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Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche


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Ehi, ma allora noi siamo davvero una troupe organizzata, altro che arrangiati come credevo...qui abbiamo nientemeno che autista e fotografa...deciso, metto sulle porte della Polo di mia moglie le scritte "Vallecrosia Channel," altro che Mediaset...ciao a tutti

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E' un'auto, la 126, che non mi ha mai entusiasmato - e su questo chiunque puo' dissentire - ma soprattutto ritengo abbiano atteso troppo per la sua sostituzione, almeno sui mercati occidentali. Negli anni ottanta era divenuta palesemente obsoleta, soprattutto dal punto di vista tecnico.

Fiat aveva introdotto la Panda, anche con il bicilindrico, ma non ebbe il "coraggio" di eliminare la 126. Forse il motivo era il prezzo della Panda stessa, che Fiat piazzo' abbastanza in alto, mentre era evidente che in Italia c'era ancora richiesta di auto "minime" (nelle dimensioni e nel prezzo).

126 soffrì (relativamente) della sindrome di cui soffrono le automobili a cui è affidato il compito di sostituire un modello che era stato un mostro sacro sul mercato e nella considerazione degli automobilisti. Da questo punto di vista è innegabile che 126 non godette di quella carica di simpatia che aveva avuto 500 e non ne gode tuttora.

Certo è che negli anni '70 lo schema meccanico del "tutto dietro" andava ormai al tramonto, del resto la stessa FIAT nel '71 sostituì l'ormai superata 850 con quel salto epocale che fu la 127. L'anno successivo invece lanciò 126 per la quale si optò per la strada della continuità col passato, forse non fu nemmeno una scelta tanto sbagliata.

Il discorso stilistico invece è diverso. Secondo me 126 era perfettamente coerente con i canoni stilistici dell'epoca, sia interni alla gamma FIAT, sia in generale negli anni '70. Era un'auto "minima", certo, ma direi non sgradevole nella linea, anzi, ti dirò di più: secondo me su 126 hanno via via operato dei restyling piuttosto riusciti ottenendo, con poca spesa, un aspetto sempre coerente col resto della gamma FIAT. Ad esempio, pur non toccando i lamierati, la Personal, con paraurti e fascioni in plastica ed altri piccoli accorgimenti era perfettamente coerente con le II serie di 127/128/131/132 che avevano ricevuto interventi di restyling più pesanti anche ai lamierati ed alla fanaleria.

Siamo ormai negli anni '80, lo schema del "tutto dietro" è più che mai anacronistico, ma 126 resiste nei listini FIAT e direi che lo fa piuttosto bene. Il motivo sta nella risposta che tu stesso ti sei dato: la gente voleva ancora un'auto piccola, economica e tutto sommato affidabile, e FIAT come nessun altro gliela offriva.

Arriviamo a metà anni '80, ormai Panda, Uno, Ritmo, Regata e Croma hanno stabilito nuovi parametri stilistici, soprattutto per quanto riguarda i fascioni paraurti in plastica, ed ecco che 126 con la "polacca" FSM vi si adegua, più altri cambiamenti all'interno, come la strumentazione dalla grafica più "anni '80", il rivestimento della plancia morbido, la selleria in panno, tutti adeguamenti che si rifanno ai nuovi standard del periodo.

Molto controverso il finale di carriera di questa piccoletta con la Bis, che fu epocale dal punto di vista pratico/stilistico per via dell'adozione della terza porta; molto deludente dal punto di vista meccanico a causa delle innumerevoli e serie noie che procurava ai suoi proprietari. Purtuttavia resistette ancora per cinque anni sul mercato prima di cedere definitivamente il testimone (1992) alla più moderna ma anonima Cinquecento.

Un vero peccato, io personalmente apprezzavo molto la 126 Bis, forse la migliore interpretazione stilistica che ricevette nella sua ventennale carriera sul mercato italiano, e sottolineo ventennale, cioè più lunga di due anni della sua progenitrice 500, senza nulla togliere alla nostra conclamata reginetta delle utilitarie.

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126 soffrì (relativamente) della sindrome di cui soffrono le automobili a cui è affidato il compito di sostituire un modello che era stato un mostro sacro sul mercato e nella considerazione degli automobilisti. Da questo punto di vista è innegabile che 126 non godette di quella carica di simpatia che aveva avuto 500 e non ne gode tuttora.

Certo è che negli anni '70 lo schema meccanico del "tutto dietro" andava ormai al tramonto, del resto la stessa FIAT nel '71 sostituì l'ormai superata 850 con quel salto epocale che fu la 127. L'anno successivo invece lanciò 126 per la quale si optò per la strada della continuità col passato, forse non fu nemmeno una scelta tanto sbagliata.

