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Anticipazioni 2014... Rumors mercato piloti e non solo...


AleMcGir

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Tutti i guai nascono dalla troppa popolarità e dai soldi che ci girano dietro ai diritti televisvi e/o legati allo spettacolo.

Mmmmmmmm..

Io sono rimasto fermo a qualche anno fa, lo ammetto, ma il problema era l'esatto opposto, che di soldi non ce n'erano, infatti le squadre private sono evaporate con l'esplosione dei prezzi a causa del passaggio ai 4 tempi.

Prima coi 2 tempi e le vecchie 500cc ancora c'erano squadre private che se la giocavano quasi alla pari..

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Puo' darsi che mi sbagli, ma il fatto che Sky abbia l'esclusiva della MotoGP 2014 e' un chiaro segnale che dietro c'e' del business...

Pure io non seguo le recenti evoluzioni, e qualche anno fa mancavano i soldi, e' vero, ed e' per questo che team privati e fai-da-te avevano qualche chances...

E, aggiungo, le gare erano piu' belle...

Modificato da Мир

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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Guest EC2277
Tutti i guai nascono dalla troppa popolarità e dai soldi che ci girano dietro ai diritti televisvi e/o legati allo spettacolo.

Voterei per:

1) assoluta libertà sui motori e aerodinamica. Spendete quanto volete sulle moto (e sulle auto). Sviluppo & Ricerca devono essere liberi almeno sulle categorie che si ritengono al top.

È invece molto meglio imporre dei forti vincoli tecnici' date=' in modo da indirizzare la ricerca verso soluzioni applicabili anche alla produzione, come lo sviluppo di sistemi di simulazione più efficienti ed altre cose simili.

2) limite di ingaggio sugli stipendi per tutti in termini di % del budget totale (senza il punto 1)

Con quali poteri la DORNA potrebbe fare degli accertamenti fiscali sui piloti, per appurare che non vengano pagati in nero?

3) limite di spesa ai diritti televisivi in termini di % sul budget totale (senza il punto 1)

Veramente i diritti televisivi non sono una spesa, ma una fonte di guadagno sia per la DORNA che per le squadre partecipanti al Motomondiale.

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È invece molto meglio imporre dei forti vincoli tecnici, in modo da indirizzare la ricerca verso soluzioni applicabili anche alla produzione, come lo sviluppo di sistemi di simulazione più efficienti ed altre cose simili.

Mah, abbiamo visto cosa hanno portato i cosiddetti vincoli tecnici imposti alla F1... Impossibilita' a sviluppare.

Ben vengano se sono mirati all'applicabilita' alla produzione, ma non dimentichiamoci che ci sono alcune categorie di corse/gare che dovrebbero essere naturalmente impiegare per l'applicabilita' alla produzione, non la F1 o la motoGP, sempre IMHO.

Con quali poteri la DORNA potrebbe fare degli accertamenti fiscali sui piloti, per appurare che non vengano pagati in nero?

Al giorno d'oggi i mezzi ci sono, basta volerlo. Se si impongono restrizioni tecniche non vedo come non si possano imporre altri tipi di restrizioni.

Veramente i diritti televisivi non sono una spesa, ma una fonte di guadagno sia per la DORNA che per le squadre partecipanti al Motomondiale.

Intendevo dire che anche qui un limite al budget potrebbe essere salutare...

Ma mi rendo conto che tutto cio' sia un semplice esercizio di fantasia...

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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35423_bridgestone__un_colore_per_ogni_mescola.jpg

[h=1]Bridgestone: un colore per ogni mescola[/h] [h=2]I giapponesi vogliono rendere riconoscibili per il pubblico la scelta delle gomme fatte dai piloti[/h]La Bridgestone segue in MotoGp l'idea della colorazione delle gomme come la Pirelli ha fatto in Formula 1 negli ultimi anni. Da quest'anno ogni mescola sarà riconoscibile con una striscia colorata sulla spalla, mentre fino allo scorso anno c'era solo l'opzione della striscia bianca che identificava la copertura con la mescola più morbida fra le due a disposizione a dispetto dalla specifica adottata.

