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Gm venderà Opel a Magna ? [era: FIAT acquisterà OPEL?]


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Fiat: "Quasi raggiunto l'accordo con Opel". L'annuncia Marchionne

15 Maggio 2009 20:11

TORINO - L'accordo di Fiat con Opel "e' quasi fatto". Lo ha annunciato Sergio Marchionne oggi pomeriggio alla Fiera del Libro di Torino. L'amministratore delegato della casa automobilistica torinese ha detto che la proposta dell'intesa sara' presentata il 20 maggio. (Agr)

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Tutti sanno ormai che io sono un Opelista convinto (che ne ridano pure, la cosa non mi tange, ognuno è convinto e/o affezionato a quel che gli pare) e come ho già scritto altre volte, non voglio entrare nel merito di questioni economiche, socio-economiche, industriali-aziendali-politiche e tutto quel che l'è, perchè in sezioni come questa mi limito sempre a leggere e ad apprendere quando c'è da apprendere, perchè non ne so molto e non sono "dentro" in nessun ambiente.

Tuttavia, per una certa parte voglio quotare questi ultimi pensieri.

Questa Opel è sempre stata vista, in vari ambienti e a vari livelli... beh, non c'è bisogno di scrivere come viene vista la Opel.

Però, in questo ultimo periodo difficile e molto, per l'auto e per l'economia ad essa legata, vedo un marchio che si sforza. Presenta una concept, la concept piace, viene detto "la facciamo, facciamo una berlina e vedremo di fare una macchina valida".

Beh, questa macchina esce, piace, sta riscuotendo un certo successo e (mi viene da aggiungere "stranamente" perchè sono il primo a ritenere il marchio come uno di quelli che c'han da lavorare se vogliono, e se è nei loro intenti, arrivare in certi posti) col passare del tempo si dimostra un progetto valido da esser preso in considerazione come punto di partenza per tante cose.

Ora, in periodo immediatamente successivo e sempre nella "popò", sta per arrivare la sorella minore di questa berlina, quella che occuperà il segmento C, e vedendo così, parrebbe un'altra macchina piacevole (sulle sue caratteristiche ovvio non si può dire, ancora deve essere tastata con mano).

Ecco, io a certe correnti di pensiero, mi sento di dire con tutta la mia umiltà... beh signori... queste persone le macchine le stanno FACENDO.

Oh certo, ne arriveranno molte anche dal nostro Stivale, nei prossimi anni... speriamo.

Tuttavia nel nostro Stivale abbiamo una flotta di modelli che ha subito un sacco di perdite e che quando non sono state perdite, sono state invece prodotti validi fino ad un certo punto, vuoi per una cosa o vuoi per l'altra.

Insomma, il cammino percorso dall'auto italiana negli ultimi anni non mi pare tale da poter avvalorare più tanti discorsi sulla potenza, sulla capacità e soprattutto sulla voglia.

Momento difficile economicamente? Certo. Ma non lo è per tutti?

Quelli là che stanno facendo le macchine, non sono quelli con l'acqua alla gola? Certo.

Intanto però i progetti vanno in porto e le macchine escono, quelle che devono, e quando devono.

Ci vedo un impegno differente nei confronti e rispetti del mercato, rispetto a quanto ha fatto un Gruppo che imho ha sfasciato negli anni tante cose e che oggi da molte parti viene gonfiato ed esaltato come quello che salverà qui e là e su e giù.

Non dubito affatto che lo facciano, anzi, penso lo faranno e lo spero anche perchè ce n'è da guadagnarci per tanti.

Però a mio parere è un momento valido, validissimo, per un attimo di riflessione su tanti pensieri e pareri "noi qui noi là", mentre invece il cammino percorso a volte lo si dimentica un po' in fretta.

Questo lo scrivo non rivolto al pensiero di qualcuno in particolare, bensì in risposta a tante considerazioni un po' facilone che ho letto qui ed altrove da quando sono cominciati i discorsi su certe alleanze e progetti comuni.

Per carità, ci saranno mille considerazioni e argomenti che potranno smontare questo mio discorso, perchè è solo il mio parere e per me resterà tale, tuttavia penso che un po' più di riflessione ed obbiettività non fanno mai male.

