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Crisi economica 2011


TonyH

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su pomigliano ti credo ma lì siamo quasi al record in negativo e lì quasi non si

può più parlare di azienda privata ma di grande strotura dove

c'è dentro tutto il peggio di tutto stato politica mafia azienda etc

lì si è voluto che fosse così.

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I più attivi nella discussione

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Ho trovato un articolo agghiacciante sulla Grecia (ce ne sono a mazzi ma questo è la traduzione di un articolo di uno dei più importanti quotidiani austriaci, quindi una fonte "ufficiale")

Verso un

Grecia

Verso un “genocidio finanziario”

22 settembre 2011

Die Presse

Vienna

La crisi della Grecia viene spesso imputata ai suoi cittadini, definiti spendaccioni e irresponsabili. Ma a guardare da vicino la loro vita è ormai un sacrificio senza fine.

Günter Tews

Non si può rimanere zitti di fronte alle dichiarazioni dei più alti responsabili europei, talvolta al limite dell'assurdo, su questi "fannulloni" greci che si rifiutano di "risparmiare".

Da 16 mesi ho una seconda casa ad Atene, e ho vissuto questa drammatica situazione sul posto. Ci si lamenta che i piani di risparmio non funzionano perché i redditi fiscali diminuiscono. Si rimette in discussione la volontà dei greci di fare economie. Ma diamo qualche cifra concreta:

- Riduzione degli stipendi e delle pensione fino al 30 per cento.

- Taglio dello stipendio minimo a 600 euro.

- Drastico aumento dei prezzi (gasolio e benzina, 100 per cento; elettricità, riscaldamento, gas, trasporti pubblici, 50 per cento).

- Un terzo delle 165mila imprese commerciali è fallito, un terzo non è più in grado di pagare gli stipendi. Ovunque ad Atene si possono vedere cartelli gialli con la scritta "Enoikiazetai" in rosso – "Affittasi".

- In questa miseria i consumi (l'economia greca è stata sempre molto incentrata sui consumi) si sono ridotti in modo catastrofico. Le coppie con un doppio stipendio (il cui reddito familiare arrivava fino a 4mila euro) si trovano improvvisamente ad avere solo due sussidi di disoccupazione di 400 euro, che per di più cominciano a essere versati con due mesi di ritardo.

- I dipendenti statali o delle imprese parastatali, come l'Olympic Airlines o gli ospedali, non sono più pagati da mesi e il versamento del loro stipendio è stato rimandato a ottobre o all'"anno prossimo". Il record è del ministero della Cultura: molti dipendenti che lavoravano all'Acropoli non sono pagati da 22 mesi. E quando hanno occupato l'Acropoli per manifestare (pacificamente), sono stati subito caricati e gassati dalla polizia.

- Tutti concordano nel dire che i miliardi dei versamenti dell'Ue ripartono per il 97 per cento direttamente verso l'Unione e le banche, per rimborsare il debito e i nuovi tassi di interesse. Così il problema è con discrezione rigettato sulle spalle dei contribuenti europei. Intanto le banche continueranno a incassare alti interessi fino all'eventuale bancarotta, mentre i crediti sono tutti a carico del contribuente. Di conseguenza non c'è ancora denaro per le riforme strutturali.

- Migliaia e migliaia di piccoli imprenditori, autisti di taxi o di camion, hanno dovuto sborsare migliaia di euro per le loro licenze, e per ottenerle hanno fatto dei debiti, ma oggi si vedono confrontati con una liberalizzazione che permette ai nuovi arrivati di non pagare quasi nulla.

- Si continuano a inventare nuove tasse. Adesso per sporgere denuncia alla polizia bisogna pagare 150 euro sull'unghia. La vittima deve tirare fuori il portafoglio se vuole che la sua denuncia sia presa in considerazione. Nel frattempo i poliziotti sono obbligati a pagare di tasca propria per fare il pieno delle macchine di servizio.

- È stata creata una nuova imposta fondiaria associata alla fattura dell'elettricità. In caso di mancato pagamento viene interrotta l'elettricità.