Il discorso stilistico invece è diverso. Secondo me 126 era perfettamente coerente con i canoni stilistici dell'epoca, sia interni alla gamma FIAT, sia in generale negli anni '70. Era un'auto "minima", certo, ma direi non sgradevole nella linea, anzi, ti dirò di più: secondo me su 126 hanno via via operato dei restyling piuttosto riusciti ottenendo, con poca spesa, un aspetto sempre coerente col resto della gamma FIAT. Ad esempio, pur non toccando i lamierati, la Personal, con paraurti e fascioni in plastica ed altri piccoli accorgimenti era perfettamente coerente con le II serie di 127/128/131/132 che avevano ricevuto interventi di restyling più pesanti anche ai lamierati ed alla fanaleria.

Siamo ormai negli anni '80, lo schema del "tutto dietro" è più che mai anacronistico, ma 126 resiste nei listini FIAT e direi che lo fa piuttosto bene. Il motivo sta nella risposta che tu stesso ti sei dato: la gente voleva ancora un'auto piccola, economica e tutto sommato affidabile, e FIAT come nessun altro gliela offriva.

Arriviamo a metà anni '80, ormai Panda, Uno, Ritmo, Regata e Croma hanno stabilito nuovi parametri stilistici, soprattutto per quanto riguarda i fascioni paraurti in plastica, ed ecco che 126 con la "polacca" FSM vi si adegua, più altri cambiamenti all'interno, come la strumentazione dalla grafica più "anni '80", il rivestimento della plancia morbido, la selleria in panno, tutti adeguamenti che si rifanno ai nuovi standard del periodo.

Molto controverso il finale di carriera di questa piccoletta con la Bis, che fu epocale dal punto di vista pratico/stilistico per via dell'adozione della terza porta; molto deludente dal punto di vista meccanico a causa delle innumerevoli e serie noie che procurava ai suoi proprietari. Purtuttavia resistette ancora per cinque anni sul mercato prima di cedere definitivamente il testimone (1992) alla più moderna ma anonima Cinquecento.

Un vero peccato, io personalmente apprezzavo molto la 126 Bis, forse la migliore interpretazione stilistica che ricevette nella sua ventennale carriera sul mercato italiano, e sottolineo ventennale, cioè più lunga di due anni della sua progenitrice 500, senza nulla togliere alla nostra conclamata reginetta delle utilitarie.

Eh si parla di 126... per darvi l'idea dell'economicità, beccatevi i sedili poltrona frau...

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Pompetta lavavetro a soffietto, climatizzazione senza... clima :D se vai avanti entra aria, se stai fermo cicca 8-)

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"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

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"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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Oggi presento una piccola carrellata di FIAT 126, di epoche diverse, tutte palesemente in uso e in condizioni non certo da collezione.

E' un'auto, la 126, che non mi ha mai entusiasmato - e su questo chiunque puo' dissentire - ma soprattutto ritengo abbiano atteso troppo per la sua sostituzione, almeno sui mercati occidentali. Negli anni ottanta era divenuta palesemente obsoleta, soprattutto dal punto di vista tecnico.

Fiat aveva introdotto la Panda, anche con il bicilindrico, ma non ebbe il "coraggio" di eliminare la 126. Forse il motivo era il prezzo della Panda stessa, che Fiat piazzo' abbastanza in alto, mentre era evidente che in Italia c'era ancora richiesta di auto "minime" (nelle dimensioni e nel prezzo).

In questa carrellata che segue, notare la crescita nel tempo della cilindrata e della potenza (si fa per dire...).

Fiat 126 - 594 cc, 16 kW, 13/11/1973

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FIAT 126 made by FSM - 652 cc, 17 kW, 28/02/1986

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Fiat 126 BIS UP - 704 cc, 18 kW, 22/01/1991

Questa è roba di fine serie, fresca di "storicità"...

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Di Fiat 126 ne vedo di tutti i colori e di tutti i modelli qui a Taranto... Addirittura il Brown e il Black... E non solo... Nelle vicinanze del centro un concesionario sta vendendo addirittura 5 Fiat Fiorino Mk2 e addirittura 2 Fiorino Mk1... Tutti sui €500 in sù

Mi potete trovare su

You Tube: The636318

http://www.amicitreni.net/

W Le E636 :angelo:

Socio A.T.S.P. N°111

___TOO__FAST___\--------->

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Devo dire che non è affatto semplice immortalare delle storiche.

Almeno qui a Milano.

Le uniche storiche (o quasi storiche) che ancora circolano con una certa frequenza sono le piccole.

Le altre vengono custodite in garage.

Ad ogni modo ieri, dopo una lunga serie di tentativi infruttuosi, ho incrociato qualche modello interessante.

Fiat 500

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Ford Taunus

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Fiat 600

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Mini Cooper

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La 500 è una L ma di più non saprei dire.

La 600 ha sul parabrezza un certificato storico R.F.I. che riporta "Fiat 600D, anno costruzione o immatricolazione 1968".

Tuttavia vicino al tagliando assicurazione riporta un bollo (autentico??) strano del 1966. :pen:

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Purtroppo non sono in grado di individuare con precisione allestimenti e model year delle altre, anche se la mini dovrebbe essere abbastanza recente.

Se qualcuno può soddisfare la mia curiosità, ringrazio.

