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Nuovo logo Lancia


lucaf1

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effettivamente il nuovo logo non e' brutto. E' che non c'era la necessita', secondo me, di cambiare il precedente che era una perfetta sintesi di classe e design.

no, no. è prorpio brutto, fatte servi'.

è miserello. si legge meglio, d'accordo, ma l'altro era un altro pianeta.

e come dici tu, non c'era bisogno di un nuvo marchio, ma di nuove auto.

almeno avessero presentato il nuovo marchio insieme ad un nuovo modello, come praticamente ha fatto fiat con bravo, la bruttezza sarebbe passata inosservata. così è ancor più deprimente.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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almeno avessero presentato il nuovo marchio insieme ad un nuovo modello,

hanno voluto festeggiare i 100 anni con questo logo ; quasi un regalo di compleanno

c'era un' antica frase che diceva : " mai accettare regali dagli ateniesi " :(

se penso poi a quanto avranno speso per farsi riprogettare il logo ...

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Stamattina, sull' intranet aziendale, e' venuta fuori un' animazione che ho cercato di "fotografare" per riportarvela.

Credo che non esistano piu' dubbi.

http://img443.imageshack.us/img443/5156/logolancia1sg1.jpg

http://img443.imageshack.us/img443/5368/logolancia2fz9.jpg

ammazza che brutto!!!!

Prenditi cura degli amici, ma ancor piu dei tuoi nemici...

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E' ufficiale. Dall'Ufficio Stampa Fiat:

06/03/2007

Un nuovo marchio per le sfide del futuro

Il nuovo logo è stato realizzato da RobilantAssociati, agenzia specializzata in brand advisory and strategic design, in collaborazione con il Centro Stile Lancia. Si tratta di un simbolo che rappresenta il "cambiamento nella continuità", un segno del passato riletto in chiave moderna che bene esprime un brand proiettato nelle sfide del futuro ma, al tempo stesso, orgoglioso della propria identità storica. In questo senso, quindi, l’inedito logo Lancia rappresenta la sintesi visiva della sua filosofia: Tradizione e Innovazione. Del resto, il brand vanta un patrimonio ricchissimo, continua fonte di ispirazione per la ricerca di soluzioni tecniche innovative.

Essenziale e di forte impatto visivo, dunque, il nuovo logo conferma i solidi legami con la tradizione Lancia attraverso due elementi: il colore blu, presente sin dal 1911, e lo scudo, giunto nel 1929, ma volutamente reso più attuale con l’uso volumetrico del 3D. L’innovazione maggiore si può notare sul volante, che diventa un tratto grafico, e sulle quattro razze, sintetizzate in due punte, che assumono un ruolo funzionale: concentrare lo sguardo sul logotipo Lancia, lievemente ritoccato per una maggiore leggibilità ma graficamente riconducibile al marchio del 1911.

Il nuovo logo Lancia vuole sintetizzare la missione di un’Azienda italiana che da un secolo realizza vetture affascinanti nello stile e innovative nella meccanica, vere e proprie icone che continuano a stupire per design, eleganza e temperamento. Tutto questo appartiene al patrimonio umano e tecnologico di Lancia: qui risiede l’unicità di una delle avventure più coinvolgenti del XX secolo, una storia nata a Torino nell'autunno del 1906 e fatta di uomini, motori, strade e tecnologia. Ma anche di stemmi che, in questi cento anni, sono apparsi sulle calandre delle vetture Lancia. La raccontiamo, facendo riferimento all'anno nel quale ogni simbolo è stato usato per la prima volta.

1907 – 1910

Nel 1907 appare sulle vetture Lancia una targhetta rettangolare che, per consuetudine, viene riconosciuta come il suo primo marchio di fabbrica. In realtà è più semplicemente una piastra identificativa, realizzata in ottone, che riporta la ragione sociale “Lancia e C” e, sotto, il numero di produzione dell’autotelaio. Da sottolineare che lo stile del carattere è già ben definito: un aggraziato bodoniano stretto maiuscolo (derivato dal romano classico) con piccole varianti, fra cui il tratto della “L” prolungato a sottolineare la prima “A”. Nello stesso periodo su alcuni esemplari di Alpha, Dialpha e Beta compare la firma Lancia scritta in caratteri Liberty e posta sul radiatore dell’acqua. Ma anche in questo caso non si tratta di un vero e proprio marchio. Infatti, bisognerà attendere il 1910 quando Vincenzo Lancia chiede al conte Carlo Biscaretti di Ruffia di studiare il primo vero marchio della Casa.

1911 – 1932

Il conte Carlo Biscaretti di Ruffia propone sei bozzetti all’acquarello e tra questi Vincenzo Lancia sceglie quello che riproduce un logo a forma circolare, datagli dalla sagoma di un volante a quattro razze (su una di queste è riconoscibile il comando manuale dell’acceleratore) disegnata in oro su fondo bianco, cui è sovrapposta una bandiera blu appesa ad una lancia con il nome della Casa in colore oro. Nel 1911 la prima vettura a fregiarsene è la Gamma 20HP, seguita dai modelli Delta, Epsilon, Zeta, Eta, Theta, Kappa, Dikappa, Trikappa e Lambda. Saranno proprio le ultime serie della Lambda a mantenere in vita il logo circolare fino al 1932, in quanto a partire dal 1929 con la Dilambda tutti gli altri modelli, ad esclusione delle prime serie di Artena, Astura ed Augusta, adottano un nuovo marchio.

