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L'odio per l'elettrico, mito, disinformazione o reale fondamento?


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19 ore fa, __P scrive:


Si ma mica siamo whatsapp dove fai inoltra a mille chat random!

Le discussioni non sono dei doppioni come ho scritto qualche post fa, sono specifiche, questa più “emotiva” l’altra più “tecnica”.

Se si ha un qualcosa da condividere come spunto di discussione si sceglie quella più congrua e si aspetta che qualcuno a cui interessi l’argomento risponda… se invece nessuna scrive in merito evidentemente l’argomento può non interessare (parlo in generale).

 

Per cui, secondo il tuo punto di vista, questa informazione che vuoi condividere in quale discussione dovrebbe stare?

Cancella pure. No problem

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1 minuto fa, 1happydream scrive:

Cancella pure. No problem


Il problema non è il contenuto, ma che nel forum è vietato per policy il cross posting.

Basta solo fare un po’ di attenzione… 😉

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Posted (edited)

Sfatiamo i miti (in aggiornamento)

 

1. Dopo dieci anni devi cambiare le batterie

Sfatiamo questo mito diffusissimo. Primo, la maggior parte dei produttori garantisce il veicolo 4 anni per le parti meccaniche e 8 anni la batteria.

Tesla ad esempio garantisce per 8 anni il pacco batterie e le cambia se c'è una perdita di efficienza inferiore al 30% rispetto al nuovo.

 

In realtà la differenza tra un veicolo ed un altro è dato dall'efficienza del BMS (Battery Management System) che alloca l'energia nelle singole celle in base a logiche che variano da costruttore a costruttore. Tesla ad esempio ha una perdita di efficienza media del 9% dopo 160.000 km. 

Statisticamente quindi, è più probabile che vendiate o rottamiate l'auto prima che sia necessario cambiare le batterie (la vita media delle auto italiane è 12,2 anni). Senza contare che se sostituite, comunque vi troverete con un veicolo complessivamente più ammodernato rispetto ad un veicolo termico il quale essendo composto da molti più componenti meccanici tenderà ad essere complessivamente più usurato.

 

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2. Le auto elettriche sono pericolose perchè prendono fuoco

1. “Un automobilista ha cinque volte più probabilità di subire un incendio in un’auto a benzina convenzionale che in un’auto elettrica” (National Fire Protection Association, USA, 2018).
2. Una stima basata sul parco auto italiano calcola che il rischio sia 64 volte minore (“Il rischio incendio collegato alle auto elettriche”, di Guido Zaccarelli, Presidente Vicario della APC Prevenzione Incendi, 2018).


Però è vero che servono precauzioni speciali per spegnerle se s’incendiano.

 

3. Le batterie contengono litio (che si esaurirà) e cobalto estratto dai bambini del Congo

Il litio non è a rischio di esaurimento; le “terre rare” non sono affatto rare come sembra suggerire il nome (sono più abbondanti di argento e mercurio) e il cobalto è usato in quantità modeste o addirittura non viene usato affatto, per esempio nelle auto con batterie LFP (litio-ferro-fosfato). I danni ambientali ci sono, ma ci sono anche nell’estrazione e nel trasporto del petrolio. Soluzioni perfette non ce ne sono: si tratta di scegliere la soluzione meno dannosa.

Non c’è cobalto nelle auto elettriche che hanno batterie LFP (litio-ferro-fosfato). Inoltre il cobalto è disponibile anche in altri paesi, non solo in Congo. Invece si dimentica spesso che laptop e telefonini usano il cobalto (e ne usano in totale molto di più; ogni anno si vendono 1,52 miliardi di smartphone). E anche le auto diesel dipendono dal cobalto, visto che serve per desolforare il carburante. 

 

4. La produzione delle BEV inquina di più rispetto alle ICE

Falso, mediamente l'impatto di CO2 è paragonabile alle ICE, con la differenza che nel ciclo di vita a parità di km l'impatto è la metà rispetto alle controparti termiche.

 

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5. Pesano moooolto di più delle termiche

Pesano generalmente di più, ma in maniera molto contenuta e a parità offrono prestazioni superiori rispetto ai modelli ICE.

Per fare degli esempi:

 

Tesla Model 3 Performance (513CV, 0-100 3,3s) 1819 Kg

BMW M3 Competition (510CV, 0-100 3,9s) 1840 Kg

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (510CV, 0-100 3,9s) 1580 Kg (si, è un mostro)

Mercedes AMG C63 (510CV, 0-100 3,9s) 1936 Kg

 

 

6. Le batterie non si riciclano

Enorme bugia.

Le batterie si riciclano eccome. Ci sono diverse tecniche utilizzate, con un recupero che varia dal 50 al 90%: l'europea Hydrovolt ad esempio ricicla il 95%.

Con il riciclo poi si può scegliere la destinazione dei materiali: dal creare batterie nuove alla produzione di materiali per l'edilizia. 

E' l'esempio perfetto di economia circolare.

 

 

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7. Sono troppo care

Non è più così, o meglio non lo è ma non vi sono molte opzioni sul basso di gamma.

A parità di prodotto:

 

Tesla Model 3 (306 CV, 6,1s): 41.490,00 Euro

BMW Serie 3 1.8 benzina (156 CV, 8,6s) 46.900,00 Euro

Audi A4 (159 CV, 8,9s ) 45.185,00 Euro

Alfa Romeo Giulia (160 CV, 8,1s) 42.445,00 Euro

 

 

 

 

 

 

 

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Dopo una discussione tra noi dello staff, si è deciso di ripristinare il primo messaggio, e di riportare le modifiche fatte da @A.Masera in uno dei suoi ultimi interventi.

Si è fatto ciò perché la discussione era iniziata con una domanda ben precisa e che ha portato il thread a svilupparsi attorno a quello spunto iniziale. Come abbiamo già scritto, questa discussione è da intendersi come flusso di idee, una sorta di rage room ma moderata - e chi sgarra con i toni verrà accompagnato alla porta - mentre per argomentazioni più tecniche ci sono le altre due discussioni.

 

P.S: @A.Masera nell’operazione alcune immagini non si sono caricate correttamente. Se vuoi sistemarle…

Edited by __P
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On 16/3/2023 at 15:41, A.Masera scrive:

Tesla ad esempio garantisce per 8 anni il pacco batterie e le cambia se c'è una perdita di efficienza inferiore al 30% rispetto al nuovo.

Te le cambia sì, ma con una usata, in modo che la perdita non sia superiore al 30%.

On 16/3/2023 at 15:41, A.Masera scrive:

(la vita media delle auto italiane è 12,2 anni).

No, l'età media delle auto italiane è 12,2 anni. La vita è molto superiore.

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5 ore fa, jameson scrive:

No, l'età media delle auto italiane è 12,2 anni. La vita è molto superiore.


Il parco circolante italiano è di circa 40 milioni di auto e ogni anno si vendono circa 1,5 milioni di auto nuove e si rottamano 1,5 milioni di auto vecchie, che però non vengono tutte rottamate a 24,4 anni di età, quindi non è una distribuzione uniforme rettangolare, ma una distribuzione normale gaussiana

 

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Anzi, per la precisione è una distribuzione asimmetrica, perché ci sono auto con più di 25 anni, che per lo più sono 500

 

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