Modificato da PaoloGTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Tutti sanno ormai che io sono un Opelista convinto (che ne ridano pure, la cosa non mi tange, ognuno è convinto e/o affezionato a quel che gli pare) e come ho già scritto altre volte, non voglio entrare nel merito di questioni economiche, socio-economiche, industriali-aziendali-politiche e tutto quel che l'è, perchè in sezioni come questa mi limito sempre a leggere e ad apprendere quando c'è da apprendere, perchè non ne so molto e non sono "dentro" in nessun ambiente.

Tuttavia, per una certa parte voglio quotare questi ultimi pensieri.

Questa Opel è sempre stata vista, in vari ambienti e a vari livelli... beh, non c'è bisogno di scrivere come viene vista la Opel.

Però, in questo ultimo periodo difficile e molto, per l'auto e per l'economia ad essa legata, vedo un marchio che si sforza. Presenta una concept, la concept piace, viene detto "la facciamo, facciamo una berlina e vedremo di fare una macchina valida".

Beh, questa macchina esce, piace, sta riscuotendo un certo successo e (mi viene da aggiungere "stranamente" perchè sono il primo a ritenere il marchio come uno di quelli che c'han da lavorare se vogliono, e se è nei loro intenti, arrivare in certi posti) col passare del tempo si dimostra un progetto valido da esser preso in considerazione come punto di partenza per tante cose.

Ora, in periodo immediatamente successivo e sempre nella "popò", sta per arrivare la sorella minore di questa berlina, quella che occuperà il segmento C, e vedendo così, parrebbe un'altra macchina piacevole (sulle sue caratteristiche ovvio non si può dire, ancora deve essere tastata con mano).

Ecco, io a certe correnti di pensiero, mi sento di dire con tutta la mia umiltà... beh signori... queste persone le macchine le stanno FACENDO.

Oh certo, ne arriveranno molte anche dal nostro Stivale, nei prossimi anni... speriamo.

Tuttavia nel nostro Stivale abbiamo una flotta di modelli che ha subito un sacco di perdite e che quando non sono state perdite, sono state invece prodotti validi fino ad un certo punto, vuoi per una cosa o vuoi per l'altra.

Insomma, il cammino percorso dall'auto italiana negli ultimi anni non mi pare tale da poter avvalorare più tanti discorsi sulla potenza, sulla capacità e soprattutto sulla voglia.

Momento difficile economicamente? Certo. Ma non lo è per tutti?

Quelli là che stanno facendo le macchine, non sono quelli con l'acqua alla gola? Certo.

Intanto però i progetti vanno in porto e le macchine escono, quelle che devono, e quando devono.

Ci vedo un impegno differente nei confronti e rispetti del mercato, rispetto a quanto ha fatto un Gruppo che imho ha sfasciato negli anni tante cose e che oggi da molte parti viene gonfiato ed esaltato come quello che salverà qui e là e su e giù.

Non dubito affatto che lo facciano, anzi, penso lo faranno e lo spero anche perchè ce n'è da guadagnarci per tanti.

Però a mio parere è un momento valido, validissimo, per un attimo di riflessione su tanti pensieri e pareri "noi qui noi là", mentre invece il cammino percorso a volte lo si dimentica un po' in fretta.

Questo lo scrivo non rivolto al pensiero di qualcuno in particolare, bensì in risposta a tante considerazioni un po' facilone che ho letto qui ed altrove da quando sono cominciati i discorsi su certe alleanze e progetti comuni.

Per carità, ci saranno mille considerazioni e argomenti che potranno smontare questo mio discorso, perchè è solo il mio parere e per me resterà tale, tuttavia penso che un po' più di riflessione ed obbiettività non fanno mai male.

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L'ad Marchionne: «In pochi possono aprirsi a livello internazionale come noi. Usciremo razzorfati». E rivolto agli operai: «State tranquilli»

TORINO

L’accordo di Fiat con Opel «è quasi fatto». Lo ha detto Sergio Marchionne intervenendo alla Fiera del Libro di Torino alla presentazione del volume di Mario Calabresi, direttore de La Stampa. Marchionne ha annunciato che la proposta di accordo sarà presentata il 20 maggio. Sulla situazione Opel Marchionne ha osservato: «Se va in amministrazione controllata non è la fine del mondo».

«Di sicuro» - aggiunge Marchionne «uscirà una Fiat molto più forte, con basi molto più solide». L'ad ha poi sottolineato l’impegno fortissimo messo da Fiat negli Stati Uniti: «Ci sono pochissime aziende in grado di aprirsi a livello internazionale come lo stiamo facendo noi. Ci stiamo ammazzando per farlo». Non è mancato un pensiero per gli operai: «Potete stare tranquilli. Noi faremo del nostro meglio per evitare danni che potenzialmente possono essere associati ad un mercato come quello attuale». «State tranquilli - ha aggiunto - che l’impegno lo abbiamo preso seriamente».

