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Ford: i conti non tornano?


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Innanzitutto vi ringrazio per la partecipazione.

E' davvero una casualità (sconcertante) che proprio nello stesso giorno l'altro concessionario (con il quale solidarizzo dal profondo del cuore) e io ci troviamo qui a denunciare una simile vessazione. I nostri casi sono simili perchè è chiaro che si tratta di un sistema manovrato per far fare investimenti spropositati e poi affidare le concessionarie in mano alla mafia. L'unica differenza è che nel mio caso non si era ancora in crisi economica.

Per sintetizzarvi il mio pensiero, riporto un passaggio saliente di quella che fu, nel 2008, la "Lettera aperta a tutti i cittadini italiani" diffusa in rete:

Il caso saliente del settore autoveicoli

Il settore auto è molto rappresentativo, anche per l’efficacia dei suoi alti valori economici. Quasi tutte le Case costruttrici non hanno avuto alcuna remora od esitazione ad avere esclusivamente concessionari gestiti o controllati dalla Mafia; o addirittura hanno mafiosamente imposto il fatto.

Per le Case costruttrici questo si è reso necessario ed unica possibilità per attuare le loro vendite e penetrazioni ai livelli desiderati. Questo fenomeno, per arrivare a tale generalizzazione, ha impiegato decine di anni di sviluppo, crescente sempre più rapidamente.

Ma lo stato di necessità per vendere con gli alti livelli di penetrazione desiderati non può costituire una scusante per le Case costruttrici automobilistiche, che invece avrebbero dovuto denunciare la situazione criminale del mercato italiano fin dall’inizio, al fine che venisse sanata, anziché parteciparvi molto attivamente e sempre più.

Tutto fa pensare che analogo tipo di gestione avvenga in genere nei grandi Gruppi che vendono le auto usate, comprese le quasi nuove, con imponenti investimenti immobiliari.

Al riguardo si deve tener presente che le Case automobilistiche hanno un enorme coinvolgimento di interessi commerciali e finanziari, anche di bilanci e di quotazioni in Borsa. Con il facile riciclaggio mafioso nelle vendite di auto così organizzate, si possono agevolmente effettuare grandi numeri delle cosiddette “Km zero”, ampliando sensibilmente i valori di fatturato con vendite fasulle, con illeciti effetti positivi per le Case stesse, in Borsa e nell’immagine.

Evidentemente il comportamento delle Case è un’ulteriore pesante conferma del disastro generale. Così pure il fatto che tale comportamento abbia potuto avere sviluppo indisturbato e tuttora non sia nemmeno rilevato!

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Solo una cosa non mi è chiara: il caro presidente che è passato da Ford a Toyota...non aveva un qualche genere di contratto che lo obbligava a prendersi una pausa dal settore prima di passare ad un concorrente?

insomma se tu sei presidente e conosci tutto dei miei segreti e dirigi le mie strategia, io ti impedisco di fare il salto della quaglia dall'oggi al domani...al massimo ti fai 12 mesi a fare dell'altro e poi rientri nel settore automotive, giusto il tempo per evitare di andare a spifferare tutto ai miei concorrenti

Non è sempre così. Specialmente per le NSC (national sales company). Il franzoso è passato da Citroen Italia a FGA senza colpo ferire nel giro di 15gg.

Gli esempi sono molteplici, e nel caso che la clausola ci sia, è risolvibile con somma di denaro.

Questo caso a mio parere è peggiore di quello di VW anche se sulla stessa falsariga.

A parte le vicende personali del sig. Funicello, con il quale solidarizzo al 100%, la cosa puzza di marcio ed interessi personali da parte di individui precisi lontano un miglio.

Purtroppo non è la prima ne l'ultima vicenda di questo tipo. Ne conosco direttamente che ha coinvolto la mia famiglia ma che non ha causato nessun trauma di questo genere, e ne conosco altre di amici/conoscenti/colleghi.

Purtroppo è verissimo che la criminalità organizzata, in italia ma non solo, ha le mani sulla distrubuzione auto (ma non solo), e che le case madri sono generalmente impotenti ed a volte "tolleranti" per la dura legge del mercato.

Lo stesso problema è vivo dagli anni 70 in USA e Germania. Inutile dire chi ha innescato la cosa allora e da chi oggi spesso è stato sostituito.

