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Europa e aiuti al settore auto


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A Bruxelles vertice UE sugli aiuti di Stato

In ballo c'è il futuro dell'auto. Scajola: "il Governo valuta nuove misure"

La crisi economica e la politica degli Stati Uniti preoccupano l'Europa, che oggi si è riunita per discutere di possibili aiuti di Stato all'industria dell'auto. "Non possiamo soccombere alla politica di aiuti di Stato per il settore delle auto da parte degli USA che metterebbe in una posizione difficile le industrie europee", ha detto il ministro delle Attività produttive Claudio Scajola subito dopo l'incontro tra i 27 ministri dell'industria e la Commissione europea. Qui a Bruxelles, durante i lavori che si sono appena conclusi, ha detto Scajola, "è stata condivisa l'urgenza di tutelare questo importante settore". L'emergenza per gli effetti devastanti della crisi economica è dunque molto sentita dai vertici politici dell'Unione Europea, usciti dall'incontro con una rassicurazione da parte della Banca Europea degli Investimenti, per cui è possibile "un significativo aumento" del proprio intervento a sostegno del settore (oltre ai circa 4 miliardi di euro decisi in dicembre). Nello specifico, la BEI aumenterà i fondi in favore dell'industrie automobilistiche che avvieranno progetti innovativi.

A pesare sulle riflessioni politiche dei più alti rappresentanti Europei, ricordiamo che ci sono stati diversi aspetti della situazione attuale che partono dai numeri pesantissimi del 2008: oltre un milione di auto in meno vendute in Europa rispetto all'anno precedente, con un crollo delle vendite quasi del 20% in dicembre (solo in Italia il calo è stato del 13,4%). Da considerare ci sono stati i vari piani già presentati da alcuni governi europei (Germania in testa); le possibilità concrete di intervento a livello comunitario e il piano USA da 20 miliardi di dollari per salvare le Big Three. A questo già pesante quadro economico, si aggiungono le ultime previsioni di mercato che parlano di un ulteriore peggioramento della situazione nel 2009, in linea con l'aggravarsi della crisi finanziaria ed economica.

L'urgenza europea è quella di aggiungere qualcosa di più al piano di rilancio dell'economia varato dal Consiglio UE a dicembre, in cui si prevede a livello comunitario un sostegno al settore auto non caratterizzato da aiuti a pioggia, ma da incentivi mirati a chi produce auto a basso impatto ambientale. "Nel settore auto abbiamo bisogno di un'azione ancor più coordinata", ha sollecitato al suo arrivo il ministro britannico per il commercio, Peter Mandelson, cui ha fatto eco il ministro dell'industria spagnolo, Miguel Sebastian Gascon, parlando di "azione coordinata per stimolare la domanda". E il ministro francese dell'Economia, Christine Lagarde, si è detta "a favore di una armonizzazione a livello europeo degli incentivi per l'acquisto di auto nuove".

"Il Governo sta valutando eventuali nuove misure anche per il settore auto anche alla luce dei risultati del confronto europeo di oggi", ha detto Scajola, che ha aggiunto "il peggioramento del quadro internazionale impone di intensificare le politiche di sostegno al settore industriale per attenuare gli effetti recessivi della crisi". Non è da escludere, a questo punto, che al Parlamento italiano si discuterà a breve di auto e incentivi.

Autore: Eleonora Lilli

da OmniAuto.it

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Crisi: Francia,aiuti a settore auto

Premier, intervento statale per 5-6 miliardi di euro

(ANSA) - PARIGI, 20 GEN - Il primo ministro francese Fillon ha annunciato aiuti pubblici all'industria automobilistica colpita dalla crisi, per '5 o 6 mld di euro'. In precedenza il ministro al rilancio Devedjian aveva sottolineato che spetta allo stato 'definire' la strategia per salvare il settore auto. Il ministro dell'industria Chatel ha invitato i rappresentanti della filiera auto a 'inventare un nuovo modello' che 'faccia emergere un nuovo settore auto piu' forte'.

fonte ANSA

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Secondo il Bild Zeitung, oltre al già riportato taglio della produzione in Germania, la BMW si appresterebbe a chiedere al Governo Tedesco, un aiuto statale in termini di garanzie al credito, per fronteggiare la crisi e il calo delle vendite.

Seguirebbe le richieste in tal senso già portate avanti da Opel e VolksWagen.

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Vergognoso come tutti se ne freghino delle regole eu.. Il governo Francese non baderà a spese per far uscire le due case dalla crisi con una quota superiore a quella di prima, letto sul 24ore.. imbarazzante il silenzio dell'europa... mamma mia..

