Sempre peggio i rivali della Ferrari: in Canada, dopo una buona gara, il team di Grove si fa squalificare. Renault strano k.o., la Bar ha deluso.

MILANO, 14 giugno 2004 - Una squadra, quella rossa, viaggia come un orologio. Le altre, che cercano di sfidarla, perdono colpi a momenti alterni e nei modi più diversi. Il risultato finale è che la Ferrari ha praticamente in tasca i due titoli 2004. Lasciando da parte la McLaren, disastrosa o quasi in questo Mondiale, avvicinandosi al giro di boa del campionato non si riesce a intravedere un'avversaria seria e costante per il Cavallino. In Canada è inciampata per la prima volta la Renault che a parte il ritiro di Alonso per incidente a Montecarlo, era arrivata sempre al traguardo con entrambe le macchine. Due ritiri, alquanto anomali, per la rottura dei semiassi. Forse una partita o un montaggio difettosi. Ma lo zero nella casella dei punteggi è pesante. Anche la Bar, stavolta, non ha rispettato le attese. E ultimamente, è il terzo GP consecutivo in cui succede, deve sempre mettere in conto la rottura del motore Honda sulla vettura di Sato.

Così, per mettere i bastoni tra le ruote della Ferrari, aveva provato la Williams. Tornata improvvisamente, soprattutto con Ralf Schumacher, veloce e consistente. Il fratellino di Michael avrebbe anche potuto vincere e alla fine si era accontentato di un secondo posto abbastanza vicino alla F2004 di Michael. Piazzamento perso a causa di una squalifica delle Williams e delle Toyota per le prese d'aria dei freni non conformi al regolamento. "E' stato un brutto colpo, mi sono sentito distrutto. Adesso mi berrò qualche bottiglia di champagne con gli amici per farmi passare la delusione", ha commentato Ralf una volta appreso dell'esclusione. E la Williams ha incassato il colpo con apparente serenità. "Non faremo reclamo - ha detto Sam Michael, d.t. della scuderia di Grove -. E' stato un errore involontario e non ci ha fatto migliorare le prestazioni. Però accettiamo la decisione della Fia".

Chi ha masticato amaro, invece, è la Toyota. Convinta che i pochi millimetri di sporgenza delle prese d'aria rientrassero "nel generalmente accettato livello di tolleranza". Il team ha interposto appello, non accettato dai commissari solo perché i termini erano scaduti. "Le presunte violazioni tecniche - ha detto John Howett, presidente della scuderia - non hanno incrementato in nessun modo la nostra prestazione". La differenza di atteggiamento tra i due team finisce per essere proporzionale ai valori dell'infrazione: in centimetri quella della Williams, in millimetri quella della Toyota. Differenza non trascurabile, secondo i tecnici, perché la zona attorno alle ruote anteriori è molto importante per i flussi aerodinamici. E poter usare aria in più ha effetti importanti sui freni in carbonio, con temperature di esercizio di 800 gradi.

...la concorrenza ha fatto di tutto per contrastarla, con ogni mezzo, ma la rossa corre sempre più forte!!

Speriamo che piloti, team e fans della Williams se ne facciano una ragione...

http://www.gazzetta.it/primi_piani/motori/2004/pp_1.0.409618115.shtml