Sergio Marchionne ha poi confermato l'intenzione d'incontrare il ministro Scajola e i sindacati per valutare insieme la situazione degli stabilimenti italiani: «Stiamo cercando di sintonizzare i calendari. Ci incontreremo. Capisco la preoccupazione, ma una volta che avremo le idee chiare sono disposto a incontrare il ministro», ha dichiarato Marchionne in riferimento alla lettera scritta al ministro Scajola nei giorni scorsi. L’Ad di Fiat ha sottolineato come la partita che si sta giocando con Opel sia «a livello europeo, e quindi bisogna risolverla ad un livello più alto, non si può - ha dichiarato Marchionne - tenere conto solo delle condizioni italiane. Una volta definita Opel, incontreremo il ministro per cercare una soluzione».

lastampa.it

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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Guest EC2277
Tutti sanno ormai che io sono un Opelista convinto (che ne ridano pure, la cosa non mi tange, ognuno è convinto e/o affezionato a quel che gli pare) e come ho già scritto altre volte, non voglio entrare nel merito di questioni economiche, socio-economiche, industriali-aziendali-politiche e tutto quel che l'è, perchè in sezioni come questa mi limito sempre a leggere e ad apprendere quando c'è da apprendere, perchè non ne so molto e non sono "dentro" in nessun ambiente.

Tuttavia, per una certa parte voglio quotare questi ultimi pensieri.

Questa Opel è sempre stata vista, in vari ambienti e a vari livelli... beh, non c'è bisogno di scrivere come viene vista la Opel.

Però, in questo ultimo periodo difficile e molto, per l'auto e per l'economia ad essa legata, vedo un marchio che si sforza. Presenta una concept, la concept piace, viene detto "la facciamo, facciamo una berlina e vedremo di fare una macchina valida".

Beh, questa macchina esce, piace, sta riscuotendo un certo successo e (mi viene da aggiungere "stranamente" perchè sono il primo a ritenere il marchio come uno di quelli che c'han da lavorare se vogliono, e se è nei loro intenti, arrivare in certi posti) col passare del tempo si dimostra un progetto valido da esser preso in considerazione come punto di partenza per tante cose.

Ora, in periodo immediatamente successivo e sempre nella "popò", sta per arrivare la sorella minore di questa berlina, quella che occuperà il segmento C, e vedendo così, parrebbe un'altra macchina piacevole (sulle sue caratteristiche ovvio non si può dire, ancora deve essere tastata con mano).

Ecco, io a certe correnti di pensiero, mi sento di dire con tutta la mia umiltà... beh signori... queste persone le macchine le stanno FACENDO.

Oh certo, ne arriveranno molte anche dal nostro Stivale, nei prossimi anni... speriamo.

Tuttavia nel nostro Stivale abbiamo una flotta di modelli che ha subito un sacco di perdite e che quando non sono state perdite, sono state invece prodotti validi fino ad un certo punto, vuoi per una cosa o vuoi per l'altra.

Insomma, il cammino percorso dall'auto italiana negli ultimi anni non mi pare tale da poter avvalorare più tanti discorsi sulla potenza, sulla capacità e soprattutto sulla voglia.

Momento difficile economicamente? Certo. Ma non lo è per tutti?

Quelli là che stanno facendo le macchine, non sono quelli con l'acqua alla gola? Certo.

Intanto però i progetti vanno in porto e le macchine escono, quelle che devono, e quando devono.

Ci vedo un impegno differente nei confronti e rispetti del mercato, rispetto a quanto ha fatto un Gruppo che imho ha sfasciato negli anni tante cose e che oggi da molte parti viene gonfiato ed esaltato come quello che salverà qui e là e su e giù.

Non dubito affatto che lo facciano, anzi, penso lo faranno e lo spero anche perchè ce n'è da guadagnarci per tanti.

Però a mio parere è un momento valido, validissimo, per un attimo di riflessione su tanti pensieri e pareri "noi qui noi là", mentre invece il cammino percorso a volte lo si dimentica un po' in fretta.

