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Fiat Tipo, progetti Tipo 2 e 3, ma chi è nato prima?


PaoloGTC

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On 1/6/2023 at 18:28, PaoloGTC scrive:

Il livello qualitativo della Tipo, passati ormai 35 anni dal suo lancio, è un argomento che conosciamo bene tutti, quindi penso che non ci sia molto da aggiungere.

Personalmente posso portare qualche considerazione basandomi su quella in mio possesso, ma si tratta di pensieri che lasciano il tempo che trovano, perchè riguardano UN esemplare del quale non posso dire molto riguardo la sua vita precedente, tranne poche info, come il fatto che non sia mai stata incidentata (intendo in maniera da dover entrare in carrozzeria per sostituzione di parti varie... ha due "grattate" sugli angoli del paraurti anteriore ed un graffio sul parafango anteriore dx) e che porti sulle lamiere i segni di 30 anni a Torino senza avere un box.

Sportellate, graffi della chiave intorno a tutte le serrature, graffietti vari sulle fiancate (borse, carrelli della spesa e chissa cos'altro).

Il tetto ed il cofano stanno iniziando a sbiadire, ma le fiancate (lasciando stare i segni vari) dopo una lucidatura a mano sono ancora di bell'aspetto.

Per il resto, all'esterno si nota il principale problema della produzione-Tipo: è montata con il deretano.

Le porte anteriori non sono bene allineate (anche se il carrozziere mi ha detto che con gli anni succedeva perchè le strutture si "stancavano"... quindi chissà magari quand'era nuova lo erano... ma ho i miei dubbi).

Il portellone è ristretto su ambo i lati, rispetto al terzo vetro: anche qui, spesso ho sentito che si trattava di un problema dovuto al passare del tempo, perchè la plastica "lavorava" e i lati del portellone tendevano a richiudersi verso l'interno... ma io onestamente ne ho viste anche ai tempi, che avevan solo sei mesi, con quello "scalino" tra terzo vetro e portellone... mio padre (che insomma in linea generale con queste cose ci lavorava) mi disse "è vero, si restringe, ma post-stampaggio, cioè, lo fa subito".

Tutte le serrature funzionano benissimo e le parti apribili si chiudono al primo colpo.

La vettura non ha un filo di ruggine da nessuna parte. Sotto è un "bijoux" (forse è meglio lì che sopra :D ) e non perde una goccia, di qualunque fluido si tratti.

Tutte le parti che svolgono una funzione... funzionano perfettamente.

Maniglie, pulsanti, manopole, il complicato devioluci è un "burro" ; la ventola funziona. Le spie fanno il loro lavoro e gli strumenti pure (a parte l'indicatore del carburante che funziona ma è una cosa indecente come è sempre stato sulla Tipo: hai mezzo serbatoio? Curva a sinistra quasi pieno, curva a destra quasi in riserva...).

Il tessuto dei sedili è a posto (si è lievemente scolorito rispetto a quello dei pannelli ma non ci sono strappi... ma qui dipende anche da come uno ha usato l'auto e se ha messo le foderine magari, chissà... quando l'ho presa non le aveva e la lieve differenza di colore mi ha fatto pensare che non siano stati poi tanto coperti questi sedili...)

Il sole ha "cotto" le coperture in plastica degli attacchi delle cinture posteriori, attraverso il lunotto: sono sbiancate e crepate (e io ho riempito le crepe con l'Attach e poi le ho riverniciate, tiè :D ) e anche la cappelliera penso che un tempo fosse più scura.

Si son rotti entrambi i tiranti per lo sgancio dello schienale del divano, e questo era un difetto cronico perche erano fatti interamente in plastica: chi mi vende i ricambi mi ha regalato quelli che fa lui, in metallo e ricoperti in gomma. Per la serie "bastava poco".

 

Le plastiche della plancia e dei pannelli porta (bordo superiore che c'era solo sulla base e maniglione derelitto) non hanno crepe e non sono scolorite.

Il volante sì... la corona era crepata e l'ho sostituito, come già scritto giorni fa.

Però tutto è attaccato e fa il suo lavoro. Plastiche sicuramente povere oggi e in parte anche ai tempi, ma che non hanno patito i difetti delle moderne soluzioni lussuriose che si spellano o cambiano colore (la plancia della Tipo farà cagare come plastiche ma non è nemmeno bello vedere il cruscotto di una Ferrari 456 rivestito in alcantara blu che diventa giallo con gli anni...)

 

Cigolii? Diversi, anche se pensavo anche peggio. Più che cigolii li definirei colpi, perchè sulle buche un po' cattive la plancia mi parla di fissaggi un po' stanchi e soprattutto so con certezza che nella zona dietro le bocchette centrali c'è qualcosa che sbatacchia: prima o poi troverò cos'è, ma ho il sospetto che si tratti di una qualche canalizzazione del flusso che si è sganciata, perchè anche con la ventola al massimo dalle bocchette centrali esce ben poco.