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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concordo con Motron...ci sono alcuni paesi che rompono sempre con la UE e sono i primi a prenderci per il culo e infischiarsene delle regole :(

Va anche detto che noi le nostre porcate le abbiamo fatte in passato e con il nostro debito pubblico gli spazi di manovra sono pochi

 

花は桜木人は武士

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Volendo fare i cattivi, do un po' più colpa a chi sta "non facendo" e "non spingendo", rispetto a chi sta correndo ai ripari anche forzando un po' la mano.

Se i primi forzano i principi comunitari i secondi li immobilizzano.

Il governo francese in questo frangente è uno di quelli che da subito e senza sosta hanno chiesto un azione comunitaria rapida.

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Montezemolo: per uscire dalla crisi serve "coordinamento europeo"

Il cda Fiat giovedì parlerà anche di aiuti di Stato

L'industria dell'auto ha bisogno di un "coordinamento europeo" per affrontare la crisi e non "soffrire una concorrenza sleale" con gli USA. È questa l'opinione del presidente della Fiat e della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, che oggi a Maranello ha presentato un nuovo impianto fotovoltaico installato nell'azienda del Cavallino. Il manager è dunque convinto, come Sergio Marchionne, che il piano di rilancio del mercato automobilistico debba necessariamente passare per Bruxelles:

"Da tempo si parla e poi si realizzano iniziative di sostegno in diversi Paesi: negli USA sono stati messi a disposizione 17 miliardi di dollari; altre iniziative in Svezia, Francia e Germania", ha detto. Tuttavia, anche lo stesso Cancelliere tedesco, Angela Merkel, che ha di recente destinato 1,5 miliardi di euro all'industria delle quattro ruote, ha criticato l'intervento del governo USA a sostegno del settore automobilistico perché "il futuro dell'industria dell'auto non può, nel lungo periodo, dipendere dagli aiuti di Stato", ha detto. "L'Europa non può stare a guardare se qualcuno offre sussidi e invece le forze di mercato sono esonerate", ha precisato.

Dello stesso avviso Luca Cordero di Montezemolo, che ha detto di auspicare "un coordinamento europeo per non andare in tante direzioni e perchè l'industria dell'auto non debba soffrire una concorrenza non pari con gli USA". Un giudizio più completo sul tema degli aiuti di Stato, come ha anticipato il manager, verrà dato "dal consiglio di amministrazione della Fiat, che è la sede giusta per queste analisi e che si svolgerà giovedì prossimo". Infine, evidenziando la "centralità dell'industria meccanica" in Italia, il presidente della Fiat ha commentato l'accordo sottoscritto oggi con Chrysler affermando che questo passo "dimostra che non si sta fermi. Si spera in una ripresa già nella seconda metà dell'anno".

Autore: Eleonora Lilli

da OmniAuto.it

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concordo con Motron...ci sono alcuni paesi che rompono sempre con la UE e sono i primi a prenderci per il culo e infischiarsene delle regole :(

Va anche detto che noi le nostre porcate le abbiamo fatte in passato e con il nostro debito pubblico gli spazi di manovra sono pochi

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Anche Francia, Spagna e Gran Bretagna hanno un debito pubblico altissimo, specialmente la Gran Bretagna che proprio ieri ha stanziato altri miliardi di aiuti alle banche dopo avere nazionalizzato tutte le banche inglesi nel 2008 senza successo.

E adesso l'Inghilterra sta contemplando anche aiuti di stato al settore auto.

Io sono uno di quelli che guarda anche al debito privato ;) e non lo faccio da oggi perchè è l'unico punto che ha l'Italia di vantaggio sugli altri paesi ma perchè non ho mai creduto nel consumismo creato dai debiti ;)

Fossi un inglese mi preoccuperei di più dell'indebitamento medio allucinante delle famiglie inglesi ;)

Noi abbiamo il 3° debito pubblico al mondo ma non siamo la 3° economia al mondo ;) ma se non altro le nostre famiglie sono poco indebitate, almeno quello

 

花は桜木人は武士

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Vergognoso come tutti se ne freghino delle regole eu.. Il governo Francese non baderà a spese per far uscire le due case dalla crisi con una quota superiore a quella di prima, letto sul 24ore.. imbarazzante il silenzio dell'europa... mamma mia..

Europa ? Quale ? C'è forse una politica economica europea comune ?

Finché tutto andava "bene", tutti rigidi, guai a sgarrare; ora che tutto va "male", si salvi chi può! Tutti possono fare di tutto ed anche il contrario.

Se questa è serietà....

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