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Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche


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PS. Leggenda urbana vuole che la Prinz porti sfiga, specialmente se di colore verde :mrgreen: Non chiedetemi il perchè :lol: :lol: :lol:

Io sapevo che la sfiga più totale era provocata dalla visione di una Prinz verde con tre suore nere a bordo :lol:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Io sapevo che la sfiga più totale era provocata dalla visione di una Prinz verde con tre suore nere a bordo :lol:

dalle mie parti la combinazione è suore + 500 gialla :lol:

oppure prinz verde liscia... la regola però è che attacchi la sfiga solo toccando il malcapitato, che però si può difendere toccando ferro..:mrgreen:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Di recente ho appreso, in una sera di ricordi un po' fuori dalla norma da parte del babbo, di essere "nato" sul quel plaid. :lol:

La coperta di Linus? ;) Intanto vi pòsto una foto di un parcheggio:c'è un "filotto" d'epoca. dsc05816t.jpg

By royderome at 2011-03-24 :o

Se un pianto ci fa' nascere, un senso a tutto il male forse c'è !

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Idem! Era già in casa quando sono nato io (1986), sostituita nell'89 dalla Croma. Ho ancora un'immagine molto vivida di qualche viaggione estivo con la roulotte Roller al seguito, del mangiacassette, del traghetto per l'isola d'Elba... :D

Era color beige/oro, e il motore era quel mitico 1.7 diesel che ancora oggi è lì che viene venduto :lol:

Quel colore sull'Ascona andò abbastanza: pensa che nel mio paesino (400 anime) intorno all'84-85 ne spuntarono improvvisamente due identiche o quasi, entrambe con carrozzeria due volumi, beige-oro e diesel (che a quei tempi era ancora 1.6, divento' 1.7 nel 1988 con Vectra... e oggi non esiste più; quello di ora è roba di origini giappo)

Uh! Non vi leggo per pochi giorni ed ecco che c'è chi scrive di una delle auto che mi ha lasciato uno dei migliori ricordi! :D

...

La ricordo come un'auto affidabilissima (unico problema la cronica debolezza dei cuscinetti delle ruote posteriori cambiati un paio di volte, ma di costo contenuto) e con un bagagliaio di una capacità eccezionale nonostante il bombolone dell'impianto GPL che avevo fatto montare e che aveva ridotto di pochissimo le prestazioni. La rivendetti nel Dicembre 1989 dopo circa 140000 km e la vidi circolare ancora sino al 1997.

Nonostante il nome fosse ancora Ascona, fu il trait d'union fra le precedenti Ascona A/B (TP e molto legate alla filosofia Kadett) e la successiva Vectra.

Il bagagliaio!

Nooo, è vero! Quello fu il principale motivo della scelta dell'Ascona: il bagagliaio più grande della sua classe. Furono 510 litri di sconfinata capienza a convincere davvero mio padre. I nostri viaggi Italia-Spagna richiedevano questo ed altro... quindi ecco anche il portapacchi!

Adesso per avere quelle cubature devi prendere un macchinone mezzo metro più lungo dell'Ascona. Ma oggi in effetti è un argomento di vendita abbastanza debole.

Secondo me, invece, gli anni ottanta furono l'età dell'oro delle capienze: si abbinava lo "storico" interesse per il bagagliaio (l'auto doveva portare famiglie e masserizie) e per le berline tre volumi, con la possibilità/necessità (e qui torna la storia dell'aerodinamica) di disegnare carrozzerie con volumi di coda assai più alti che in passato.

Per molte auto poi, compresa la Ascona, il passaggio dalla TP alla TA liberò altro spazio utile in coda e i vincoli in termini di rigidità della scocca e resistenza agli urti erano ancora ridotti.

Insomma negli anni ottanta si videro code enormi con dentro degli appartamenti. Tanto per fare alcuni nomi: Jetta II, MB W124, Thema, Kadett E tre volumi, Duna, Alfa 164, Vectra, Passat '88, Dedra e ...botto finale... Tempra e Alfa 155. Queste furono forse gli ultimi fuochi, nei primi anni novanta si fermò questa gara al sedere più grosso, prima che la cosa degenerasse oltre limiti che Fiat e Alfa forse avevano già superato...

