Fiat_rond.jpg

Logo come quello Alfa o quello Porsche che prendono lo stemma di una citta' sono classici senza tempo per cui non contestabili...

l' unica cosa ce trovo moderna è il grigio (che tra l 'altro, sia sulle auto che sui prodotti di consumo, sta ormai tramontando), ma il design esterno, quella specie di foglie intrecciate, mi sa di vecchio.

d' accordo sul fatto che marchi come porsche ed alfa sono storici ecc...ma GRAFICAMENTE, non si può dire che siano moderni, sempre graficamente parlando.

il logo audi e mb non sono nulla disensazionale, mi piace la loro essenzialità e semplicità, tutto qua.

No caro il nuovo non e' la parte cromata(non grigia...) ma il nuovo disegno della corolla a foglie e' modernissimo ,il fondo azzuro/blu nuovo(l'originale era azzuro uniforme) che da impressione di tre e non due dimensioni e la scritta art deco FIAT tridimensionale reinterpretata...guarda che la grafica complessivamente e' molto moderna e nuova...

Molte volte lo stile BauHaus viene indentificato come nazista perche adottato e di moda nel periodo nazista sia il logo di audi che di VW(anche se successivo alla guerra proma la VW si chiamava K.D.F. dal nome di una agenzia di un ministero nazista) seguono lo stile spartano della Bauhaus......anche Merc piano piano ha adottato questa tendenza bauhaus nel suo logo...comunque il logo ufficiale della MB non e' quello semplice Bauhaus ma questo e non mi sembra piu' nuovo come grafica di quello Fiat Alfa o Porsche:

logomerc.gif

mlogo1.jpg

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Guest T a u r u s
E' vero o è una leggenda metropolitana che il stemma Volkswagen è un simbolo nazista? :?:

Si c'entra eccome, ecco un pò di storia:

Il progetto di Adolf Hitler

a sinistra: Porsche (a sinistra) mostra a Hitler (al centro) un modello del Maggiolino e gli spiega le sue caratteristiche.

Nel 1925, Adolf Hitler era in prigione. Nel caos economico e politico dell'anno 1923, quando era ancora un uomo politico quasi sconosciuto, Hitler aveva, insieme ad altri, tentato un colpo di stato. Ma quest'impresa fallì il che comportò per lui un anno in prigione. In quell'anno Hitler lesse una biografia di Henry Ford che, con il "Modello T", aveva creato per la prima volta una macchina accessibile per un pubblico più largo, e cominciò a sognare una "macchina per il popolo" (in tedesco: "Volkswagen") che poteva anche essere un ottimo argomento a suo favore nelle future campagne elettorali.

Hitler fu eletto Primo Ministro nel 1933 e uno dei primi discorsi da capo del governo lo tenne a Berlino, in occasione di un'esposizione di automobili. Porsche era presente e quando capì che Hitler aveva progetti simili ai suoi fece di tutto per incontrarlo.

Hitler era entusiasta quando, nel 1934, conobbe Porsche e gli espose subito un programma piuttosto impegnativo. La sua "macchina per il popolo" doveva soddisfare le seguenti condizioni:

doveva correre 100 km/h in autostrada

doveva fare 7 km con un litro di benzina

doveva avere un motore raffreddato ad aria, robusto e affidabile

doveva essere capace di trasportare 2 adulti e 3 bambini

doveva essere capace di trasportare 3 soldati e un mitra (!!)

doveva costare meno di 1000 Reichsmark (un operiao specializzato con un buon salario guadagnava all'epoca ca. 200 Reichsmark al mese, un operaio semplice ca. 130, con poche possibilità di risparmiare qualcosa)

