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Hasta la Victoria siempre....


stev66

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Ma il cile è un paese praticamente "europeo" ha pochissimi nativi americani, non ha avuto la schiavitù, il cile non è "latinoamerica", cuba andrebbe confrontata con gli altri paesi del centroamerica, cuba è mulatta, latina, pigra, caraibica come il centroamerica, sono cose diverse

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6 minuti fa, stev66 dice:

 

Castro invece nonostante la sua storia e le basi di partenza ( ripeto: repubblica caraibica, negli anni '50 poco più ricca di un'Haiti qualsiasi ) è riuscito a farsi considerare ed ad influenzare il mondo come un giocatore della forza dei primi.  Ed in questo sta la grandezza storica del personaggio.

 

 

Ha sfruttato ben gli amici potenti e la posizione geografica molto vantaggiosa. stratega SI , statista NO.

 

se rileggi le carte che riaffiorano periodicamente (lo si sapeva già), sia legge che Kruscev lo definì un pazzo scatenato che voleva scatenare una guerra nucleare.

 

http://www.lastampa.it/2016/11/27/esteri/vuole-una-guerra-nucleare-fidel-un-pazzo-AUT9aR06KtTLhe5x4X4IUN/pagina.html

 

e questo per vendetta per i tentativi di rovesciarlo degli USA.

 

fate vobis. :muto:

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48 minuti fa, Matteo B. dice:

 

Ti dico solo di ASPETTARE. (non so quanto e non so come). I numeri veri di Cuba non li sa nessuno (per ora).

 

e con CIle/Cuba sostituisci gli Stati Uniti con la Russia. cambia poco o nulla.

 

al solito, i rimasti imprigionati nel '900 stanno (quasi) tutti da una parte. E non c'è verso di mostrar loro l'evidenza.

 

Le due ideologie affermatesi nel '900 HANNO PERSO e lo hanno fatto RUMOROSAMENTE e lasciato morti sul campo (TANTI) entrambe.

 

 

Considero Saviano un'intellettuale (vabbè..) di sinistra , ma di sinistra del XXI secolo. Spesso non sono d'accordo con lui, ma su Castro ha perfettamente centrato il problema, e lo ha fatto con un'ottica di sinistra, ma di una sinistra che è post novecentesca.

 

Napoleone per me sta nello stesso girone di Hitler e Stalin. sticazzi che fior di intellettuali lo adoravano all'epoca. era  un'assassino di popoli interi.


 

Appena uno tenta di fare un ragionamento un attimo più complesso, subito lo si taccia di "imprigionato nel '900" o "sostenitore della Cuba socialista".

Vabbuó, continuiamo a parlare di macchine, va'...

 

PS: Diamo per buona la tua ipotesi che ci siano dati che ancora non si sanno. Io ho i miei dubbi, visto che in quasi 60 anni è difficile mantenere segreti e che comunque Cuba è stata nell'occhio del ciclone fin dal primo giorno. Ma diamola per buona per amor di discussione. Cuba è stato un riferimento importante per i movimenti di decolonizzazione degli anni 60-70-80 e grazie a quello ha ancora oggi una piccola autorità in campo diplomatico (vedi relazione col Vaticano, Colombia/FARC, ecc.).

Per il resto, come al 21esimo secolo ha ben poco da insegnare, forse solo l'enorme capacità di resilienza alla povertà di mezzi. Non certo la struttura dello Stato né le forme di partecipazione.

 

PPS: Concludo sul paragone Cile/Cuba: dire che Cile+Pinochet ha portato risultati migliori di Cuba+Castro è una boiata pazzesca. La situazione del Cile era ed è completamente diversa per mille ragioni storiche, geografiche, geopolitiche, ecc. Giusto per dirne una: lo schiavismo è arrivato in misura molto inferiore in Cile, mentre invece Cuba ne è stata la base per secoli almeno fino alla fine dell'800. Senza neanche entrare nelle vicende della seconda metà del 20esimo secolo....

7 minuti fa, shadow_line dice:

Ma il cile è un paese praticamente "europeo" ha pochissimi nativi americani, non ha avuto la schiavitù, il cile non è "latinoamerica", cuba andrebbe confrontata con gli altri paesi del centroamerica, cuba è mulatta, latina, pigra, caraibica come il centroamerica, sono cose diverse

 

il Cile ovviamente è latinoamérica, ma detto questo ci sono solo differenze.

No? Date un'occhiata a paesi comparabili per ubicazione e dimensioni come El Salvador, Guatemala, Honduras, Haiti...

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9 minuti fa, Matteo B. dice:

 

Ha sfruttato ben gli amici potenti e la posizione geografica molto vantaggiosa. stratega SI , statista NO.

 

se rileggi le carte che riaffiorano periodicamente (lo si sapeva già), sia legge che Kruscev lo definì un pazzo scatenato che voleva scatenare una guerra nucleare.

 

http://www.lastampa.it/2016/11/27/esteri/vuole-una-guerra-nucleare-fidel-un-pazzo-AUT9aR06KtTLhe5x4X4IUN/pagina.html

 

e questo per vendetta per i tentativi di rovesciarlo degli USA.

 

fate vobis. :muto:

 

Certo, storia nota. Ma ripeto, rispetto ad altri ha saputo giocare in serie A.  Nè sarebbe sopravvissuto ( politicamente ) con charisma ed influenza quasi intatta , dal 1959 al 2016.  ripeto quando I popol si stufano, I regimi cadono. Ed ancor oggi, a cuba la maggior parte della popolazione sta con una rivoluzione che identifica con nazionalismo ed indipendenza piuttosto che con il socialismo ( che informalmente sparirà a breve , con soluzioni alla cinese , per lo meno a mio parere ).