Altri rumori arrivano dal portellone. Rumori anomali di meccanica (bracci, boccole...) al momento no.

 

Non è certo come viaggiare su una vettura di oggi, con un paio di anni di vita. Però... pensando ai presupposti (cioè al livello qualitativo che fa parte della reputazione di questa auto) e al fatto che ha 31 anni, pensavo pure peggio.

Alla fine, funziona. La guido dal gennaio del 2021 ed è sempre partita al primo colpo. Anche se la lascio ferma 10 giorni vado là e al primo giro di chiave fa in moto e quello scatolino che gestisce il single point tramite una serie di fili che van di qua e di là nel vano motore facendo accapponare la pelle se si pensa a come le costruiscono oggi, fa il suo lavoro. Gira bella pulita e ha l'aria di voler andare fin dove vuoi tu.

 

Il cambio: il cambio è UNO SPETTACOLO, e non sto scherzando. Le marce entrano con la punta delle dita. E' la cosa migliore di tutta l'auto.

I freni son quelli di una volta. Se guidi una moderna e poi prendi quella, devi fare un ripassino ogni volta.

La tenuta... è la tenuta della Tipo. Non so quanti anni abbiano i suoi ammortizzatori, se siano stati cambiati e quanti anni fa. Io non l'ho fatto.

Non sono perfetti ma nemmeno da buttare. Le gomme... son  passato dai 13" ai 14" (185/60) poche settimane fa.

Ora... so anche io che non è il caso di fare i confronti con una Golf GTI coi 18 spalla 30 e l'assetto :D però... prendi una Tipo in ordine e una volta che hai fatto l'abitudine ai freni e allo sterzo senza servo, giocaci un po'. Buttala dentro alla bastarda, e guarda fin dove devi arrivare per schiodarla da lì.

Poi pensa ai 185 da 14", e ti vien fuori cosa sapeva fare Fiat sotto certi aspetti.

 

In definitiva, secondo me, un ottimo progetto costruito con materiali "basic" ma che messi assieme bene potevano anche dare vita ad un'auto in grado di fare bene il suo lavoro.

Il problema? Messi assieme... in qualche modo.

Confermo, mi baso sulle impressioni di quella avuta in famiglia da metà anni 90 fino ad una decina di anni fa, con circa 250000 km e rivenduta.

Carrozzeria, a parte normali segni di usura, perfetta di un bellissimo azzurro verdone (mi si perdoni non ricordo il nome), bastava lavarla e splendeva; interni con un bel vellutino: mi piacevano particolarmente i sedili anteriori sottili ma comodi; ancora perfetti dopo tanti chilometri; tetto apribile elettrico anche esso impeccabile. Io tutti questi scricchiolii non li sentivo; magari essendo di importazione aveva qualche "accorgimento" in più. L'unico problema degli interni riguardava un disallineamento del cassetto portaoggetti che rimaneva costantemente non chiuso sul lato destro; ah, era illuminato e con serratura. Meccanica solo ordinaria manutenzione.

Certo quei rapporti cortissimi non erano il massimo ma ravvivavano il non potente 1600 (i.e. catalizzato). Mai capito perchè non avessero montato il bialbero Lampredi.

Spaziosissima e con un bagagliaio adeguato, auto da famiglia ideale, molto meglio degli attuali grossi-grassi SUV MPV pagati a caro prezzo.

On 1/6/2023 at 20:54, stev66 scrive:

Io credo che Tipo sia stata l'ultima Fiat progettata come automobile per una certa Italia che giusto a fine anni '80 stava sparendo. Cioè un'auto che aveva l'obiettivo di portarti da A a B costasse quel che costasse e senza svuotare le tasche del proprietario. Perché di spostarsi l'Italia degli anni 60, 70 ed 80 aveva bisogno. Di qui meccanica indistruttibile e duratura, tenuta di strada buona in ogni condizione e dimensione di gomme, manutenzione ridotta al minimo.

Per contro qualità percepita e difetti facilmente risolvibili ( per gli scricchiolii bastavano due o tre feltrini nei posti giusti, ma bisognava smontare tutto ) ignorati anche in fase di progettazione.

Auto perfetta in quel contesto.solo che il contesto era cambiato, e la povera auto era come la cavalleria polacca nel 1939. La migliore cavalleria d'Europa..contro le divisioni corazzate.

Diciamo che era quello che facevano un pò tutte le Case europee fino ad allora. Quello che era anche la Golf, onesta auto da famiglia. Solo che i "panzer" dopo fecero il salto qualitativo noi no... Bastava "crederci": un,appunto, miglioramento qualitativo e dei contenuti tecnici...