Nel 2014, invece le quattro mescole saranno facilmente riconoscibili secondo questo schema:

Mescola extra-soft: verde

Mescola soft: bianco

Mescola media: nero (senza banda)

Mescola dura: rosso

Le gomme rain invece avranno due opzioni e manterranno la marchiatura nota con la mescola più borbida che sarà cerchiata di bianco, mentre quella più dura resterà nera.

Hiroshi Yamada, responsabile di Bridgestone Motorsport spiega: "Il nuovo sistema di marcatura degli pneumatici è stato pensato per rendere più facile per gli appassionati la comprensione delle gomme che ogni pilota utilizzerà sia davanti che dietro. Sarà più facile distinguere le moto Factory da quelle Open, visto che avranno forniture diverse".

Omnicorse Bridgestone: un colore per ogni mescola

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Articolo interessante che fà un bel riassunto

La Ducati ora fa paura. La "Cenerentola" della MotoGp, con l'arrivo di Gigi Dall'Igna alla conduzione del reparto corse di Borgo Panigale, ha dato una svolta molto importante alle ambizioni del marchio controllato dall'Audi.

LA SCELTA OPEN NON SI DISCUTE La scelta di passare alla classe Open che consente alla Desmosedici di essere più facilmente sviluppata (si possono usare 12 motori in stagione in luogo dei soli cinque che vanno punzionati dai team Factory) e di disporre di quattro litri di carburante in più durante la gara (24 litri contro i 20 litri dei Factory) sta mettendo una grande agitazione in casa Honda.

POLEMICHE PER LA RELEASE MARELLI A far montare clamorosamente la polemica è stato il rilascio di una release della centralina unica Magneti Marelli su richiesta proprio della Ducati. Diciamolo subito: una volta tanto gli italiani hanno giocato una mossa da "furbi", ma nel pieno rispetto delle regole scritte dalla Dorna.

TUTTI USANO GIA' LA CENTRALINA UNICA Va detto, infatti, che già tutti i Costruttori utilizzano la centralina realizzata a Bologna, ma i team Factory l'hanno implementata con software liberi sviluppati in proprio. I tecnici di Roberto Dalla, quindi, hanno dovuto lavorare duramente per soddisfare le esigenze di interfaccia con i sistemi già esistenti di ciascuna Casa, raggiungendo un ottimo risultato.

LA DORNA HA CHIESTO LO SVILUPPO Messi a posto i team ufficiali, alla Magneti Marelli si sono dedicati allo sviluppo della centralina unica: la Dorna ha chiesto espressamente alle squadre di collaborare alla "crescita" del sistema che è bloccato in alcune funzioni per evitare l'esplosione dei costi. Le norme, infatti, dicono chiaramente che una release che viene chiesta da una squadra (che se la paga), una volta approvata, viene messa a disposizione di tutti i clienti Open. E, finora, ci sono stati più di venti aggiornamenti senza che alcuno abbia avuto qualcosa da dire.

LA HONDA OPEN TROPPO CONSERVATIVA E allora cosa è successo? Che la Ducati, dopo che ha deciso il passaggio alla Open, ha proposto una serie di importanti modifiche all'elettronica e, beneficiando della competenza dei tecnici Magneti Marelli, si trova con una centralina che non è più così primordiale. La moto Open della Honda, senza valvole pneumatiche, relega Nicky Hayden nelle posizioni di rincalzo del gruppo, perchè nessuno si aspettava così tanta vivacità tecnica in quella che per i giapponesi doveva essere una sorta di Serie B. Il fatto che loro l'avessero concepita così non significa che la debba essere davvero.

LO STECCATO SI STA ROMPENDO? Va detto, inoltre, che la Honda aveva spinto le regole Factory a propria immagine e somiglianza: essendo la quadra di riferimento della MotoGp, alzare l'asticella tecnica voleva dire mettere ancora di più in difficoltà gli inseguitori. Ridurre i consumi a 20 litri e bloccare l'evoluzione dei cinque motori a inizio stagione voleva dire privilegiare inevitabilmente chi si trova più avanti. Ecco perché la mossa Ducati ha spiazzato i nipponici: rompere il vincolo dei motori permette a Gigi Dall'Igna di modificare gli attacchi del quattro cilindri in funzione delle modifiche di telaio (che arriveranno). Significa non inchiodare i valori tecnici ancora prima che parta la stagione...

