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[Ufficiale] Alleanza Fiat - Chrysler


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Guest EC2277

Riporto solo la parte relativa alla vicenda Chrysler mentre la parte omessa riguarda la Opel o l'andamento della FIAT in borsa.

Fiat tira il freno a mano in attesa novità su Chrysler.

(Teleborsa) - Roma, 8 giu

...

Apare ora irta di insidie anche la questione della Chrysler, che approda dinanzi alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Infatti, i tre fondi dissidenti dell'Indiana hanno fatto ricorso dinanzi alla più alta carica giudiziaria degli USA per sospendere con effetto immediato l'operazione di cessione della casa d'auto americana alla Fiat, che aveva già ottenuto il parere favorevole del Tribunale fallimentare e della Corte d'Appello di New York. La cessione degli assets dovrebbe scattare oggi pomeriggio, come stabilito dalla Corte d'Appello, che ha deciso un congelamento temporaneo, per dare la possibilità ai giudici della Corte Suprema di esprimersi. Una decisione non facile, che raramente in USA viene accolta, dato che potrebbe trascinare la questione per settimane o per mesi, compromettendo l'intera operazione. La Fiat infatti aveva fissato un termine entro il mese di giugno e se la sospensiva dinanzi alla Corte Suprema dovesse essere accolta potrebbe naufragare tutto.

Fonte: Repubblica.it | Finanza

Dubito seriamente che la Corte Suprema avvalli le richiestie degli istituti di credito: ci sono troppi interessi politici, economici e sociali a favore di questa fusione.

Modificato da EC2277
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Guest EC2277

CVD

Fiat: Casa Bianca, no a richiesta rinvio vendita Chrysler.

TORINO (awp/ats/ans) - Non c'è pace per la Fiat. Anche sul fronte Chrysler le acque sono sempre agitate. Ed è scesa in campo l'amministrazione Obama per invitare la Corte Suprema degli Stati Uniti a respingere la richiesta di bloccare la vendita alla cordata guidata dalla Fiat. A presentare ricorso sono stati tre fondi pensione dell'Indiana, che si sono dall'inizio opposti perché considerano l'accordo incostituzionale. Secondo il governo Usa il rinvio avrebbe "gravi conseguenze" per la casa di Detroit.

Ad esaminare l'ultimo ricorso dei fondi sarà il giudice Ruth Bader Ginsburg - competente per i casi d'urgenza che arrivano dalla corte d'appello di New York - che ha la possibilità di decidere da sola oppure di consultare l'insieme dell'alta corte.

Mentre una nuova spada di Damocle incombe, quindi, sulla Fiat, che a Piazza Affari chiude in calo dell'1,95% a 7,53 euro, i sindacati pongono un aut-aut al governo. "Se entro oggi non ci sarà la convocazione - dice il numero uno della Fiom, Gianni Rinaldini - decideremo di fare iniziative di pressione sia nei confronti della Fiat sia nei confronti del governo. Siamo di fronte a una situazione paradossale con una convocazione, annunciata per domani o per dopodomani, che in realtà non è mai arrivata. E' intollerabile. L'incontro è urgente così come servono subito misure come il raddoppio delle 52 settimane di cassa integrazione e l'aumento del massimale per chi è in cassa a zero ore".

Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, a Mirafiori con Rinaldini per le assemblee convocate in vista delle elezioni delle nuove Rsu, parla di preoccupazione dei lavoratori: "hanno assistito a questa girandola di processi senza esserne coinvolti e cercano di capire le prospettive dell'occupazione italiana, qui a Torino e negli altri stabilimenti. I lavoratori si rendono conto del passaggio delicato per il gruppo Fiat e chiedono di essere informati direttamente dall'azienda, in un incontro con il governo, per avere garanzie sugli investimenti e sul futuro produttivo in Italia". Epifani ribadisce anche le sue perplessità sull'operazione Opel: "Si è fatto tutto troppo in fretta. Si nota l'assenza di chiarezza di politica industriale".