- Ormai da diversi mesi le scuole pubbliche non ricevono più i libri di testo. Lo stato ha accumulato un debito enorme con le case editrici e di conseguenza le consegne sono state bloccate. Gli studenti ricevono ormai dei cd e i loro genitori devono comprare dei computer per permettere loro di seguire le lezioni. Nessuno sa come le scuole, soprattutto quelle del nord del paese, potranno pagare le spese di riscaldamento.

- Tutte le università sono di fatto paralizzate fino alla fine dell'anno. Molti studenti non possono né presentare la loro tesi né sostenere gli esami.

- Il paese si prepara a un'ondata di emigrazione di massa e spuntano sempre più agenzie specializzate in questo settore. I giovani si rendono conto di non avere alcun futuro nel paese. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 40 per cento fra i giovani laureati e il 30 per cento fra i giovani in generale. Chi lavora lo fa per uno stipendio da fame e a nero (senza alcuna forma di previdenza sociale): 35 euro per dieci ore di lavoro al giorno nel settore della ristorazione. Le ore di straordinario si accumulano senza essere pagate. In questa situazione non rimane più nulla per settori come l'istruzione. Il reddito che il governo greco riceve dalle imposte è quasi nullo.

- Le riduzioni di massa di impiegati della funzione pubblica sono state fatte in modo del tutto antisociale. Si è pensato soprattutto a sbarazzarsi delle persone qualche mese prima del loro pensionamento, così da dover versare solo il 60 per cento di una pensione normale.

La domanda è sulla bocca di tutti: dove è finito il denaro degli ultimi decenni? A quanto pare non nelle tasche dei cittadini. I greci non hanno nulla contro il risparmio, ma ormai non ce la fanno più. E chi ha un impiego si ammazza di lavoro (cumulando due, tre o addirittura quattro lavori diversi).

Tutti i miglioramenti sociali degli ultimi decenni sulla protezione dei lavoratori sono stati cancellati. Lo sfruttamento è ormai senza regole; nelle piccole imprese è soprattutto una questione di sopravvivenza. E quando si sa che i dirigenti greci hanno cenato con i rappresentanti della troika [la Commissione europea, la Bce e l'Fmi] per 300 euro a persona, ci si può chiedere quando la situazione finirà per esplodere.

La situazione in Grecia dovrebbe rappresentare un importante campanello di allarme per la vecchia Europa. Nessun partito favorevole all'ortodossia di bilancio sarebbe in grado di applicare il suo programma, non sarebbe neanche eletto. Bisogna combattere il debito finché è ancora relativamente sotto controllo, prima che diventi una sorta di genocidio finanziario. (traduzione di Andrea De Ritis)

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A me sembra il soltio articolo di un quotidiano transalpino che tiene poco conto della realtà Greca...ma anche di una certa parte dell'Italia e della Spagna.

Sulla carta sono tutti poveri, sono tutti senza lavoro, sono tutti senza risparmio,sono tutti oppressi dai debiti...poi se guardate il servizio delle Iene di Mercoledì in un paesino ella Calabria (penso) c'era gente che costruiva abusivamente 2° case al mare :roll: tutti ricchi?Eh si che qui nel "ricco nord" on sono poi tanti a potersi guadagnare la seconda casa, figuriamoci chi dice di vivere sotto lasoglia di povertà.... beh se questi sono le regioni "povere" io mi sento di dire che troppa gente è povera solo sulla carta e girano veramente triliardi di € in nero che non dico che facciano bene, ma scongiurano suicidi di massa e forse una rivolta popolare

Ah...in Grecia non è molto difficile imbattersi in motocicli non targati e con conducenti senza casco :roll: e non stiamo parlando di Africa ma di Europa, questo dovrebbe in parte dare l'idea di quanto da uqelle parti ci sia l'amore per le istituzioni e il rispetto delle regole comuni.

