Acciaio, ghisa ed alluminio a confronto

[justjames]

Che genere di lavorazioni intendi?

Io ho un pelo d'esperienza in lavorazioni meccaniche, e, oltre al fatto che c'è ghisa e glhsa, e anche alluminii e alluminii, la ghisa l'ho sempre trovata migliore da lavorare.

Truciola bene, puoi lavorarla a secco, il carbonio ti preserva il tagliente (soprattutto nella lamellare comune, meno in altre o per nulla, anzi, al contrario nelle legate nickel), non si deforma durante la lavorazione ecc...

L'alluminio impasta, soprattutto in foratura, crea tagliente di riporto, truciola male, si deforma, e se la lega contiene molto silicio ti secca anche più taglienti di quello che fa la ghisa.

Certo, preferisco lavorare un pezzo di 7075 piutosto che uno in ghisa antiusura...ma la ghisa in se, all'utensile, si lavora bene.

Lavorazioni per asportazione di truciolo...

L'hai detto tu: c'è ghisa e ghisa...ogni tanto trovi i lotti di fusione fatti in maniera un po', diciamo, "approssimativa", i quali presentano delle soffiature...ed allora parte il festival degli utensili rotti...in se e per se, è come hai detto tu, ma se becchi qualche lotto di fusioni fatte male, sono cazzi per gli utensili, tipo punte e maschi, si rompono che è un piacere...e non per colpa dei parametri di taglio o per l'usura eccessiva, te l'assicuro...per il resto concordo perfettamente sulla "comodità" della lavorazione a secco e sull'alluminio.

[Guest EC2277]

C'è solo un problema: in ambito industriale non si lavora mai a secco. La produttività richiesta è tale da imporre l'uso del refrigerante per raffreddare sia l'utensile che il pezzo.

[justjames]

Io parlo nel mio caso.

In azienda lavoriamo fusioni di ghisa a secco con frese a inserti Sandvik (tra l'altro è stato proprio il tecnico della Sandvik a consigliarci la lavorazione a secco).

Ovvio, non sto parlando di una cosa sistematica, ma solo per ben determinate fasi di lavorazione: servono fresa ed inserti adatti per lavorare a secco la ghisa.

Esempio: in sgrossatura/finitura, la spianatura dei pezzi la effettuiamo a secco con fresa a 7/8/10/12 inserti (dipende dal diametro) a 45 gradi.

Se la lavorazione richiede invece l'utilizzo di una fresa a riccio con inserti (che so, la fresatura di un'asola o di una tasca), o ancora una fresa HSS o in metallo duro (per eseguire la finitura) usiamo sempre il refrigerante o quasi.

Quindi, in sostanza, molto dipende dall'utensileria a disposizione e dalla lavorazione da eseguire.

Modificato 6 Dicembre 2011 da justjames

[Motron]

Quoto Justjames, anche da noi le sgrossature su fusioni in ghisa si fanno a secco.

Non vorrei dire una scemenza ma forse dipende anche che fusioni di grandi dimensioni da lavorare rendono la gestione del lubrificante (recupero in primis) difficoltosa, mente per sgrossare a secco basta grosso modo un piano di lavoro anche aperto (tanto il truciolo non schizza via)

[justjames]

Senza contare che la polvere di ghisa in fusione tende a fare molta morcia e ad intasare i filtri del refrigerante.

@Motron: credo sia più una questione di durata dell'utensile/inserto che quello che hai indicato tu.

Modificato 7 Dicembre 2011 da justjames

[Guest EC2277]

Infatti.

Non è il mio ambito percui sono gradite rettifiche, ma se rammento bene la lavorabilità di un materiale è (in una qualche maniera) legata proprio alla durata dell'utensile stesso e la ghisa, come l'acciaio, sono i materiali che usurano di più gli utensili.

[Giò]

mi ricordo una ricerca del CRF sulle problematiche di lavorazione della ghisa

e ricerca di miglioramenti

[simonepietro]

Ho trovato un lungo articolo riguardante il futuro dei materiali , appena ho tempo proverò a tradurlo completamente . Il futuro è comunque sempre dell'acciaio, perlomeno sulla grande serie , l' uso dello stampaggio a caldo aumenterà, nuovi acciai AHSS e DP vedranno la luce a breve . A chi è interessato posso fornire immediatamente il testo dell'intervista