In realtà qualcuno ha continuato, ma ormai limitando la questione ad un segmento che si è specializzato in materia: le berline tre volumi dei segmenti B/C di immagine "concreta", dalla Fabia (tanto per fare un esempio) a tutte quelle auto concepite e vendute principalmente nei mercati dai gusti più tradizionali.

A pensarci bene la 1000 fu un'utilitaria di discreto successo, almeno a giudicare da tutte quelle che vedevo in strada tanti anni fa. In una strada a pochi passi da casa mia ce n'era una verde scuro parcheggiata fino ad una decina d'anni fa, forse anche qualcosina meno, era regolarmente circolante e veniva usata tutti i giorni, non era neanche tanto male come condizioni, poi all'improvviso sparì. Poi ne ricordo molte altre in un colore verde chiaro metllizzato; di questo colore l'aveva anche la mia prof. di musica alle scuole medie, la teneva maniacalmente. Era però un'ultima serie, quella coi fari anteriori rettangolari anzichè rotondi.

Nei primi anni ottanta, in effetti, le Simca 1000 erano ancora numerose (e in Spagna ancora di più), poi devo dire che da noi in Toscana sono scomparse con grande rapidità. E credo di non vederne una da secoli.

Modificato da angeloben
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Il bagagliaio!

Nooo, è vero! Quello fu il principale motivo della scelta dell'Ascona: il bagagliaio più grande della sua classe. Furono 510 litri di sconfinata capienza a convincere davvero mio padre. I nostri viaggi Italia-Spagna richiedevano questo ed altro... quindi ecco anche il portapacchi!

Adesso per avere quelle cubature devi prendere un macchinone mezzo metro più lungo dell'Ascona. Ma oggi in effetti è un argomento di vendita abbastanza debole.

Secondo me, invece, gli anni ottanta furono l'età dell'oro delle capienze: si abbinava lo "storico" interesse per il bagagliaio (l'auto doveva portare famiglie e masserizie) e per le berline tre volumi, con la possibilità/necessità (e qui torna la storia dell'aerodinamica) di disegnare carrozzerie con volumi di coda assai più alti che in passato.

Per molte auto poi, compresa la Ascona, il passaggio dalla TP alla TA liberò altro spazio utile in coda e i vincoli in termini di rigidità della scocca e resistenza agli urti erano ancora ridotti.

Insomma negli anni ottanta si videro code enormi con dentro degli appartamenti. Tanto per fare alcuni nomi: Jetta II, MB W124, Thema, Kadett E tre volumi, Duna, Alfa 164, Vectra, Passat '88, Dedra e ...botto finale... Tempra e Alfa 155. Queste furono forse gli ultimi fuochi, nei primi anni novanta si fermò questa gara al sedere più grosso, prima che la cosa degenerasse oltre limiti che Fiat e Alfa forse avevano già superato...

In merito alla questione cubature dei bagagliai, voglio citare un esempio forse ancor più eloquente perchè non riguarda una berlina a tre volumi, da cui bene o male ci si aspettava una capienza notevole, ma una semplice utilitaria a due volumi: la 127.

Ebbene, quella di mio padre, una 900/C del '79 a due porte, ha una capienza di 365 litri:shock:, così come riportato sul libretto di uso e manutenzione, a fronte di una lunghezza di soli 3,65 m. Pensare che oggi una Punto Evo, con sedile posteriore in posizione di utilizzo, ha una capacità variabile di 200/275 litri pur essendo lunga 4,06 m.

Unico errore che fece mio padre fu quello di prenderla senza portellone, che avrebbe aumentato notevolmente la versatilità e l'acessibilità dei bagagli. Infatti, senza il portellone, ci si trova ad avere una piccola caverna ma con un imboccattura troppo stretta per poterci infilare determinati oggetti un po' ingombranti.

Ma all'epoca si pensava che le automobili meno aperture avessero più fossero robuste (tra cui pure mio padre....:lol:).

