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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Assolutamente falso.

E non credo serva stare a ripetere il perché.;)

veramente io credo che sia stato sintetizzato che prima del 2014 non ci saranno nuovi modelli affidati alle fabbriche italiane e, francamente, salvo i piccoli numeri della 4C, tanto falso non mi pare

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Ma se il commento di Marchionne risponde a verità, non è anomalo asserire, anche se fosse vero, che la nuova Panda non ha acquirenti? In genere tutti si affannano a minimizzare i propri fallimenti o sconfitte, e invece qui si annuncia quasi trionfalmente che la Panda praticamente vende un accidente...

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

Libro dei Proverbi

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Ma se il commento di Marchionne risponde a verità, non è anomalo asserire, anche se fosse vero, che la nuova Panda non ha acquirenti? In genere tutti si affannano a minimizzare i propri fallimenti o sconfitte, e invece qui si annuncia quasi trionfalmente che la Panda praticamente vende un accidente...

Non ha un numero di acquirenti sufficente a rientrare dall' investimento effettuato in tempi brevi...va letta in questo senso,la sua affermazione...

''l'Alfa Romeo,non e' un semplice marchio come tanti,ma una filosofia di vita e di pensiero...o c'e l'hai nel sangue questa filosofia o non la potrai mai capire e carpire...''

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molto banalmente SM parla per la sua azienda.

e quindi evita di dire esplictiamente che anche gli altri costruttori (come dimostrato dal caso PSA che ha addirittura fermato le linee di produzione di modelli nuovi quanto la nuova panda) hanno lo stesso problema perchè a quel punto la soluzione sarebbe:

o incentivi di stato (attualmente impossibili)

o non fare nulla perchè troveresti il genio che se ne verrebbe fuori dicendo che tanto non serve perchè tutti vanno male

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Termini Imerese, Dr motor fuori il governo a caccia di alternative - Palermo - Repubblica.it

Termini Imerese, Dr motor fuori

il governo a caccia di alternative

La conferma, secondo quanto rendono noto fonti sindacali, si e' avuta nel corso del tavolo tecnico che si sta tenendo al Ministero dello Sviluppo economico, a Roma. In particolare, si starebbe guardando ad aziende extra-europee. Il decreto del governo salva i 640 esodati e gli 800 dipendenti Fiat e Magneti Marelli

di GERALDINE PEDROTTI

Gli operai di Termini Imerese all'uscita dello stabilimento

La vertenza Termini Imerese riparte da zero. Con la definitiva uscita di scena di Dr Motor, ufficializzata oggi dai dirigenti del ministero dello Sviluppo economico, si ritorna indietro di tre anni, al dicembre 2009, quando il Lingotto annunciò la chiusura dello stabilimento siciliano. L'estromissione ufficiale e definitiva dell'azienda di Macchia di Isernia è arrivata oggi durante il vertice romano tra dicastero dello Sviluppo, ministero del Lavoro, Invitalia, Fiat e sindacati. Una chiusura che però non offre alternative, almeno per adesso.

"La ricerca di nuovi investitori prosegue - spiega l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri - oltre al settore automobilistico, che vive una profonda crisi di sovraproduzione, stiamo cercando anche soluzioni in comparti alternativi a quello delle auto. Inoltre, stiamo tendando di rendere possibile l'insediamento delle altre imprese che si sono aggiudicate parte della zona ex Sicilfiat e che sono bloccate da problemi che dovranno essere risolti con la collaborazione della Regione siciliana". Aziende che però non offrono prospettive occupazionali degne di nota, circa 200 posti di lavoro in totale, e che difficilmente potrebbero essere interessate ad assumere i metalmeccanici della Fiat.

Oggi una piccola boccata di ossigeno è arrivata con la firma dell'atteso decreto salva esodati, che riguarderà 55 mila lavoratori da accompagnare alla pensione e tra questi anche i 640 di Termini Imerese. Una norma che permetterà, con l'uscita

di scena dei seicento operai, l'autorizzazione del secondo anno di cassa integrazione straordinaria per il 2013 per le tute blu ex Fiat, oltre che un altro anno di tempo per cercare un nuovo produttore disposto a rilevare la fabbrica.

Salvati i 640 esodati e i circa 800 dipendenti Fiat e Magneti Marelli, resta la paura per circa 600 operai delle sei aziende dell'indotto. Per loro non è prevista la cassa integrazione straordinaria, ma quella in deroga, che deve essere erogata dalla Regione. Ma da gennaio, Palazzo d'Orleans non ha i soldi per pagarla e il rischio adesso è che anche l'indotto Fiat rientri tra i circa 11 mila lavoratori in attesa degli ammortizzatori sociali regionali.

"Si sta lavorando - spiega Roberto Mastrosimone della Fiom Palermo - affinché la cassa per le imprese dell'indotto possa essere erogata direttamente dallo Stato, così come avviene per le aziende con più di 200 dipendenti. Ma non c'è altro tempo da perdere, la Lear (una delle più grosse tra le ditte dell'indotto, ndr) ha già avviato le procedure di licenziamento collettivo per i suoi 105 operai".

Nel frattempo sono state convocati nuovi vertici romani su Termini: martedì si discuterà al ministero del Lavoro di ammortizzatori sociali con Regione e Mise, mentre entro il 15 ottobre saranno ascoltate dal ministero di via Veneto tutte le sei aziende dell'indotto.

"Dopo tre anni e quattro ministri dello Sviluppo - attacca Giorgio Airaudo della Fiom nazionale, presente al vertice di oggi - è grave che ancora non ci sia una soluzione. Senza nuove alternative, la Fiat deve tornare in ballo".

l'ultimo balabù

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