Questo lo scrivo non rivolto al pensiero di qualcuno in particolare, bensì in risposta a tante considerazioni un po' facilone che ho letto qui ed altrove da quando sono cominciati i discorsi su certe alleanze e progetti comuni.

Per carità, ci saranno mille considerazioni e argomenti che potranno smontare questo mio discorso, perchè è solo il mio parere e per me resterà tale, tuttavia penso che un po' più di riflessione ed obbiettività non fanno mai male.

Non è un mistero che, con buona pace del fegato di noi lancisti, la FIAT sia stata gestita puntando di più all'aspetto finanziario che a quello industriale mentre in Opel hanno mantenuto saldo l'occhio sul loro obbiettivo fondamentale: costruire auto.

Certo, con il senno di poi è facile gioire per la genialità di Marchionne che, dal nulla e con nulla, sta costruendo il secondo gruppo automobilistico mondiale. Ma se la Chrysler e la General Motor non avessero cercato di scappar da morte a vita oggi staremo (forse) a piangere per la fusione con PSA percui Marchionne, oltre che bravo a non lasciarsi scappare queste due occasioni, molto bravo, è stato anche fortunato, molto fortunato a trovarsi nella posizione giusta per sfruttare la cosa.

Mi viene in mente una cosa: l'accordo con Chrysler è nato anche grazie al fatto che la FIAT, nonostante abbia rinviato il lancio di quei (pochi) nuovi modelli previsti, non ha mai smesso d'investire nei motori, indispensabili per la produzioni di auto più ecologiche. Che avesse veramente ragione chi sostenteva un futuro per la FIAT-Auto senza i Regi Ovini al comando ma con quest'ultimi decisi a tenere ben salde le redini di alcune aziende indispensabili per il comparto automobilistico come FTP?

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fammi un riassunto per favore

Non credo sia necessario un riassunto. Era solo il mio parere che credo/spero di aver espresso senza mancare di rispetto a nessuno. Se è troppo lungo e noioso da leggere... beh in fondo resta solo il mio parere, non è una cosa così basilare.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Mi viene in mente una cosa: l'accordo con Chrysler è nato anche grazie al fatto che la FIAT, nonostante abbia rinviato il lancio di quei (pochi) nuovi modelli previsti, non ha mai smesso d'investire nei motori, indispensabili per la produzioni di auto più ecologiche. Che avesse veramente ragione chi sostenteva un futuro per la FIAT-Auto senza i Regi Ovini al comando ma con quest'ultimi decisi a tenere ben salde le redini di alcune aziende indispensabili per il comparto automobilistico come FTP?

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Non credo sia necessario un riassunto. Era solo il mio parere che credo/spero di aver espresso senza mancare di rispetto a nessuno. Se è troppo lungo e noioso da leggere... beh in fondo resta solo il mio parere, non è una cosa così basilare.

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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PaoloGTC posso in qualche modo estremizzare il tuo concetto, se dico che qualcuno riteneva che: "opel sta nella cacca perchè fa macchine di cacca"?

Ecco opel sta nella cacca perchè la capogruppo è di fatto fallita ( tra alcune settimane se ne avrà l'effettiva manifestazione) cede i rami ed opel è uno di questi (negli ultimi 2 anni in perdita a differenza di prima)

Può chiaramente dispiacere a chi è affezionato al marchio.

Visto però che qualcuno è interessato, evidentemente ritiene fattibile un'inversione di marcia (intendo commercialmente)

Sul successo delle auto, di alcune auto, è vero. Come è vero che c'è una flotta di modelli italiani che son stati flop, come è vero che c'è una flotta di modelli opel che son stati flop (twin top, signum, vectra..)

Con una gamma più giovane ma soprattutto più articolata vende meno (poco meno) di chi se la vuole prendere, in Europa, questo qualche dubbio lo fa porre, almeno a me

Il confrono tra opel e fiat è sensato fino ad un certo punto, perchè fiat come la si intende spesso e volentieri è FGA, che ha tutto per campare, malamente oppure no, ma campa

Opel ha poco o nulla per sopravvivere fuori da GM, da sola

Con tutti i suoi errori, e ce ne sono stati a iosa, fiat ha una base indutriale e know-how meccanico, solido e articolato

Sinceramente credo che siano 2 realtà diverse, ben diverse

Di certo c'è anche il fatto che avendo lasciato un po' andare il settore auto, a mio parere, ci sia il fatto che si viva in una situazione dove si sarebbe potuti arrivarci con un po' meno lividi in faccia.

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