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In merito alla questione cubature dei bagagliai, voglio citare un esempio forse ancor più eloquente perchè non riguarda una berlina a tre volumi, da cui bene o male ci si aspettava una capienza notevole, ma una semplice utilitaria a due volumi: la 127.

Ebbene, quella di mio padre, una 900/C del '79 a due porte, ha una capienza di 365 litri:shock:,

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Notevole davvero. Se la memoria non mi inganna, ricordo che la 128 di famiglia (una seconda serie, quella coi paraurti in plastica, per intenderci) da libretto di uso&manutenzione risultava avere un bagagliaio di 380 dm cubi (non ricordo le dimensioni esterne totali)

La Tipo invece 350 dm cubi su una lunghezza totale di 3,96 metri.

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....

Ma all'epoca si pensava che le automobili meno aperture avessero più fossero robuste (tra cui pure mio padre....:lol:).

Beh indubbiamente la rigidità è diversa, pero' era esagerato rinunciare ad una comodità come il portellone per una motivazione del genere ;)

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Beh indubbiamente la rigidità è diversa, pero' era esagerato rinunciare ad una comodità come il portellone per una motivazione del genere ;)

Eh, lo so....io all'epoca avevo tre anni e non potevo certo metterci parola...:D Però oggi non manco mai di farglielo notare.;)

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Ma in tempi più recenti, anche la Punto I ha un bagagliaio più grande della Ypsilon! E' quello che dobbiamo pagare per viaggiare sicuri (così dicono, almeno!) ;)

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

dsarygf.jpg

"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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Un po' di foto (2 :mrgreen: ) al volo!

pesciq.jpg

Allora, questa 306 ha una storia particolare. Ebbene sì, anche da piccolo ricordavo bene le targhe, e questa qui è proprio quella che aveva la prof di matematica e scienze della terza media! Lei abitava a Padova però, e da quando ho finito le medie non l'ho più vista, a parte qualche settimana fa, quando questa Peugeot mi passò davanti casa, finchè non l'ho beccata in quel parcheggio sotterraneo.Non essendo riuscito a vedere chi guidava, potrebbe essere lei che si è trasferita qui in zona, o la macchina che è stata venduta. Sta di fatto che ha preso la grandine del maggio 2009!

Questa invece è una foto al volo che ho fatto mentre tornavo a casa da lezione, l'ho colta mentre faceva manovra (notare il fattorino sconvolto :mrgreen: ). Ormai sta diventando rara, l'Audi 100!

audi100.jpg

Stasera poi, 3 avvistamenti eccezionali ma ovviamente non dispongo di foto :( In ordine, una Beta coupè bianca (la solita targata VR che ho già visto), inseguita da una Fiat 850 coupè un po' da rally e con un bel rombo, e per finire una X1/9 gialla! 8-)

La 850 mi ha fatto fare una considerazione. Qualche post fa si faceva un paragone tra un parcheggio negli anni '80 e oggi, in cui una Sierra, una BX e una Volvo erano molto più personali e "uniche" rispetto a una Mondeo, una C5 e una S60.

Tralasciando il fatto estetico, farò una considerazione un po' banale, ma che secondo me un fondo di verità lo tiene: un tempo le auto erano più uniche perchè, a mio avviso ognuna aveva una sua particolare tecnica; non che oggi non l'abbiano, ma a mio avviso l'elettronica, se da un lato ha giovato molto alla sicurezza di marcia, dall'altro ha appiattito il comportamento, uniformandolo. E' vero che io sono l'ultimo a poter dire queste cose, magari potrò parlare per sentito dire, ma è una convinzione che ho maturato indipendentemente da ciò: viaggiare su una Prisma, secondo me, era diverso dal viaggiare su una 75, a sua volta diverso dal viaggiare su una Regata o su un'Ascona (che ho visto che vi piace tanto :D ); oggi invece, tra una Delta, una Passat o una Serie 3 la differenza si avverte molto meno. Insomma, sull'altare della sicurezza, l'auto ha venduto l'anima 8-)

Non è forse vero? ;)

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