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Italia: Ritorno al nucleare


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Questo è dedicato a tutti coloro che sono contrari al nucleare per ragioni ambientali :)

Ipse dixit...

E il fondatore di Greenpeace: fu un errore dire no al nucleare

«All' inizio degli Anni ' 70, quando ho contribuito a fondare Greenpeace, credevo che l' energia nucleare fosse sinonimo di olocausto nucleare. E così la pensavano i miei compagni. Ora, a distanza di trent' anni, il mio punto di vista è cambiato e ritengo che tutti i militanti del movimento ambientalista dovrebbero aggiornare il loro. Perché il nucleare potrebbe essere la sola fonte energetica in grado di salvare il nostro pianeta dal disastro: cioè un catastrofico cambiamento di clima». Patrick Moore lo ha scritto un paio di giorni fa sul «Washington Post», tirandosi addosso le critiche dei «verdi» Usa («Non ha niente a che vedere con noi - ha fatto subito sapere la stessa Greenpeace -. Ha lasciato la nostra organizzazione fin dall' 85, per divergenze di vedute») e riaccendendo il dibattito sull' energia in un' America che in questi giorni s' interroga sulla minaccia atomica iraniana e sul petrolio oltre i 70 dollari per barile. Moore adesso guida la Clean and Safe Energy Coalition, un' associazione ambientalista sponsorizzata dall' industria nucleare, e presiede Greenspirit Strategies, una società di ricerche e consulenza, da lui stesso fondata nel ' 91 a Vancouver in Canada, che ha fra i clienti il Nuclear Energy Institute di Washington e la Canadian Nuclear Association di Ottawa. «Pensavamo all' atomo come alla fine dell' umanità - scrive sul Post -. La nostra paura era la stessa che, nel ' 79, provavano Jack Lemmon e Jane Fonda nel film "La sindrome cinese", una fiction che solo due settimane più tardi si è avverata con l' incidente nucleare dell' impianto di Three Mile Island, in Pennsylvania. Ma se guardiamo bene, quella di Three Mile Island è una storia di successo: le strutture di cemento dell' impianto hanno impedito qualsiasi fuga di radiazioni, sia all' interno che all' esterno. Non ci sono stati morti nè feriti, fra gli operai come fra gli abitanti della zona. E l' ambiente non ha subito alcun danno. Oggi il 20% dell' elettricità negli Usa è assicurata da 103 reattori nucleari e l' 80% delle persone che vivono nel raggio di 10 chilometri dicono di non avere alcuna preoccupazione». Più che la «conversione» di Moore, a far discutere sono, appunto, le sue tesi. Tanto che, dopo il suo articolo, il Washington Post ha aperto un filo diretto con l' autore, subito assediato da migliaia di email. Molti ringraziano per la «chiarezza dell' esposizione». Molti altri sollevano dubbi e interrogativi. Perché non possiamo andare avanti con carbone e petrolio? «Le oltre 600 centrali elettriche a carbone americane producono il 36% di tutte le emissioni di Co2 negli Usa, il 10% delle emissioni mondiali - risponde Moore -. E' questa la prima causa dell' effetto serra e del riscaldamento climatico». Il nucleare costa troppo? «Nel 2004 ogni kilowattora prodotto negli Usa con il nucleare è costato 2 centesimi di dollaro, esattamente come con gli impianti a carbone e a energia idrica. E le nuove tecnologie abbasseranno ulteriormente il prezzo dell' atomo». Non è meglio puntare sulle energie pulite? «Impianti eolici e solari offrono un' erogazione intermittente e scarsamente prevedibile - è la replica -. Non sono dunque una valida alternativa. Quanto al gas naturale, è già oggi troppo costoso». E lo smaltimento delle scorie radioattive? «Innanzitutto quelle che impropriamente vengono definite scorie sono in realtà, per la gran parte, combustibili nucleari che contengono ancora, dopo essere stati utilizzati per un ciclo, il 95% dell' energia potenziale. E che possono essere riciclati e riutilizzati», osserva Moore. Tesi, ovviamente, molto discutibili. Anzi, apertamente contestate da molti partecipanti al dibattito online organizzato dal Post. Per non dire di altre affermazioni di Moore. Come quella sul disastro di Chernobyl. «L' agenzia dell' Onu che ha indagato sull' incidente ha registrato 56 morti fra chi è stato colpito direttamente dall' esplosione e dalle radiazioni - scrive -. Niente al confronto dei 5 mila minatori che muoiono ogni anno nel mondo». Peccato che proprio ieri la sua ex-organizzazione, Greenpeace, abbia riportato una stima dell' Accademia Nazionale delle Scienze della Bielorussia secondo la quale oltre 93 mila persone rischiano di morire di tumore come conseguenza di Chernobyl. Ancora più cinica la posizione di Moore sui rischi che le tecnologie nucleari possano finire nelle mani di gruppi terroristici. Lui si dice, sì, preoccupato, ma ricorda che «negli ultimi 20 anni, in Africa, più di un milione di esseri umani sono stati massacrati a colpi di machete: un bilancio peggiore di quello delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki». «Ma come dovremmo trattare le ambizioni nucleari del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad?», chiede un lettore del Post. «Bisogna tentare ogni via diplomatica - risponde Moore -. Ma se non dovesse bastare, allora non resterebbe che l' uso della forza». Rosneft Produce 1,56 milioni di barili di petrolio al giorno e sostiene di disporre di riserve da 23,5 miliardi di barili, pari a quelle del colosso Usa ExxonMobil. Ora Rosneft, controllata dallo Stato russo, programma di collocare in Borsa a Mosca e a Londra il 49% del capitale. Il revisore internazionale Deloitte ha già valutato il gruppo, che ha ripreso la Yugansk da Yukos, a 58 miliardi di dollari. Ma probabilmente per aumentare il valore di Borsa della società, Rosneft ha appena consolidato 12 controllate valutando le quote di minoranza a prezzi considerati troppo bassi dagli osservatori.

