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Lavoratori Alfa Romeo protestano al Salone dell'Auto di Ginevra e vengono malmenati


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"aaah la Cina... portiamo i nostri industriali ad investire in Cina...." :roll::roll::roll::roll::roll:

Ma fan benissimo ad andare in Cina\India\Vietnam etc.

Le imprese non fanno mica beneficenza. Vanno a produrre dove costa meno.

Per ke produzioni ad alta intensità di lavoro è normale e giusto andare a produrre nei paesi in via di sviluppo.

I paesi industrializzati dovrebbero focalizzarsi su altri tipi di produzioni (R&D, attività capital intensive etc.).

Il problema è che l'italia assomiglia sempre di più ad un paese in VDS che ad uno industrializzato. Non ci sono infrastrutture adeguate, l'ambiente economico e giuridico è pessimo. D'altra parte però i salari sono più o meno allineati ai paesi industrializzati.

Insomma non si fanno produzioni da paese sviluppato e si perdono quelle labour intensive.

Correr, competir, eu levo isso no meu sangue. É parte de mim. É parte de minha vida.

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Ma fan benissimo ad andare in Cina\India\Vietnam etc.

Le imprese non fanno mica beneficenza. Vanno a produrre dove costa meno.

Per ke produzioni ad alta intensità di lavoro è normale e giusto andare a produrre nei paesi in via di sviluppo.

I paesi industrializzati dovrebbero focalizzarsi su altri tipi di produzioni (R&D, attività capital intensive etc.).

Il problema è che l'italia assomiglia sempre di più ad un paese in VDS che ad uno industrializzato. Non ci sono infrastrutture adeguate, l'ambiente economico e giuridico è pessimo. D'altra parte però i salari sono più o meno allineati ai paesi industrializzati.

Insomma non si fanno produzioni da paese sviluppato e si perdono quelle labour intensive.

si, ma non è una forma di sviluppo sostenibile.

Può dare i suoi frutti nel breve-medio periodo ma alla lunga le sfighe vengono a galla. Vorranno essere schiavi per sempre? io non credo.. verrà il momento in cui il cinese o l'indiano vorrà anche lui la lavatrice, l'auto, le ferie, la copertura sanitaria... e anche la ricerca presto (più o meno..) questi paesi sapranno svolgerla da soli... come si diceva in un altro topic già adesso nelle nostre università cominciano ad apparire i primi studenti cinesi e indiani. Quelle USA invece sono letteralmente invase e posso confermarlo di persona.

inoltre R&D e altre attività ad "alto valore aggiunto" (passatemi l'analogia) non possono assorbire tutta la domanda lavorativa. la ricerca non può impiegare migliaia di persone.. non servono. e te lo posso confermare io che nella R&D ci lavoro. Purtroppo non si può prescindere dalla produzione "classica" quella dovrà esserci sempre.

E abbiamo visto tutti cosa succede quando l'economia diventa troppo di carta e ci si concentra unicamente sulla finanza...

La verità è che l'EU deve impedire che merci prodotte a costo zero possano competere a pari livello con quelle prodotte con 10.000 paletti. Non è giusto, è l'essenza della concorrenza sleale. Una merce prodotta inquinando a destra e a manca, sfruttando i lavoratori e impiegando materiali tossici e cancerogeni non ha diritto di essere venduta sui nostri mercati, specialmente se imponi (e per fortuna aggiungo) limitazioni in questi termini alle tue aziende.

Modificato da JackSEWing

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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ricerca e sviluppo confinate all'europa e agli stati uniti sono ormai una barzelletta

india e cina su software elettronica e biotecnologie ne fanno più di noi: più gente, meno pretese, meno leggi, più moneta su cui investire.

Con il suo surplus monetario la cina è in grado tenere per le palle qualsiasi paese nel mondo, borse comprese che infatti anche grazie a questo fattore hanno titoli tendenti a rendita 0

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Non avendo mai lavorato da dipendente sinceramente non sono così informato su certi aspetti, ma da quello che sento in giro non vedo comportamenti così fuori dalla media.

Intendiamoci, la cosa non mi piace per niente..

