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Erede di 159...


Luque

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alcune delle vostre notizie iniziano a circolare pure in USA.

Oggi da AUTOBLOG

The Alfa Romeo 159 may be one of the most beautiful sedans on the market, but that hasn't been enough to make the model a sales success. As we learned after driving the new MiTo, Alfa isn't satisfied any longer to glide by on its name and looks alone, and so has started work on the replacement for the 159 even though the current model was only introduced in 2005.

The main reason attributed to the 159's poor market performance has been its dynamic performance, inhibited by an overweight chassis designed by Saab during Fiat's partnership with GM. Its successor is tipped to be based on the same platform as the upcoming 149, however, which still means front-wheel-drive. With the numeric designation running out of room to grow, the 159 replacement is widely reported to revive the classic Giulia nameplate, with styling cues borrowed from the curvaceous 8C instead of the angular Brera. Sources suggest that the new sedan, anticipated for debut in 2010, is being developed specifically with the American market in mind.

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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Dunque, ritorno alle notizie sulla prossima D Alfa, qualche settimana dopo le piccole speranze accese dall'accordo con BMW.

Ingenuamente (sono sempre stato un po' ingenuo nel mondo dei motori), speravo che dall'accordo potesse uscire una 3er ricarrozzata come nuova segmento D Alfa Romeo. In altri termini, speravo che l'ultilizzo del pianale Xover o come si chiama, di derivazione Bravo, si fermasse alla 149 (e che un domani quel pianale fosse poi dato a Bmw per la nuova 1er). Invece leggo la conferma di quanto anticipato da 4R, cioè che la nuova D pure deriverà dal pianale Bravo e che quindi sarà TA/TI.

Beh, mi dispiace.

Mi dispiace per me, che avrei voluto nella vita riacquistare un'Alfa a TP e non lo farò (non credo che la 169 farà mai al caso mio). E fin qui, è un mio problema. Ma mi dispiace anche per Alfa, perché credo che questa scelta sia sintomatica e che non porterà a cose buone.

Non dubito che riusciranno a fare una TA/TI ottima e magari prestazionalmente pari o superiore a Bmw. Né, tantomeno, dubito che di TA/TI rispetto a TP non si accorgerà quasi nessuno dei clienti, su strada. Però credo che a livello di immagine sarà un boomerang. E siccome i marchi che aspirano a diventare premium hanno sempre più bisogno di immagine, temo che Alfa fallirà l'obiettivo delle 300k auto vendute. Marchionne e De Meo passeranno, e il Biscione farà una triste fine.

Oggi ho letto un articolo sul Sole, circa l'apparente paradosso dei marchi di auto di lusso, che nel mercato in crisi riescono a produrre grandi performance in termini di fatturato e utili. E in fondo l'analisi è semplice (forse persino semplicistica): sul low cost non c'è futuro in un mondo dominato da Cina e India e in cui il borghese occidentale medio tende ad impoverirsi inesorabilmente. Sopravviveranno Porsche e Maserati, ma non Alfa Romeo, se sarà soltanto un'ottima Fiat più veloce. Quando uscirà la nuova Giulia, sarà soltanto una "Bravo Veloce". Questo si diranno passaparola tutti gli appassionati, e il futuro di quella macchina sarà segnato prima che Quattroruote rilevi il suo 0-100 in 8'' netti o il giro a Vairano un secondo più veloce della 3er. Perchè proprio i fighetti, che oggi De Meo vorrebbe conquistare, diranno che senza la TP non è un'Alfa e non ha senso. Anche se non sanno esattamente che differenza passi tra la trazione davanti e dietro, anzi, proprio per quello. Paradossalmente, solo gli appassionati come noi e pochi altri diranno: beh, però va molto bene, anche se a TA. Proprio gli alfisti che ricordano la Giulia (quella vera) e la 75, potranno riconoscere che la nuova Bravo Veloce va fortissimo. Magari la compreranno anche, come il Fusi che alla fine la 147 l'ha presa e magari comprerà anche la Mito. Però i fighetti non la compreranno, perché è una Fiat.

Il paradosso è questo: sembra che in Fiat vogliano rincorrere i clienti danarosi, quelli che chiedono e fanno immagine, sostenendo che gli alfisti nostalgici della TP sono dinosauri, e poi non si chiedono se non siano proprio quelle caratteristiche da dinosauri a rendere appetibile, oggi, un'Alfa Romeo per il fighetto danaroso.

Vedremo, spero di sbagliarmi per il bene dell'Alfa Romeo e soprattutto delle tante persone in gamba che lavorano in Fiat e con quella Giulia si guadagneranno il pane. Però, che chiamino Giulia un'auto in vendita per i cento anni dell'Alfa e la facciano a trazione anteriore, derivata da una Bravo e con motori condivisi con tutte le altre Fiat, a me fa un po' tristezza.