E il fondatore di Greenpeace: fu un errore dire no al nucleare

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Ok, visto quanto ha rotto le palle con quella storia, per redimersi possono venire a costruirne una qua da noi. Da manovali off course...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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difficile dare un giudizio :

prima di tutto sarebbe da chiedersi come mai ha cambiato posizioni

poi a parte belle parole dati verificabili non c'e ne sono

a chernobyl sono morte e continuano a morire persone e questo non puo' passare in seconda linea

non si discute sull'utilita' dell'energia nucleare si discute su come dove e quando certe opere vengono fatte ,certo con l'approssimazione i magna magna italiani a me una centrale nucleare a 100 km da casa mia farebbe preoccupare e non poco .....

NON C'E PEGGIOR VIGLIACCO DI CHI SPUTA SENTENZE SENZA AVERE IL CORAGGIO DI AFFRONTARTI

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Comunque chernobyl non è stato propriamente un incidente, è colpa di "geni" che si sono divertiti a muovere manopoline alla ca$$o.

Si dovrebbe ragionare soprattutto sui danni e i morti che OGGI causa lo sfruttamento del petrolio/carbone e paragonarli ai possibili danni del nucleare.

Imho il nucleare ne risulterebbe vincente

MeneS sponsored by L.S.D.M.

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se venisse usato massicciamente i poteri politico economici si muoverebbero in quella direzione e di conseguenza lo sfruttamento e le morti che erano ad'adibirsi allo sfruttamento del petrolio passerebbero alla produzione di materie prime necessarie aalla costruzione al mantenimento e allo smaltimento

i confronti si fanno a parita' di sfruttamento !!!

C'è anche da dire che nei confronti del materiale radioattivo c'è un'attenzione e una scrupolosità quasi sconosciuta al mondo,cosa che non succede coi combustibili liquidi.

Esempio cretino:vi mettete i guanti quando fate benzina?lo sapete che il nostro corpo assorbe + benzene per via topica (via pelle) che per vie respiratorie?

Tutti sanno la pericolosità di una barra di cesio,troppi ignorano la pericolosità dei combusibili fossili

 

花は桜木人は武士

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C'è anche da dire che nei confronti del materiale radioattivo c'è un'attenzione e una scrupolosità quasi sconosciuta al mondo,cosa che non succede coi combustibili liquidi.
vero! ma va anche detto che una persona normale non si trovera mai a maneggiare materiale radioattivo in compenso se chi lo fa' sbaglia ci rimette anche chi non lo maneggia !!
Esempio cretino:vi mettete i guanti quando fate benzina?lo sapete che il nostro corpo assorbe + benzene per via topica (via pelle) che per vie respiratorie?

Tutti sanno la pericolosità di una barra di cesio,troppi ignorano la pericolosità dei combusibili fossili

io ho fatto il meccanico per 8 anni (spero di tornare a farlo presto ) e in mezzo al grasso al gasolio ci stavo tutti i giorni , sicuro che certe sostanze fanno male ma basta qualche accorgimento e si puo' evitare di subire la conseguenze

al contrario con materiali radiottivi non puoi permetterti errori o leggerezze pena (grazie e arrivederci ergo r.i.p )

NON C'E PEGGIOR VIGLIACCO DI CHI SPUTA SENTENZE SENZA AVERE IL CORAGGIO DI AFFRONTARTI

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Guest EC2277

Personalmente penso che la paura del nucleare sia un poco come la paura di volare: quando voliamo affidiamo il nostro destino a persone (il pilota ed i tecnici che si occupano della manutenzione del velivolo) che non conosciamo e, se un aereo precipita, i morti si contano a decine mentre quando guidiamo siamo nelle nostre mani ed, a seguito degli incidenti stradali, i morti sono molto minori. Peccato però che per ogni aeroplano precipitato ci siano centinaia d'incidenti stradali...

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Be' in parte sono daccordo e sono anche daccordo che la tecnologia ha fatto progressi in tutti i campi e che una centrale costruita con tutti i crismi di sicurezza con la manutenzione giornaliera che va' effettuata in quelle particolari strutture puo' portare sicuramente benefici a livello economico

la mia domanda e' solo se L'italia con tutti i suoi sprechi l'inefficienza che regna sovrana in tutti campi per non parlare delle mani in pasta di mafie mafiette etc avremmo un buon livello di sicurezza !!!

NON C'E PEGGIOR VIGLIACCO DI CHI SPUTA SENTENZE SENZA AVERE IL CORAGGIO DI AFFRONTARTI

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