Per Roberto Di Maulo, segretario generale del sindacato autonomo Fismic, "la situazione comincia a essere imbarazzante con il governo. Siamo al quarto annuncio di incontri che continuano a non esserci", mentre Bruno Vitali, responsabile Auto della Fim, dice che "siamo fuori tempo massimo" e che "il governo continua a non volere disturbare il manovratore e la Fiat sta gestendo in maniera libera i propri impianti senza un confronto con i sindacati". Secondo Antonino Regazzi, segretario generale della Uilm: "l'incontro si deve fare, ma non è urgente. Aveva un senso quando era in corso la trattativa con la Opel, ora non c'è più fretta".

Fonte: Fiat: Casa Bianca, no a richiesta rinvio vendita Chrysler - swissinfo

Fiat crede a forza marchio Chrysler.

Lo scrive Automotive citando fonti gruppo torinese

(ANSA) - ROMA, 8 GIU - Rafforzare e differenziare tra loro i marchi Chrysler e strutturare l'azienda in modo orizzontale: cosi' Fiat intende rilanciare la casa Usa. Lo riferiscono fonti del gruppo torinese, citate da Automotive News. Sara', inoltre, riequilibrato il portafoglio dei prodotti relativo a ogni marchio e ognuno di questi, Chrysler, Dodge e Jeep, sara' gestito autonomamente con una propria struttura per il settore vendite, marketing, product planning.

Fonte: ANSA.it - Economia - Fiat crede a forza marchio Chrysler

Modificato da EC2277
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Fiat-Chrysler: corte suprema Usa sospende cessione Chrysler

08 Giugno 2009 22:09 ESTERI

NEW YORK - La Corte Suprema degli Stati Uniti, chiamata a pronunciarsi sulla vendita della Chrysler alla Fiat, ha ritardato l'operazione. Lo scrive il Wall Street Journal online. (Agr)

ohi ohi:(

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Altra fonte, appena più completa:

(ANSA) - NEW YORK, 8 GIU - La Corte Suprema Usa, chiamata a pronunciarsi sulla vendita della Chrysler alla Fiat, ha ritardato l'operazione. Come ha deciso la giudice Ruth Bader Ginsburg, incaricata del caso, la vendita 'e' sospesa fino a nuovo ordine' della stessa o del collegio dei 9 giudici. Cio' sembra indicare che potrebbe trattarsi di una sospensione temporanea. Ritardi troppo significativi potrebbero far saltare l'operazione. La sospensione e' stata chiesta da tre fondi pensione.

"Chi ti dà una serpe quando chiedi un pesce, può darsi abbia solo serpi da dare. La sua, dunque, è generosità."

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Oh ragazzi, io non dico che sia giusto cio che fa quel fondo. Ma in teoria, per pura burocrazia procedurale, non hanno tutti i torti. Tutto qui.

Che poi sia un comportamento deplorevole, amen. :(

Il fatto sta, che qui si fanno le bancarotte pilotate senza mettersi d'accordo con tutti. Il che non dovrebbe funzionare. Visto che una bancarotta controllata significa rinunci da parte dei creditori. Non è che ti metti d'accordo con la maggior parte, tiri fuori gli assets di valore e gli altri li mandi a quel paese. I contratti vanno sempre siglati da entrambe le parti. Il problema è che da una parte c'è il governo americano, dall' altra un numero x di creditori con i quali devi metterti d'accordo. Non raggiungi l'accordo con tutti, non si fa il contratto, non si fa la newco e si va in bancarotta regolare (e quindi in liquidazione). Basta un granello di sabbia come quel fondo a far fermare tutti gli ingranaggi della Chrysler.

Adesso c'è da vedere quanto sia pragmatico il supreme court. Perché se dovesse accettare la richiesta di questo fondo, a parte il bagno di sangue (dollari) che ne risulterebbe, ogni futura bancarotta pilotata diventerebbe ancora più difficile.

Credo comunque che l'appello verrà rifiutato. Il supreme court non penso sia interessato a mettere i bastoni fra le ruote al governo e rischiare millioni di posti di lavoro.

In ogni caso, io queste bancarotte pilotate non le vedo tanto di buon occhio. Il caso Swiss(air) qui in Svizzera ci ha lasciato con l'amaro in bocca (la procedura usata con Alitalia non ve la siete mica inventati voi ;)).