MARTEDì NASCE LA FACTORY 2 L'idea, quindi, è quella di ghettizzare la Ducati in una classe a metà fra la Factory e la Open, cercando di mettere il "morso" alla Desmosedici GP14 nel momento in cui sembra in grado di uscire dal limbo. La Dorna gioca una partita molto rischiosa dal punto di vista politico: occhieggia all'ingresso di nuovi costruttori nella MotoGp, ma se poi è pronta a cambiare le regole del gioco per soggiacere ai dik tat dei nipponici farà molta fatica a trovare nuove Case disposte ad investire in un campionato che è controllato dai soliti noti.

10 MOTORI E 1,5 LITRI IN MENO Tanto più che proprio la Dorna sta portando i costruttori a uniformare la MotoGp verso il concetto dell'Open: la Ducati dovrebbe opporsi con tutte le forze a essere relegata nella classe della Factory 2 e deve spingere al massimo per sfruttare quelli che sono i regolamenti pubblicati e sottoscritti da tutte le Case. Gigi Dall'Igna, ora che ha trovato il famoso bandolo della matassa Ducati, merita di raccogliere i frutti del suo lavoro, ma è possibile che a Borgo Panigale accettino la riduzione di 1,5 litri di serbatoio da subito e il vincolo di usare in stagione nove motori anziché dodici dopo la conquista di tre podi. Perché, intanto, lo scardinamento del sistema è già in atto...

UN PO' DI ORGOGLIO ITALIANO E una volta tanto noi italiani dovremmo essere fieri delle capacità che la nostra industria è ancora in grado di produrre: Ducati ha saputo indirizzare il lavoro dei bravi tecnici della Marelli in modo tale da trarre un vantaggio competitivo. Nessuno si aspettava un salto di qualità così grande. Ma non prendiamoci in giro, per favore: l'elettronica aiuta a vincere una moto che è già meccanicamente in ordine.

NON C'E' SOLO ELETTRONICA... Il salto di qualità Ducati, quindi, non è giusto liquidarlo in una questione da azzeccagarbugli elettronici perché a Borgo Panigale forse hanno capito come indirizzare concretamente lo sviluppo della Desmosedici Gp14. E sapersi muovere fra le regole scritte è una caratteristica che elogia il genio umano, se le scelte fatte stanno nel perimetro dei regolamenti condivisi. La Ducati fa paura, ma la Magneti Marelli sta preoccupando i reparti elettronici dei team factory, perché pur con i vincoli di costo e di software sanno tirare fuori dalla loro centralina soluzioni inattese per gli ufficiali stessi...

Ducati e Marelli: c'è un'Italia che non si arrende

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Lo dissi.Doncammelo c'ha un bel problema.O si fa un monomarca con 22 rcv,oppure fa incazzare nakamoto.

Adesso bisogna vedere se in yamaha hanno intenzione di rompere il patto di non belligeranza.

E a vedere come gira espargarò,non penso che piloti e nuovo sponsor(correrà con movistar la squadra ufficiale)sarebbero contenti di farsi fare i fari da una moto clienti.

Mi prendo i popcorn....8-)

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Presentata la Ducati Desmosedici GP14

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Molto più bella di quelle degli anni passati,che trovavo troppo musone

2013-ducati-desmosedici-gp13-specs-and-photos-motogp-2.jpg

Le immagini ufficiali arriveranno solamente alle 20:30, ma su Twitter hanno già iniziato a circolare i primi scatti della nuova livrea del Ducati Team MotoGp 2014, la cui presentazione è in corso in questo momento all'Audi Zentrum di Eching, nella “pre-night” che precede l’Audi Annual Press Konferenze di Ingolstadt.

Come si può notare, anche dal punto di vista dei colori c'è stata una rottura rispetto al passato, che rappresenta forse la voglia di voltare pagina su tutta la linea dopo un triennio davvero deludente. Il rosso infatti, pur essendo prevalente, non è più troppo dominante rispetto al bianco, che ora occupa una porzione maggiore delle carene.

La parte più bassa della carena, infatti, è proprio bianca e presenta anche un accenno di tricolore. Inoltre anche il codone della GP14 non è più completamente rosso. Tra le novità poi c'è anche la presenza di qualche macchia di grigio. Nell'immagine intanto potete vedere la moto di Crutchlow, ma non appena possibile caricheremo la gallery con tutte le foto ufficiali.