Vecchi e nuovi mafiosi...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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  • 2 mesi fa...

Sono un operatore del settore, ho militato sia con la casacca Ford che VW,

conosco la vicenda di Funicello e della sua concessionaria, posso testimoniare

che nell'ambito Ford fosse considerata tra le poche che avesse una "morale"

di comportamento verso i clienti e che il marchio l'ha cassata così brutamente

e stupidamente per affidarsi ad una "gioiosa macchina di guerra" che ha perso

i pezzi nel giro di pochissimo tempo, e che non godrà ancora per molto del frutto

dell'ingiustizia.

Il managment delle case ormai si forma in automobile, in viaggio costante da Roma

(Verona) verso il concessionario da aggredire, riempire di formule magiche, strumenti di

marketing e olio di vaselina. Persone (in buona parte) impreparate e resistenti

a qualsiasi possibilità di dialogo, a cui le ore passate in macchina e le centinaia di

migliaia di chilometri non migliorano la preparazione. Poi avanzano in carriera, per anzianità e

cordata, e non possono fare altro che danni, magari inconsapevolmente, ma per

questo con più ferocia.

Va detto che il concessionario ha smesso da tempo di investire in proprio,

va in banca e apre un mutuo/leasing, poi comincia a puntare, ma quel punto

il gioco è già tutto fuori dal suo possibile controllo.

Giocherà alle tre carte o cercherà una via di fuga per far confluire nel "grande

gruppo" la sua attività.

(O forse i grandi gruppi sono fatti per dare degna sepoltura ai debiti che,

nessuno in coscenza, ha mai pensato seriamente di onorare.. se volete

possiamo ricordarne almeno un paio per città)

Ormai penso che nessun "grande gruppo da oltre 5/10.000 auto vendute"

sia proprietario del proprio destino, e non è questione di brand

(MB? BMW? come sono messi?)

Qualcuno riportava che MB sia proprietaria di importanti "filiali", mi risulta

sia fortemente "interessata" anche nelle composizioni societarie dei dealer

premium e che se qualcuno non si lascia "permeare" perda la concessione.

Altri operatori, meno preparati e professionali, si sono lasciati guidare

(miracolare) dal presidente di turno e hanno realizzato performance incredibili,

divorato pesci più grandi di loro, da portare ad esempio ai meeting nazionali

quale conferma che solo con l'ossequio al presidente si può andare avanti.

Oggi anche questi hanno esaurito la parabola miracolosa e si apprestano

a fare la stessa misera fine di chi ha creduto di giocare una partita onesta

con il proprio partner commerciale e ha subito l'onta del fallimento e la

dispersione delle proprie risorse, per la incompetenza, la cupidigia e magari

l'effetto allucinogeno della fame di potere.

Centinaia di dipendenti hanno provato l'ebrezza di queste montagne russe

guidate da manovratori incapaci e da comitati d'affari, ma nessun grande

presidente ha mai preso la parola ad un Dealer Day per chiedergli scusa.

E questo ben rappresenta la statura morale del comparto.

Modificato da mazzopf
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grazie per il contributo.

questi post sono tristi da leggere ma permettono davvero ad un forum di appassionati di avere informazioni sul mondo automobilistico.

a me sembra che tutto, davvero tutto, vada verso una direzione assurda.

Ciao

Luxan

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grazie per il contributo.

questi post sono tristi da leggere ma permettono davvero ad un forum di appassionati di avere informazioni sul mondo automobilistico.

a me sembra che tutto, davvero tutto, vada verso una direzione assurda.

Caro Luxan, la direzione è davvero assurda, dici bene.

Prova ne è il fatto che un mese fa ho inviato una denuncia formale alla Direzione Generale della Giustizia, della Libertà e della Sicurezza della Commissione Europea cercando di divulgarla a diversi mezzi di informazione, blog e social network senza ricevere alcuna attenzione, cosa che mi lascia raggelato. Evidentemente questo comportamento rientra nel tipo di situazione generale oggetto della denuncia stessa!

Mi permetto di riportare sotto il testo della denuncia, chiedendovi la cortesia di divulgarla il più possibile (il pdf è sul mio sito www.funigiglio.net)

La presente è una

denuncia aperta, diffusa in Internet, anche in chiara opposizione simbolica

all’occultamento, elemento caratteristico delle mafie sommerse del Centro – Nord dell’Italia.