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3 minuti fa, Brigante scrive:

Confermo, mi baso sulle impressioni di quella avuta in famiglia da metà anni 90 fino ad una decina di anni fa, con circa 250000 km e rivenduta.

Carrozzeria, a parte normali segni di usura, perfetta di un bellissimo azzurro verdone (mi si perdoni non ricordo il nome), bastava lavarla e splendeva; interni con un bel vellutino: mi piacevano particolarmente i sedili anteriori sottili ma comodi; ancora perfetti dopo tanti chilometri; tetto apribile elettrico anche esso impeccabile. Io tutti questi scricchiolii non li sentivo; magari essendo di importazione aveva qualche "accorgimento" in più. L'unico problema degli interni riguardava un disallineamento del cassetto portaoggetti che rimaneva costantemente non chiuso sul lato destro; ah, era illuminato e con serratura. Meccanica solo ordinaria manutenzione.

Certo quei rapporti cortissimi non erano il massimo ma ravvivavano il non potente 1600 (i.e. catalizzato). Mai capito perchè non avessero montato il bialbero Lampredi.

Spaziosissima e con un bagagliaio adeguato, auto da famiglia ideale, molto meglio degli attuali grossi-grassi SUV MPV pagati a caro prezzo.

 

C'è da dire che, per quel che ho potuto vedere, una Tipo di metà anni '90 (immagino fosse già il restyling quindi) ed una come la mia, produzione 1992 ma se vogliamo ultimo periodo della Tipo originaria, erano due auto piuttosto differenti sotto il profilo della qualità.

 

La mia faceva parte della gamma già aggiornata, con le versioni catalitiche e se non erro coi motori potenziati introdotti in gamma con la Tempra (il 1400 era andato a 78 cavalli - vado a memoria eh) ma di fatto era la trasposizione nel listino 1992 della 1.4 base del 1988. Stessi tessuti, stessi allestimenti, assenza del coperchio portaoggetti (la mia monta un Faco after market...).

So che avevano già apportato diversi miglioramenti in produzione nel 1989-1990, cose invisibili all'occhio del cliente (modifiche al cambio, alle serrature che avevano dato un sacco di problemi, ecc. ecc.) ma non era certo una SX, una seconda serie oppure una vettura destinata all'estero.

Era sparito il 1100, ricordo. Ma se guardo il listino dell'anno 1992 trovo la Tipo 1.4 i.e "S" a 17.800.000 Lire circa, seguita dalla SX che aveva preso il posto della Digit.

Sotto... c'è la mia. Tipo 1.4 i.e  E BASTA :D che costava un milione meno della "S" (che già non era una SX).... quindi... il nulla :D

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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2 minuti fa, PaoloGTC scrive:

 

C'è da dire che, per quel che ho potuto vedere, una Tipo di metà anni '90 (immagino fosse già il restyling quindi) ed una come la mia, produzione 1992 ma se vogliamo ultimo periodo della Tipo originaria, erano due auto piuttosto differenti sotto il profilo della qualità.

 

La mia faceva parte della gamma già aggiornata, con le versioni catalitiche e se non erro coi motori potenziati introdotti in gamma con la Tempra (il 1400 era andato a 78 cavalli - vado a memoria eh) ma di fatto era la trasposizione nel listino 1992 della 1.4 base del 1988. Stessi tessuti, stessi allestimenti, assenza del coperchio portaoggetti (la mia monta un Faco after market...).

So che avevano già apportato diversi miglioramenti in produzione nel 1989-1990, cose invisibili all'occhio del cliente (modifiche al cambio, alle serrature che avevano dato un sacco di problemi, ecc. ecc.) ma non era certo una SX, una seconda serie oppure una vettura destinata all'estero.

Era sparito il 1100, ricordo. Ma se guardo il listino dell'anno 1992 trovo la Tipo 1.4 i.e "S" a 17.800.000 Lire circa, seguita dalla SX che aveva preso il posto della Digit.

Sotto... c'è la mia. Tipo 1.4 i.e  E BASTA :D che costava un milione meno della "S" (che già non era una SX).... quindi... il nulla :D

No la mia era stata presa usata, era una 92. Cerchi 14", allora faceva la sua bella figura. Poi, mi pare avesse le maniglie un pò più grandi di quelle Tipo base o più vecchie che vedevo in giro.

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On 8/9/2023 at 19:12, PaoloGTC scrive:

Eccomi qua.
Dunque, dicevamo, “di là”... quanti erano i Frankie?
Erano due, ed ora, tornando a degli aneddoti che credo siano già stati trattati sul forum tempo fa (infatti credo che in realtà Sior Abarth già lo sapesse ma abbia preferito passarmi la palla entrando in modalità “la storia la so già ma mi piace quando la racconti” :D) vi scrivo dove ho scoperto che erano due.

