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Mesonero omaggia la 33 Stradale con un design che pur ricalcandone le forme della bellissima creatura di Scaglione, la aggiorna dentro e fuori con dettagli e materiali retrò-tech. 33 esemplari sold out, allestibili in base ai gusti del cliente con l’aiuto del nuovo programma “Bottega”. La base tecnica è la piattaforma multienergia della MC20, con vasca centrale in fibra di carbonio e telaeitti di supporto motore e sospensioni in alluminio. A scelta dei clienti powertrain termico con il V6 3.0 Biturbo con precamera da > 620 cv, oppure EV trimotore e trazione AWD.

Prezzo? Non dichiarato ufficialmente, ma si rumoreggia parta da > 1,7 milioni di €.

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1 ora fa, AlfaZeta6 scrive:

 

 

 

Ma il Perucca Orfei non lo sa che presenteranno il concept di stile a fine 23 inizio 24?

33 è una cosa a parte.... Sto video di 20minuti mi pare un po' eccessivo.

33 è stata semplicemente la realizzazione di una cosa che già doveva essere...Alfa (non senza difficoltà), si è solo ripresa una cosa che era già sua. Stilisticamente hanno fatto un regalo a tutti. gli alfisti, ma all'atto pratico hanno anche fatto un regalo ad Alfa stessa, che probabilmente è rimasta molto scottata da ciò che ha deciso e combinato quello sciagurato di Manley.

 

Far passare per "vecchia" la piattaforma di MC20, mi sembra francamente assurrdo...è un prodotto ancora nuovo, che su strada ha performance pazzesche e che quindi in 33 troverà sicuramente ulteriore affinamento (d'altronde un minimo di mano del team Alfa a Balocco e del buon Bottas si dovrà pur sentire).

Il futuro stilistico di Alfa, poi, seguirà altre regole, più simili al modus operandi tipico di tutti gli altri brand Stellantis...con la presentazione di un concept di Stile su piattaforma STLA (medium o large che dir si voglia).

 

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31 minuti fa, Renault scrive:

Ho aperto la discussione solo perché è un piacere leggere gli scannamenti degli autopareristi alla presentazione di ogni Alfa, lo faccio da quando avevo 8 anni e presentarono la Mito. 🤣

 

Comunque ora dico anche la mia, a me non suscita alcuna emozione particolare, e trovo l'originale una delle auto più belle di sempre. Si vede lontano un miglio che è stata progettata e disegnata da persone che non hanno alcuna conoscenza della storia dell'auto e sono persone che stanno là "perché ci lavorano" e non "perché sono appassionate". Mi da più o meno la stessa sensazione della Delta Futurista, un'auto che vorrebbe essere un richiamo al passato, ma che lo è in modo a dir poco forzato. 

 

Leggo tante critiche ai fari, in realtà penso siano l'unica cosa che effettivamente rimanda alla 33 Stradale VERA, il problema è l'interno degli stessi che ha la stessa quantità di luci di un tagadà. Il posteriore è meglio che non lo commento, la pulizia della linea della 33 VERA va letteralmente a farsi benedire in favore di uno spasmo muscolare avuto dal designer durante la progettazione del posteriore di questa nuova 33 Stradale. 

 

Gli interni invece mi piacciono, sono molto semplici e la superfice vetrata vista dall'interno è molto affascinante. 

 

Ma il problema centrale sta nel fatto che se copri con la mano il frontale, l'auto può essere una sportiva qualsiasi, è priva di qualsiasi dote di personalità alfistica, sulla vera bastava prendere uno scorcio della minigonna laterale per capire che auto fosse...

 

In conclusione, è la classica auto moderna senza infamia e senza lode, se l'avessero chiamata 6C avrei gradito molto di più, almeno non ci sarebbero stati clamorosi richiami al passato visto che di 6C pre-belliche ce ne sono state tante e molto diverse tra loro. 

 

 

 

Non mi trovi affatto d'accordo. Buona parte del team storico del Centro Stile Alfa lavora ancora al centro stile Alfa. Se di questo prodotto ne avesse parlato Maccolini e non Masonero avresti avuto lo stesso pensiero?

Ma poi come fai a dire che i fari sono l'unica cosa fedele all'originale quando tutte le proporzioni sono un tributo, la fiancata è quasi identica, i fari idem.

 

Torno a ripetere...quando si parla di Alfa Romeo diventano tutti iper sensibili ai dettagli. Non esiste un'auto a motore centrale sexy quanto questa (secondo me).

 

e non è per nulla un'auto tamarra o eccessiva... e non è per nulla un auto scialba o che lascia indifferenti.

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12 minuti fa, RayLaMontagna scrive:

 

Ma il Perucca Orfei non lo sa che presenteranno il concept di stile a fine 23 inizio 24?

33 è una cosa a parte.... Sto video di 20minuti mi pare un po' eccessivo.

33 è stata semplicemente la realizzazione di una cosa che già doveva essere...Alfa (non senza difficoltà), si è solo ripresa una cosa che era già sua. Stilisticamente hanno fatto un regalo a tutti. gli alfisti, ma all'atto pratico hanno anche fatto un regalo ad Alfa stessa, che probabilmente è rimasta molto scottata da ciò che ha deciso e combinato quello sciagurato di Manley.

 

Far passare per "vecchia" la piattaforma di MC20, mi sembra francamente assurrdo...è un prodotto ancora nuovo, che su strada ha performance pazzesche e che quindi in 33 troverà sicuramente ulteriore affinamento (d'altronde un minimo di mano del team Alfa a Balocco e del buon Bottas si dovrà pur sentire).