Di fronte ad una necessità di tagliare il personale oggi, in piena crisi, ci sono due tipologie di comportamenti:

1) ti licenzio domani

2) ti metto in CIGo o CIGs così hai 12 mesi per trovarti un lavoro. Decorsi quei 12 mesi ti licenzio comunque.

Ovviamente ho semplificato, ma la sostanza è quella.

Ora, qual è il punto? Il punto è che la crisi è "roba" che c'è da due anni, ma la tendenza a depauperare il tessuto industriale italiano è in atto dai primi anni '90.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Di fronte ad una necessità di tagliare il personale oggi, in piena crisi, ci sono due tipologie di comportamenti:

1) ti licenzio domani

2) ti metto in CIGo o CIGs così hai 12 mesi per trovarti un lavoro. Decorsi quei 12 mesi ti licenzio comunque.

Ovviamente ho semplificato, ma la sostanza è quella.

Ora, qual è il punto? Il punto è che la crisi è "roba" che c'è da due anni, ma la tendenza a depauperare il tessuto industriale italiano è in atto dai primi anni '90.

infatti.. tutte le industrie di un certo livello delle mie parti sono state acquistate o vendute e,in oni caso, successivamente delocalizzate a partire dal 92-93.

I motivi sono diversi, ma la vendita di solito è dovuta a due distinti tipi di gestione:

-famigliare: banalmente l'ultima generazione si è stufa della "fabbrica" che comunque comporta fatica sporca e problemi e vendendo si è data a settori diversi, dall'agriturismo di lusso (poco più che hobby), al settore immobiliare, in ogni caso tirano a far fruttare le rendite acquisite.

-società: di solito troppo piccola rispetto al concorrente estero, in perenne lite con le amministrazioni per qualsiasi tipo di permesso, una volta ricevuta un'offerta, ha preferito essere accorpata. Con tutto quello che ne viene a lungo termine.

che l'impresa andasse bene o male, il risultato nella maggior parte dei casi non è stato diverso: industria assorbita da un concorrente più grande e, nel giro di pochi anni, produzione delocalizzata...

brutta storia...

Alcune erano alla frutta

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Con il suo surplus monetario la cina è in grado tenere per le palle qualsiasi paese nel mondo, borse comprese che infatti anche grazie a questo fattore hanno titoli tendenti a rendita 0

Questo sarà destinato a cambiare a breve.

Il cambio "politico" dello Yuan gli creerà non pochi problemi, rischia di finire come le "tigri asiatiche" se non corre ai ripari...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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ricerca e sviluppo confinate all'europa e agli stati uniti sono ormai una barzelletta

india e cina su software elettronica e biotecnologie ne fanno più di noi: più gente, meno pretese, meno leggi, più moneta su cui investire.

Con il suo surplus monetario la cina è in grado tenere per le palle qualsiasi paese nel mondo, borse comprese che infatti anche grazie a questo fattore hanno titoli tendenti a rendita 0

in alcuni settori si

nelle biotecnologie per esempio l'India è avanti nello sviluppo dei biocarburanti ed è infatti meta di molti cervelli nostrani.. mentre qui si fanno ancora i ragionamenti sul fatto che non posso avere cosi tante pannocchie da fermentare per avere bioetanolo :roll::roll: ragionamenti tot al kg fatti senza considerare i progressi nei microrganismi OGM. ma qui siamo completamente e assolutamente OT :lol:

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Guardate che PARADOSSALMENTE, il settore auto è quello che potrebbe tranquillamente rimanere in europa.

Mentre infatti se parliamo di scarpe, vestiti, w piccoli componenti la manodopera incide tantissimo, nel settore auto la manodopera incide relativamente poco.

Non pensiato che convenga cosi tanto costruire in polonia rispetto all'italia, e la polonia conviene solo perchè è vicina, non pensate che costruire auto in cina convenga rispetto a costruirle in italia dal punto di vista dei "costi in risorse umane"

I problemi delle fabbriche italiane sono di tutt'altro tipo e purtroppo dice benissimo marchionne.

