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Anteprima 2016


1happydream

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  • 2 settimane fa...
[h=1]Ecco la KTM RC16 MotoGp in pista al Red Bull Ring[/h] [h=2]C'è stato un primo shakedown con Alex Hoffman in sella e le foto hanno iniziato a circolare sui social[/h]

L'avventura della KTM in MotoGp inizia ad entrare nel vivo. Subito dopo la firma come collaudatore di Mika Kallio, è arrivato il primo shakedown della RC16 al Red Bull Ring, con in sella l'altro tester già ingaggiato da tempo, ovvero Alex Hoffman.

Il tedesco ha girato al Red Bull Ring, pista che dall'anno prossimo entrerà a far parte del calendario del Motomondiale e che ovviamente è anche quella di casa per la KTM. La notizia si è diffusa grazie alla comparsa di diverse immagini sui social network.

Come aveva già annunciato la Casa austriaca, la RC16 ha come base un telaio a traliccio, quindi sarà l'unica sulla griglia della classe regina a disporre di questa soluzione. Il forcellone invece è di quelli tradizionali ed anche gli scarichi Akrapovic hanno un posizionamento che ricorda quello della concorrenza: uno sotto la sella ed un sul lato destro.

Da queste poche immagini non sembra di vedere soluzioni rivoluzionarie, ma è chiaro che è ancora presto per esprimere giudizi. Inoltre per il momento non ci sono stati riscontri cronometrici. Del resto, non si sapeva neanche di questo esordio, quindi è tutto assolutamente normale.

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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  • 2 settimane fa...

Ducati, c’è attesa per Casey Stoner

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La Casa di Borgo Panigale sogna in grande e potrebbe segnare un grandissimo colpo di mercato in un momento in cui le attenzioni della MotoGP sono tutte concentrate verso problemi decisamente diversi

Mentre non accennano a placarsi le polemiche sul finale di mondiale 2016, c’è chi sta lavorando in silenzio per tentare di costruire un futuro radioso. In Ducati sono sempre stato dei grandi sognatori, e l’ultimo sogno bolognese vede protagonista la più luminosa tra le stelle che hanno portato in pista la Desmosedici. Secondo Speedweek i vertici della Casa italiana avrebbero avvicinato Casey Stoner dopo il GP di Sepang, nel tentativo di assicurarsi i suoi servigi nel ruolo di collaudatore per il 2016affiancando Michele Pirro.

Sembra che i rapporti tra Honda e Stoner non siano per nulla rilassati e che Casey non voglia confermare l’impegno con la Casa di Tokyo per il 2016. Lo sgarbo dei vertici HRC che gli hanno negato di sostituire l’amico Dani Pedrosa nei GP di Austin ed Argentina ad inizio stagione non è stato ancora digerito dal pilota di Curri Curri. Questa situazione lascia aperta la speranza, seppur flebile, di rivederlo in sella ad una Rossa di Borgo Panigale a partire dal prossimo anno.

Stoner ha lasciato un segno indelebile nella storia sportiva della Ducati, conquistando il titolo MotoGP nel 2007 e segnando nel 2010 a Phillip Island quella che ad oggi risulta essere l’ultima vittoria per una moto bolognese in gara nella categoria top del motomondiale. Casey non ha mai perso dimestichezza con la velocità, anche se la sua principale attività in questi tre anni è stata quella di pescatore nelle calme acque che bagnano la Gold Coast australiana. Tra i test MotoGP di inizio anno e la preparazione per la sciagurata partecipazione alla 8 Ore di Suzuka, il rider non ha di certo visto intorpidire il proprio limpidissimo talento.

Il vertice tecnico Ducati, rappresentato da Gigi Dall’Igna, avrebbe dichiarato che ritiene improbabile ritrovare Casey in pista in gara in futuro, almeno per una stagione completa. La possibilità più concreta sarebbe quella di vederlo in sella alla GP16 per ilGP di Phillip Island che si correrà il 23 Ottobre 2016, nel ruolo di wild card e vero idolo di casa per i tifosi australiani. Stoner ha un ruolino di marcia impressionante sul circuito di casa, che lo ha visto imbattuto dal 2007 al 2012, correndo sia con la Ducati che con la Honda e restando praticamente inavvicinabile per tutti gli altri piloti presenti in pista.

http://motori.sportreview.it/ducati-attesa-per-casey-stoner/

magari fosse!!!...anche se ci credo poco.:(((

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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«Il talento di Stoner come collaudatore è così cristallino, che è un peccato fargli fare il pilota.»

Stoner non ha mai fatto mistero di detestare l'ambiente della MotoGP e di volersi dedicare alla famiglia, ma di amare ancora correre. Pertanto non penso che tornerà a correre, ma credo che gli piacerebbe tornare a lavorare con la Ducati come collaudatore; ambiente che non ha mai smesso di amare.