Il futuro stilistico di Alfa, poi, seguirà altre regole, più simili al modus operandi tipico di tutti gli altri brand Stellantis...con la presentazione di un concept di Stile su piattaforma STLA (medium o large che dir si voglia).

 


Su Perrucca non mi esprimo 😶

 

Per quanto riguarda le concept nei prossimi 3/4 anni se ne vedranno un paio… uno su quote Large e l’altro su quote Medium.

D’altronde il modus operandi di JPI è ben visibile come da CEO Peugeot.

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Tutto bello, fantastico, tranne che per un dettaglio... per le ciglia, invece dei led, dovendo citare la cornice della vecchia 33 avrei utilizzato degli inserti annegati della stessa forma dei led stessi, ma realizzati con lo stesso materiale e finitura dello scudetto. Spero di essermi spiegato. Con la luce del giorno infatti risulta tutto più armonico e meno tamarro (mi riferisco sempre al gruppo fanale)

Modificato da severinsch
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Cita

Alfa Romeo 33 Stradale ritorna sul circuito di Monza dove debuttò 56 anni fa

  • Esattamente il 31 agosto del 1967, la 33 Stradale debuttava nel circuito italiano in occasione del GP di Monza. Oggi, nello stesso giorno e luogo, la nuova 33 Stradale ritorna “a casa” per celebrare il made in Italy e la gloriosa tradizione sportiva Alfa Romeo.
  • Realizzata in soli 33 esemplari esclusivi, con un processo artigianale unico, la nuova coupé a “due posti secchi” è stata presentata in pitlane, alla presenza dei due piloti Alfa Romeo Valtteri Bottas e Zhou Guanyu e di tutto il team Alfa Romeo.
  • In occasione del Gran Premio d’Italia a Monza, le monoposto dell’Alfa Romeo F1 Team e le tute dei piloti vengono caratterizzate dal Centro Stile Alfa Romeo con una livrea dedicata che celebra la 33 Stradale.

 

Dopo la world premiere della nuova 33 Stradale, svoltosi ieri al Museo Alfa Romeo, il marchio regala un’altra forte emozione agli appassionati del motorsport mondiale: il suo ritorno nel “Tempio della velocità” a Monza, in occasione del Gran Premio d’Italia. Esattamente il 31 agosto del 1967, infatti, l’iconica vettura faceva il suo debutto sul leggendario circuito, poche settimane prima del suo esordio ufficiale al Salone di Torino.

Allora la scelta della location non fu casuale in quanto massima espressione del legame fra il mondo delle corse e le auto da strada, oltre a voler rimarcare il ritorno ufficiale dell’Alfa Romeo nel mondo delle competizioni proprio con il progetto 33. Derivata direttamente dalla Tipo 33 da competizione, la 33 Stradale suscitò subito ammirazione per le prestazioni esaltanti e la silhouette scultorea firmata da Franco Scaglione.

Oggi, davanti ai box dell’Alfa Romeo F1 Team, è andata in scena la stessa forte emozione quando i riflettori si sono accesi sulla nuova 33 Stradale, un vero e proprio "manifesto" di ciò che il marchio italiano può fare - e farà - in termini di stile ed esperienza di guida. Realizzata in soli 33 esemplari esclusivi, con un processo artigianale unico, la nuova coupé a “due posti secchi”, coniugando heritage e futuro, proietta Alfa Romeo nel XXI secolo. E il suo debutto non poteva che avvenire nello stesso circuito dove 56 anni fa nasceva la sua leggenda, lo stesso tracciato dove il 3 settembre del 1950 Alfa Romeo vinse il primo titolo nella storia della Formula 1 con Nino Farina al volante della Tipo 158 “Alfetta”.

Per l’occasione le monoposto dell’Alfa Romeo F1 Team vestiranno una livrea speciale che celebra l’esordio della nuova 33 Stradale, come dimostra il colore oro dei cerchi e il nome scritto sulla fiancata e sull’ala posteriore. Immancabile il Quadrifoglio, nella versione rinnovata per il 100° anniversario. Utilizzato per la prima volta da Ugo Sivocci nel 1923 e adottato, a partire dagli anni Sessanta, come emblema ufficiale sulle Alfa Romeo dalle prestazioni sportive più marcate, tra cui ovviamente la nuova creazione Alfa Romeo.

Inoltre, sulle monoposto di Valtteri Bottas e Zhou Guanyu i colori della bandiera italiana, presente sulla parte del cofano motore, sono stati virati al verde "Quadrifoglio" con il bianco a completare il rosso della livrea ufficiale. Il vessilo, dominante sulla fiancata della vettura, prende vita grazie all’andamento fortemente diagonale e dona ancor più dinamicità alla percezione della monoposto.

La stessa celebrazione stilistica e cromatica si ritrova sulle tute da corsa dei due piloti dell’Alfa Romeo F1 Team, dove la bandiera italiana prende vita con una combinazione asimmetrica di rosso davanti e verde dietro, con un contorno verticale come quello dell'auto, dal petto al braccio del pilota. Infine, i nomi di Bottas e Guanyu sono in color oro mentre sulla loro spalla spicca il nuovo Quadrifoglio “100 Anniversario”.

 

Torino, 31 agosto 2023

Via Alfa Romeo.

Modificato da Osv
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10 minuti fa, Tommy99 scrive:

Ma non è che se la gente non è italiana allora sono tutti delle capre. Ma per favore...
Mesonero conosce letteralmente ogni Alfa e ha una Giulia d'epoca con cui ha anche fatto 1700 km quest'estate. Quindi allontaniamoci dalla narrazione che se se sono spagnoli, francesi, canadesi o africani a disegnare le cose allora sono buzzurri. Abbiamo visto, in mano agli italiani, che fine hanno fatto determinate aziende...

 

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Modificato da FaGiO
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