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GP Giappone 2014


AleMcGir

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Ho visto solo ora le immagini (con buona pace, si fa per dire, di zio Bernie che le vorrebbe cancellate dal globo). Impressionanti. La monoposto è finita addosso a quella ruspa con una forza tale da farla sollevare.

Signori, c'è poco da girarci attorno: ci si mette sempre di mezzo la dannatissima sfiga. Poteva colpire un muro di gomme, poteva impantanarsi nella via di fuga, e invece ha beccato l'unica caxxo di ruspa in mezzo ad un'area nella quale potevi parcheggiare decine di auto.

E' come per l'incidente di Senna: quel caxxo di braccetto della sospensione è andato a conficcarsi nell'unico punto dove non avrebbe dovuto.

Amici miei, la sfiga ci vede benissimo e io direi che è maledettamente stronza, permettetemi il termine. Premesso questo, io spero che il povero Bianchi in qualche modo si riprenda. Sono scene che uno non vorrebbe mai vedere, anche chi come me ha perso da anni la passione per questo che ormai non è più uno sport ma solo un pretesto per far girare milioni di dollari, e non sarebbe neanche il più grande dei mali se almeno ci fosse lo spettacolo.

Detto questo, non dimenticate che in qualche modo noi siamo abituati "bene": ci sono stati tempi (fino agli anni settanta) nei quali era matematico che nell'arco di una stagione ci scappasse il morto (e a volte più di uno).

Quoto ed aggiungo, si è rischiata la macelleria ieri pomeriggio. Il video è fin troppo chiaro.

Perle d'autore

From Heel to Hell and back (Matteo B.)

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La FIA dice che avevano esposto "doppie bandiere gialle", ma se questo tipo di segnalazione non è riportata al pilota tramite led nell'abitacolo, non so come se ne potessero accorgere con quella visibilità.

Posto che la situazione fosse questa, mi viene però da dire che se le condizioni di visibilità sono tali da non riuscire più a vedere i commissari a bordo pista, forse il passo era già troppo spinto per la situazione.

Però mi rendo conto che la filosofia conservativa del "non fare in modo che la tua distanza di arresto sia più alta di ciò che vedi" ha già poco successo tra gli automobilisti su strada, figurarsi per un pilota in una competizione...

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Posto che la situazione fosse questa, mi viene però da dire che se le condizioni di visibilità sono tali da non riuscire più a vedere i commissari a bordo pista, forse il passo era già troppo spinto per la situazione.

Però mi rendo conto che la filosofia conservativa del "non fare in modo che la tua distanza di arresto sia più alta di ciò che vedi" ha già poco successo tra gli automobilisti su strada, figurarsi per un pilota in una competizione...

Sono d'accordo.

Comunque poco fa, nella trasmissione Numero Uno su RaiSport, hanno intervistato Emanule Pirro, che ha detto di essere certo che Bianchi avesse coscienza delle doppie bandiere gialle, in quanto, a suo dire, i pannelli luminosi sono ben visibili anche in caso di pioggia battente (?mi chiedo se possano rappresentare il caso di doppia bandiera?), e soprattutto ha detto di sapere che gli era stato comunicato anche via radio.

Non è che lo stesse accusando, ma in generale diceva che i piloti spingono troppo in caso di bandiere gialle, anche a causa di una FIA troppo permissiva in passato (quest'ultima non mi ricordo se l'ha detta o ne ho estrapolato il senso io). Inoltre diceva che probabilmente è da rivedere quello che è il tempo massimo di transito in questo caso, soprattutto in caso di pioggia, dato che da un giro all'altro cambiano le condizioni della pista.

Io rimango del parere che in caso di commissari o mezzi presenti nelle vie di fuga non è più ammissibile rimanere in condizioni di gara "quasi normale", ma bisogna uscire dalle condizioni di gara. Troppo volte si è sfiorata la tragedia. Ho letto oggi che quest'anno a LeMans hanno utilizzato delle slow zones per evitare le safety cars, potrebbero fare qualcosa del genere.