1929 – 1957

Nel 1929 debutta la Dilambda e Vincenzo Lancia decide che sarà questa vettura a portare per prima un nuovo logo. La scelta cade su un’altra delle sei proposte di Carlo Biscaretti di Ruffia: uno scudetto con il fondo blu e delimitato da un sottile doppio contorno bianco che incornicia l’emblema circolare precedente con la sola modifica della rappresentazione grafica dell’acceleratore a mano. Il blasone viene adottato fino al 1958 dai modelli: Dilambda, Artena, Astura, Augusta, Aprilia, Ardea, Aurelia e Appia (prima e seconda serie). Va precisato che il primo modello che impiega in modo continuativo questo logo è l’Aprilia, a partire dal 1936, mentre saranno l’Aurelia e l’Appia le ultime a fregiarsene nel 1958.

1956 - 1979

Nel 1956 viene presentato al Salone di Torino un prototipo della Flaminia, disegnata da Pinin Farina, che sfoggia un nuovo marchio di fattura più stilizzata situato nel mezzo della griglia frontale d’aerazione, essendo stata abbandonata la tradizionale calandra: infatti, lo scudetto e il volante (senza razze) diventano due semplici profili metallici cromati, su cui è applicata la bandiera con fondo smaltato in blu e logo anch’esso cromato e caratteri più stretti e alti.

Il nuovo blasone viene applicato fino al 1980 sul frontale dei modelli Flaminia, Appia (terza serie), Flavia, Fulvia, Beta (prima e seconda serie), Gamma (prima serie) e Beta Montecarlo (prima serie e Scorpion). Fanno eccezione la Stratos, su cui compaiono cerchio traforato e bandiera senza scudetto; la Fulvia e la Flavia nelle versioni Sport e Zagato, che esibiscono uno scudetto e un tondo pieni e smaltati; e, infine, la Lancia 2000 che riprende il logo circolare disegnato da Carlo Biscaretti di Ruffia con le modifiche apportate all’inizio degli anni Trenta.

1979 - 2006

Nel 1974 l’allora presidente della Lancia, Umberto Agnelli, chiede all’architetto milanese Massimo Vignelli di rivedere l’immagine coordinata della Lancia creando il nuovo logo da utilizzare a seconda dei diversi materiali e impieghi. Nasce così un vero e proprio “disegno tecnico” del simbolo che determina le linee guida di applicazione, le quote esatte e i giusti rapporti tra tutti gli elementi stilistici e grafici (contorni, sfondi e colori).

Il risultato finale è un logo schematizzato con scudetto blu e cerchio bianco, che riprende quattro dei cinque stilemi del marchio del 1936 (scritta, volante, asta, bandiera, ma scompare il comando acceleratore) apportando modifiche significative. Per esempio, la scritta diventa più semplice e priva di gentilezze grafiche, con un carattere meno stretto e alto, mentre il tratto orizzontale della “L” è in linea con la base del logo. Inoltre, l’asta è più corta, perde i lacci e la punta diventa un triangolo ben definito. Allo stesso modo, sul volante (bianco e blu) ritornano le razze ma da quella di destra scompare la sagoma del comando manuale dell’acceleratore; il segno grafico di questi elementi è molto più marcato. Infine, lo scudetto, il cerchio e i disegni del volante e della bandiera hanno sottili contorni metallici color argento e con lo stesso materiale è composta la scritta Lancia.

La prima vettura a utilizzare questo nuovo marchio è la Delta nel 1979, poi campeggerà sul frontale di tutte le vetture del periodo più recente, sia da turismo sia da corsa: dalla Beta Montecarlo (seconda serie) alle ultime Gamma e Beta, dalla Trevi alla Delta, dalla Prisma alla Rally 037, dalla LC1 alla Thema, dalla Dedra alla Z sino agli attuali modelli Lancia. Da allora lo scudetto non subisce rilevanti modifiche se non per le dimensioni e per la cornice che diventa cromata.

Per visualizzare i loghi:

http://www.fiatautopress.com/index.php?method=gallery&action=zoom&id=20041223141812550a311685d0f38178954bb1905df4300d

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

Libro dei Proverbi

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Non è brutto, però è anche vero che secondo me non si sentiva bisogno di cambiarlo.

A meno che non prefiguri una svolta importante nel ruolo di Lancia nel gruppo.

5oonk0.png

Alonso, come ha detto Kimi, è il primo top driver che si fa pagare il posto a Maranello.

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Non è brutto, però è anche vero che secondo me non si sentiva bisogno di cambiarlo.

A meno che non prefiguri una svolta importante nel ruolo di Lancia nel gruppo.

quotone.....il logo lancia non aveva nessun bisogno di essere cambiato, era semplicemente bellissimo.......questo invece:(

firma_arcy4.jpg

lostjn58qh5cg0.gif

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Io sono d'accordo con Pablo.

Questo marchio va ben per cio' che ora questo marchio: il reparto allestimenti di lusso di Fiat e PSA.

Allora e' giusto mettere una targhetta diversa.

No disonoriamo le Aprilia, ma nenche le Prisma e le Delta.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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