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Situazione economica greca e referendum


TonyH

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Stiglitz la fa facile....ragiona come se la UE fosse gli USA.

se si condona un 20% (o di più a questo punto) di debito ai greci:

-Spagna , Portogallo e Irlanda cosa dovrebbero dire , che hanno fatto riforme da lacrime e sangue per non essere in quella situazione?

-Perchè non condonare del debito agli italiani ,che ne hanno un mucchio e frena un'economia importante dell' eurozona che potrebbe pure fare da traino entro certi limiti?

e tutto a spese di chi? dei CITTADINI degli stati euroforti? (perché alla fine pagherebbero loro)

ma voi se foste tedeschi (che non sono tutti milionari col mercedes) accettereste? direste che i vostri governanti hanno lavorato bene?

..ma per favore...dai siamo seri, va...gli economisti tanto a scrivere un fondo (pagato) non ci mettono nulla.

paradossalmente stai dando la ragione a Stieglitz (e altri): finalmente si ammette che è una questione politica prima ancora che economica.

Quindi la tua soluzione POLITICA per un paese che in pochi anni ha perso il 25% del PIL sarebbero privatizzazioni a tappeto e perdita dei pochi asset disponibili (compresi emigranti che andranno all'estero) e altro debito (per pagare i debiti esistenti, mica per ristrutturazione dell'economia).

Un'altra soluzione politica è una ristrutturazione del debito in modo che la Grecia sia davvero in grado di pagare il resto in tempi ragionevoli.

All comes down to this.

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Guest EC2277
paradossalmente stai dando la ragione a Stieglitz (e altri): finalmente si ammette che è una questione politica prima ancora che economica.

Quindi la tua soluzione POLITICA per un paese che in pochi anni ha perso il 25% del PIL sarebbero privatizzazioni a tappeto e perdita dei pochi asset disponibili (compresi emigranti che andranno all'estero) e altro debito (per pagare i debiti esistenti, mica per ristrutturazione dell'economia).

Un'altra soluzione politica è una ristrutturazione del debito in modo che la Grecia sia davvero in grado di pagare il resto in tempi ragionevoli.

All comes down to this.

Ho l'impressione che non hai capito: l'unica soluzione politica prevede l'esecuzione di quelle riforme che si rifiutano di fare, ma che consentirebbero di eliminare le cause del debito. Se venissero fatte tali riforme, allora ci sarebbero le basi per intavolare una trattativa sulla riformulazione del debito, in modo da dilazionarne il pagamento ed/o condonarne una parte, per dare alla Grecia la possibilità di creare un'economia sana, capace di sostenere la nazione senza aver bisogno di altri "prestiti salva-stati".

P.S. È sempre stata una questione politica, come sempre accade quando si parla di Stati sovrani.

Modificato da EC2277
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io continuo a non capire quale sarebbe la "felice e gioiosa alternativa che ci impediscono di fare".

Mettiamo che i debiti siamo cancellati. Zero, fine. Vaffanculo ai creditori, problemi loro.

ok, partiamo da zero.

Partendo da zero, pensano di poter fare a meno di un bilancio in pareggio?

O del controllo della spesa?

O del controllo delle uscite?

Si dirà "facciamo a deficit".

Va bene.

Ma nel frattempo, i soldi, da dove li prendi?

Si pensa realisticamente che dopo aver uccellato per bene prima i creditori privati (le banche kattive) e poi quelli istituzionali (la troika kattiva) troveranno la fila di investitori disposti a dargli i soldi, magari senza garanzie e a tasso basso? :dubbio:

L'UE ha delle colpe ENORMI e GIGANTESCHE nella gestione della crisi greca...a partire dal tempo perso a adottare meccanismi di stabilizzazione finanziaria (soprattutto bancario)....

Ma i sostenitori del "ci precludono un gioioso futuro alternativo"....mi pare mettano sul piatto progetti leggerissimamente lacunosi....