Quando uscì la Tipo, sull'Illustrato Fiat  comparve una bella intervista all'Ing. Giorgio Piritore, responsabile dei collaudi: persona che qualche tempo fa – credo durante i vari lockdown – tentai di contattare tramite una signora che ancora oggi lavora in Fiat e che a quei tempi aveva collaborato con lui, la quale però mi disse di non riuscire a rintracciarlo... e tutto ciò che trovai in seguito, cercandolo sul web, fu una scarna notizia riguardante la dipartita di un uomo, pure lui ingegnere, che aveva lo stesso nome.
A meno che si trattasse di un omonimo con la stessa professione, devo pensare che purtroppo ci abbia lasciati e che quindi non avremo mai la possibilità di parlare con lui di questa vicenda.
Ing. Piritore, riposi in pace. :(

In questa intervista, l'Ing. Piritore raccontava che i primissimi studi per la Tipo erano iniziati nel 1982 ed erano sfociati, come prima tappa, nella costruzione di DUE prototipi, lungamente testati prima al banco e poi su strada, che presentavano soluzioni AERODINAMICHE, STRUTTURALI E MECCANICHE estremamente avanzate ed indirizzate nell'ottica di MONTAGGI AUTOMATIZZATI (basati quindi sul concetto del VSS, che possiamo considerare il “papà” del Tipo 2-3).
Attenzione: a quei tempi il codice di progetto della Tipo non era ancora il 160. Era il 158.

Ora, Quattroruote alla fine del 1983 pubblica l'articolo intitolato “Tipo 3 – Si studia una nuova media” ove compaiono le foto qui sotto.
La prima, in apertura di servizio, ci mostra il Frankie così come era, ed ho il sospetto che non sia stato fotografato su strada... perché soprattutto nella prima foto mi sembra sia una “lochescion, menu, servizio ed infine il conto”... scusate m'è partito il Borghese.... dicevo una location privata, con quei cordoli gialli e neri là dietro.

 

0.thumb.jpg.1c09565a2557493aea01118d3f3fd261.jpg1.thumb.jpg.1fcbdd9a749573190f256db7053bce6c.jpg

 

Nello stesso servizio, ci sono anche queste foto, che ci mostrano un Frankie ben camuffato, con dei pannelli aggiuntivi piuttosto regolari e con una coda mascherata in stile "Ascona 2v" (una a caso, per dire....) che non so se fosse per tenere nascoste le forme oppure per simulare una forma del genere in galleria e su strada.

 

4.thumb.jpg.cae12d9e1695cfe5f926283d51814a58.jpg5.thumb.jpg.6f97351e1cf616d7f416fd9790d75fb3.jpg

 

...

 

 

Qualche osservazione al volo.

Trovo che questa vettura, con pochi ritocchi o addirittura nessuno, sarebbe potuta finire in produzione senza problemi. Ma ahimè, in Corso Marconi (all'epoca le teste erano lì, non al Lingotto) evidentemente non sono stati audaci.
E' solo un'impressione, o quest'auto era più lunga della Tempra?

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Giusto una conferma - se mai ce ne fosse ancora bisogno - che Delta II era ormai piuttosto definita già a fine 1986 e considerata prossima al lancio ben prima della sua commercializzazione effettiva...
 
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Il disegno in copertina di questa rivista spagnola del febbraio 1987 non sarà fedelissimo al modello reale, soprattutto nella zona di coda, ma l'impostazione e persino i dettagli rivelano che il lavoro di stile era ben definito e ormai già trapelato all'esterno.
 
 
P.S. Non c'entra una mazza con il topic in questione, ma qualcuno mi può aiutare a ricordare cos'è quel prototipo in bianco e nero indicato come "VW Polo Coupé"?
La Nissan Be-1 ed i fari della Brava
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54 minuti fa, DOssi scrive:

Nel GM del 09/1983 in copertina una Fiat Tipo 4 e una Fiat Due Cilindri...

 

FB_IMG_1694423941308.thumb.jpg.6e2d46c92ba66b84ae183b22b8cf34d8.jpg

 

 

La Fiat a due cilindri è la X1/7, progetto che aveva occupato le pagine di Gente Motori in diversi numeri del 1984 e che non ha mai avuto seguito produttivo (la Cinquecento del '92 non è da considerarsi correlata a quel progetto, secondo me...)

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Quattroruote l aveva anche provata in camuffata in un numero del 1985 se non sbaglio,tra l altro secondo me ci derivarono la Lada Oka bicilindrica

Modificato da alfagtv

Toyota Corolla Hybrid HB

Fiat panda 4x4 twinair 

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