Che poi sia giusto salvare i posti di lavoro e potenzialmente l'economia del paese intero come nel caso di Chrysler e GM, non lo metto in dubbio.

Questi fondi di pensione sono quelli che danno problemi gia dal principio, che hanno rifiutato ogni acordo , a la fine si tratta solo di ricuperare il loro soldi , anche loro sono "hedge funds"... per loro sarebe meglio la liquidazioni di Chrysler ...

Non credo che questo facia "saltare" il acordo tra Fiat - Chrysler , avranno pensato anche a questo... dico io poi chi lo sa :D

"The trouble with the world is that the stupid are cocksure and the intelligent are full of doubt." -Bertrand Russell

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Mettendo un attimo da parte le questioni di Corte, c'è un aspetto del processo di rilancio della Chrysler che sta emergendo nelle ultime ore sui siti specializzati.

Da più fonti, anche provenienti da Fiat e Chrysler stesse, pare che, nell'ottica di ridurre e semplificare l'offerta di marchi del Gruppo Chrysler(-Fiat) sia in fase di valutazione la chiusura proprio del marchio Chrysler, mantenendo i marchi Dodge e Jeep.

Pare anche che questa eventualità fosse ad un passo dall'essere attuata già mesi fa, prima delle trattative per l'annessione a Fiat.

Fiat to drop Chrysler brand?

According to a Fiat executive, the Italian automaker might look to discontinue the Chrysler brand entirely in an effort to reduce the number of brands offered by the joint automaker. As General Motors is attempting to prove, streamlining the number of brands in an automaker’s portfolio could be the way of the future.

Advertising Age reports that Fiat is seriously studying which lines and brands to keep - and Chrysler division, with its dwindling sales and weak offerings, could be on the chopping block. The publication says that a Chrysler spokeswoman revealed that Chrysler’s own executives had considered closing the brand earlier this year before the Fiat involvement, but they decided to let it live another day.

Unquestionably, Chrysler’s future product portfolio represents an improvement over its current offerings. The updated Chrysler 300 promises a top-notch interior, while the Sebring’s replacement - previewed by the 200c concept - could add the spice the automaker needs in that segment. Yet for Italian executives looking at Chrysler’s current lineup of just three models for 2010, drastic moves might be necessary.

In effetti, se proprio si dovesse potare per forza uno dei 3 marchi, anch'io condannerei Chrysler.

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Mah.. c'è la convenienza a fare cio? Dov'è il risparmio vero? Non si sovrappone a nulla, non ha nulla di specifico, è storico e conosciuto (forse piu conosciuto di dodge in ita ad esempio) e per altro si è dimostrato capace di piazzare un discreto numero di berline da 50mila € anche in italia... piuttosto che taglino i doppi nelle gamme jeep o i cloni come ad esempio il voyager, per concentrarsi sull'identità di marca.

Non so, sono sempre contrario a queste potature.

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Mah.. c'è la convenienza a fare cio? Dov'è il risparmio vero? Non si sovrappone a nulla, non ha nulla di specifico, è storico e conosciuto (forse piu conosciuto di dodge in ita ad esempio) e per altro si è dimostrato capace di piazzare un discreto numero di berline da 50mila € anche in italia... piuttosto che taglino i doppi nelle gamme jeep o i cloni come ad esempio il voyager, per concentrarsi sull'identità di marca.

Non so, sono sempre contrario a queste potature.

Il discorso non ha nulla a che fare con l'Italia o l'Europa, in cui i numeri di Chrysler sono a dir poco insignificanti.

E' un discorso prettamente legato al mercato americano.

P.S.

Non definirei comunque "piazzare un discreto numero di berline da 50mila €" vendere solo 1900 vetture in un anno intero tra 300C, PT Cruiser e Sebring. ;)

Modificato da Regazzoni
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Ogni capitolo di questa storia ( Chrysler-Fiat-Opel) e' sempre piu inaspetato ...altro che Lost... :mrgreen:

Se e vero e' clamorosa ,Obama che rasa al solo la "vecchia" insdustria americana di Detroit... :shock: ... niente frena Marcchione :lol:

"The trouble with the world is that the stupid are cocksure and the intelligent are full of doubt." -Bertrand Russell

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