Essa è anche inviata, debitamente firmata, per Raccomandata con ricevuta di ritorno.

La presente denuncia fa riferimento e costituisce il completamento di quanto inviato per e-mail a

“Europe Direct” il 19 maggio 2010 dal sottoscritto, che qui si riporta integralmente:

Oggetto: DENUNCIA – ALLARME – richiesta di AIUTO.

Quale medio imprenditore annientato dalla mafia sommersa, detta dei ‘colletti bianchi’, che

domina l’Economia nel NORD ITALIA, con il riciclaggio di denaro illecito pari al grosso di 130

miliardi di Euro ogni anno nel CENTRO NORD ITALIA, lancio il presente grido di allarme e di

richiesta di aiuto. Segnalo l’ultimo post – CRISI ECONOMICA EUROPEA in ITALIA…- del

mio sito/blog www.funigiglio.net per il “Risveglio Etico Sociale contro le mafie sommerse

dilaganti”. Prego di prendere in seria considerazione i miei scritti e documenti, che con il mio

sito/blog ed altri numerosi blogs sto ampiamente divulgando in Internet, quale unico mezzo per

contribuire al risanamento dell’Italia, demolita dalle mafie sommerse, dall’illegalità e dalla

corruzione generalizzate, e per ottenere un minimo di Giustizia. Il tutto costituendo ovviamente

fattore di importante interesse per l’Europa.

Offrendo la mia totale collaborazione per le finalità espresse, per il bene di tutti, ringrazio per

l’attenzione e porgo deferenti ossequi.

Ing. Angelo Funiciello – Amministratore della FIDAUTO S.a.s. in Concordato preventivo

fallimentare.

“Europe Direct” ha risposto a tale messaggio il giorno 8 giugno 2010, dando gentilmente alcune

indicazioni e riferimenti per proseguire nell’azione iniziata. Si è quindi concretizzata la mia

determinazione a presentare questa denuncia, che vuole essere più chiara e più completa

possibile, dati i miei limiti, costituiti anche dal fatto che non riesco a trovare nemmeno un legale

di sicura fiducia per un’azione come questa. Il che la dice lunga…! Mi scuso quindi per la forma

non certo rituale.

La presente gravissima denuncia viene avanzata dal sottoscritto non solo quale imprenditore

annientato dalla mafia perché si è rifiutato di lavorare in collusione o facendo il prestanome e poi

tradito e demolito dalla non-giustizia italiana, ma anche come semplice Cittadino Italiano ed

Europeo con giusta dignità, che non può e non deve tollerare ulteriormente la pesante situazione

profondamente ed estesamente mafiosa esistente oggi in Italia. Nemmeno l’evidente gravissima

offesa alla sua intelligenza consistente nel fatto che le più importanti Istituzioni italiane

agiscono chiaramente per facilitare lo sviluppo e l’impunità delle mafie sommerse e fanno

passare insistentemente il tutto come finalizzato a fare giustizia contro tutte le mafie !

Parte integrante e molto importante della presente denuncia è costituita da tutti i documenti e

da tutti i contenuti del mio sito/blog www.funigiglio.net.

Nel mio primo messaggio a “Europe Direct” ho considerato innanzitutto il problema del

riciclaggio di denaro illecito in Italia, prevalentemente nelle zone più industrializzate del Centro-

Nord, come ufficialmente dichiarato dal Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia,

in quanto è un fatto gravissimo immediatamente recepibile come molto dannoso direttamente

anche per l’Europa, costituendo un’enorme CONCORRENZA SLEALE prodotta

dall’immissione nell’economia produttiva e commerciale di 130 miliardi di Euro di denaro

illecito ogni anno a danno di tutte le aziende, anche di quelle non italiane.

