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Cut-Off o Folle? L'importanza della "Scalata" e del "Freno Motore"


mpriano

Domanda

 

Salve a tutti, seguivo il topic "marciare in folle..." che grazie a qualcuno molto interessato è stato chiuso.

 

Ero molto interessato al discorso che si intraprendeva. Volevo capire il cut-off è quel lasso di tempo che intercorre tra il rilascio dell'acceleratore e il minimo numeri di giri prima che si spenga? o si ha quando alzo l'acceleratore e la macchina cammina da sola?

 

Poi vorrei chiedervi ma la macchina consuma aumentando le marce senza accelerare o va per "inerzia"?

scusate la mia ignoranza.

 

J-Gian scrive:

 

Il Cut-Off è il taglio dell'alimentazione che avviene quando si rilascia del tutto l'acceleratore con una marcia innestata e ci si trova ad un regime sufficiente a non far spegnere il motore: l'auto procede grazie all'inerzia, la quale provvede (in un primo tempo) a far girare il motore ad un regime superiore a quello di spegnimento.

 

Nelle auto moderne l'azione del cut-off la si può riconoscere mediante l'indicatore del consumo istantaneo che va a fondo scala (es. 50 km/l - 2 l / 100 km) o segna consumo 0.

Questa situazione si verifica di frequente in scalata, ed meglio sfruttabile nelle marce medio alte (4a / 5a) cioè quando il freno motore non è particolarmente influente, sia per la bassa demoltiplica, sia perché il motore si trova ad un regime medio/basso.

 

Quando l'azione efficacie dell'inerzia è terminata, la velocità è diminuita, ed il regime è sceso troppo (dipende dalla macchina, la mia sui 1.000-1.100 rpm) quindi il motore rischierebbe di spegnersi. Ciò solitamente non succede: infatti se le condizioni lo permettono (es. non in salita) inizia la fase trascinamento, ovvero il propulsore riprende a consumare carburante per poter fornire la coppia necessaria a mantenere in movimento l'auto al minimo. Nelle vetture moderne questa fase la si può distinguere mediante indicatore del consumo istantaneo che riprende a segnalare un consumo analogo alle altre situazioni di guida.

 

Molte auto riescono ad effettuare il trascinamento anche con marce alte, a patto che si provenga da velocità superiori, oppure la velocità di trascinamento sia già stata raggiunta in precedenza (con una guida normale), il terreno sia pianeggiante e non vi siano altro genere di rallentamenti dovuti a cause esterne. Io stesso a volte passeggio per il centro in 5a con auto al minimo, consumo istantaneo attorno ai 25 km/l.

 

Nella marcia in folle invece il motore rimane al minimo, quindi vi è un consumo: il motore per restare acceso dev'essere alimentato.

 

Da fermi sarebbe corretto misurare questo consumo in l/ora, però nella marcia in folle questo consumo orario può essere "distribuito" a seconda della velocità in cui ci si trova, esempio:

- se metti in folle a 10 km/h magari avrai un consumo istantaneo attorno ai 14 km/l (cifre ipotetiche);

- se metti in folle a 60 km/h il consumo istantaneo sarà più elevato, poiché teoricamente a velocità più elevata percorri più strada, quindi si può arrivare a consumi analoghi a quelli della fase cut-off, ma al calare della velocità il consumo torna ad aumentare fino ad arrivare a quello tipico del regime di minimo, non appena l'auto si arresta.

 

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Ciao a tutti,

ho una piccola curiosità riguardo il freno motore; è più corretto o consigliabile effetuare questa frenata lasciando la frizione velocemente o piano?

gracias

Una via di mezzo. Non bisogna certo mollare di colpo il pedale, pena scossoni e sollecitazioni eccessive della frizione, ma nemmeno metterci troppo tempo a rilasciare il pedale, altrimenti si fa slittare inutilmente i dischi della frizione.

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forse mi sono espresso male, non uso il freno motore per arrestare la corsa, ma semplicemente per rallentare, in modo da usare sia il freno vero e proprio che il freno motore.

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Una via di mezzo. Non bisogna certo mollare di colpo il pedale, pena scossoni e sollecitazioni eccessive della frizione, ma nemmeno metterci troppo tempo a rilasciare il pedale, altrimenti si fa slittare inutilmente i dischi della frizione.
Quoto ;)

Aggiungo che se ti capita di effettuare una scalata con ampi sbalzi di regime tra una marcia e l'altra, puoi dare un colpetto al gas per far salire di giri il motore e portare i 2 dischi della frizione ad un regime simile, limitando le sollecitazioni del componente (minor slittamento iniziale) e miglior comfort (meno strattoni).

Ovviamente questa tecnica penalizza un filo i consumi, ma preserva la meccanica: in situazioni simili a quella descritta è utile, in città a bassi regimi no... ;)

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Quoto ;)

Aggiungo che se ti capita di effettuare una scalata con ampi sbalzi di regime tra una marcia e l'altra, puoi dare un colpetto al gas per far salire di giri il motore e portare i 2 dischi della frizione ad un regime simile, limitando le sollecitazioni del componente (minor slittamento iniziale) e miglior comfort (meno strattoni).

Ovviamente questa tecnica penalizza un filo i consumi, ma preserva la meccanica: in situazioni simili a quella descritta è utile, in città a bassi regimi no... ;)

lo facevo con la vespa per non far slittare la ruota!

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Guest EC2277
forse mi sono espresso male, non uso il freno motore per arrestare la corsa, ma semplicemente per rallentare, in modo da usare sia il freno vero e proprio che il freno motore.

Allora ti ha risposto Regazzoni. ;)

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perchè raffreddi il motore???:shock:
Perché in tutte le situazioni in cui il motore viene "trascinato", cioè fatto girare ad un regime medio-alto senza accelerare (esempio in scalata, o scendendo da una montagna), non avviene combustione...

Quindi non essendoci fiamma che riscalda l'interno dei cilindri, il liquido di raffreddamento effettua più velocemente lo scambio termico.

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