Giulia Nuova Super 1300

75 1.8 carburatori

33 IE Imola

145 1.6 TS 16V

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Dunque, ritorno alle notizie sulla prossima D Alfa, qualche settimana dopo le piccole speranze accese dall'accordo con BMW.

Ingenuamente (sono sempre stato un po' ingenuo nel mondo dei motori), speravo che dall'accordo potesse uscire una 3er ricarrozzata come nuova segmento D Alfa Romeo. In altri termini, speravo che l'ultilizzo del pianale Xover o come si chiama, di derivazione Bravo, si fermasse alla 149 (e che un domani quel pianale fosse poi dato a Bmw per la nuova 1er). Invece leggo la conferma di quanto anticipato da 4R, cioè che la nuova D pure deriverà dal pianale Bravo e che quindi sarà TA/TI.

Beh, mi dispiace.

Mi dispiace per me, che avrei voluto nella vita riacquistare un'Alfa a TP e non lo farò (non credo che la 169 farà mai al caso mio). E fin qui, è un mio problema. Ma mi dispiace anche per Alfa, perché credo che questa scelta sia sintomatica e che non porterà a cose buone.

Non dubito che riusciranno a fare una TA/TI ottima e magari prestazionalmente pari o superiore a Bmw. Né, tantomeno, dubito che di TA/TI rispetto a TP non si accorgerà quasi nessuno dei clienti, su strada. Però credo che a livello di immagine sarà un boomerang. E siccome i marchi che aspirano a diventare premium hanno sempre più bisogno di immagine, temo che Alfa fallirà l'obiettivo delle 300k auto vendute. Marchionne e De Meo passeranno, e il Biscione farà una triste fine.

Oggi ho letto un articolo sul Sole, circa l'apparente paradosso dei marchi di auto di lusso, che nel mercato in crisi riescono a produrre grandi performance in termini di fatturato e utili. E in fondo l'analisi è semplice (forse persino semplicistica): sul low cost non c'è futuro in un mondo dominato da Cina e India e in cui il borghese occidentale medio tende ad impoverirsi inesorabilmente. Sopravviveranno Porsche e Maserati, ma non Alfa Romeo, se sarà soltanto un'ottima Fiat più veloce. Quando uscirà la nuova Giulia, sarà soltanto una "Bravo Veloce". Questo si diranno passaparola tutti gli appassionati, e il futuro di quella macchina sarà segnato prima che Quattroruote rilevi il suo 0-100 in 8'' netti o il giro a Vairano un secondo più veloce della 3er. Perchè proprio i fighetti, che oggi De Meo vorrebbe conquistare, diranno che senza la TP non è un'Alfa e non ha senso. Anche se non sanno esattamente che differenza passi tra la trazione davanti e dietro, anzi, proprio per quello. Paradossalmente, solo gli appassionati come noi e pochi altri diranno: beh, però va molto bene, anche se a TA. Proprio gli alfisti che ricordano la Giulia (quella vera) e la 75, potranno riconoscere che la nuova Bravo Veloce va fortissimo. Magari la compreranno anche, come il Fusi che alla fine la 147 l'ha presa e magari comprerà anche la Mito. Però i fighetti non la compreranno, perché è una Fiat.

Il paradosso è questo: sembra che in Fiat vogliano rincorrere i clienti danarosi, quelli che chiedono e fanno immagine, sostenendo che gli alfisti nostalgici della TP sono dinosauri, e poi non si chiedono se non siano proprio quelle caratteristiche da dinosauri a rendere appetibile, oggi, un'Alfa Romeo per il fighetto danaroso.

Vedremo, spero di sbagliarmi per il bene dell'Alfa Romeo e soprattutto delle tante persone in gamba che lavorano in Fiat e con quella Giulia si guadagneranno il pane. Però, che chiamino Giulia un'auto in vendita per i cento anni dell'Alfa e la facciano a trazione anteriore, derivata da una Bravo e con motori condivisi con tutte le altre Fiat, a me fa un po' tristezza.

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si si sono estitnti per forza con questi prodotti!

ora per fortuna abbiamo una nuova generazione di alfisti rincoglioniti amanti del portalattina e meccatronica..... contenti voi

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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Dunque, ritorno alle notizie sulla prossima D Alfa, qualche settimana dopo le piccole speranze accese dall'accordo con BMW.