- Sono troppo piccole

- Non hanno strutture e infrastruture di supporto

- Sono localizzate alla cazzo di cane

- I lavoratori lavorano di meno e molto peggio (scioperi, boicottaggi, idiozia italiota)

- Sono strutturalmente stravecchie

Inoltre costruire una fabbrica nuova in un paese stranieo comporta dei costi che manco silvo in persona immagina! Per non parlare dell'addestramento del personale. E ricordiamo che gli stipendi in paesi sottosviluppati prima o poi raddoppieranno, trplicheranno.

Bisogna guidare straniero per capire il "PIACERE DI GUIDA ITALIANO"

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Guardate che PARADOSSALMENTE, il settore auto è quello che potrebbe tranquillamente rimanere in europa.

Mentre infatti se parliamo di scarpe, vestiti, w piccoli componenti la manodopera incide tantissimo, nel settore auto la manodopera incide relativamente poco.

Non pensiato che convenga cosi tanto costruire in polonia rispetto all'italia, e la polonia conviene solo perchè è vicina, non pensate che costruire auto in cina convenga rispetto a costruirle in italia dal punto di vista dei "costi in risorse umane"

I problemi delle fabbriche italiane sono di tutt'altro tipo e purtroppo dice benissimo marchionne.

- Sono troppo piccole

- Non hanno strutture e infrastruture di supporto

- Sono localizzate alla cazzo di cane

- I lavoratori lavorano di meno e molto peggio (scioperi, boicottaggi, idiozia italiota)

- Sono strutturalmente stravecchie

Inoltre costruire una fabbrica nuova in un paese stranieo comporta dei costi che manco silvo in persona immagina! Per non parlare dell'addestramento del personale. E ricordiamo che gli stipendi in paesi sottosviluppati prima o poi raddoppieranno, trplicheranno.

vedi romania, dalla quale in molti stanno tornando indietro per i costi crescenti. e la nuova meta sarà terreno di conquista finchè anche là l'adeguamento dei salari e della fiscalità la renderanno meno competitiva, e avanti così.

comque ai fattori indicati da betha sopra aggiungiamoci e sottolineiamo:

- La burocrazia italiota che rende difficile fare praticamente ogni cosa, con tempi biblici e risultati incerti.

- La pressione fiscale devastante, come puoi competere nei costi se più di metà del tuo reddito va a finire nelle tasche dello Stato?

- I costi immondi di elettricità, per i quali, invece di creare un tessuto di fonti di creazione di energia dalle nostre risorse naturali che vada ad integrare gas e petrolio, mi piazzano una centrale nucleare sotto casa e si battono gran pacche sulle spalle pensando che han risolto il problema.

- Totale incapacità della classe politica di costruire un'idea di percorso di sviluppo industriale di medio periodo. Lasciano che scappino tutti, conoscendone i motivi, ed invece di dire: "cazzo, sono io demente di un politico a non avere mosso un dito finchè i distretti e le PMI morivano, le aziende delocalizzavano, gli esteri ritiravano gli investimenti o facevano razzia di realtà industriali storiche a prezzi di saldo" dicono "sti cinesi ci rovinano". e l'opinione pubblica caprina e beota si mette ad odiare i cinesi invece che indignarsi verso la nostra illustre classe dirigente politica illuminata.

Non serve lamentarsi. L'italietta in breve tempo perderà gran parte della piccola e media impresa, le rimarranno prodotti ad alto valore aggiunto e margini notevoli. E finchè tutto va a puttane, noi ci consoleremo pensando ai giudici politicizzati e affini.

Svegliamoci fuori, abbiamo una testa.. usiamola.

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non dico di odiare i cinesi..... semplicemente, i cinesi ci rovinano? si, ma di chi è la colpa? loro fanno il loro gioco... siamo noi che: a) glielo lasciamo fare impunemente B) ci zappiamo i piedi con tasse, burocrazia, assenza di infrastrutture e politiche energetiche scandalose.

il problema "b" è quello a cui l'Italia in quanto tale deve porre rimedio per poter sopravvivere.

Il problema "a" è quello che l'Europa intera deve affrontare se vuole riuscire a mantenersi per i prossimi 50 anni senza soccombere

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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