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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hai ragione.

la scelta che in futuro avremo davanti è questa (IMHO):

-Stati Uniti d'Europa (cioè molta più unione ,fiscale e politica, oltre a quella economica)---molto difficile da realizzare e non in tempi brevi

-Fine dell'Unione Europea. ritorno al passato. fattibile molto più velocemente e semplicemente (euro a parte).

cosa è meglio/cosa è peggio?

NON LO SO.

direi la prima, ma ammetto che ogni tanto vengono dubbi anche a me.

Semi-OT:

Se UE significa questo:

L?Ue ci impone il formaggio senza latte - La Stampa

Uno spettro si aggira per l’Europa: il formaggio senza latte, cioè fatto con la cartina. L’Italia (a differenza di altri Paesi) ha una legge severa che impone di fare tutti i formaggi usando il latte vero, e proibisce l’uso dei succedanei. Ma adesso la Commissione europea ci ha inviato una diffida, per imporre «la fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito nella fabbricazione dei prodotti lattiero-caseari».

.........

ministro Martina in un tweet: «No a diktat»

28/06/2015

luigi grassia

Uno spettro si aggira per l’Europa: il formaggio senza latte, cioè fatto con la cartina. L’Italia (a differenza di altri Paesi) ha una legge severa che impone di fare tutti i formaggi usando il latte vero, e proibisce l’uso dei succedanei. Ma adesso la Commissione europea ci ha inviato una diffida, per imporre «la fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito nella fabbricazione dei prodotti lattiero-caseari».

In parole povere Bruxelles decide che per adeguarci alle schifezze in uso negli altri Paesi europei dobbiamo permettere anche noi la produzione del formaggio «zero latte». E per raggiungere questo bel risultato la Commissione Ue si è presa il disturbo e la fatica di mandarci una lettera ufficiale di messa in mora per infrazione. Non è così che si aumenta il prestigio e la legittimità delle istituzioni europee.

Del resto Bruxelles ha già dato via libera al cioccolato senza cacao, al vino senza uva e alla carne annacquata. Adesso con il formaggio senza latte «siamo di fronte all’ennesimo diktat di un’Europa che tentenna su emergenze storiche come l’emigrazione» denuncia il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, «ma poi è pronta ad assecondare le lobby che vogliono costringerci ad abbassare gli standard qualitativi dei nostri prodotti alimentari».

La posizione, per ora non ufficiale dell’Italia, è stata espressa dal ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, che ha respinto il diktat.

Una legge da abolire

La legge che finora ha blindato la qualità dei formaggi italiani è la numero 138 dell’11 aprile 1974. Vieta ai nostri caseifici l’utilizzo di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare. Ha lo scopo di salvaguardare le aspettative dei consumatori sull’autenticità dei prodotti italiani. Ha garantito anche l’apprezzamento della nostra produzione lattiero-casearia nel mondo (le esportazioni di formaggi italiani sono aumentate del 9,3% nel primo trimestre del 2015 nonostante le difficoltà con la Russia).

La Commissione Ue vede le cose in tutt’altro modo. Ha avviato la procedura d’infrazione perché considera la legge italiana a tutela della qualità come «una restrizione alla libera circolazione delle merci, essendo la polvere di latte e il latte concentrato ampiamente utilizzati in tutta Europa». Perciò ci impone un adeguamento della qualità al ribasso.

allora meglio buttare tutto a mare e tornare ognuno per sè...

una banda di burocrati al servizio del potente di turno (che sia Obama con le sanzioni alla Russia che danneggiano molto più l'Europa che la Russia :disp2: o le multinazionali del cibo in questo caso poco cambia.)