Ingenuamente (sono sempre stato un po' ingenuo nel mondo dei motori), speravo che dall'accordo potesse uscire una 3er ricarrozzata come nuova segmento D Alfa Romeo. In altri termini, speravo che l'ultilizzo del pianale Xover o come si chiama, di derivazione Bravo, si fermasse alla 149 (e che un domani quel pianale fosse poi dato a Bmw per la nuova 1er). Invece leggo la conferma di quanto anticipato da 4R, cioè che la nuova D pure deriverà dal pianale Bravo e che quindi sarà TA/TI.

Beh, mi dispiace.

Mi dispiace per me, che avrei voluto nella vita riacquistare un'Alfa a TP e non lo farò (non credo che la 169 farà mai al caso mio). E fin qui, è un mio problema. Ma mi dispiace anche per Alfa, perché credo che questa scelta sia sintomatica e che non porterà a cose buone.

Non dubito che riusciranno a fare una TA/TI ottima e magari prestazionalmente pari o superiore a Bmw. Né, tantomeno, dubito che di TA/TI rispetto a TP non si accorgerà quasi nessuno dei clienti, su strada. Però credo che a livello di immagine sarà un boomerang. E siccome i marchi che aspirano a diventare premium hanno sempre più bisogno di immagine, temo che Alfa fallirà l'obiettivo delle 300k auto vendute. Marchionne e De Meo passeranno, e il Biscione farà una triste fine.

Oggi ho letto un articolo sul Sole, circa l'apparente paradosso dei marchi di auto di lusso, che nel mercato in crisi riescono a produrre grandi performance in termini di fatturato e utili. E in fondo l'analisi è semplice (forse persino semplicistica): sul low cost non c'è futuro in un mondo dominato da Cina e India e in cui il borghese occidentale medio tende ad impoverirsi inesorabilmente. Sopravviveranno Porsche e Maserati, ma non Alfa Romeo, se sarà soltanto un'ottima Fiat più veloce. Quando uscirà la nuova Giulia, sarà soltanto una "Bravo Veloce". Questo si diranno passaparola tutti gli appassionati, e il futuro di quella macchina sarà segnato prima che Quattroruote rilevi il suo 0-100 in 8'' netti o il giro a Vairano un secondo più veloce della 3er. Perchè proprio i fighetti, che oggi De Meo vorrebbe conquistare, diranno che senza la TP non è un'Alfa e non ha senso. Anche se non sanno esattamente che differenza passi tra la trazione davanti e dietro, anzi, proprio per quello. Paradossalmente, solo gli appassionati come noi e pochi altri diranno: beh, però va molto bene, anche se a TA. Proprio gli alfisti che ricordano la Giulia (quella vera) e la 75, potranno riconoscere che la nuova Bravo Veloce va fortissimo. Magari la compreranno anche, come il Fusi che alla fine la 147 l'ha presa e magari comprerà anche la Mito. Però i fighetti non la compreranno, perché è una Fiat.

Il paradosso è questo: sembra che in Fiat vogliano rincorrere i clienti danarosi, quelli che chiedono e fanno immagine, sostenendo che gli alfisti nostalgici della TP sono dinosauri, e poi non si chiedono se non siano proprio quelle caratteristiche da dinosauri a rendere appetibile, oggi, un'Alfa Romeo per il fighetto danaroso.

Vedremo, spero di sbagliarmi per il bene dell'Alfa Romeo e soprattutto delle tante persone in gamba che lavorano in Fiat e con quella Giulia si guadagneranno il pane. Però, che chiamino Giulia un'auto in vendita per i cento anni dell'Alfa e la facciano a trazione anteriore, derivata da una Bravo e con motori condivisi con tutte le altre Fiat, a me fa un po' tristezza.

Sostanzialmente d'accordo.

Solo un appunto.

L'effetto boomerang è già un pò che c'è.

Non sarà la Giulia a portarlo alla ribalta.

Hanno pagato 155, 156 e 159 e neanche poi così tanto, a ben guardare (almeno 156).

Anzi, forse, quest'effetto, si stà mitigando, dato che esiste da così tanto tempo.

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

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molto piu'semplicemente al di la'dei proclami roboanti, l'auto sara'tarata per generare redditivita' intorno alle 80/100k unita'vendute anno, che e'quello che piu'o meno fanno da 11 anni a questa parte ( e che faceva anche 75 )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Solo una considerazione.

Qualcuno pensa davvero che un'Alfa D TP venderebbe di più di una Alfa D TA?

O addirittura di una TA/TI fatta come si deve?

Non penso..........però obiettivamente creerebbe quell'alone di fascino-immagine che la discorsterebbe dal cliche di fiat ricarozzata che ha anche 159 pur non avendo nulla di meccanica fiat motori a parte.

80-100.000 l'anno....gamma 159 mi sa che ormai a parte il 2007 se li sogna quei numeri:):) anzi 100.000 se li è sempre sognati:):)

Modificato da Stefano73

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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