un prototipo di questa macchina doveva essere pronto in dieci mesi

Le ultime due condizioni sembravano quasi impossibili da realizzare soprattutto perché la macchina più economica dell'epoca, la Opel P4, costava il 50 % in più, circa 1.500 Reichsmark. Porsche accettò lo stesso perché capiva che era l'unica chance che aveva. Porsche doveva disegnare la macchina e la RDA, l'associazione tedesca dei costruttori di macchine, doveva costruirla. Nel 1936 i primi tre prototipi furono provati in un test massacrante di più di 50.000 km. Nel '37 seguirono altri 30 prototipi che fecero insieme ca. 2,4 milioni di chilometri e nel 1938 il Maggiolino era praticamente pronto e aveva già la sua forma caratteristica che nei prossimi 50 anni sarebbe cambiata solo in alcuni dettagli. Nello stesso anno fu posta la prima pietra della fabbrica per la costruzione di serie che doveva iniziare nel settembre del '39 (nella foto: due dei primi prototipi del Maggiolino, a destra un decappottabile). Ma nello stesso mese, Hitler iniziò la guerra e quindi solo pochissime macchine furono costruite. Il governo aveva deciso che la macchina doveva costare 990 Reichsmark ed era stato ideato un sistema che doveva permettere a chiunque di comprarsi la macchina risparmiando 5 marchi alla settimana per un periodo di ca. 4 anni. Circa 337.000 persone aderirono a questa campagna di risparmio, che continuò anche durante la guerra, e la somma risparmiata complessivamente crebbe fino a ca. 280 milioni di marchi.

La guerra cambia tutto

In guerra Hitler aveva un gran bisogno di macchine e perciò la fabbrica che doveva costruire le macchine per il popolo fu destinata alla costruzione di macchine per l'esercito. La carrozzeria originale di Porsche era pero troppo "rotonda", il progetto originale troppo "sofisticato". I generali avevano bisogno di macchine economiche facili da costruire e da riparare. Così il "Volkswagen" (macchina del popolo) diventò il "Kübelwagen" ("Kübel" significa "mastello"). Esisteva anche una versione anfibia ("Schwimmwagen") e un'altra ("Kommandeurwagen", che era molto più comoda) per i comandanti e i generali. Del Kübelwagen furono costruiti 50.000 esemplari, del Schwimmwagen 15.000 e del Kommandeurwagen ca. 600. Nella fabbrica si costruivano inoltre le stufe da campo per i soldati in Russia e alcuni tipi di bombe aeree. I soldi messi via da molti piccoli risparmiatori che volevano comprarsi la Volkswagen giacevano nel frattempo in banca e aspettavano tempi migliori. Alla fine della guerra i soldati russi trovarono questi soldi in una banca a Berlino, ma i risparmiatori dovettero aspettare il 1961 quando la Volkswagen decise di concedere ai risparmiatori uno sconto di 600 marchi sull'acquisto di una nuova Volkswagen.

Si ma sia il nome Volkswagen sia il logo e' stato creato soltanto nel dopo guerra come ho detto prima la auto del popolo prima usava il nome K.D.F. il nome di una agenzia dello stato nazista.Le due versioni di cui parli sono veicoli militari derivati....e le derivate militari erano le sole ad essere costruite a numeri elevati prima della guerra delle versioni civili prima della guerra c'erano pochissime...il progetto poi con il piano Marshall e' stato ripreso ....e ha creato la Volkswagen(prima questo nome era solo usato dalla genete ma non ufficialmente) ed ha creato anche il logo prendendo spunto dalle lettere V e W Volks & Wagen..abbinate in una composizione spartana come del resto era la vettura...

p.s.Vedi Luca in quel epoca secondo la vettura era anche il logo se era una vettura ricca e di lusso dovrebbe avere uno logo importante se era una utilitaria un logo spartano....aziende come Fiat o Peugeot hanno dei logo ricchi perche hanno iniziato la loro attivita' non come costruttori di utilitarie ma di auto di lusso o almeno di livello medio e medio alto....VW ha avuto un logo spartano perche ha cominciato la sua storia con una vettura spartana...

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Quello della MB ricorda troppo il vecchio simbolo della pace.....

Peccato sia nato prima il logo MB :wink:

Bellissima dissertazione sull'araldica e quant'altro ... :?

PS: piccolo ripasso degli appunti di "storia" Audi sarebbe d'uopo 8)

hom_banner_25quattro.jpg

... e personalmente sono 11 anni ;)

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invece cosa sapete del logo volvo? ufficialmente pare sia rimasta solo la scritta (tant'è che nemmeno sul sito ho trovato il logo completo) ma mi sembra che ci fosse quel cerchio con la freccia che se non sbaglio è il simbolo del maschio (mentre quello della femmina è il cerchio con la croce)

qualcuno sa perché?

Come se fosse antani per lei

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mentre BMW ha fatto una variante della bandiera della Baviera..

