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Chrysler - Piano di rilancio 2010-2014 (slide a pag.1)


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Direi che non è tanto il caso di perderci sulla paternità di sti motori, più interessante cercare altre news sulle peculiarità tecniche.

Speriamo poi in un ottima messa a punto, di recente abbiam avuto modo di saggiare i "miracoli" in termini di guidabilità dei M-Air... Se tanto mi da tanto... ;)

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Nuova Chrysler

IL 50% DEI MODELLI AVRÀ TECNOLOGIA ITALIANA

Pubblicata il 05/11/2009

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Alla fine, la battuta più azzeccata - come spesso succede, peraltro - è stata di Sergio Marchionne: "Credo che molti di voi usciranno da questa sala incredibilmente scettici o incredibilmente increduli". Con queste parole, il top manager italo-canadese ha riassunto alla perfezione i sentimenti più diffusi tra gli astanti della "extravaganza" (altra definizione di Marchionne) tenutasi alla sede Chrysler di Auburn Hills per illustrare il business plan destinato a rimettere in piedi la Casa Americana entro il 2014.

Senza dubbio, al termine della full immersion, in cui il management ha spiegato a stampa (quasi tutta americana) e analisti (quasi tutti europei) come intende riportare a galla l'azienda fallita in luglio, non c'è stata l'apoteosi riservata a Marchionne quando, a Torino nel 2006, presentò in analogo convegno il piano di recupero della Fiat. Ed è altrettanto probabile che a chi non è uso ai tremendi ritmi di lavoro del gran capo nove ore di meeting praticamente non-stop possono essere una prova fisica non indifferente.

In ogni caso, c'era da aspettarsi un certo qual sconcerto nel pubblico, vista l'ambizione degli obiettivi dichiarati. Ritorno al pareggio già l'anno prossimo; 23 miliardi di investimenti in cinque anni; 25% in meno di consumi medi. Restituzione di tutti i prestiti ricevuti dai governi americano e canadese entro il 2014. Sempre entro quella data, vendite sul mercato mondiale più che raddoppiate, arrivando a 2,8 milioni di unità. Anche il più ottimista degli osservatori fatica a capire come si possano centrare tali risultati, specie partendo da una situazione disastrata come l'attuale (in ottobre le immatricolazioni del Gruppo in Usa hanno fatto registrare un terrificante -30%). Marchionne però è sicuro di sé: l'alleanza con la Fiat farà risparmiare tempo e risorse agli americani, offrendo nel contempo un'ideale complementarietà fra le rispettive gamme.

Ed ecco infine svelato il piano di prodotto, quello su cui si basa tutto il rilancio. In pratica, la Chrysler diventa una Casa Fiat-dipendente, in cui alla fine del ciclo di ristrutturazione il 50% dei prodotti deriverà da tecnologia italiana, anche in quei segmenti dove si pensava che il flusso di competenze avrebbe seguito il percorso inverso. La Jeep, per esempio, avrà tre modelli di derivazione Fiat: una piccola Suv, un'hatchback midsize (che sostituirà in un colpo solo Patriot e Compass) e l'erede della Liberty. In pratica, le uniche due che rimarranno fedeli alla tradizione saranno Wrangler e Gran Cherokee.

In casa Chrysler, a portare il testimone del passato rimarranno la 300C e la Town & Country (sorella della Voyager); tutti gli altri modelli (nameplate, come si dice in America), dalla nuova piccola del 2013 alla sostituita della Sebring, passando per una crossover e una compact, saranno basati su piattaforme Fiat. La gamma Dodge subirà un ridimensionamento, con la scomparsa di Caliber, Nitro e Viper (però anche qui appare la nuova piccola Fiat, oltre a un non meglio precisato Cuv a sette posti).