Sicuramente non c'è una bella situazione, tutt'altro ma prima del 2008 la Grecia era un apese che come oggi non aveva industria,non aveva praticamente agricolutra e aveva pochi servizi...eppure diceva che in poco tempo avrebbe superato il PIL italiano :lol: ecco dove sono finiti quei soldi: in carta

Francamente non riesco nemmeno a capire bene il problema della disoccupazione post-universitaria, quando i giornalisti capiranno che laurea non vuol dire lavoro immediato sarà troppo tardi :roll: a parte i medici e le professioni sanitarie in una situazione davvero di crisi dove sta scritto che servono sempre centinaia e centinaia di migliaia di laureati di cui magari un buon 70% con una laurea inutile e davvero senza futuro :roll: ?

 

花は桜木人は武士

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se continiuamo con le assurde pretese di lavorare 9-10 mesi l'anno, fare solo CERTI lavori (ed affidare a immigrati volonterosi il resto), pretendere di andare in pensione a 60 anni...

finiremo così.

chi dice che è meglio un default E' UN PAZZO*. L'Italia con un default è FINITA come paese industriale. vuol dire povertà certa per 20 anni.

i greci sono fottuti. comunque lo Stato in Grecia pesa il 30% dell'economia.il tutto su fannullismo, II lavoro in nero e clientele.

c'è già una parte del nostro paese che è messa così. ricordiamocelo. gente a 35 euro per 10 ore (39,5 in realtà) è finita sotto le macerie questa settimana.

*caro ITR83, le denunce a 150 euro servono per mantenere le orfane nubili di funzionari pubblici con 1000 euro al mese finche scampano.

cioè: sei figlia nubile (oltre 18 anni, non conta l'età) e perdi il padre che era funzionario pubblico hai 1000 euro al mese finchè scampi o ti sposi.

Grecia 2011.

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ah capisco, quindi siccome c'è un privilegio assurdo, invece di eliminare quello si mette una tassa che impedisce a chi non ha 150 euro di sporgere denuncia se subisce un reato, e questa sarebbe civiltà? aboliscano pure sanità e istruzione pubblica allora....

il tutto fra gli applausi di chi come noi ha il culo al caldo........

Modificato da Matteo B.
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ah, prenditela coi governanti greci pressati dalla MASSA di statali fancazzisti che non vuole rinunciare a NULLA, dopo aver RUBATO stipendi e pensioni per anni.

Integra..il governo greco non è in grado di prendere delle decisioni DRASTICHE (che vorrebbe la BCE) perchè la Piazza NON vuole.

non han privatizzato nulla, sempre con sprechi e clientele, mai nessuno licenziato per assenteismo, sindacalizzazione estrema...ecc..

vado avanti?

cosa ti ricorda tutto ciò?

rileggiti le ultime tre righe dell'articolo che hai postato..;)

quello che NON VOLETE CAPIRE (scusa, voglio essere più diretto) è CHE SON FINITI I SOLDI PUBBLICI DA SPERPERARE...

e guarda che al netto di malversazioni, tangenti, nero e inefficenza (che non eliminerai mai, giusto ridurli al massimo) il grosso è finito i in stipendi e pensioni.

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Licenziare il 30% dei lavoratori avrebbe in Grecia un crollo verticale dei consumi ( PIL a picco ) ed un aumento a razzo di microcriminalità , emigrazione etc.

In pratica lo Stato rischerebbe una fine tipo Somalia , cioè il crollo di ogni struttura pubblica, con il consegnuente vuoto di potere preso da strutture armati pseudo-criminali . ( Qualcuno ha detto Macedonia o Montenegro ? ;) )

con il corollario inevitabile di dolori lutti fame.

Tutto questo per non spostare la virgola di qualche decimale ?

Tra parentesi che la politica deflazionistica e di equilibrio di bilancio sia non solo inutile ma anche dannosa in periodi di crisi lo dimostrò senza nessuna possibilità di smentita gli stati uniti e la presidenza Hoover, od i governi conservatori britannici del perioro 29-36.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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