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La Jihad e le guerre dimenticate


JackSEWing

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è sarcastico o no?

Non sarebbe la prima volta che i servizi segreti britannici cercano di destabilizzare una situazione finanziando il terrorismo.:roll:

2 considerazioni sul video che mi fanno riflettere:

1. La decapitazione vera e propria non viene mostrata. La ripresa si ferma col coltello che viene premuto sul collo ed inizia a fare avanti e indietro, poi le riprese passano direttamente al corpo decapitato. Vogliono terrorizzare l'occidente e tagliano la scena "madre"?:pen:

2. Per quanto si possa essere consapevoli della propria morte, ma una persona ti sta tagliando la gola e non ti muovi di mezzo centimetro? Neanche con una reazione istintiva? Capisco che in quei momenti il minimo che può capitare è che ci si geli il sangue, ma a 'na certa... :pen:

Vabbé, io sono "gombloddista" di natura...:| Non fateci caso. :disp2:

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Sembra che gli iraniani abbiano proposto agli yankee "boots on ground" in cambio di copertura aerea , e chiusura dell' accordo sul nucleare ( ed aggiungo io, un po' di pezzi di ricambio per il loro equipaggiamento ) e che gli yankee ci stiano pensando.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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le colpe dell'Occidente ci sono e sono a vari strati (fin dal colonialismo), tuttavia oggi è in atto una guerra di religione tra sciiti e sunniti in tutto l'Islam.

oggi sulla Stampa online si dice chiaramente chi finanzia ISIS..ed è il Quatar (non come stato, ma chi comanda davvero laggiù).

ragazzi, siamo sinceri, l'arabo in generale è come un medioevale del nostro Occidente. non capisce un cazzo del mondo moderno e nemmeno gli interessa capirlo. il problema è che questi qua per questioni meramente petrolifere hanno un mucchio di soldi in mano...lo vediamo tutti come li spendono...religione e potere personale... ISO medioevo (forse anche peggio).

a me dispiace scriverlo...ma noi questi qua li dobbiamo mettere sotto...gestirli a bastone e carota. è brutto da dire, ma l'idea di esportare la democrazia è sbagliata dall'inizio.

e con tutti i limiti che abbiamo siamo oggettivamente 500 anni avanti.

sempre detto e pensato le stesse cose

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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e non ti muovi di mezzo centimetro? Neanche con una reazione istintiva?

ho visto video di vere esecuzioni del isis, senza scene tagliate e solo un giovane militare prigioniero si muoveva e sono dovuti arrivare in 2 a tenerlo fermo e tenerli alta la testa mentre un terzo gle la tagliava partendo dalla gola, ancora a ripensare a quel video mi vengono i brividi:(...

( ed aggiungo io, un po' di pezzi di ricambio per il loro equipaggiamento )

già, non tutti è facile produrre tramite reverse enginnering

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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Sembra che gli iraniani abbiano proposto agli yankee "boots on ground" in cambio di copertura aerea , e chiusura dell' accordo sul nucleare ( ed aggiungo io, un po' di pezzi di ricambio per il loro equipaggiamento ) e che gli yankee ci stiano pensando.

l'unica colpa dell'Iran è di essere una nazione sciita e gli USA sono troppo legati alle monarchie del golfo per poterli appoggiare...però IMHO siamo vicini ad un punto di rottura, questo giochetto degli amici sunniti a favore dell'ISIS sta stufando anche obama

l'iran potrebbe intervenire nel conflitto e la cosa sarebbe favorevolmente vista nel sud irak a maggioranza sciita, però IMHO sarebbe guerra totale con il resto del paese sunnita (escludo i curdi)

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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le colpe dell'Occidente ci sono e sono a vari strati (fin dal colonialismo), tuttavia oggi è in atto una guerra di religione tra sciiti e sunniti in tutto l'Islam.

oggi sulla Stampa online si dice chiaramente chi finanzia ISIS..ed è il Quatar (non come stato, ma chi comanda davvero laggiù).

ragazzi, siamo sinceri, l'arabo in generale è come un medioevale del nostro Occidente. non capisce un cazzo del mondo moderno e nemmeno gli interessa capirlo. il problema è che questi qua per questioni meramente petrolifere hanno un mucchio di soldi in mano...lo vediamo tutti come li spendono...religione e potere personale... ISO medioevo (forse anche peggio).

a me dispiace scriverlo...ma noi questi qua li dobbiamo mettere sotto...gestirli a bastone e carota. è brutto da dire, ma l'idea di esportare la democrazia è sbagliata dall'inizio.

e con tutti i limiti che abbiamo siamo oggettivamente 500 anni avanti.