No, lo stemma BMW è una stilizzazione di un'elica rotante (il bianco è l'elica, il blu il cielo) per ricordare il suo passato di costruttore di aerei (nasce così, poi dopo la 1a guerra mondiale la Germania ebbe il divieto di costruire aerei per tot anni e dovettero modificare la produzione, buttandosi sulle moto).

I punti stilistici

della Bmw Story

Prestazioni dinamiche, innovazione, attrazione estetica, sono, in sintesi, i valori che costituiscono la filosofia Bmw. Ottantatre anni di vita di un marchio che ha contribuito notevolmente a fare la storia nel mondo dei motori. A partire dal 1916, anno di fondazione della Bayerische Flugzeugwerke, la compagnia bavarese si è sempre distinta per le sue scelte e per il coraggio dimostrato nel proporre nuove soluzioni tecnologiche ed estetiche, spesso in contrasto con la tradizione, in grado di aprire nuovi orizzonti. L'anno successivo, il 1917, l'azienda assume il suo nome definitivo come Bayerische Motoren Werke, con l'emblema che stilizzava la rotazione dell'elica di un motore aereo. Proprio dall'aviazione, erano gli anni della "grande guerra" e ogni sforzo era concentrato in quel senso, arrivo il primo record per la fabbrica di Monaco.

Il 17 giugno del 1919, il pilota Franz Zeno Diemer, con un aeroplano spinto da un motore sei cilindri Bmw IV, raggiunse la considerevole altitudine di 9.760 metri. Il 1923 segna un'altra data importante poiché fu realizzata la prima moto Bmw, la R37. Disegnata in sole cinque settimane da Max Friz propose l'inedito motore a cilindri orizzontali contrapposti e telaio a doppia culla. A quasi ottanta anni di distanza questo tipo di motore è portato con successo sulle strade di tutto il mondo. Nel 1928 la Bmw finalmente debutta nell'universo dell'automobile con la 3/15 Dixi, e nel '33, sotto un elemento stilistico ancora oggi adottato, la griglia del radiatore "double kidney", si cela il poderoso sei cilindri della 303. Una pietra miliare nella storia del logo bavarese arriva nel 1936 con la sportiva 328 Roadster progettata da Rudolf Schleicher e Fritz Fiedler, dotata di telaio tubolare, motore sei cilindri con un innovativo sistema di valvole, tre carburatori a depressione e testata in lega leggera di alluminio: una vera sportiva di razza dominatrice di tante corse.

Di questi gioielli ne furono prodotti solo 464 esemplari, averne una oggi equivale a possedere un tesoro. Tra le tante vittorie ricordiamo quella storica della Mille Miglia del 1940, occasione per la quale gli ingegneri tedeschi svilupparono una speciale carrozzeria in lega di magnesio e alluminio. Prosegue intanto anche la produzione di motori per aerei come il famoso Hornet, radiale da 2.000 hp, raffreddato ad aria, che equipaggio il leggendario Junkers Ju 52, e nel 1943 ulteriore sviluppo tecnologico con la produzione di motori jet. Ancora un esercizio stilistico che si incarna nel modello 507, del 1956, disponibile, nella serie 503, sia in versione cabrio che coup‚. Definita come una delle vetture sportive più attraenti realizzate dalla Bmw, montava un motore V8 in alluminio di 3,2 litri che erogava una potenza 150 cavalli a 5.000 r.p.m., e consentiva velocità oltre i 220 km/h.

[repubblicauto.com]

se andate sul sito della bmw c'è scritta tutta la storia

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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Guest T a u r u s
mentre BMW ha fatto una variante della bandiera della Baviera..

No, lo stemma BMW è una stilizzazione di un'elica rotante (il bianco è l'elica, il blu il cielo) per ricordare il suo passato di costruttore di aerei (nasce così, poi dopo la 1a guerra mondiale la Germania ebbe il divieto di costruire aerei per tot anni e dovettero modificare la produzione, buttandosi sulle moto).