L'intelligenza di Donald sarà far arrivare a Cuba I cambiamenti non sulla punta delle baionette ( che come ben sappiamo, è il modo migliore per farli rigettare ).

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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11 minuti fa, v13 dice:


 

Appena uno tenta di fare un ragionamento un attimo più complesso, subito lo si taccia di "imprigionato nel '900" o "sostenitore della Cuba socialista".

Vabbuó, continuiamo a parlare di macchine, va'...

 

 

 

io non ho tacciato nessuno. tu sei un sostenitore del socialismo reale (o almeno lo si deduce dai tuoi post). e così Stev66.

 

fine . opinioni legittime.

 

io NO.

 

 

quando uno scrive  che FORSE è venuto il momento di voltare pagina, che la Sinistra come idea intellettuale e politica sta cominciando ad uscire dal Secolo Breve si comincia ad incazzarsi.

 

 

ti ripeto: l'esperienza politica della Cuba di Castro sarà giudicata i prossimi 10-20 anni. è un paese che è sta entrando in  un limbo post-comunista come Cina e Vietnam (citati da Lui come modello non a caso).

 

non sono democrazie compiute e non sono più paesi socialisti. sono "a metà".

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7 minuti fa, stev66 dice:

 

Certo, storia nota. Ma ripeto, rispetto ad altri ha saputo giocare in serie A.  Nè sarebbe sopravvissuto ( politicamente ) con charisma ed influenza quasi intatta , dal 1959 al 2016.  ripeto quando I popol si stufano, I regimi cadono. Ed ancor oggi, a cuba la maggior parte della popolazione sta con una rivoluzione che identifica con nazionalismo ed indipendenza piuttosto che con il socialismo ( che informalmente sparirà a breve , con soluzioni alla cinese , per lo meno a mio parere ).

L'intelligenza di Donald sarà far arrivare a Cuba I cambiamenti non sulla punta delle baionette ( che come ben sappiamo, è il modo migliore per farli rigettare ).

 

A Cuba i più vecchi sostengono ancora "la revolución" e qualcosa certo deve pure voler dire. Però è un dato di fatto che l'appoggio fra i giovani è praticamente nullo, vuoi per odio generazionale, vuoi per mancanze materiali, vuoi perché vedono ogni giorno le ingiustizie e vorrebbero un paese diverso (ma non stile Miami)...
I cosiddetti dissidenti sono in gran parte degli scalzacani. La vera opposizione al castrismo, in gran parte latente, è dei giovani che apprezzano lo stato sociale cubano, l'istruzione, la solidarietà generale della gente, ecc. ma che pensano che nel 21esimo secolo ci vuole ben altro.

 

 

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1 minuto fa, v13 dice:

 

 

PPS: Concludo sul paragone Cile/Cuba: dire che Cile+Pinochet ha portato risultati migliori di Cuba+Castro è una boiata pazzesca. La situazione del Cile era ed è completamente diversa per mille ragioni storiche, geografiche, geopolitiche, ecc. Giusto per dirne una: lo schiavismo è arrivato in misura molto inferiore in Cile, mentre invece Cuba ne è stata la base per secoli almeno fino alla fine dell'800. Senza neanche entrare nelle vicende della seconda metà del 20esimo secolo....

 

Ma guardate che Cuba non era affatto uno dei paesi più poveri dell'America Latina. Non per nulla i genitori di Castro vi erano emigrati dalla Spagna. Restando sulla seconda metà del XX secolo, è interessante notare come al momento della Rivoluzione (che per me è stata sacrosanta) le principali voci nell'economia cubana fossero canna da zucchero e turismo mentre adesso, dopo più di 50 anni, siano canna da zucchero e turismo.

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2 minuti fa, Matteo B. dice:

 

io non ho tacciato nessuno. tu sei un sostenitore del socialismo reale (o almeno lo si deduce dai tuoi post). e così Stev66.

 

but of course!! :b1

 

"io non taccio nessuno, maledetto sostenitore del socialismo reale!"
...ridiamo per non piangere, va'

 

2 minuti fa, Matteo B. dice:

fine . opinioni legittime.

 

io NO.

 

 

quando uno scrive  che FORSE è venuto il momento di voltare pagina, che la Sinistra come idea intellettuale e politica sta cominciando ad uscire dal Secolo Breve si comincia ad incazzarsi.

 

LOL!! :-D

ma quando mai?? il tema Fidel Castro mi appassiona assai poco proprio perché ha ben poco da insegnare al giorno d'oggi...

appassiona molto di più gente come te e la tua ansia di vedere confernmate certe ipotesi. Io preferisco studiare e imparare da cose ben più interessanti...

 

 

2 minuti fa, Matteo B. dice:

 

 

ti ripeto: l'esperienza politica della Cuba di Castro sarà giudicata i prossimi 10-20 anni. è un paese che è sta entrando in  un limbo post-comunista come Cina e Vietnam (citati da Lui come modello non a caso).

 

non sono democrazie compiute e non sono più paesi socialisti. sono "a metà".

 

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3 minuti fa, Fede82 dice:

 

Ma guardate che Cuba non era affatto uno dei paesi più poveri dell'America Latina. Non per nulla i genitori di Castro vi erano emigrati dalla Spagna. Restando sulla seconda metà del XX secolo, è interessante notare come al momento della Rivoluzione (che per me è stata sacrosanta) le principali voci nell'economia cubana fossero canna da zucchero e turismo mentre adesso, dopo più di 50 anni, siano canna da zucchero e turismo.

 

ed è quello che ridiventeranno 

 

@v13: io di vecchi che ancora hanno nostalgia del Duce e di Togliatti ne conoscevo e ne conosco molti (stanno ovviamente morendo tutti, per età).

 

il problema sono i più giovani :muto:

Modificato da Matteo B.
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