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Sempre che i cittadini lo vogliano....che crescita e competitività significa terra terra "rimboccarsi le maniche e lavorare sul serio"

Pensa già solo qua da noi.....devi passare sopra a trilioni di resistenze tra ordini, associazioni, sindacati.....

aspetta io mica dico che non si debba lavorare

e quello che dico io ( non sono disinformato anzi) è che se non c'è un progetto di crescita comune meglio lasciar stare

E' palesemente una cazzata dire che "non è l'europa a dirti come guadagnare competitività" perchè se si vuole andare verso l'unità è il consesso degli stati a decidere del futuro dell'unione e delle politiche di sviluppo dei singoli stati.

che poi i greci debbano lavorare sodo è palese, ma sapere in che direzione andare, prima di mettersi a camminare come un branco di stronzi mi pare la base

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Non può essere l'Europa a dirti come crescere e guadagnare competitività; anzi, a dirla tutta, l'Europa te ne fornisce gli strumenti (finanziamenti per lo sviluppo locale e nazionale, nel caso della Grecia addirittura prestiti per non fallire), ma sei tu a dover dimostrare, tramite seri progetti per il loro impiego, che te li meriti e puoi sfruttarli al meglio.

Tra l'altro, come potrebbe l'Europa dare direttive a Paesi che hanno ognuno una loro "vocazione", struttura demografica, industriale etc.. anche profondamente diversa (pensa solo a quanto sino differenti i Paesi del blocco mediterraneo, a che esigenze hanno, a quali strumenti possono far ricorso, rispetto a quelli del blocco continentale).

Distruggere l'Unione, come tu dici, è proprio quello che USA, Russia e Cina aspettano per avere un concorrente in meno in tutti i settori...

La mia è chiaramente una provocazione

Per arrivare all'unità si debbono fare delle scelte tutti insieme sul futuro e la prima cosa è immaginarsi di qui a dieci anni, politica industriale ed agricola comune... tanto per dire come la vedo

se si deve fare solo conti della serva come stanno facendo tanto vale buttare tutto nel cesso

poi se vogliamo dire che la unione europea ha fatto tanto...oh se vi piace così cavoli vostri a me così fa schifo, che vi debbo dire

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Per tornare al paragone della tubatura che perde, è come se avesse detto: «Se mi staccate l'acqua per morosità, io vi cito in giudizio.»

:disp2:

Per me è : se mi staccate l'acqua torno ad usare il pozzo di casa, che era tanto comodo e maledetto il giorno che m'avete convinto a pagare la vostra acqua che ce l'avevo già gratis e pagavo solo l'elettricità per tirarla sù ...

E spero che a seguire tornerà ad usare il proprio pozzo anche l'italia, quest' europa è stata un fallimento colossale

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Guest EC2277

Eccone un'altro che desidera tornare al bucolico tenore di vita dell'800, meravigliosamente ritratto da Verga nei suoi romanzi.

Credete davvero che il mondo si sia evoluto in un certo modo, poiché desiderava stare peggio?

La realtà è che solo coloro i quali desiderano godere di tutti i vantaggi che questo sistema economico offre, senza assumersene anche gli oneri, si ritrovano a piangere per le conseguenze delle loro azioni.

Lo fa la Grecia, lo facciamo noi, lo ha fatto la Spagna…

Modificato da EC2277
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Forse non ci rendiamo conto che tornare alla lira significherebbe tornare ai prodotti Italiani , perché tutto ciò che fosse estero costerebbe il doppio.

E sarebbe un crollo economico epocale.

E quando sento i mangiatori di fuoco nostrani agitare la cosa, ho un brivido lungo la schiena.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Il problema è che ridare competitività bisogna fare tutte quelle cose su cui si fa orecchie da mercante....burocrazia più snella, certezza del diritto, meno rendite di posizione, efficienza della spesa..tutte cose che appena accenni a fare c'è sempre qualcuno che si rotola per terra dalla disperazione.

Quando poi il refrain che inizio a sentire troppo spesso é "volevo aprire un'attività, ma quando ho visto gli adempimenti e i costi mi è passata la voglia...'

Sì cncordo pienamente e me ne dispiaccio perchè è un clichè di spagna ed italia ed in un certo qual modo della francia, dove se provi a fare qualcosa ti trovi milioni di persone in piazza...

però è innegabile la colpa della UE nella crisi nel continuo cincischiare e in questo dire " si possono uscire, no non possono" e nel non guardare al problema se non da un punto di vista ragionieristico. Poi se all'italiano d'elite piace così...

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