I punti stilistici

della Bmw Story

Prestazioni dinamiche, innovazione, attrazione estetica, sono, in sintesi, i valori che costituiscono la filosofia Bmw. Ottantatre anni di vita di un marchio che ha contribuito notevolmente a fare la storia nel mondo dei motori. A partire dal 1916, anno di fondazione della Bayerische Flugzeugwerke, la compagnia bavarese si è sempre distinta per le sue scelte e per il coraggio dimostrato nel proporre nuove soluzioni tecnologiche ed estetiche, spesso in contrasto con la tradizione, in grado di aprire nuovi orizzonti. L'anno successivo, il 1917, l'azienda assume il suo nome definitivo come Bayerische Motoren Werke, con l'emblema che stilizzava la rotazione dell'elica di un motore aereo. Proprio dall'aviazione, erano gli anni della "grande guerra" e ogni sforzo era concentrato in quel senso, arrivo il primo record per la fabbrica di Monaco.

Il 17 giugno del 1919, il pilota Franz Zeno Diemer, con un aeroplano spinto da un motore sei cilindri Bmw IV, raggiunse la considerevole altitudine di 9.760 metri. Il 1923 segna un'altra data importante poiché fu realizzata la prima moto Bmw, la R37. Disegnata in sole cinque settimane da Max Friz propose l'inedito motore a cilindri orizzontali contrapposti e telaio a doppia culla. A quasi ottanta anni di distanza questo tipo di motore è portato con successo sulle strade di tutto il mondo. Nel 1928 la Bmw finalmente debutta nell'universo dell'automobile con la 3/15 Dixi, e nel '33, sotto un elemento stilistico ancora oggi adottato, la griglia del radiatore "double kidney", si cela il poderoso sei cilindri della 303. Una pietra miliare nella storia del logo bavarese arriva nel 1936 con la sportiva 328 Roadster progettata da Rudolf Schleicher e Fritz Fiedler, dotata di telaio tubolare, motore sei cilindri con un innovativo sistema di valvole, tre carburatori a depressione e testata in lega leggera di alluminio: una vera sportiva di razza dominatrice di tante corse.

Di questi gioielli ne furono prodotti solo 464 esemplari, averne una oggi equivale a possedere un tesoro. Tra le tante vittorie ricordiamo quella storica della Mille Miglia del 1940, occasione per la quale gli ingegneri tedeschi svilupparono una speciale carrozzeria in lega di magnesio e alluminio. Prosegue intanto anche la produzione di motori per aerei come il famoso Hornet, radiale da 2.000 hp, raffreddato ad aria, che equipaggio il leggendario Junkers Ju 52, e nel 1943 ulteriore sviluppo tecnologico con la produzione di motori jet. Ancora un esercizio stilistico che si incarna nel modello 507, del 1956, disponibile, nella serie 503, sia in versione cabrio che coup‚. Definita come una delle vetture sportive più attraenti realizzate dalla Bmw, montava un motore V8 in alluminio di 3,2 litri che erogava una potenza 150 cavalli a 5.000 r.p.m., e consentiva velocità oltre i 220 km/h.

[repubblicauto.com]

se andate sul sito della bmw c'è scritta tutta la storia

No caro, appunto parlo di variante e la variante e' l'elica ma i colori sono presi dallo stemma degli duchi di baviera e la bandiera di Baviera bianca e blu....non dimentichiamo che BMW significa Bayerische Motoren Werke....

fl_bay.jpg

BMW%20Logo.jpg

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appunto parlo di variante e la variante e' l'elica ma i colori sono presi dallo stemma degli duchi di baviera e la bandiera di Baviera bianca e blu....non dimentichiamo che BMW significa Bayerische Motoren Werke....

Vabbè se l'elica s'è sempre alla fine abbiamo ragione tutti e due....

:lol::lol::lol:

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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No, lo stemma BMW è una stilizzazione di un'elica rotante (il bianco è l'elica, il blu il cielo)

Bravo, risposta esatta.

Questa é la prima lezione da imparere nel museo BMW a Monaco d.B. :)

museum_visual_overview.jpg

per ricordare il suo passato di costruttore di aerei

Quasi. ;) Non hanno fatto aeri ma motori aerei durante il periodo WWI-WWII

Vedi gli anni 1917-1941: http://www.luftfahrtmuseum.com/htmd/dth/bmw.htm

Molti anni dopo il primo motore hanno comprato il diritto per fare la DA2 (1927), erede della DA1 (basata sulla Austin Seven). Lo so perché mio padre possiede uno di questi "prototipi BMW" con carozzeria speciale Ihle. Lo stemma esisteva già prima con i motori aerei ...

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