Il nome Ram da sempre riservato ai pick-up diventa un marchio a sé stante, a cui contribuirà il reparto veicoli commerciali di Fiat per l'aggiunta di due van che ora non sono previsti. A tutto ciò si aggiunge l'utilizzo di tecnologie tipicamente italiane, come i motori diesel, lo stop & start e il common-rail. A Chrysler rimarrà la responsabilità di un inedito V6 a benzina e la ricerca su ibride ed elettriche. Il tutto s'inizierà non prima della metà del prossimo anno, perché, come ha detto Marchionne, la Chrysler marcia già ora a tutto regime.

Da Auburn Hills (Michigan, Usa), Gian Luca Pellegrini

da quattroruote.it

lo posto perchè mi è sembrato un riassunto chiaro.

in particolaremi ha colpito la frase di Marchionne:

"Credo che molti di voi usciranno da questa sala incredibilmente scettici o incredibilmente increduli"

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Tra l'altro interessantissime le slide della sezione Powertrain... Il 3.0 biturbo da 425cv lo voglio proprio vedere!

Ma quali applicazioni avrà?

penso su Maserati

[sIGPIC][/sIGPIC]

Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Se i piani di Altavilla rimangono quelli di qualche mese fa a Modena le giranti sono 3.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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autoblog ha indetto un sondaggio sul piano.

questi i risultati intorno alle 13,30:

does Chrysler have the right product plan for the next 5 years?

Yes, this plan will work.

651 (18.8%)

Maybe, if it can last until Fiat models arrive in 2-3 years.

1707 (49.2%)

No, too little too late and Fiat models too far off.

1110 (32.0%)

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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ragazzi che pugnetta con sta storia dei motori italiani o motori americani... qui l'obiettivo è quello di fare più sinergie possibili, quindi è normale che si cerchi di prendere il meglio da entrambe le parti e di fonderlo insieme per ottenere il miglior compromesso tra risultati e costi.

Da quel che ho letto il piano Chrysler mi pare possa essere sostenibile a livello industriale, non mi sembra infatti che siano state annunciate eccessive rivoluzioni e men che meno tempistiche impossibili.

La vera scommessa secondo me sta sul piano finanziario, ossia nel vedere come i conti di Chrysler resisteranno agli inevitabili tempi tecnici di rinnovamento della gamma. In questo caso penso che dipenderà molto sia dall'andamento del mercato nordamericano in generale sia dalla qualità dei restyling dei modelli attuali e dalle campagne di marcheting che li sosterranno.

Per il resto sono molto curioso di vedere come verrà sviluppato il nuovo connubio Chrysler/Lancia, mi auguro che per entrambi si traduca in un nuovo corso stilistico votato si all'eleganza ma senza eccessi barocchistici e supportato da una buona concretezza di contenuti... in quest'ottica sono contento che il Pt Cruiser non avrà un erede.

niente da dichiarare...

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ragazzi che pugnetta con sta storia dei motori italiani o motori americani...

Mica tanto, qui è il cliente che decide e abbiamo visto quello che è successo con i GM. Sempre che non ci sia una piacevole sorpresa. Chiaramente sono 0.k per chrysler e quindi io mi riferisco ad un altra eventualità... che non voglio neppure nominare

La vera scommessa secondo me sta sul piano finanziario, ossia nel vedere come i conti di Chrysler resisteranno agli inevitabili tempi tecnici di rinnovamento della gamma. In questo caso penso che dipenderà molto sia dall'andamento del mercato nordamericano in generale sia dalla qualità dei restyling dei modelli attuali e dalle campagne di marcheting che li sosterranno.

Completamente d'accordo ed è una domanda che molti sì pongono in USA.

Modificato da simonepietro

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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Cmq di tutto quello che ho vissto/sentito ieri.. la cosa che mi ha sconvolto di più è stata la dichiarazione all'inizio che Chrysler non brucia cassa. e credo sia anche la cosa più importante.

anche perché fino al 2012 bisogna pur campare con i restyling e giusto 2 modelli nuovi.

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