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Passione & limiti di legge


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Comunque vorrei porre una domanda generale: chi di voi rispetta i limiti SEMPRE E COMUNQUE?

Io no, sempre e cmq no... Anche perchè ci sono limiti che, se rispettati da solo uno, costituiscono un pericolo... non li rispetta neanche la polizia...

La cosa più intelligente da fare, a mio parere, sarebbe un sistema di limiti variabili in funzione delle condizioni di traffico, previste o attuali ma mi rendo conto che i politicanti, per fare cassa, non farebbero altro che tenere come limite massimo quello attuale per condizioni di traffico assente e diminuirlo in caso di traffico intenso...

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I più attivi nella discussione

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autogiustificare i propri eccessi di velocita' oltre il limite portando la Germania come esempio non mi sembra il massimo : allora visto che in altri paesi c'e' la pena di morte, la poligamia, o chissa' quali altre diversita' dovremmo essere liberi di emularli ?

...

Calma: nn è stato recepito lo spirito.

Sto enfatizzando la "relatività" dei limiti, nonchè la possibilità da parte di chi guida di operare di grano salis, anche nella direzione di valutare il proprio mezzo su strada, per passione (sempre a cervello collegato) ma anche per conoscerlo.

Forse non è chiaro: non sto facendo il tifo per ki va a 200 all'ora, su brevi tratti l'ho fatto anch'io, ma la mia andatura quotidiana (mediamente faccio 500-1000 km/settimana) è decisamente tranquilla.

Certo, quando vedo una bella strada a curve mi ci diverto, anche se questo vuol dire non rispettare i limiti vigenti, che non sono normalmente 130 ma 50 se va bene.

Ma non mi sento un criminale per questo, e vale quanto sopra, anche se non per i motivi che hai evidenziato: in Germania girano le stesse auto che girano qui e le strade non sono nè meglio nè peggio delle ns. Ma il tema non è "in Germania hanno ragione...", conferma solo il concetto di velocità relativa contro limiti ... relativi.

Le regole veramente importanti sono altre, che sembrano meno preoccupanti, forse perchè + difficili da riportare a valore assoluto, che il parametro "velocità" invece semplifica:

> distanza di sicurezza

> progressività delle proprie reazioni

> anticipo delle reazioni altrui

> segnalazione

> velocità relativa, ovvero la capacità di andare a 40 kmh in auto strada incrociando un "tappo" di auto, mentre oltre si vede strada libera.

> conoscenza del mezzo

> conoscenza (di base almeno) delle tecniche di guida sicura, frenata, curva

> conoscenza (base) della dinamica del mezzo e sue reazioni, suoi dispositivi, come funzionano e quali sono i loro limiti

Queste per me sono le regole da enfatizzare, che dovrebbero essere la vera cultura portata in strada da chi ha passione nei motori e che forse più degli altri dovrebbe essere consapevole dei limiti del mezzo, propri e di mamma Fisica.

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Vedo da una parte un eccessivo buonismo ed un eccessiva "criminalizzazione" della velocità, e dall'altra parte un po' tropo voglia autogiustificarsi i propri reati in virtù della propria passione.

La realtà è che i limiti sono semplicemente pensati perchè la persona più incapace di guidare con la macchina più lenta, possa rallentare un po' per stare nei limiti ed avere così tutto il tempo che vuole per ragionare con la sua testina grossa come una mandorla.

Il principio dei limiti stradali non è sbagliato, sono volutamente bassi così da non mettere in difficoltà nemmeno i peggiori, si ragiona sempre per il caso peggiore, ed è anche un bene per l'incolumità di tutti.

Se non ci fosse un ampia quantità di persone che ha pari competenze sulla guida e sulla trasformazione del ferro in oro, i limiti di velocità potrebbero tranquillamente essere molto più alti o addirittura assenti.

Purtroppo non è così, perchè la patente "la devono prendere tutti" e quindi il livello minimo di accesso a tale cose deve essere estremamente basso.

come ho letto in altra sede Sonata Arctica citare: "le leggi sono inutili. agli intelligenti non servono, e gli stupidi non le rispettano"

Vale anche per i limiti di velocità.

Ma purtroppo è giusto che una qualche figura di tutela esista, e quindi ecco i limiti di velocità.

PS: dal punto di vista personale, invece.

No, non rispetto i limiti di velocità, praticamente mai. Nè in autostrada, nè in citta. mi sono trovato ad essere oltre i limiti di velocità (e non di poco) anche con ben 18cv (una 500F del '65) sotto il sedere.

Tuttavia mi sono trovato ad andare molto oltre il limite, ma anche molto sotto, quando era effettivamente pericoloso.

Ogni tanto guardo guidare mia madre, ed ho seriamente paura per lei. va SEMPRE a 50, in centro città come in tangenziale. Rispetta i limiti (e se ne vanta con me), ma crea situazioni di rischio immense, di cui lei stessa non si accorge se non quando qualcuno sbatte contro di lei, o quanto lei sbatte contro qualcuno (e capita sovente).

Rispetta i limiti, quindi la sua guida, per la legge, è una guida sicura.

Me è davvero così?

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Non credo che sia voglia di autogiustificarsi: ne sto parlando, potrei tranquillamente fare il paladino, la considero autocritica cercando il confronto. Nè mi sento in diritto di fare quello che voglio (cosa che nn avviene) dopo essermi pulito la coscienza.