L'avevo scritto 1 mese fa chi finanzia l'ISIS...

La seconda parte, permittimi ma è una ca22ata bella e buona! Ci sono arabi (come i siriani) che sono pari al nostro livello, anzi, il centro di Aleppo sono più avanti di mezza italia... ci sono mondi arabi e mondi arabi...

Non scrivete ste robe che sono davvero brutte, è come dire che i sicialiani sono mafiosi. Ci sono i mafiosi e no. Uguale gli arabi stupidi e arretrati e quelli non.

 

www.giuliomagnifico.it

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Guest EC2277

2. Per quanto si possa essere consapevoli della propria morte, ma una persona ti sta tagliando la gola e non ti muovi di mezzo centimetro? Neanche con una reazione istintiva? Capisco che in quei momenti il minimo che può capitare è che ci si geli il sangue, ma a 'na certa... :pen:

Vabbé, io sono "gombloddista" di natura...:| Non fateci caso. :disp2:

Guarda che non c'è nulla di strano: basta spezzare il desiderio di continuare a vivere in un prigioniero e farlo con un civile è particolarmente facile.

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Io aggiungerei anche che se hai mani e piedi legati, con non so quante persone armate intorno, non è che fai tanta strada...la morte è sicura.

"Comunque c'è una grossa verità di cui devi per forza tenere conto[..]: 200 euro è un basso di gamma, ed il basso di gamma Android FA cagare. Non è qualcosa su cui si può discutere, ma un fatto. Un punto fisso nel tempo e nello spazio, come la vagina." - Artemis

 

Toyota Corolla 1.4 d4d '05 (2014-2022)  |  Suzuki Swift Sport 1.6 NZ '16 (2022  )

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Io aggiungerei anche che se hai mani e piedi legati, con non so quante persone armate intorno, non è che fai tanta strada...la morte è sicura.

beh preferirei di gran lunga essere fucilato che il collo tagliato con un coltello:shock:

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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articolo al vetriolo di Gaiani sulla questione aiuti ai curdi :lol:

io rido ma in realtà c'è da mettersi le mani nei capelli :disp2:

ARMI AI CURDI, OCCASIONE SPRECATA

di Gianandrea Gaiani

22 agosto 2014, pubblicato in

Editoriale

attached-image-300x224.jpgIl dibattito politico sorto intorno alla fornitura di armi ai curdi iracheni ha mostrato ancora una volta la pochezza e superficialità della politica italiana. L’impressione è che della questione non importasse quasi nulla a nessuno ma il tema andasse affrontato per dimostrare che l’Italia esiste e ha una politica estera, esigenza quanto mai pressante nel momento in cui Roma ha la presidenza semestrale dell’Unione Europea e il premier Matteo Renzi vuole a tutti i costi portare il titolare della Farnesina, Federica Mogherini, a guidare la politica estera comunitaria: probabilmente lo scranno più inutile e vago di tutta la Ue.

Sui contenuti la “prestazione” di governo e Parlamento è stata davvero di basso livello. Tra i banchi dell’opposizione c’è chi ha difeso lo Stato Islamico senza ben sapere cosa sia e chi ha proposto negoziati di pace al posto di forniture di armi come se l’Italia avesse una reale influenza sull’area mediorientale. Nel governo la crisi irachena ha permesso al premier di illuminarci con le sue profonde riflessioni ricavate dalla visita lampo a Baghdad e Erbil, la più indimenticabile delle quali è costituita da un “tweet” abbinato a una foto in cui “batte un cinque” a un bimbo profugo di guerra. “E’ dura spiegare la guerra agli adulti. E’ impossibile farlo ai bambini” ha scritto Renzi senza rendersi conto che quei bambini la guerra potrebbero spiegarla a lui e a buona parte degli adulti europei.

mod-durante-discorso1-300x199.jpgAl di là dell’ingenua e disarmante propaganda con cui Renzi cura la sua immagine, il dibattito nelle commissioni parlamentari Esteri e Difesa ha evidenziato ben poco di concreto e quel poco che faremo per i curdi in termini militari potrebbe essere inutile ai fini del supporto ai peshmerga. Del resto il ministro Mogherini ha puntualizzato subito che gli aiuti ai curdi sono “indispensabili ma non risolutivi”. Da quel poco che è stato detto dall’Italia i curdi riceveranno infatti solo armi leggere e forse qualche razzo Rpg ma non i missili anticarro e l’artiglieria di cui hanno bisogno per contrastare le milizie dello Stato Islamico equipaggiate con tank e blindati sottratti a tre divisioni dell’esercito iracheno collassate nel giugno scorso tra Mosul, Tikrit e Baji.

