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il problema e' che i nostri politici, piccoli o grandi che siano, si sentono piu' appagati se fanno un ponte sullo stretto o una fontana in una piazza.

Fare strade non ti da popolarita' storica

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Fuori dalla grande industria hanno avuto i loro indubbi meriti (grazie alle singole persone). Nelle grandi industrie, dove la politicizzazione era assoluta, non sono ben visti...visto che per interessi personali penalizzavano i lavoratori..
Modificato da loric

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Ragazzi però non è del tutto vero che in Italia i gruppi esteri non hanno mai scelto di stabilire una propria presenza SOLO per colpa dei sindacati. Diciamo che i costruttori nazionali (IL costruttore) ha molto opportunamente fatto in modo di non avere altra concorrenza scomoda in casa (i tedeschi non sono i soli ad essere protezionisti) ed ha rinunciato ad alcuni privilegi solo quando non si è potuto fare diversamente, per adeguarsi alle norme comunitarie. Vi voglio ricordare che fino agli anni 80/90 vi erano dazi in Italia sulle auto di provenienza giapponese, voluti ed ottenuti dall'industria nazionale: vi pare che i giapponesi scegliessero l'Italia per costruirci una fabbrica?

Con questo non voglio dire che il clima sindacale incoraggi chiunque viene dall'estero ad investire pesantemente in Italia, anzi la penso sull'argomento come voi, ma cerchiamo anche di esser un poco equanimi.

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I dazi erano anche europei non solo italiani. Ed erano ampiamente bilanciati dalle regole astruse (attualmente ancora in vigore) che Charlie utilizza(va) nel mercato interno sulle import.

Questo non ha impedito a Honda di stabilirsi ad Atessa. Vogliamo indagare chi ha favorito la cosa??

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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i dazi erano il minore dei problemi per i jap pre 2000. le auto erano contingentate-un tot all'anno- (mi sembra fino al 2000) per quello fecero le fabbriche in EU. per evitare il contingentamento.

cmq i Jap AUTO non sono in Italia per 2 motivi:

a) costo del lavoro o cmq inferiore competitività

b)pochissima voglia da parte della politica di infastidire il Gr. Fiat. (i Jap in EU sono fuori praticamente solo da Germania e Italia)

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E nessuno è in Jap. Il mercato TOTALE import in Jap non arriva al 5%.

Digiaammolo... :D:D:D

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Ragazzi però non è del tutto vero che in Italia i gruppi esteri non hanno mai scelto di stabilire una propria presenza SOLO per colpa dei sindacati. Diciamo che i costruttori nazionali (IL costruttore) ha molto opportunamente fatto in modo di non avere altra concorrenza scomoda in casa (i tedeschi non sono i soli ad essere protezionisti) ed ha rinunciato ad alcuni privilegi solo quando non si è potuto fare diversamente, per adeguarsi alle norme comunitarie. Vi voglio ricordare che fino agli anni 80/90 vi erano dazi in Italia sulle auto di provenienza giapponese, voluti ed ottenuti dall'industria nazionale: vi pare che i giapponesi scegliessero l'Italia per costruirci una fabbrica?

Con questo non voglio dire che il clima sindacale incoraggi chiunque viene dall'estero ad investire pesantemente in Italia, anzi la penso sull'argomento come voi, ma cerchiamo anche di esser un poco equanimi.

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Verissimo, firmerei per essere al 70% di quello che fanno loro...

Però è altrettanto vero che nessuno investe per produrre in loco. Non so cosa ci sia sotto, oltre al fatto che (guardacaso) non ci sarebbe ritorno in volumi (però bmw in USA da quando è in loco ha fatto quasi X10 i volumi).

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