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Vediamo un po': la 500, come hai giustamente detto, è una "L", riconoscibile dagli interni con la plancia rivestita in plastica nera ed il volante e relative razze di colore nero. Però non è completa: mancano i tubolari ai paraurti, i profili cromati sui gocciolatoi e la modanatura cromata laterale sottoporta. Inoltre i tergicristalli neri non sono coerenti (dovrebbero essere cromati); purtroppo la vegetazione copre la calandra, impedendomi di stabilire se è quella originale della "L" o meno. Il sospetto è che, se la scritta FIAT è quella orizzontale a sfondo nero anzichè quella verticale a sfondo rosso rubino, potrebbe essere dell'ultima serie "R".

La Ford Taunus è un avvistamento eccellente, probabilmente il più bello dei quattro che hai postato. Questa qui è sicuramente una versione Ghia, a giudicare dall'allestimento ricco e dall'aspetto lussuoso.

La 600 è senz'altro una delle più recenti, come testimoniano l'apertura "moderna" delle porte ed i fari di diametro generoso (era soprannominata "fanalone"). Gli anni di produzione vanno dal '65 al '69 quindi sia il bollo che il presunto anno di fabbricazione/immatricolazione potrebbero essere coerenti. Quel che non so se sia veritiera o posticcia è quella griglia anteriore, che somiglia a qualche versione speciale ma non so....:pen: lascio che si pronuncino i più esperti.

La Mini Cooper è una versione recente, probabilmente di epoca Rover, forse neanche ancora storica.

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[...]

Fiat 600

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La 600 ha sul parabrezza un certificato storico R.F.I. che riporta "Fiat 600D, anno costruzione o immatricolazione 1968".

Tuttavia vicino al tagliando assicurazione riporta un bollo (autentico??) strano del 1966. :pen:

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Quanto hai scritto sulla 600 mi lascia mooolto perplesso :pen: : la 600 D (1960) aveva le portiere con apertura "a vento". Le "controvento", come quelle presenti sull'esemplare da te fotografato, sono di una serie successiva (la E; 1964). I "fanaloni" da 170 mm furono adottati in una serie ancora successiva (la F; circa 1967).

Mi sembra strano che R.F.I. cataloghi ancora come D una serie molto successiva.

P.S.: La griglia anteriore posticcia è uno dei classici "aftermarket" in voga negli anni '60.

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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Vediamo un po': la 500, come hai giustamente detto, è una "L", riconoscibile dagli interni con la plancia rivestita in plastica nera ed il volante e relative razze di colore nero. Però non è completa: mancano i tubolari ai paraurti, i profili cromati sui gocciolatoi e la modanatura cromata laterale sottoporta. Inoltre i tergicristalli neri non sono coerenti (dovrebbero essere cromati); purtroppo la vegetazione copre la calandra, impedendomi di stabilire se è quella originale della "L" o meno. Il sospetto è che, se la scritta FIAT è quella orizzontale a sfondo nero anzichè quella verticale a sfondo rosso rubino, potrebbe essere dell'ultima serie "R".

Effettivamente la scritta Fiat è quella orizzontale a sfondo nero.

Anche se, a dire la verità, a confronto del nero della targa sembrerebbe blu.

La Ford Taunus è un avvistamento eccellente, probabilmente il più bello dei quattro che hai postato. Questa qui è sicuramente una versione Ghia, a giudicare dall'allestimento ricco e dall'aspetto lussuoso.

Dopo una breve ricerchina mi pare di aver visto citato l'allestimento Ghia solo a partire dalla serie indicata come TC2.

Può essere una TC2?

La 600 è senz'altro una delle più recenti, come testimoniano l'apertura "moderna" delle porte ed i fari di diametro generoso (era soprannominata "fanalone"). Gli anni di produzione vanno dal '65 al '69 quindi sia il bollo che il presunto anno di fabbricazione/immatricolazione potrebbero essere coerenti. Quel che non so se sia veritiera o posticcia è quella griglia anteriore, che somiglia a qualche versione speciale ma non so....:pen: lascio che si pronuncino i più esperti.

La Mini Cooper è una versione recente, probabilmente di epoca Rover, forse neanche ancora storica.

Il bollo è coerente col modello ma mi pareva strano che ci fosse un bollo di due anni precedente l'immatricolazione.

A meno di una reimmatricolazione due anni dopo la prima.

Quanto hai scritto sulla 600 mi lascia mooolto perplesso :pen: : la 600 D (1960) aveva le portiere con apertura "a vento". Le "controvento", come quelle presenti sull'esemplare da te fotografato, sono di una serie successiva (la E; 1964). I "fanaloni" da 170 mm furono adottati in una serie ancora successiva (la F; circa 1967).

Mi sembra strano che R.F.I. cataloghi ancora come D una serie molto successiva.

P.S.: La griglia anteriore posticcia è uno dei classici "aftermarket" in voga negli anni '60.

Che il certificato sia un falso?

Ecco un primo piano.

avvistamentistorichemil.th.jpg

Grazie ad entrambi.

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