Gli interventi dei ministri Federica Mogherini e Roberta Pinotti non hanno fornito neppure una lista delle armi e munizioni che Roma invierà ai curdi.

m-2-50cal-dvic552-300x195.jpgParadossale che il ministro della Difesa abbia elencato scrupolosamente gli aiuti umanitari trasportati a Erbil (49 tonnellate di alimenti, in particolare biscotti proteici e acqua potabile, 200 tende e 400 sacchi a pelo) ma non un solo quantitativo o nome di armamenti.

Il governo “è impegnato a valutare” le esigenze dei curdi attraverso “il sollecito invio di materiale militare d’armamento già in uso alle forze armate nazionali. Tale contributo, destinato alla difesa personale e d’area, è costituito da armi automatiche leggere dal relativo munizionamento”. I curdi dovrebbero quindi ricevere mitragliatrici Browning M-2 calibro 12,7 millimetri (nella foto a sinistra -US DoD) e MG-42 calibro 7,62,“mitragliatrici (foto più in basso) che le nostre forze armate usavano e non usano più” ha detto ilo ministro.

Si tratta però di armi che i curdi non impiegano per i quali occorrerà addestrare il personale (ma non lo faranno gli italiani perché non è prevista la presenza di consiglieri militari in Kurdistan) e in ogni caso non potranno essere utilizzate a lungo per mancanza di munizioni e ricambi.

mg42_59-300x102.jpgI peshmerga utilizzano per lo più armi di origine russo-sovietica come be sa il ministro Pinotti che infatti ha aggiunto che è “all’esame l’evenienza di cedere” armamenti “più famigliari e confacenti alle esigenze manifestate dai curdi, costituiti da armi individuali, di squadra e contro-mezzi (con relativi munizionamenti), tutti di fabbricazione ex-sovietica”. Il riferimento è all’arsenale sequestrato nel 1994 sulla nave Jadran Express intercettata mentre si dirigeva verso la Croazia violando l’embargo internazionale alla ex-Jugoslavia.

humvees-300x199.jpgNei 200 container imbarcati c’erano 30 mila kalashnikov con oltre 20 milioni di proiettili, 50 lanciatori e 400 missili anticarro AT-4 Spigot, 50 batterie lanciarazzi del tipo BM-21 con 5.061 razzi Grad, centinaia di lanciarazzi Rpg-7 e Rpg-9 con 10 mila razzi. Una parte di queste armi, conservate da 20 anni nelle gallerie scavate nella montagna dell’isola sarda militarizzata di Santo Stefano, è stata fornita nel 2011 ai ribelli libici di Bengasi che combattevano contro l’esercito di Muammr Gheddafi. Una consegna che doveva restare segreta ma che venne gestita in modo “fantozziano” imbarcando i container contenti le armi su un traghetto civile. La cosa divenne quindi di pubblico dominio con tanto di interrogazioni parlamentari e inchieste della magistratura bloccate dalla decisione del governo Berlusconi di porre il segreto di Stato. Lunedì scorso la notizia della visita di Roberta Pinotti al deposito di Santo Stefano (che doveva restare segreta negli intenti del Ministero della Difesa) ha confermato il piano di fornire ai curdi proprio quelle armi.

p15265691-300x200.jpgNulla di sicuro però perché la Pinotti ha parlato di un’evenienza presa in esame precisando che si tratta “di razzi anticarro e soprattutto di munizioni” che fanno parte “di quelle armi confiscate”. Dalle indicazioni fornite dal governo sembra quindi di che i curdi riceveranno solo razzi Rpg a corto raggio ma non i ben più necessari missili controcarro AT-4 che però nel 2011 fornimmo senza tante remore ai ribelli libici (nonostante il Trattato di amicizia firmato con Gheddafi) inviando laggiù anche istruttori militari che gli insegnassero ad usarli.

Con gli Rpg i peshmerga potranno attaccare con scarsa precisione i veicoli nemici al massimo a poche centinaia di metri, con gli AT-4 potrebbero distruggere carri armati da 2,5 chilometri di distanza.