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In merito alle tante polemiche sulla bandiera verde esposta dai commissari a Suzuka, vi riportiamo in foto la situazione delle zone prima del crash di Jules Bianchi. E’ possibile vedere che la gru, segnata nella mappa con un cerchio rosso, era in movimento prima del punto di osservazione posizionato a sinistra, quindi i commissari hanno giustamente esposto bandiere verdi nei settori 1 e 3 appena il mezzo è entrato nella zona centrale. La zona centrale, essendo quella dove la gru stava completando il proprio intervento, era sotto regime di doppie bandiere gialle, mentre le altre due no (pista libera e in sicurezza). In conclusione, i commissari di percorso hanno seguito alla lettera tutte le normative relative all’esposizione delle bandiere, non commettendo nessun errore di valutazione. Emanuele Pirro, ai microfoni di Autosprint, ha confermato la nostra versione, chiarendo che i commissari hanno seguito alla lettera le procedure FIA.

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Ecco le parole di Emanuele Pirro: “Se il settore neutralizzato è di 400 metri e l’incidente avviene al 398° metro, è perfettamente regolare che al 401° metro, il commissario mostri la bandiera verde, che deve essere esposta appena dopo la linea immaginaria di riferimento rispetto a dove è avvenuto l’incidente e non l’intera zona della curva, come molti erroneamente potrebbero pensare”.

Pirro: ?Manovre dei commissari perfettamente regolari?

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Mi sembra una struttura di comunicazione molto simile a quella usata in ferrovia. Certo se uno non la segue... o se i segnali manco li vede... da cui le medesime soluzioni: ripetizione a bordo dei segnali, e come step successivo il controllo della velocità da terra.

There's no replacement for displacement.

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ragazzi ma come ho detto le bandiere non sono riportate sul volante?quindi il pericolo lo vedi per forza...a meno che non vedi le bandiere reali,i pannelli luminosi e i display sul volante non funzionino...mi sembra troppo un insieme di coincidenza.

Non potrebbe essere che andava troppo forte pur sapendo delle bandiere gialle?

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Ultimi aggiornamenti:

Bianchi, situazione critica: subìto un danno assonale diffuso | BlogF1.it

Sulla dinamica, al netto di cose strane e guasti, l'idea che mi sono fatto è che all'uscita della curva 7 gli sia partita in sovrasterzo, lui abbia corretto troppo bruscamente ed è andata in pendolo, poi ha trovato aderenza sulla stradina asfaltata e quindi è arrivata dritta al trattore.

La cosa che non mi spiego è come mai sembri non frenare proprio...

 


 

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danno assonale diffuso = coma vegetativo, o sbaglio?

Dal link di mcth 17

Ma cos’è il danno assonale diffuso? Ce lo spiega l’Associazione Italiana Psichiatri che definisce così il “Diffuse Axonal Injury” all’interno del loro sito Associazione Italiana Psichiatri. Si tratta di una danno senza lesione di massa che avviene nel SNC del 25% circa dei pazienti che subiscono un trauma cranico grave. Un terzo dei pazienti affetti da DAI muore e questo tipo di danno è la maggior causa di persistente o di grave disabilità, che si ha nel 4% e nel 15% rispettivamente dei pazienti con trauma cranico grave. Il DAI causa interruzioni permanenti e irreversibili degli assoni. Gli aspetti radiologici includono lesioni focali nel corpo calloso e nella zona adiacente ai peduncoli cerebellari superiori e piccole emorragie profonde. Il processo degenerativo avviene in 24-72 ore e nelle fasi precoci si osserva una rottura delle proteine citoscheletriche assonali, con rigonfiamento mitocondriale transitorio e reversibile. Contemporaneamente, si può osservare un rigonfiamento assonale microscopico che prende l’aspetto di masse eosinofile (cosiddette ). Dopo alcune settimane, agglomerati di microglia sono riscontrabili nella sostanza bianca, unitamente ad astrocitosi e macrofagi contenenti lipidi. Non esiste terapia specifica.

Per “danno assonale diffuso” si intende, generalmente una lesione dovuta alla rotazione del capo in seguito al trauma rispetto al collo e al resto del corpo. Considerando la particolare dinamica dell’incidente, è possibile che la testa del pilota sfiorando a grande velocità (si stima ben oltre i 100 km/h) la paratìa metallica della gru, pur senza impattare direttamente, abbia subito una rotazione.

Questo tipo di danno nel caso è ritenuto essere la maggior causa di persistente o di grave disabilità nei pazienti affetti da trauma cranico o nei casi più gravi, di decesso.

Via Bianchi lotta con un danno assonale diffuso - Autosprint

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