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La Coppa America va a Valencia


Guest DESMO16

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Coppa America, il giorno del verdetto per Napoli

A Ginevra i detentori di Alinghi decidono la città che ospiterà

la prima America's Cup in Europa che si svolgerà nel 2007

Ernesto Bertarelli con la Coppa America conquistata ad Auckland (Afp)

GINEVRA - Il momento dell'annuncio è vicino. Alle 11,50 in punto di mercoledì, con precisione svizzera che sarà facile verificare anche in diretta web, viene annunciata la sede scelta per ospitare la prossima Coppa America, la prima che si disputerà in Europa. Quattro le candidate: Napoli, Valencia, Lisbona e Marsiglia. A quasi nove mesi dalla storica vittoria svizzera del Team Alinghi, ottenuta ad Auckland contro i detentori neozelandesi, il patron Ernesto Bertarelli ha effettuato la sua scelta. Laboriosa, lunga, metodica: la strada per trovare la sede adatta alle esigenze della "nuova" Coppa America (più certezze sportive, meno "manovre oscure" e retaggi del passato) arriva ora alla conclusione. Tocca al responsabile dell'America's Cup Management, Michel Bonnefous, la comunicazione ufficiale della città che ospiterà la 32ma edizione della Coppa America nel 2007. La cerimonia nell'hotel President Wilson di Ginevra è brevissima: subito dopo l'annuncio, infatti, tutti i presenti (organizzatori e giornalisti) voleranno nella città scelta dove si terrà una conferenza stampa più ampia di presentazione con autorità e organizzatori locali

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PREVISIONI - Gli addetti ai lavori indicano Valencia come favorita, così come fanno quasi tutti i giornali svizzeri. Ma si tratta più di deduzioni che di certezze. Secondo la «Tribune de Géneve» la città spagnola ha un «dossier di qualità, di condizioni di vento ottimali, un porto ultra-moderno e capacità turistiche di prim'ordine» e per «Le Matin» avrebbe anche proposto «il contratto più interessante dal punto di vista finanziario».

ATTESA A NAPOLI - Napoli vive le ultime ora di attesa: tutto pronto per la diretta tv al Comune dove sono numerosi i giornalisti accreditati. Le chance ci sono, soprattutto se si considerano le condizioni di vento (ideali) e lo scenario. Ma anche le garanzie politiche e amministrative del dossier sono state all'altezza. Tra gesti scaramantici del sindaco, Rosa Russo Iervolino, che sorride e incrocia le dita, e il silenzio superstizioso del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. Se fosse scelta Napoli il trofeo dovrebbe giungere con il team di Alinghi intorno alle ore 19.00 all'aeroporto di Capodichino, dove è previsto un incontro con la stampa. Subito dopo esposizione della Coppa a palazzo San Giacomo (sede del Comune) e la sera festa con fuochi d'artificio, a Castel dell'Ovo, sul lungomare. I circoli nautici partenopei hanno preparato il gran pavese da issare su ogni barca, mentre i napoletani guardano al match race in bilico tra la speranza di un'altra occasione di bilancio e disincantato cinismo. Mentre il sito acoppamerica.it si affida all'ironia invocando «l'aiuto di San Gennaker».

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SFIDA APERTA A 14 SINDACATI - Intanto si comincia a parlare dell'aspetto sportivo ed economico della Coppa America 2007, che secondo alcune stime può valere un giro d'affari di 1,5 miliardi di euro. Già da ora si può dire con certerzza che molto difficilmente Larry Ellison (principale sfidante già annunciato e Challenger of the record) o altri potranno sottrarre il trofeo al Bartarelli. Il suo team già fortissimo e attrezzato finanziariamente, ha annunciato un budget di 100 milioni di euro per i prossimi quattro anni, grazie anche a due nuovi sponsor. E ha anche ingaggiato un secondo skipper di valore mondiale (oltre a Russel Coutts), l'americano Peter Holmberg che nella scorsa edizione guidò proprio Oracle di Ellison (ma non sempre al timone) fino alla finale della Vuitton Cup. «Il nostro obiettivo - ha detto Jochen Schuemann, altro timoniere di valore mondiale del team Alinghi - è di costituire duue equipaggi di livello equivalente». Il costo, per i potenziali concorrenti, sarà una barriera di selezione forse voluta da Alinghi: il detentore infatti non vuole troppi sfidanti al via. «Quattordici sindacati ci sembra proprio una cifra massima - dice il capo della comunicazione di AC Management Markus Hutchinson - perchè la Coppa America deve restare una competizione di altissimolivello. E bisogna che tutte le sfidanti abbiano la possibilità di imporsi. Non organizziamo i Giochi olimpici».