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Clamoroso in MotoGP: Stoner e Ducati di nuovo vicini! Ritorno da collaudatore

L'australiano e la rossa stanno parlando: accordo per sviluppare la GP16 e forse correre alcuni GP come wild card. Si consuma quindi il divorzio con la Honda dopo l'incidente alla 8 Ore di Suzuka e il mancato impiego dell'australiano per sostituire in un paio di occasioni l'infortunato Pedrosa

11 NOVEMBRE 2015 - VALENCIA (SPAGNA)b5d8494d63c5553452e0635b5df1ad39_169_l.jpg?v=201511111322

Casey Stoner ai tempi della Ducati nel 2007. Lapresse

Casey Stoner è pronto a tornare in pista in MotoGP! Non come pilota titolare ma come pilota collaudatore del suo vecchio amore, la Ducati. La clamorosa notizia giunge dal paddock di Valencia, e arriva volutamente un paio di giorni dopo la conclusione di questa stagione, diventata incandescente per via del duello tra Rossi, Lorenzo e Marquez.

VERSO LA FIRMA — Al momento non c'è ancora l'ufficialità ma il colloquio tra l'australiano e la rossa è un fatto concreto e molto avanzato. Si consuma dunque la rottura tra Casey e la Honda, con la quale c'erano stati ultimamente attriti per via dell'incidente patito nella recente 8 Ore di Suzuka, ma anche per via della scelta di Tokyo di non impiegarlo quest'anno in gara nelle prove in Argentina e ad Austin, quando Daniel Pedrosa non ha potuto correre per problemi fisici.

CIABATTI: WE LOVE CASEY — L'obiettivo della Ducati è di impiegare Stoner per lo sviluppo della GP16 e magari di impiegarlo anche in alcuni GP come wild card. Con la rossa di Borgo Panigale l'australiano ha vinto il titolo mondiale MotoGP del 2007. Il team manager Ducati Davide Tardozzi ha così commentato: "Casey non vuole tornare a correre a tempo pieno, ha scelto la qualità della vita come valore principale. Però lui è un pilota importante per la Ducati e quando ha rotto con la Honda per noi è stato naturale fargli questa proposta". Il ds Ducati Paolo Ciabatti ha rincarato il concetto: "We love Casey, sarebbe bello si concretizzasse questo progetto. Il suo contratto con la Honda scade a fine anno, lui per la Ducati è un eroe".

http://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/11-11-2015/clamoroso-motogp-stoner-ducati-vicini-130878717294.shtml?refresh_ce-cp

Oh cazzo.....:shock:

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Mah...

Ho capito solo che con la coppia italica sono arrivati ad un punto morto.Se va bene uno va male l'altro.

Da valencia con le coperture francesi,ore 12

Valencia, Day 2, Ore 12: si porta davanti Pedrosa

MOTOGP, Valencia, 11/11/2015

Seconda giornata di test collettivi (Ore 12)

1. Dani Pedrosa - Honda - 1'31"771

2. Cal Crutchlow - Honda - +0"057

3. Maverick Vinales - Suzuki - +0"107

4. Andrea Iannone - Ducati - +0"109

5. Bradley Smith - Yamaha - +0"258

6. Aleix Espargaro - Suzuki - +0"349

7. Marc Marquez - Honda - +0"415

8. Jack Miller - Honda - +0"604

9. Pol Espargaro - Yamaha - +0"647

10. Jorge Lorenzo - Yamaha - +0"737

11. Andrea Dovizioso - Ducati - +0"775

12. Valentino Rossi - Yamaha - +0"906

13. Scott Redding - Ducati - +0"964

14. Loris Baz - Ducati - +1"133

15. Alvaro Bautista - Aprilia - +1"592

16. Yonny Hernandez - Ducati - +1"600

17. Michele Pirro - Ducati - +1"857

18. Tito Rabat - Honda - +1"889

19. Stefan Bradl - Aprilia - +2"002

20. Eugene Laverty - Ducati - +2"125

21. Danilo Petrucci - Ducati - +2"151

22. Nobuatsu Aoki - Suzuki - +5"320

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Ma quindi centralina unica per gestire cosa? Tutti i controlli e i vari sensori?

Non capisco

La novità per il campionato 2016 non sta tanto nella centralina unica Magneti Marelli (che dovrebbe essere molto simile, se non uguale, a quella usata dalle Open negli ultimi anni), quanto nel software che ci gira sù.

Fino a questo momento tutti i costruttori impegnati in GP hanno potuto impiegare un software di proprietà, mentre dal prossimo anno potranno utilizzare solo una versione uguale per tutti. Questo software è stata sviluppato, almeno in questa prima release, congiuntamente da Honda, Yamaha e Ducati. E dal momento che ognuno di questi costruttori ha dei segreti da proteggere, non tutte le stringhe di codice sviluppate negli scorsi anni sono state rese pubbliche. Diciamo che si è deciso cosa mettere in compartecipazione per avere un pacchetto comunque buono e di portare gli altri segreti nella tomba. Inevitabilmente questo è uno dei perché il software unico sia ancora distante dai vecchi software proprietari (e a sentire Marquez, anche più lento ad agire).

L’altro problema nasce dai canali di acquisizione della centralina, che sono stati ridotti rispetto al 2015. Non scendo nei particolari, anche perché non ne ho le competenze, ma ti basti sapere che se prima si poteva settare l’elettronica suddividendo la pista in un’infinità di spezzoni, adesso al massimo si può agire curva per curva. Che è tanto, ma sempre un peggioramento rispetto al recente passato.

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