Ecco la scheda tecnica della nuova Ducati Desmosedici GP14:

Motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4

valvole per cilindro.

Cilindrata: 1.000cc

Potenza massima: Oltre 235 cv

Velocità massima: Oltre 330km/h

Trasmissione: Ducati Seamless Transmission (DST). Trasmissione finale a catena.

Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta Magneti Marelli, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate dal nuovo sistema EVO 2 TCF (Throttle Control & Feedback).

Carburante: Shell Racing V-Power

Lubrificante: Shell Advance Ultra 4

Accensione: Magneti Marelli

Scarico: Akrapovic

Trasmissione finale: Catena D.I.D

Telaio: Alluminio

Sospensioni: Forcella Öhlins 48mm upside-down ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico, e nuovo sistema freno idraulico in compressione ed estensione.

Pneumatici: Bridgestone, anteriore e posteriore 16.5"

Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 320mm (340mm per la gara di Motegi) con pinze a 4 pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due

pistoncini.

Peso a secco: 160 kg

Omnicorse

Non saranno ancora a livello dei migliori,ma sono più ottimista quest'anno;)

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Le "Factory" potranno diventare "Open" in stagione?

Gigi Dall'Igna ha rivelato che nei prossimi giorni si discuterà anche di questa possibilità

Manca solo una settimana all'inizio del Mondiale MotoGp (in Qatar si inizia sempre a girare al giovedì per rispettare la notturna per tutte le classi), ma a livello regolamentare sembra davvero regnare il caos. Sicuramente ha già creato scompiglio l'ormai praticamente certo arrivo della "Factory 2", che imporrà delle restrizioni a chi ha aderito al regolamento "Open" ed avrà dimostrato di poter essere competitivo sul campo.

Qui forse è il caso di fare un breve ripasso: le "Open" possono disporre di 24 litri di carburante contro i 20 delle "Factory", oltre a disporre di 12 motori per l'intera stagione contro 5, per di più senza limiti di "freezing". Ma non è tutto, perchè c'è anche una gomma più morbida. Ovviamente c'è un però ed è quello legato all'utilizzo del software unico per la centralina realizzato dalla Magneti Marelli, che comunque sarà costantemente aggiornato.

Il fatto che la Ducati abbia scelto di schierare le sue moto ufficiali in questa configurazione, decisione volta ad avere più margine per lo sviluppo della Desmosedici GP14, che però ha portato evidenti benefici emersi nei primi test invernali, ha fatto infuriare la Honda, che ha immediatamente dato il via ad una crociata contro le "Open", che ha trovato la risposta della Dorna nell'idea della "Factory 2": in caso di vittoria, due secondi posti o tre terzi posti impone di calare a 22,5 i litri di benzina e a 9 i motori a disposizione.

E questa volta a non prenderla bene è stata la Ducati, come ha confermato ieri di il Direttore Generale del reparto corse Gigi Dall'Igna ai microfoni di Sky: "Se ci tolgono motori dopo una vittoria sarei solo contento, perché significherebbe essere competitivi, quindi il propulsore sarebbe già a posto. Più problematica la riduzione della benzina: occorrerebbe riprogrammare

tutti i controlli dell’elettronica".

Dall'Igna però ha aggiunto anche una cosa importante, ovvero che sarà discussa la possibilità di fare in modo che lo status di ogni squadra non sia permanente, cioè che in qualsiasi momento della stagione si possa passare dalla "Factory" alla "Open": "Una delle norme in discussione è che in qualsiasi momento della stagione una Casa “factory” potrebbe passare alla regolamentazione Open o Factory 2 come la si è chiamata".

E questo cambierebbe non poco le carte in tavola, perchè anche in Yamaha potrebbero convincersi che la strada giusta sia quella della "Open" (pare che Jorge Lorenzo lo pensi già da un pezzo...) e questa sarebbe una grande vittoria per Carmelo Ezpeleta, che sogna uno schieramento di sole "Open" per il futuro della MotoGp. E anche la Honda, rimanendo l'unica "Factory" in campo, si ritroverebbe con le spalle al muro e probabilmente costretta ad adeguarsi senza fare troppe polemiche.

Le "Factory" potranno diventare "Open" in stagione?

Omnicorse

:pop:

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