“I nostri peshmerga sono in numero sufficiente e hanno grande coraggio, ma non possono arginare l’IS con i mezzi al momento a loro disposizione”, ha detto lunedì l’alto rappresentante del governo regionale del Kurdistan in Italia, Rezan Kader sostenendo la necessità di ricevere in particolare “missili anti-tank ed elicotteri”.

d-30-howitzer-300x173.jpgForniture di velivoli sono fuori discussione e richiederebbero tempi molto lunghi ma i missili anticarro e artiglieria sono indispensabili per fronteggiare i jihadisti equipaggiata con centinaia di tank e blindati inclusi molti carri americani M-1 Abrams.

Fuad Hussein, capo del gabinetto del presidente dell’enclave autonoma curda nell’Iraq settentrionale Masoud Barzani, intervistato dal Corriere della Sera, ha elencato le necessità dei curdi sottolineando l’arretratezza delle armi a disposizione rispetto ai mezzi su cui possono contare i terroristi del Califfato. “I nostri nemici sono armatissimi e noi abbiamo quasi nulla oltre ai nostri kalashnikov e a ciò che ci rimane degli arsenali di Saddam presi ormai undici anni fa. Visori per la guerra notturna, fucili di precisione per i cecchini, blindati anti-mina, armi anticarro, equipaggiamento anti-mine e per il disinnesco degli esplosivi ed elicotteri sono le richieste di Hussein che l’Italia non soddisferà.

02-300x225.jpgIl rischio è che le armi italiane risultino troppo leggere o di tipo e calibro non compatibile con la logistica dei peshmerga. La Pinotti inoltre ha presentato le forniture di armi come eventuali e non ancora decise sostenendo che “andranno individuate quelle ritenute più necessarie dalle autorità irachene, in coordinamento con gli altri Paesi europei che partecipano allo sforzo internazionale”.

L’impressione è che Roma non voglia irritare il governo iracheno fornendo a Erbil armi pesanti che potrebbero domani dare maggior peso all’indipendentismo curdo. Al tempo stesso però senza le armi pesanti i curdi non potranno arginare lo Stato Islamico contro il quale è meglio non fare troppo conto sull’esercito di Baghdad (o quanto ne resta) e sulle milizie scite che lo affiancano.

Tra curdi e sciti al governo in Iraq del resto le tensioni sono sempre più forti. Baghdad rimprovera agli USA di utilizzare le incursioni aeree (appena 90 tra l’8 e il 20 agosto, di cui 57 nel settore della diga di Mosul) solo per appoggiare i curdi e non le truppe di Baghdad disprezzate dai peshmerga.

IRAQ_-_truppe_curde_diga-300x177.jpg“Tra noi e la capitale è nata un’enclave armata e pericolosa di militanti estremisti sunniti. Baghdad non solo non è stata capace di combatterla, ma soprattutto non ci ha difeso” ha detto Fuad Hussein. Neppure sui tempi di consegna delle armi in Kurdistan il governo italiano è stato in grado di fornire una tempistica. La Pinotti ha detto che la pianificazione dell’invio delle armi via aereo e via nave sarà messa a punto “dai prossimi giorni” per poi “tempestivamente entrare nella fase operativa”. E’ evidente però che armi trasportate con i C-130J a Erbil arriveranno ai curdi in poche ore ma quelle trasportate su nave fino agli Emirati Arabi Uniti e poi da al-Batin in aereo fino in Iraq impiegheranno diverse settimane.

Resta da chiedersi il perché di tanto polverone della politica italiana sul Kurdistan iracheno, area in cui se anche volessimo non avremo mai un’influenza, quando la Libia ci sta scoppiando in faccia nel più totale immobilismo di Roma.

Ovviamente senza nulla togliere (ci mancherebbe….) all’importante traguardo raggiunto con gli oltre 100 mila immigrati clandestini portati in Italia dalle coste libiche dall’inizio dell’anno. Cento mila persone che hanno comprato “il biglietto” nei botteghini della malavita nordafricana collusa con gli estremisti islamici ma dei quali ben 70 mila hanno viaggiato sulle navi della Marina.

Se oltre a “battere il 5” ai bimbi profughi di guerra Matteo Renzi punta a dare un ruolo all’Italia nella lotta ai jihadisti meglio farlo da protagonisti in Libia, dove sono in gioco i nostri vitali interessi nazionali, che da comparse in Iraq.

ma voi sapevate di questa immenso arsenale di armi sequestrate ai tempi del conflitto jugoslavo? :shock: 30.000 kalashnikov con 20 milioni di colpi... 500 missili AT4....

la missione fantozziana di rifornimento ai libici poi è da antologia del cinema grottesco... :disp2:

io ormai ho 18 ettolitri di latte alle ginocchia, non so più veramente cosa aspettarmi...

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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