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LibreOffice, OpenOffice.org vola via da Oracle


Autodelta85

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OO va bene per la stragrande maggioranza dell'utenza e anche per coloro che fanno più che la classica letterina o le tabelle con 2 conti.

Io lo uso anche in ambito lavorativo e mi trovo benissimo, ad esempio tutte le pubbliche amministrazioni lo potrebbero usare e risparmiare bei soldi (molte già lo fanno).

Perdonatemi quella che sembra una battuta, ma il maggior difetto di OO è la scarsa compatibilità con documenti Microsoft Office, che purtroppo essendo molto utilizzati, mi mettono talvolta in difficoltà..

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Comunque vedendo i due siti sia di OpenOffice che di LibreOffice, ho il sospetto che non si tratti di un "rebadge" ma di un fork, forse in vista di una chiusura del codice di Open Office da parte di Oracle con quanto fatto con Open Solaris.

non e' stato chiuso nulla.

...del codice, del portafoglio forse invece si.

il codice attuale e' sempre li e non potrebbe essere altrimenti vista la licenza, e quindi allo stato attuale la versione community e' per forza un "rebadge"

solo che i futuri contributi oracle (=97% del totale ) in futuro verranno rilasciati prima in solaris e solo successivamente in opensolaris.

per certi versi e' comprensibile la reazione della community che e' in questo modo impossibilitata a partecipare:

sara'un esperimento molto interessante vedere cosa sapra' fare in reale autonomia e se diventera' un fork vero.

imho qualcuno ha chiamato l' "all in"

p.s. ad amburgo puntano sul tycoon

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Oddio, forse Nuca non ha tutti i torti: se in futuro la Oracle, che è proprietaria del codice di Staroffice e quindi di Openoffice, decidesse di chiunderlo allora si renderebbe necessario portare avanti lo sviluppo del codice di Openoffice in maniera totalmente indipendente.

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Per chiusura intendevo chiusura dei cordoni della borsa, e se si chiude quella si chiude tutto nell'open source con la buona pace di Stallman :D :D, e comunque anche per OpenSolaris hanno fatto un fork chiamato OpenIndiana indipendente da Oracle (poi è ovvio che almeno per il momento è quasi uguale all'Open Solaris odierno), comunque non sò se è una strategia furbissima quella di relegare le novità "assolute" ai clienti paganti, specie se questi clienti son quelli che cercano affidabilità.

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Infondo è stata la filosofia tenuta dalla Sun con Openoffice e Staroffice: il primo è derivato dal secondo ma poi è stato il secondo ad adottare le innovazioni del codice-sorgente apportate nelle successive evoluzioni della suite libera.

La stessa cosa accadde quando la Apple liberò i codici sorgente di Darwin ed implementò in Mac OS le evoluzioni che la comunità di sviluppatori apportavano al nucleo del proprio sistema operativo; salvo poi richiuderlo quando passò ai processori Intel.

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Perdonatemi quella che sembra una battuta, ma il maggior difetto di OO è la scarsa compatibilità con documenti Microsoft Office, che purtroppo essendo molto utilizzati, mi mettono talvolta in difficoltà..

Questo non l'ho messo manco in conto, sennò sarebbe come sparare sulla croce rossa, anche perchè se vogliamo dirlo MS Office non supporta nativamente i documenti OO.... però col plugin è perfetto, mentre OO è veramente snervante :D

Bisogna guidare straniero per capire il "PIACERE DI GUIDA ITALIANO"

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Se parliamo di compatibilità dei documenti Office, c'è anche da dire che ci sono problemi anche tra Office 2007 e Office 2008. :D :D

:agree:

Per chiusura intendevo chiusura dei cordoni della borsa, e se si chiude quella si chiude tutto nell'open source con la buona pace di Stallman :D :D
i cui ingaggi sono notoriamente stratosferirci.:roll:

per come la vedo io l'open source si e' ampiamente dimostrata la metodologia di sviluppo software vincente, tuttavia rimane ancora tuto da verificare se ci possa essere un modello "economico" dietro ..o alla base.

e non mi riferisco solo ad un eventuale modello di business capace di capitalisticamente ricavare denari dall'open source ma anche ad un modello sostenibile di reale volontariato idealistico :shock:

comunque non sò se è una strategia furbissima quella di relegare le novità "assolute" ai clienti paganti, specie se questi clienti son quelli che cercano affidabilità.

sempre per come la vedo io i mercati si stanno polarizzando da un lato offerte standard e low cost (io sarei per il tablet indiano;) ) dall' altro offerte "primium" innovative e di "lusso" (l'ipad che non prenderei mai :§) ma comunque e' giusto che ci siano entrambe.

mischiarle ? non funziona :mirror:

l' opensource produce (nel tempo, parecciho tempo) software di buona qualita' (perche' considera infiniti bachi), estremamente standard(perche' considera infinite esigenze) ed estremamente utile (perche' considera infiniti use case) ma di solito non e' innovativo e per sua natura richiede tempo (nonostante il release often) , di solito riproduce (migliorandoli) artefatti gia' pero' pensati da altri (GUI, features del kernel o del filesystem, driver etc)

chi cerca l'innovazione guarda altrove...

Infondo è stata la filosofia tenuta dalla Sun con Openoffice e Staroffice: il primo è derivato dal secondo ma poi è stato il secondo ad adottare le innovazioni del codice-sorgente apportate nelle successive evoluzioni della suite libera.

La stessa cosa accadde quando la Apple liberò i codici sorgente di Darwin ed implementò in Mac OS le evoluzioni che la comunità di sviluppatori apportavano al nucleo del proprio sistema operativo; salvo poi richiuderlo quando passò ai processori Intel.

per i grandi clienti (specie pubblici) l'open source da garanzie di manutenibilita' e quindi protezione degli investimenti nel tempo e quindi penso che verra' lasciato come tale, ma contemporaneamente nella pratica quotidana non ne ho mai visto uno capace di mettere le mani veramente su un linux o altro (o per essere piu' precisi se c'e' di solito e' uno molto frustrato che a casa gioca con il dual boot, ma in ufficio e' OBBLIGATO a usare Winsoz:(r )

p.s. come dicevo le innovazioni aggiunte erano comunque per la grande maggioranza fatte direttamente dal produttore

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