EVENTO MEDIATICO - L'obbiettivo del team Alingh è ambizioso e dichiarato esplicitamente da Schuemann: «Vogliamo rivincere la Coppa, non limitarci a difenderla, come hanno fatto i neozelandesi e forse per questo l'hanno persa. Ma soprattutto creeremo il miglior evento sportivo mai visto al mondo, più delle Olimpiadi e del Campionato di calcio e porteremo a essere uno sport per tutti». Le sfide della nuova Coppa America cominceranno, con allenamenti incrociati tra gli sfidanti, nel 2004. Ci saranno tre eventi l'anno: due nel Mediterraneo, uno oltre Oceano. Ci sarà anche una regata di flotta. Nel 2006 si comincerà a fare una prima classifica, poi la selezione finale. Complessivamente sarà un grande e lungo evento mediatico che durerà ben tre anni mentre la fase finale sarà disputata in un due mesi. L'unica certezza italiana è per ora affidata alla volonta di Vincenzo Onorato di ripresentare Mascalzone Latino e al tentativo di Francesco de Angelis di trovare gli sponsor per un team che avrebbe come base il gruppo di Prada e Luna Rossa. Dall'altro capo del mondo, mentre tacciono i neozelandesi, in Australia rinasce l'entusiasmo e già prima dell'annuncio della sede, è arrivato quello della partecipazione di OzBoyzChallenge, un team che intende riportare l'Australia al livello che le compete nella storia del trofeo.

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...mumble..

mannacia, Fulvio, non ci potevi mettere una buona parolina tu? :lol:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2003/11_Novembre/25/coppa_america.shtml

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Come italiano

potete immaginare cosa penso

di ALINGHI

di Bertarelli

e tutti quelli intorno.

La Coppa America a Napoli significava

25.000 posti di lavori fra diretti e indiretti

grazie Bertarelli grazie comunque

un'italiano

avrebbe fatto meglio.

Non aggiungo altro non voglio offendere nessuno

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Bertarelli è trentunesimo nella lista degli uomini più ricchi del mondo secondo "Forbes": magnate farmaceutico della Serono è nato a Roma 37 anni fa e si è trasferito in Svizzera quando ne aveva 8.

Peccato; Napoli ha perso una grande occasione.

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Grande delusione anche se c'era d'aspettarselo,

l'italia non attrae dal punto di vista economico diciamo cosi va,

x non parlare della burocrazia . . . . . . invece la spagna

io spero che in italia si cominci a riflettere seriamente, bertarelli è nato a roma ed ha scelto la spagna, c'è qualcosa che non funziona non vi pare?

CIAO

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Silob

devi pensare due cose

1) L'italia a Vela è molto più forte della Spagna ...nel golfo di Napoli

Prada o MAscalzone (o ALFA ROMEO qui è il punto) sono una cosa diversa rispetto al Golfo Di Aukalnd

possono essere molto pericolose

2) L'industria nautica italiana è seconda al mondo solo a quella USA

un'azione del genere è perciò negativa nei confronti di un'economia

molto forte in quel settore

se poi aggiungiamo che Bertarelli è italiano

questo ha un solo nome

SGRABO ALL'ITALIA

speriamo di riuscire a vendicarci... come

non comprando prodotti Serono

e vincendo a Valencia la coppa America

portarla in ITALIA

passarci sopra co uno schiccia sassi e fare

un bel piatto d'Argento.

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Capisco la tua rabbia Guglielmo, e la condivido.

L'Italia doveva essere la scelta naturale per uno che è praticamente italiano. Sono davvero deluso.

Se Bertarelli avesse scelto Napoli nessuno avrebbe potuto recriminare più di tanto, nè Francia, nè Spagna e nè Portogallo.

Viste come sono andate le cose, gli italiani non possono che avere sentimenti di disprezzo verso un elemento che non può che essere visto come un rinnegato.

Non conosco la storia personale di Bertarelli. Evidentemente deve aver avuto qualcosa contro l'Italia visto anche che ha fatto della svizzera la sua patria pur essendo italiano.

Rimane il fatto che Napoli è rimasta col becco all'asciutto. Chè amarezza!

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Ti dirò di più

Copco

L'Italia rispetto gli altri paesi europei

è l'unica ad aver disputato due finali

con equipaggio ITALIANO e barca costruita in ITALIA

perciò è anche più importante

sportivamente oltre che più forte.

Io credo che la ragione sia anche questa

NAPOLI ---- ALFA ROMEO la barca che ogni tanto Taurus mette

ne suo Avater è fortissima

ALINGHI in una finale con ALFA ROMEO avrebbe giocato

fuori casa.

Ecco la scelta perciò

fortemente antisportiva

con tutto il rispetto parlando nulla è Valencia

rispetto a Napoli.

Il golfo più bello del mondo

una città incredibile a livello culturale

penso sia stato un grandissimo errore da parte di Alinghi

e bhe non importa

vinciamola e portiamola noi a Napoli

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NAPOLI ---- ALFA ROMEO la barca che ogni tanto Taurus mette

ne suo Avater è fortissima

ALINGHI in una finale con ALFA ROMEO avrebbe giocato

fuori casa.

Ecco la scelta perciò

fortemente antisportiva

Fors mi sbaglierò, ma la barca Alfa Romeo non è fatta per gareggiare in Coppa America, ma per altri tipi di regate

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Dunque, vediamo... C'è un italiano che, dovendo scegliere tra una connazionale buona ma da migliorare e una straniera già pronta ed efficiente, sceglie quest'ultima... Mi ricorda qualcosa di già sentito da queste parti... :wink:

Overlock's Die-Cast 1:24 Collection

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Ultimo modello acquistato: # 684

[ Quattroruote / Fabbri Alfa Romeo Alfasud 1.2 '72]

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