Ma questo problema prodotto dalla MAFIA DEI COLLETTI BIANCHI ne è solo un aspetto

che rientra in un panorama estremamente più grave, complesso ed esteso. Questa mafia

sommersa, tenuta accuratamente occultata, è considerata da tutti in Italia onnipotente ed

incontrastabile e si è sempre più inserita dappertutto al punto di essersi insediata a vari livelli

nelle principali Istituzioni, anche in quelle che hanno mandato di combatterla! Le prove di

quanto sopra affermato sono molteplici, a cominciare dalle documentazioni e dai contenuti

divulgati con il mio sito/blog www.funigiglio.net, che allo scopo devono essere considerati tutti

ed attentamente. Da parte mia vi sono molte altre documentazioni e la massima disponibilità per

fornire spiegazioni, precisazioni e quant’altro.

Oltre alle prove fornite da me vi sono quelle fornite dagli elaborati di molti giornalisti e dai libri

di molti scrittori che in genere trattano fatti o situazioni circostanziate; basta prenderle in

considerazione e coordinarle per arrivare alle conclusioni tragiche che qui ora sto denunciando.

Inoltre vi sono le manifestazioni popolari sempre più frequenti e qualificate, anche in Internet.

E’ risaputo che le MAFIE non sono solo in Italia ma è anche risaputo, evidente e provato che

ora la situazione italiana è arrivata al livello estremo e se gli altri Stati Europei non

provvederanno subito a combattere e contenere l’espansione delle mafie italiane, collegate con

altre estere, ne saranno sempre più contagiati ed invasi.

In sintesi il panorama estremamente drammatico dell’Italia, soprattutto al Centro - Nord, che

intendo qui denunciare con vigore e determinazione, è il seguente:

- Istituzioni, anche le più importanti, invase dalle mafie, anche fino ad esserne controllate.

- Corruzione generalizzata.

- Illegalità generalizzata.

- Inesistenza della Giustizia per i criminali mafiosi ‘colletti bianchi’. Per cui essi si

sentono, e sono, sicuri di poter impunemente commettere i crimini più gravi e dannosi per

tutti e per la Società. Si genera così lo sviluppo sempre più fitto delle mafie sommerse, in

tutti i settori.

- Casi del genere di quello gravissimo e ripetutamente subito e documentato dal

sottoscritto, in cui le Denunce alle Procure ed alla Direzione Nazionale Antimafia

vengono completamente ignorate senza che venga dato alcun riscontro al denunciante

con un silenzio assoluto che produce martirio e morte.

- Effettiva Non-Giustizia anche per controversie non mafiose, a causa dell’eccessiva durata

dei procedimenti, il più frequentemente di decine di anni.

- Economia produttiva e commerciale, Finanza, Proprietà Immobiliari, Media per

l’Informazione: tutti elementi quasi completamente sotto il controllo delle mafie dei

‘colletti bianchi’, in tutti i settori, con grande uso di personaggi prestanome.

- Imprenditoria fatta da numerosissimi prestanome, in tutti i settori, con continue aperture e

rapide chiusure di aziende.

- Cittadini costretti ad accettare di convivere con la “Borghesia mafiosa” e con “una

organizzazione criminale integrata nella società”.

Tutto quanto sopra è genericamente conosciuto o sentito da tutti i cittadini italiani, ma si

preferisce sempre stare fermi e zitti: per consapevolezza di essere impotenti, per paura o perché

interessati.

Quindi CONFERMO E RAFFORZO con la presente Denuncia il mio GRIDO DI

ALLARME e di RICHIESTA DI AIUTO, quale Cittadino Italiano ed Europeo e quale

medio Imprenditore lombardo in florida attività dal 1968 al 2002 (anno del ‘colpo mafioso’)

con cui ho dato lavoro tranquillo e ben remunerato a centinaia di dipendenti, impiegati ed operai.

Invio la presente gravissima molteplice denuncia alla DIREZIONE GENERALE della

Giustizia, della Libertà e della Sicurezza della COMMISSIONE EUROPEA, al fine di

contribuire al risanamento dell’Italia ed alla tutela dell’Europa, oltre che ovviamente al fine di

ottenere giustizia per me e per i miei figli, nonché in onore di mia moglie defunta per il martirio

subito con questa terribile aggressione mafiosa.

Confidando che, contrariamente a quanto avvenuto per le diverse denunce presentate ritualmente

in Italia, la presente denuncia ottenga la giusta forte considerazione che si merita, rimango in

attesa di cortese riscontro ed invio deferenti ossequi.

Dott. Ing. Angelo Funiciello 15 giugno 2010

e-mail a.funiciello@libero.it

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