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Fiat resta agli Agnelli!


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dall'espresso

Fiat resta in mano agli Agnelli

Ifil investe 575 milioni di euro

TORINO - Gli Agnelli non mollano la presa su Fiat e l' Ifil, subito dopo il varo da parte del cda del Lingotto dell'aumento di capitale da 3 miliardi per le banche del convertendo, delibera un investimento di 535 milioni di euro per mantenere il 30,06% del Lingotto.

Il colpo di scena giunge a tarda sera, al termine di un lungo consiglio di amministrazione della finanziaria controllata dagli Agnelli. Il presidente, Gianluigi Gabetti commenta: "Le decisioni sono in sintonia con quel ruolo di presidio attivo della partecipazione Fiat che venne affermato in occasione del riassetto del 2003". Ecco perchè il cda di Ifil "ha ritenuto che sarebbe stato un errore non cogliere questa occasione per mantenere inalterata la propria posizione azionaria".

Un epilogo sotto sommato inaspettato, soprattutto dopo le dichiarazioni comparse ieri del giovane Andrea Agnelli, che rappresenta gli eredi di Umberto, che andavano nella direzione opposta: "L' ingresso delle banche nel capitale non deve spaventarci". Una mossa conseguenza anche, come dice la stessa Ifil, dei "sostanziali cambiamenti intervenuti nella gestione della Fiat che aprono prospettive molto promettenti sia sotto il profilo industriale e organizzativo sia sotto quello economico e finanziario".

Dunque la finanziaria ha voluto "cogliere un' occasione irripetibile per partecipare in pieno ai progressi attesi per il Gruppo Fiat, assicurando nello stesso tempo il proprio sostegno ai suoi vertici impegnati nel rilancio del più importante Gruppo industriale del Paese".

L' operazione che consente agli Agnelli di mantenere il 30,06% delle azioni Fiat è stata così congegnata: Ifil acquista da Exor 82 milioni e 250 mila azioni ordinarie per 535 milioni ; Exor le ha avute da Merrill Lynch a seguito di un' operazione finanziaria (equity swap) pattuita nell' aprile scorso. Il prezzo di cessione è di 6,5 euro per azione,assai inferiore non solo al valore di Borsa attuale (7,82), ma soprattutto a quello fissato per le otto banche del convertendo (10,28). Ma per mantenere invariata la propria quota la finanziaria ha anche acquistato direttamente sul mercato 5,5 milioni di titoli il 7,8 e 9 settembre per un esborso di 41 milioni.

L' operazione consente dunque a Ifil di rimanere sopra la soglia fatidica del 30% e di essere sempre il primo azionista, visto che il pacchetto azionario delle otto banche (se considerato complessivamente) è di circa il 27%. Una mossa antiscalate, un pericolo questo temuto da una parte della famiglia ("C'è in azienda chi ritiene che questo sia un rischio", aveva ammesso Andrea Agnelli) visto che la maggior parte delle banche (Sanpaolo Imi escluso) non ritiene strategica la propria quota e sarebbe quindi disposta a metterla sul mercato (Intesa, la più esposta con 650 milioni, l' ha già dimostrato coprendo il convertendo tramite strumenti derivati).

Il cda Fiat che si era tenuto in mattinata aveva stabilito per l' aumento di capitale un rapporto di 149 nuove azioni Fiat ordinarie al prezzo di 10,28 euro ciascuna ogni 500 azioni Fiat ordinarie, privilegiate o di risparmio possedute.

Per quanto riguarda Fiat, grazie all' operazione di conversione a all' incasso derivante dalla chiusura dell' operazione Italenergia l'indebitamento netto delle attività industriali del gruppo Fiat scende a 4,4 miliardi di euro rispetto ai 9,2 miliardi di euro al 30 giugno 2005. La struttura patrimoniale si rafforza infatti con le due operazioni di circa 4,8 miliardi di euro. Inoltre, l'apertura in luglio di una nuova linea di credito a tre anni da un miliardo di euro attualmente non utilizzata, garantirà un' adeguata elasticità alla gestione finanziaria.

Dunque il risanamento prosegue e oggi nel corso del cda del Lingotto, che ha anche approvato i dati del primo semestre (resi già noti a luglio), il presidente Luca Montezemolo e l' amministratore delegato Sergio Marchionne hanno ribadito "l'impegno a conseguire gli obiettivi già annunciati per il 2005". "I risultati positivi dei primi sei mesi dell'anno, e in particolare l' accelerazione registrata nel secondo trimestre - ha sottolineato ancora il Lingotto - dimostrano che il piano di rilancio industriale sta cominciando a portare i primi benefici. L'azienda, quindi, può essere cautamente ottimista sul futuro, pur nella consapevolezza che in Fiat Auto il lavoro da fare è ancora molto e che per gli altri Settori permane un significativo margine di miglioramento da sfruttare pienamente".

Il primo semestre si è chiuso con un risultato netto consolidato positivo per 510 milioni di euro, con un miglioramento di 1.148 milioni di euro rispetto alla perdita di 638 milioni di euro dell'analogo periodo dell'anno scorso. I ricavi sono stati pari a 22,8 miliardi di euro, in calo dell'1% Rimane il rosso del Settore Auto, ma in sensibile ridimensionamento: le perdite sono ammontate a 217 milioni di euro, in calo del 40% rispetto all'analogo periodo 2004.

Bella mossa da parte della famiglia Agnelli ;)

ciao

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Molto bene. Ne abbiamo parlato parecchio in un altro Topic e questa era la mossa che famiglia avrebbe dovuto fare per mantenere il controllo della Fiat e respingere eventuali rischi di scalate. Questo a mio parere è un segnale fondamentale, molto più importante di qualunque ipotesi ottimistica di bilancio.

La famiglia ci crede, quindi le prospettive sono buone.

Ieri sono andato ad una cena di presentazione della 159 e Punto. I prodotti ci sono, niente da dire. Non siamo alla fine del tunnel ma forse non è poi così lontana.

Ciao Silob

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E' un segnale chiaro ed inequivocabile da parte della famiglia Agnelli.

Vogliono continuare a fare auto, con i nuovi prodotti le stanno facendo bene, adesso devono cominciare a venderle bene (ogni riferimento alla rete vendita italiana ed estera è puramente voluto)

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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alla faccia di "simplicissimus" e di tutti i soliti che danno addosso alla Fiat solo per principio... inutile fare i nomi, ma ce n'e' uno ultimamente che se lo acchiappo...::~

cmq bella notizia. Un segnale importante... molto piu' importante di Marchionne che compra azioni in borsa.

Italians do it better

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