Il problema c'è, inutile nasconderselo, a questo punto parliamone.

Rifletto sull'evidente contraddizione interiore su chi ama i motori e ne usa uno per attività quotidiane, su normale strada.

Il rispetto per le regole e per gli altri fa parte della giornata, nn solo automobilistica, ma salendo su un'auto ... noto che la parte di me che vuole conoscere meglio il mezzo, imparare a condurlo con perizia, conoscerne le reazioni, razionalizzarne pregi e difetti ... a volte prende il sopravvento. Senza nascondermi dietro ad un dito: mi ci diverto pure.

Questo senza andare continuamente a tavoletta, anzi. Ma quando vedo che le condizioni di contorno me lo permettono, il pensiero "vediamo come si comporta" scatta e fatico a non iniziare subito a razionalizzare il mezzo.

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...

Rispetta i limiti, quindi la sua guida, per la legge, è una guida sicura.

Me è davvero così?

Non direi, e ne abbiamo prova quotidianamente.

Come sempre, l'ideale sta nel mezzo.

Come viaggiare a velocità sproporzionalmente + alta di ciò che circonda è un problema, anche viaggiare in maniera sproporzionalmente inferiore è ugualmente un pericolo.

Non mi sento di consigliare a chi vuol viaggiare nei limiti del momento di non rispettarli, per evitare di creare problemi, ma è certo che vi sono situazioni nelle quali il raziocinio dovrebbe guidare ... chi guida.

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E comunque continuiamo a focalizzare (sbagliando) tutto il "bene" ed il "male" della guida sul solo parametro velocità.

E' normale, è l'unico parametro sottoposto a limiti, mentre il resto delle qualità di guida non è razionalizzabile in limiti.

Ma è sul miglioramento della qualità della guida, più che sulla limitazione della velocità pura, che mi piacerebbe veder investire.

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Ecco, vediamo di non consigliare di non rispettare i limiti....:)

Scherzi a parte, e' ovvio che un certo superamneto puo' essere fisiologico, come andare in autostrada a 150 km/h di tachimetro ( che poi effettivi sono meno )

o a 70 km/h dove ci sono limiti a 50 od a 100/110 sulle statali con limit a 90 km/h.

L'importante e' non farlo diventare patologico.

Per ribadire il discorso sulla Germania, non dimenticate che solo su alcuni tratti di Autobahn vige il "no limits" dove i limiti ci sono, vengono fatti rispettare scrupolosamente.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Non credo che sia voglia di autogiustificarsi: ne sto parlando, potrei tranquillamente fare il paladino, la considero autocritica cercando il confronto. Nè mi sento in diritto di fare quello che voglio (cosa che nn avviene) dopo essermi pulito la coscienza.

Il problema c'è, inutile nasconderselo, a questo punto parliamone.

Rifletto sull'evidente contraddizione interiore su chi ama i motori e ne usa uno per attività quotidiane, su normale strada.

Il rispetto per le regole e per gli altri fa parte della giornata, nn solo automobilistica, ma salendo su un'auto ... noto che la parte di me che vuole conoscere meglio il mezzo, imparare a condurlo con perizia, conoscerne le reazioni, razionalizzarne pregi e difetti ... a volte prende il sopravvento. Senza nascondermi dietro ad un dito: mi ci diverto pure.

Questo senza andare continuamente a tavoletta, anzi. Ma quando vedo che le condizioni di contorno me lo permettono, il pensiero "vediamo come si comporta" scatta e fatico a non iniziare subito a razionalizzare il mezzo.

a me uno che vuole provare la tenuta e il comportamento del suo mezzo mi mette i brividi quasi di più di uno che supera i limiti di velocità. C'è la pista per certe cose, e non me ne frega niente se non c'è nessuno. E se non hai tempo di andare in pista, pazienza.

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Rifletto sull'evidente contraddizione interiore su chi ama i motori e ne usa uno per attività quotidiane, su normale strada.

Io non mi focalizzerei sulla "passione per i motori", ma semplicemente sulle capacità di guida.

Se è abbastanza ovvio che una persona, se brava a guidare, sarà molto probabilmente appassionata, è anche vero che non necessariamente un appassionato è bravo a guidare.

Sono stato in macchina con molta di questa gente, ed assicuro che non è una bella esperienza.

Ne conosco un sacco di appassionati che si comprano l'auto che cammina e poi vanno dicendo che sanno guidare perchè sono appassionati ed invece sono delle capre immonde, compiendo anche errori di valutazione dinamica che un bambino di 11 anni su un go kart non compirebbe. E solo l'elettronica li salva.

La contraddizione interiore è, imho, non per gli appassionati di auto, ma per un sottoinsieme molto ristetto di loro, che sono quelli che sanno guidare con un minimo di competenza.

Gli altri sono degli inguaribili presuntuosi, e spero che il loro pressapochismo venga punito il più presto possibile e duramente.

Molto spesso chi ben guida ha dei seri problemi ad andare a velocità troppo basse. Anche in condizioni di totale calma e rilassatezza la sua mente e la sua capacità di prevedere errori proprio e (soprattutto) altrui è troppo veloce per la ridottissima velocità a cui è costretto dal limite stradale, e si ritrova un surplus di tempo che non sa come usare e che lo porta a distrarsi, magari ad ascoltare la radio, o magari ad abbioccarsi se è sera.

E allora si che colui che guida veloce diventa veramente pericoloso.

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